Quando non c'è
senso
Raggelato cuore di sentimento rubato, contorto in infetto torpore, incapace di comprendere il tono, il mondo, l'incompatibilità del credere e creare dalla mente vuota e piena di nulla, di tutto, consono e non come mai si è per colpa, per comprendere un semplice movimento, una frase, una parola che mai detta e sempre ripetuta con forza senza senso e controllo di mente, corpo e anima concatenati eventi di uso comune come semplice foglio di ricatto di una sola vita, breve come un respiro di vento tra gli uragani del tempo che implacabile sente e vede ma non interviene, non cura, non ferisce e infetta come ogni altra cosa un semplice addio, una semplice constatazione di fatto che non è reale ma solo immaginata nella surreale esistenza di un essere che non vive e non crea e non distrugge per il proprio desidero, non modifica per il proprio testardo volere di nulla. E allora mordi e combatti inerme distesa di deserto bianco di neve sciolta nella pioggia di una lacrima solista di tenebra vita.
Tenace desiderio di mordere e ferire e infettare come mai si è provato prima, come mai si è voluto fare, comprendi ora le mie menzogne? La mia incapacità di mentire rende folle ogni gesto di fiducia mentre mordi e non fai male... e poi vedere il mondo incapace di intervenire mentre si sente qualcosa dentro che urla violenza e omicidio.
Mandria scatenata di individuo solo e di deserto pensiero completamente in balia di qualcosa che non controlla, di qualcosa che non riesce a comprendere data la sua sordità e cecità verso un mondo non ostile che mostra i denti e i pugni con forza verso il cielo che dovrebbe solo crollare per poter fermare tale devastazione, ma come credi di poter fermare il piacere che si prova nell'emergere dal vuoto e dal deserto dei pensieri che contrastanti cercano di comprendersi mentre parlano in lingue diverse uno dopo l'altro incontrollati? Alzati e fatti sentire!
Muoversi con testardaggine incomprensibile alla volta di una vita che volta le spalle consapevole di non volerti. Ma è sempre lì, incapace di comprendere che non ce la fai più e che vorresti fermarti, ma non si può, non vuole e impedirle di fare e dire ciò che vuole è assordante silenzio di tempesta viva.