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Autore: Zebraviola    19/09/2011    6 recensioni
Il titolo, anche se fa pena, dice tutto. Hermione e il suo compleanno, una piccola shot per augurare tanti auguri alla nostra beniamina.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Cap 11

Hermione Granger adorava i compleanni, soprattutto il suo.


Hermione Granger adorava i compleanni, soprattutto il suo.
Quando era piccola la mattina del suo compleanno sua madre le preparava i pancake che le piacevano tanto con la marmellata di more e facevano colazione tutti insieme.
Solitamente non ne trovavano il tempo a causa dei lavori dei genitori che li portavano fuori casa molto presto la mattina, ma il 19 settembre la bambina sapeva che entrambi avrebbero fatto tardi pur di far colazione tutti insieme.
Al pomeriggio Hermione dava sempre una festa in giardino, tempo permettendo, di cui aveva ancora bellissimi ricordi di palloncini a forma di fiori, pacchetti colorati e un'immensa torta di more.
Sì, ad Hermione Granger piacevano da matti le more.
Una volta iniziata Hogwarts aveva dovuto cambiare un paio di cosette.
Durante la colazione arrivava sempre un gufo dai suoi genitori con un pacchetto contenente una crostata di more che lei prontamente divideva con i suoi amici, amici che prontamente la coprivano di auguri e regali. Uno scambio equo insomma.
Durante l'anno che avevano passato alla ricerca degli Horcrux, Harry e Ron si erano dimenticati che fosse il suo compleanno, ma ad Hermione andava bene così, c'erano cose ben più importanti del ricevere qualche augurio, e lei si ritrovò a guardare una foto dei suoi genitori focalizzando le colazioni che erano soliti fare a base di pancake alle more.
Quando si chiese se anche loro l'avessero pensata quel giorno scoppiò a piangere e quando i suoi amici cercarono di capire cosa avesse lei cercò di tranquillizzarli che non era nulla. Non poteva certo confidargli che aveva appena sperato che i genitori che al momento non sapevano nemmeno di avere una figlia si ricordassero del loro rituale mattutino del compleanno.
L'anno successivo tutto era tornato alla normalità. Era il loro ultimo anno e non c'erano più pensieri a impedirle di festeggiare il suo giorno con tutti i crismi.
Ma la scuola, come quasi tutto nella vita, finì ed eccola qui, catapultata nel mondo del lavoro, nel mondo degli adulti, il giorno del suo compleanno.
Finiti i M.A.G.O. decise di prendersi una pausa e trovò un posto come bibliotecaria in una piccola biblioteca magica nella periferia di Londra.
Era tornata a vivere dai genitori in attesa di trovare una casetta solo per sé e così, quel mattino, dopo ben otto anni che non succedeva, Hermione e i coniugi Granger si trovarono riuniti intorno al tavolo della cucina a mangiare i pancake con la marmellata di more.
-Tesoro devi proprio lavorare oggi?- chiese la madre mentre le metteva nel piatto un'altra porzione di pancake.
-Purtroppo sì mamma, Astrid si è ammalata e così devo coprire anche il suo turno.-
-Quindi sei al lavoro fino alle sei?-
-No, oggi fino alle dieci.- rispose lei pensando a quanto fosse brutto dover lavorare tutto il giorno proprio nel giorno del suo compleanno.
-Mi dispiace tesoro. E dopo festeggi con i tuoi amici?- chiese amorevole il padre.
-No, no. Sarò troppo stanca e poi non li sento da qualche giorno, quindi...-
-Bè ma si faranno sentire oggi! Non sono arrivati gufi ma sicuramente te ne invieranno oggi, o magari passeranno dalla biblioteca per farteli di persona.-
Il pensiero rincuorò la ragazza. Del resto non aveva certo bisogno di fare una festa per ricevere gli auguri dai suoi amici e dal suo ragazzo, no?
Loro mica si ricordavano solo perchè lei condivideva la crostata mettendoli davanti al fatto che fosse il suo compleanno, no?
Fu così che iniziò quel giorno di lavoro lungo, lunghissimo.

