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Autore: telesette    20/09/2011    4 recensioni
Che cosa sta succedendo a Konoha ? Per quale assurdo motivo tutte le donne, dalle giovani kunoichi alle più attempate signorine e madri di famiglia, sembrano preda di una passione erotica incontrollabile ? Quale nesso sussiste tra l'irresistibile profumo "Shuriken N°5" e la misteriosa esplosione di ninfomania che sembra aver colpito l'intero villaggio ? Saranno Neji e Tenten a cercare di risolvere questo complicato mistero...
NOTA:
gli accenni Yaoi sono presenti solo nell'ultimo capitolo!
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Neji Hyuuga, Nuovo Personaggio, Tenten, Un po' tutti | Coppie: Neji/TenTen
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Neji X Tenten'
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Da qualche tempo a Konoha era scoppiata un’irresistibile mania per i profumi, in particolare le giovani kunoichi sembravano andare matte per una fragranza conosciuta col nome di “Shuriken N° 5”. Da quando questa essenza circolava nelle profumerie del villaggio, era così grande la richiesta del pubblico femminile che le commesse quasi non riuscivano a star dietro alle vendite.

- Ne voglio una!
- A me cinque, c’ero prima io!
- Che faccia tosta…
- Si metta in fila, gallina!
- Signorina, altre dieci boccette!

Insomma, per farla breve, da quando era scoppiata la moda per lo “Shuriken N° 5” non passava giorno senza che i negozianti fossero costretti verso metà giornata a sistemare un cartello con su scritto: “Tutto Esaurito”, affinché le clienti rimandassero l’assedio al giorno successivo. Fortunatamente per loro infatti, la nuova fabbrica che produceva l’irresistibile prodotto a ciclo continuo era in grado di rifornire quotidianamente i rivenditori e gli affari procedevano a gonfie vele.
In questo clima di totale confusione, le kunoichi sembravano aver perso ogni tipo di interesse per gli allenamenti. Tuttavia, dando un’occhiata ai membri del Team Gai, era possibile constatare come questa brillante squadra fosse decisamente immune alla follia che regna in giro. Ognuno di loro infatti continuava imperterrito ad allenarsi e a tenersi in forma, sotto la supervisione del suo bizzarro maestro.

-Andiamo, miei giovani allievi - esclamò Gai sorridente. - Come diceva il mio saggio maestro ai suoi tempi, “Mente Sana in Corpo Sano”…
- Sempre più che giusto, maestro - rispose prontamente Rock Lee, aumentando la velocità con la quale sta eseguendo le solite millecinquecento flessioni quotidiane.
- Ma dove la trova tutta questa energia ? - borbottò Tenten, guardandolo allucinata.
- D’accordo ragazzi, per oggi basta così, recupereremo domani sull’allenamento!

Con un sospiro di sollievo, Tenten sollevò le braccia al cielo e ringraziò tutti i Kage della montagna: sei ore consecutive di “Gai Training” avrebbero sfinito chiunque… L’unico pensiero della kunoichi andava ora a una doccia e una buona dormita ma, proprio mentre stava per andare a casa, con la coda dell’occhio intravide lo Hyuga raccogliere le sue cose e allontanarsi in silenzio come al solito.

- Neji, aspetta!
- Che cosa c’è ?

Correndogli incontro, Tenten gli rivolse un sorriso luminoso. Sulle prime Neji sembrò alquanto indifferente, ma quella espressione furba negli occhi della compagna aveva il potere di metterlo a disagio come poche altre cose. Dopo anni che si conoscevano infatti, lo Hyuga si rendeva conto di aver sviluppato una forte intesa con lei… Tanto che non poteva fare a meno di provare una certa attrazione per la sua forza, l’abilità, la determinazione e soprattutto per il suo indiscutibile fascino; cosicché spesso gli capitava addirittura di arrossire leggermente senza accorgersene.

