Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: reberebecca    20/09/2011    12 recensioni
Una ragazza, tutta coperta, spunta sulla strada, la sciarpa le risparmia solo gli occhi.
Sono nocciola. Sembra triste.
Subito dopo di lei spunta un fagotto. Tutto coperto. Se non fosse che sento battere il suo cuore giurerei che è un gomitolo che rotola sulla strada.
“Tesoro sbrigati! Si fa rosso sennò.”
“Mamma”
Dalla voce, è una bimba di sicuro, riprende a camminare più veloce. Ma inciampa e cade sull’asfalto coperto di ghiaccio.
“Tesoro, riuscirai mai a camminare retta per più di cinque minuti?!”
E’ buffa la bimba. Apro il finestrino.
“Mamma la bua”
E lo sento.
Il suo odore … mi travolge.
Un’ondata di adrenalina mi smuove ogni centimetro del corpo, invadendomi completamente. Gli occhi mi si scuriscono. Tremo. Subito dopo il dolore nel petto sembra squartarmi. Sono senza fiato, mi sembra di aver perfino bisogno di respirare.
Lo trovata! E’ lei.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Buongiorno a tutti.
Finita l’estate?? Pare di sì.
Sono tornata a grande richiesta della mia tormentina favorita^^ chihuahua
Forza cara.
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento.
Vi ricordo che è una storia senza pretese ed è quasi alla fine.
Mi dispiace di non avere la capacità di approfondire questa storia; e già un miracolo che sono arrivata a questo punto.
Tutto merito della mia “sorella- web”ila74cullen.   Grazie tesoro.
Manca un solo capitolo e dopo ci sarà l’epilogo, alias “La vendetta di Bella” ^^
Grazie a tutti voi che leggete.
 
 
 
 
 