Ore 11:00

Gufi di auguri ricevuti: 0
Chiamate sul cellulare che ormai aveva per vari motivi: 2 (ed entrambe da parte di familiari).
Morale da 1 a 10: 7

Dalla biblioteca non passavano molte persone in quel stranamente soleggiato e quasi caldo sabato di settembre ed Hermione era lì con i suoi pensieri.
Che fine avevano fatto i suoi amici? Che fine aveva fatto quel disgraziato del suo ragazzo? Vabbè che nel caso di Ron era facile che stesse ancora dormendo visto che il sabato era l'unico giorno in cui non doveva svegliarsi presto per il corso Auror, ma tutti gli altri che fine avevano fatto?
Stava tornando a casa per pranzo quando incontrò Ron che si stava dirigendo verso di lei e il suo animò si sollevò.
Il rosso arrivò di fronte a lei e le sorrise chinandosi per baciarla.
-Buongiorno Herm. Son passato per salutarti visto che devi lavorare tutto il giorno.- Hermione gli sorrise di rimando abbracciandolo.
-E ti sei alzato prima del solito in questo sabato qualunque solo per salutarmi?-
Ron le spostò un boccolo dietro l'orecchio e la baciò un'altra volta.
-Bè per salutarti e per dirti...- pausa ad effetto che fece sorridere Hermione ancora di più-... che mi sei mancata molto in questi giorni.-
Il sorriso della ragazza si affievolì mentre lui andava avanti a raccontare del suo allenamento da Auror e del fatto che tutti fossero contenti di lui.
La accompagnò fino a casa e fu invitato a restare per pranzo.
Per tutta la durata del pasto non venne fuori nessun accenno al fatto e quando, un'ora e tanti baci più tardi, Ron la riaccompagnò al lavoro per tornare alla Tana il morale di Hermione per i mancati auguri era sotto i piedi.
Ron Weasley, il suo ragazzo, quello che avrebbe dovuto sapere tutto di lei, si era dimenticato del suo compleanno.

Ore 18:00

Gufi di auguri ricevuti: 0
Fidanzati ai quali rinfacciare il fatto il giorno successivo: 1
Morale da 1 a 10: 4

Era veramente assurdo. Hermione non voleva credere che si fossero dimenticati di lei, ma i fatti parlavano da soli.
Ad un certo punto un gufo planò sul tavolo e lei emise un urletto gioioso slegando la pergamena legata alla zampina del volatile.

Hermione!!! Tantissimi auguri di buon compleanno e grazie mille per avermi sostituita oggi. Mi dispiace doverti far lavorare tutto il giorno proprio oggi ma questa febbre proprio non vuol saperne di diminuire.
Ci vediamo lunedì.
Tanti auguri ancora
Astrid


Hermione si afflosciò sulla sedia demoralizzata dal fatto che fosse solo Astrid. Non che non le facessero piacere gli auguri da parte del suo “capo”, ma sperava che fosse qualcun altro.
Fortunatamente il flusso di clienti la distrasse da quei cupi pensieri.

Ore 21:00

Gufi di auguri ricevuti: 1
Persone da uccidere il giorno successivo: Tante
Morale da 1 a 10: -10

Ok, era ufficiale, nessuno pensava a lei. Era davvero così poco importante per i suoi amici? Ginny, Neville, Harry, Luna... possibile che se ne fregassero di lei a tal punto?
Il suono della campanella posta sopra la porta la distrasse, ridestandola nuovamente.
La donna appena entrata si avvicinò al bancone ed Hermione non potè fare a meno di pensare a quanto fosse bizzarra nel suo aspetto. Infatti la strega portava un mantello da mago di squisita fattura e un cappello di lana azzurra... con un pon pon.
-Buongiorno, mi scusi... sto cercando un libro antico, si chiama Gli incantesimi di Astoroth.-
-Mi dispiace, non lo abbiamo.- rispose Hermione dispiaciuta.
La donna sorrise tristemente per poi uscire spedita.
E la noia riprese possesso di Hermione.
Dopo dieci minuti scarsi un altro volatile planò sul bancone e questa volta era un volatile conosciuto.
Hermione sorrise sollevata accarezzando la civetta di Harry e slegando la pergamena.