- Ti sei dimenticato che giorno è oggi ? - domandò Tenten a bruciapelo.
- E’ giovedì - replicò lui impassibile. - L’allenamento è finito e, se non ti dispiace, ho diverse altre cose da fare per oggi…

Tenten sbuffò seccata, incrociando le braccia e guardandolo severamente.

- Lo sapevo - sussurrò. - Ti sei dimenticato della promessa che mi hai fatto appena cinque giorni fa!

Dandosi mentalmente una pacca in fronte, Neji rammentò di colpo: Proprio domenica scorsa infatti aveva promesso a Tenten di farle visitare il museo d’armi privato del suo clan ma, per un motivo o per l’altro, si era poi appunto dimenticato di parlarne con suo zio Hiashi per chiedere il suo permesso.

- Voi Hyuga siete sempre i soliti - sottolineò la ragazza con una smorfia. - La modestia non è il vostro forte ma anche la memoria lascia parecchio a desiderare!
- Tenten, io…
- E non provare a cercare scuse! Non è la prima volta che ti dimentichi qualcosa; già per questo non dovrei più rivolgerti la parola; ma se pensi che sia disposta ad accettare cose del tipo: “mio zio”, “le regole”, “gli impegni del clan”, eccetera… beh, questa volta non attacca! Passi la volta che mi hai dato buca davanti alla gelateria; passi anche il giorno che mi hai “costretta” ad allenarmi con te sotto l’acqua; ma una collezione di alabarde dell’ottavo secolo che sogno di vedere da una vita… no, eh! Sei impossibile, veramente impossibile, e non ci sono parole sufficienti per esprimere quanto sei…
- D’accordo - rispose l’altro sottovoce, chinando il capo con rassegnazione. - Vieni più tardi a casa mia, tra una mezz’ora, giusto il tempo di cambiarmi e di chiedere a mio zio le chiavi del museo!
- Grazie, graziegraziegrazie - sospirò Tenten, con gli occhi colmi di stelline luccicanti. - L’ho sempre detto che su di te si può sempre contare, ti adoro!
- Va bene, va bene - tagliò corto Neji. - Ci vediamo più tardi allora, ciao!

 

***

 

Una volta arrivato a Villa Hyuga, subito dopo essersi chiuso la porta dietro le spalle, Neji rimase praticamente impietrito di fronte all’immagine che gli si parò davanti agli occhi.

- Co… Co… Co…

Senza un filo di voce, incapace di articolare una parola, Neji guardò fisso davanti a sé con occhi sbarrati. Hinata era in piedi sulla soglia, con i capelli elegantemente raccolti di lato e le curve “strizzate” generosamente in un minivestito color rosso fuoco. Per poco al ragazzo non gli venne un colpo, mentre il suo sguardo si spostò meccanicamente dalla scollatura del vestito ai tacchi alti che mettevano in evidenza le caviglie ben proporzionate della cugina.

- Co… Cos’è questo, uno scherzo ? - provò a chiedere Neji, sperando in una risposta affermativa.

Completamente irriconoscibile rispetto al suo alter-ego timido e impacciato, Hinata si fece avanti con passo da sex-bomb fermandosi davanti al cugino sconvolto tenendo una mano sul fianco e l’altra in mezzo ai capelli fluenti.

- Ti piace ? - domanda lei, riferendosi ovviamente al suo nuovo look. - E’ un modello esclusivo di Shinobino!
- Mo… Mo… Molto carino - balbetta Neji, cercando di distogliere lo sguardo. - Ma non è un po’… sì insomma, non ti sembra un po’, come dire… “eccessivo” ?
- Affatto - rispose lei candidamente. - Il modello estivo è eccessivo, questo è il modello “invernale”…

La mandibola di Neji ricadde in avanti, con un’espressione allucinata. Se quello era il modello invernale, non osava nemmeno immaginare sua cugina con indosso quello estivo.