Bella
 
 
Alice. Un corpo minuto, dotato di grazia e fascino. Con un’energia inarrestabile.
 Intorno a lei si respira sempre un’aria di spensieratezza e di vitalità. L’unico problema è la sua ossessione per la moda e per gli armadi altrui. In questo caso: il mio.
“Alice, ti prego, basta buttare i miei vestiti per aria.”  Ormai sono vicina alla disperazione.
“Perché questi tu li chiami vestiti?” La sua voce per un attimo ha sfiorato gli ultrasuoni. Povere le mie orecchie. E’ più di un’ora che perquisisce la mia camera, è una macchina da guerra inarrestabile, mi dà i brividi.
“Alice” mi lamento ancora.
“Tu e Edward siete uguali: due ingrati.” Non si gira mentre parla, la sua testa è immersa completamente nel mio armadio, come se cercasse un tesoro, e lancia alle sue spalle tutto ciò che non le interessa.
“Non ho mica la tua super velocità per rimettere tutto a posto” Mi lamento ancora, guardando avvilita il mare d’indumenti disteso  per terra.
“Tranquilla, oggi sono in vena di bontà mentre vado via, penserò io a gettarli nella spazzatura”.
Nella spazzatura? Le mie cose? No!
“Alice, su qualche capo posso anche essere d’accordo con te, ma sono comunque tutte cose mie. Quindi, no.” Affermo convinta. Almeno spero.
“Mhmm… vedremo” Risponde con una smorfia della bocca, che su di lei sembra ugualmente carina. Ah, bellezza vampirica.
“Allora…” fa una pausa squadrandomi da capo a piedi. “Dove ce l’hai?”
“Cosa?” Sono confusa.
“Il tuo marchio, no?” Risponde con ovvietà.
“Ah.”
“Sono curiosa, dei gusti di Edward” Fa spallucce con naturalezza.
Più che altro sei impicciona. Vorrei dirle, ma penso che non sia una mossa saggia. Basta Rosalie a guardarmi di traverso.
Riprende a rovistare nelle mie cose senza risparmiare niente. Infatti, ora è passata ai cassetti.
Sbuffo rassegnata e mi sdraio sul letto. Con la speranza che non le venga in mente di rovistare anche tra le lenzuola. Sotto il cuscino ho nascosto il mio pigiama, non importa quanto sia rovinato, ci sono affezionata.
“Me l’ho fai vedere?” Mi guarda intensamente e sbatte le ciglia. Oh, per l’amor del cielo. Tutti uguali in questa famiglia. Ricattatori.
“Mhm… No.”
“Dannazione.  Edward ti ha insegnato bene. Siete più simili di quanto pensi.” Sbuffa seccata.
“Ti prego!!!” Insiste piagnucolando come una bambina.
Oh, accidenti a lei.
Mi sbottono rassegnata la camicetta e sotto il reggiseno le rivelo quello che a me sembra solo un piccolo fiorellino rossiccio che segna la mia pelle all’altezza del cuore.
“Sul seno? Il nostro Eddino ha gusti… come dire… materni.” Ridacchia divertita.
Il suo continuo ridacchiare inizia a infastidirmi seriamente anche perchè sembra che non abbia intenzione di smettere presto.
Sono indignata e offesa. Incrocio le mani sotto il seno e faccio quello che sembra più vicino a un ringhio. Non è molto credibile, forse più tardi le farò ringhiare Edward.
Alice si ferma di colpo. La mia faccia deve essere stata abbastanza eloquente.
“Bhe…” fa spallucce scusandosi con un sorriso, come se fosse una cosa normale, come se avessi dovuto aspettarmi questo da lei.
“Jasper è stato molto più passionale in quel momento” Sorride maliziosa e mi mostra l’interno coscia. Quasi vicino al linguine giace un piccolo cuoricino violaceo.
Ci metto più di un momento per capire. E’ il suo marchio.
Oh.
Questo vuol dire che Jasper… oh.
Sì, forse è stato ancora più intimo, se così si può dire.
Deglutisco imbarazzata.
“Quindi sei tu, la sua compagna? Cioè… prima… voglio dire…” Mi sto incartando senza riuscirmi a spiegare.
“Vuoi sapere se ero io l’umana? Sì.” Sorride dolcemente.
Si siede accanto a me sul letto. Mi accarezza dolcemente i cappelli.
“Hai paura?”
“Sì.” Rispondo piano. Non avevo pienamente compreso fino in questo momento. Diventerò una vampira. Dividendo la mia anima con Edward condividerò anche il suo destino.
“Tu, avevi…paura?” Le chiedo speranzosa, ho bisogno di sapere.
“Sai, quando ero umana, avevo già delle visioni, niente di simile a quelle di adesso s’intende. Ma a quei tempi una come me era strana davvero.”  Sospira tristemente per un istante, poi il sorriso compare nuovamente sul suo viso.
“Sapevo già il mio destino. Non i dettagli, ma a grandi linee mi ero fatta un’idea.”
Continua ad accarezzarmi e inizia a intrecciare una coda con i miei capelli.
Muove le mani delicatamente. Mi ricorda Edward. Sospiro piano. Ho già deciso cosa farò per il nostro legame, il problema è che ho paura. Tanta.
“Quando ho incontrato Jasper, mi sono innamorata al primo sguardo. Il nostro rituale del accoppiamento è stato molto più… rapido”
 La sua voce trasuda adorazione. Ed io non posso che sentirmi un po’ in colpa. Il nostro non è così… veloce. Far soffrire Edward sembra sia l’unica cosa a riuscirmi veramente bene.
Alice ride più forte. Divertita. 
Fermo i miei pensieri deprimenti, restando a guardarla in attesa che mi spieghi cosa c’è di così divertente, se è una barzelletta potrebbe raccontarla anche a me, ho voglia di allegria, almeno per oggi.
“Non così veloce come Emmet e Rose.”
 Ride di gusto tra una parola e l’altra. Ma come fa? Io mi sarei, come minimo, strozzata.
“Emmet come l’ha vista le è saltato  addosso come un assatanato. Sembrava lui il vampiro in calore, non Rosalie.”
Scoppio a ridere anch’io. In effetti, è meglio di una barzelletta. Mi sarebbe piaciuto vederlo.
“Donna fortunata, Rose non ha dovuto nemmeno corteggiarlo” Conclude ancora ridendo.
No. Fortunati entrambi. Li ho osservati, insieme sono favolosi.
“Ecco qua” Finisce di intrecciare e mi appoggia uno specchio tra le mani. Una lunga treccia mi scende da un lato del viso in un modo così… carino.
“E non dire solo carina, sei bellissima.” Mi ammonisce gentilmente. “Edward è fortunato ad averti”
Continuo a guardare la mia immagine nello specchio, ma vedo solo me, una ragazza nella norma, come faccio a vedermi con gli occhi di Edward? Forse sarebbe troppo semplice.
“Non farlo aspettare troppo” Mi sussurra carezzando un’ultima volta la treccia, e subito dopo sparisce.
Guardo verso la finestra aperta da dove si è dileguata con un senso di nostalgia. Mi manca Edward. E’ passata una settimana da quando siamo stati insieme sul prato. Sette giorni lunghissimi, per me, per lui deve essere stato l’inferno.
Mi serviva tempo per pensare e assimilare tutto.
Non so se sono stata più colpita dal fatto di essergli destina dalla nascita e in qualche modo non aver avuto alcuna possibilità di scelta, oppure di avere comunque una scelta, come dice Edward, ma che sarebbe devastante per lui.
Sento però il mio corpo come lo cerca e come il cuore saltella al solo nominarlo. Capisco solo ora, quella sensazione di perenne attesa  che ho sempre avuto e il perché non mi è mai realmente interessato nessuno, fino a questo momento. Ero sempre in cerca di qualcosa senza sapere esattamente cosa. 
Io la scelta, in realtà, non lo mai avuta.
Ah, questo ragionamento è degno del miglior psicologo, come minimo un anno di terapia ben retribuita.
Un impercettibile spostamento d’aria mi porta ai sensi un profumo squisito, ne sono subito soprafata, lo riconoscerei tra mille.
L’odore di Edward.
Alzo lo sguardo alla finestra. E lui è lì.
Non ci sono parole.
 I nostri occhi si cercano e finalmente si incontrano.
Sospiro sollevata. Finalmente.  
   
 
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: reberebecca