Buonasera Hermione!
Scusa per l'ora tarda ma io e Ginny volevamo sapere se domani pomeriggio eri impegnata o ti andava di fare un giro per Londra. Ron ha già detto che viene, che non vede l'ora di passare un po' di tempo insieme tutti e quattro.
Fammi sapere al più presto.
Harry


Ma lo facevano apposta? Si stavano forse prendendo gioco di lei? No, non ne sarebbero capaci.
Con un ultimo sbuffo accolse l'orario di chiusura e si diresse a casa con l'intento di dimenticare quella infausta giornata di settembre.
Le luci di casa sua erano tutte spente, strano che i suoi fossero già andati a dormire, in fondo erano solo le dieci di sera.
Entrò in casa cercando di fare più piano possibile e quasi inciampò nel portaombrelli vicino alla porta.
Cercò l'interruttore a tentoni, finalmente lo trovò e abbassò la levetta.
-SORPRESA!!!- Hermione urlò, spaventata a morte dall'esclamazione alle sue spalle dove, in mezzo al salotto illuminato, vi erano riuniti i suoi amici, il suo ragazzo e i suoi genitori, tutti con in testa degli assurdi cappellini a cono di carta.
Hermione si mise a ridere e piangere allo stesso tempo, venendo subito accerchiata dagli amici preoccupati della sua reazione.
Ron la prese tra le braccia lanciando un'occhiata da “Non so cosa abbia, adesso vediamo” agli altri.
-Ehi... cucciola, perchè piangi?- sussurrò stringendola a sé.
Hermione continuava a ridere e piangere senza controllo e poi si mise a dargli dei pugnetti sul torace.
-Disgraziato... mi hai fatto credere si essertene dimenticato. Hai idea di quanto sia stata male tutto il giorno pensando che nessuno si fosse ricordato di me?-
Il ragazzo la strinse più forte, mentre espressioni di sollievo si dipingevano sui volti dei restanti.
-Come potrei dimenticarmi del tuo compleanno?- rispose dandole un bacio sulla testa
-Nessuno qui potrebbe, era solo uno scherzo per farti la sorpresa stasera.- continuò Harry alle sue spalle, destandola dall'abbraccio del suo ragazzo.
-E tu! Disgraziato! Quella pergamena prima mi ha fatto quasi morire!- Hermione gli puntò un dito contro per poi avvicinarsi e stritolare l'amico in un abbraccio.
La mamma di Hermione le si avvicinò sorridente tendendole le braccia.
-Tesoro mi dispiace di aver tenuto loro il gioco oggi, sapevo che ci stavi male ma non volevo rovinare la sorpresa.-
La ragazza la strinse, ormai non vi erano più lacrime nei suoi sorrisi.
-Spero che per farti perdonare tu mi abbia preparato una torta immensa, vero?-
La signora Granger rise apertamente.
-Oh sì, una grande, immensa, gigantesca torta di more!- e tutti in quel salotto della periferia di Londra scoppiarono a ridere di fronte alla scintilla di autentica gola apparsa negli occhi della ragazza.
Hermione Granger adorava i compleanni, soprattutto il suo.




Angolino di Zebraviola
BUON COMPLEANNO HERMIONE!
Hem, ciao a tutti xD Premetto che non mi piace per nulla com'è venuta questa shot, ma, per ovvi motivi di tempo, ho dovuto decidermi a pubblicarla così com'era anche se non mi convinceva molto.
Non ho molto da dire a dir la verità, solo qualche piccola noticina:
-Il titolo... fa pena, lo so xD ma non ero molto in vena.
-Questa shot potrebbe essere inserita nell'ottica della mia long Hermione/Severus “Quando i libri non bastano”, come un episodio della vita di Hermione subito dopo la scuola. Oddio in realtà non centra quasi nulla, solo qualche collegamento ma va bè.
-Qui lei sta con Ron, diciamo che almeno due annetti volevo farli stare insieme xD
-La signora che entra chiedendo del libro... bè, vediamo chi mi sa dire chi è, il primo che indovina vince una fetta di torta di More, per gentile concessione di Miss Hermione Granger.

Che altro... nulla dai xD
Alla prossima, aspetto le vostre recensioni e.....
TANTI AUGURI HERM!!!!
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Baci a tutti
Chiara

   
 
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