- No… Non avrai intenzione di uscire VERAMENTE così, spero ?
- Certo, perché non dovrei ? Naruto ha detto che mi sta così bene…
- Cosaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa - l’urlo di Neji per poco non sollevò il tetto di Villa Hyuga, oltre a fargli venire quasi un mezzo infarto. - Mi stai dicendo che ti sei fatta vedere da Naruto con addosso quella roba ?!?
- Non vedo cosa ci sia di male e, a parte questo, non mi sembrano comunque affari tuoi - tagliò corto Hinata, tirando fuori il profumo dalla borsa.

In quel momento Neji riconobbe la voce di Ino fuori della porta.

- Hinata, sei pronta ?
- Sì, arrivo subito - rispose Hinata, lasciando la boccetta sul tavolino e affrettandosi ad uscire con la borsetta a tracolla. - Ciao cugino, divertiti mi raccomando!
- Ma… Ma…

Dopo circa un minuto che Hinata e le sue amiche erano già andate via, Neji stava ancora fermo e inebetito sulla soglia di casa. La vista di Hinata versione “femme fatale” e così insolitamente sicura del suo sex-appeale ( tanto da essersi perfino mostrata senza pudori a quello zuccone di Naruto! ) lo aveva semplicemente sconvolto, non riusciva a credere che quella appena uscita di casa fosse davvero sua cugina.

- No… Non mi sento tanto bene - mormorò Neji tra sé. - Devo avere la febbre, non c’è altra spiegazione, meglio che vada a dormire così magari non ci penso più!

Proprio nello stesso istante arrivò anche Tenten che, bussando insistentemente alla porta, sembrò confermare a Neji che quanto aveva visto non si trattava di un’allucinazione.

- Ciao - lo salutò lei eccitata, non appena lo Hyuga aprì la porta. - Allora, mi porti subito a vedere la collezione ?

Il povero Neji, ancora sotto shock, aveva lo sguardo assente tuttavia si sforzò di recuperare lucidità sufficiente a risponderle.

- Va… Vado a prendere le chiavi del museo, aspettami qui…
- Va bene - annuì Tenten, sbattendo gli occhi perplessa per via del suo tono di voce così strano.

Mentre Neji si allontanò a prendere le chiavi appese nel corridoio, lo sguardo di Tenten cadde inevitabilmente sulla boccetta dimenticata da Hinata sul tavolino dell’ingresso…

 

***

 

Tornando poi a chiamare Tenten, Neji non fece in tempo a rendersene conto che la ragazza gli si buttò praticamente addosso e lo abbracciò con trasporto.

- Tenten - esclamò lui. - Si può sapere cosa ti prende ?

Per tutta risposta la kunoichi lo baciò avidamente sulle labbra, tanto che Neji fu in grado di liberarsi con una certa fatica. Tuttavia, dopo averle bloccato le mani, in qualche modo il giovane riuscì a tenerla ferma contro la parete del corridoio.

- Tenten insomma, mi vuoi spiegare cosa…

Prima di riuscire a formulare la domanda, la voce tonante di Hiashi dalla stanza accanto lo fece sobbalzare all’improvviso.

- Neji, sei in casa ?

Il ragazzo sporse appena la testa, in modo da fare capolino oltre la porta che da’ nel soggiorno, sperando che lo zio non vedesse lui e Tenten in quella posizione a dir poco compromettente.

- S… Sì zio, cosa c’è ?
- Hai visto Hinata ? - chiese ancora l’alto Hyuga, con voce severa. - Ci sono decine di suoi vestiti sparsi in giro per tutta la casa, per non parlare poi di certa biancheria intima a dir poco discutibile… Vorrei proprio che mi desse una spiegazione!
- Beh, io…

Dal momento che, per rispondere allo zio, Neji aveva allentato la presa, Tenten ne approfittò subito per afferrarlo e baciarlo nuovamente.

- Tenten - sussurrò Neji a fatica. - Questo non è il momento di…
- Neji - esclamò ancora Hiashi, stringendo gli occhi. - C’è qualcosa che non va, figliolo ?

Se a Hiashi fosse venuto in mente di attivare il Byakugan in quel preciso momento, per vedere suo nipote abbracciare una ragazza in modo equivoco in casa sua, nella migliore delle ipotesi lo avrebbe buttato fuori seduta stante.

- N… No, tu… tutto bene, davvero - rispose l’altro in fretta, serrando le braccia di Tenten e sporgendo ancora una volta la testa per tranquillizzare lo zio. - So… Sono solo un po’ stanco: lo stress, gli allenamenti…
- Sì sì, capisco - tagliò corto Hiashi. - Comunque hai visto mia figlia, o no ?
- Beh, ecco…

Di nuovo Tenten colse un’occasione per trascinarlo sotto con sé, e di nuovo Neji fu costretto a fare notevoli sforzi per tenere le labbra libere e rispondere allo zio.

- Per l’amor del cielo, Neji - sbottò Hiashi, sentendo il tonfo provenire dal pavimento dell’ingresso. - Da quando ci si butta a terra come i selvaggi ?
- Chie… Chiedo scusa, zio - rispose Neji stirando i muscoli il più possibile, sia per rialzarsi che per tenere ferma Tenten. - No… Non mi sento bene, devo avere anche un po’ di febbre, comunque non vedo Hinata da stamattina!

Hiashi strinse gli occhi dubbioso. Neji avvertì un brivido freddo lungo la schiena, tuttavia lo zio sembrava convinto dalle sue parole e difatti uscì dalla parte opposta scuotendo la testa.

- Gioventù di oggi - borbottò l'alto Hyuga tra sé. - Ma appena torna a casa mi sente…

Subito dopo che si fu allontanato, Neji non poté fare a meno di tirare un forte sospiro di sollievo.

- Per un pelo - esclamò, tirandosi su assieme a Tenten e alle incomprensibili effusioni di quest’ultima. - Adesso mi vuoi spiegare che accidenti ti ha preso? Ti avverto che oggi non sono dell’umore adatto per certi scherzi…
- Meglio così - rispose lei. - Perché io infatti non ho alcuna voglia di scherzare!

Facendo mostra di arti da seduttrice del tutto inaspettate, Tenten spinse il ragazzo contro la porta del ripostiglio delle scope ed entrambi si ritrovarono abbracciati sul pavimento. Le labbra della kunoichi cercavano senza tregua quelle del compagno, muovendo la lingua tra le gengive e insinuandosi sempre più in profondità; Neji sentì la mano di lei carezzargli i pettorali sotto la giacca e, prima che potesse impedirglielo, la vide liberarsi in fretta degli abiti e restare sopra di lui in mutandine e reggiseno.

- Non è possibile - esclamò lui sconvolto, con un filo di voce. - E sì che ho anche immaginato qualcosa del genere tra noi due, lo ammetto, ma così…

Tenten lo osservò maliziosamente, passandosi la lingua sulle labbra, mentre Neji cercò in tutti i modi di mantenere il suo autocontrollo.

- Non posso - sussurrò lo Hyuga, più che altro rivolto a sé stesso. - Non posso approfittarmi di te così, non in questo modo… così non voglio…
- Ssst - rispose lei, posandogli un dito sulla bocca. - Basta parlare adesso, cerca di rilassarti piuttosto, sei così teso!

Neji scosse la testa confuso. I baci di Tenten e il profumo della sua pelle non gli permettevano di ragionare, eppure non poteva permettersi di cedere così all’istinto, doveva sbrigarsi a fare qualcosa prima che accadesse l’irreparabile.

- Byakugan!

Subito davanti ai suoi occhi apparve la fitta rete di nervi e vasi sanguigni del corpo di Tenten: alla base del collo vi erano le terminazioni nervose in grado di controllare i movimenti; senza perdere tempo, Neji serrò le dita e tramortì la ragazza con un colpo secco e preciso. Tenten crollò svenuta sopra di lui, lasciandolo senza fiato per alcuni secondi. A poco a poco Neji cominciò a recuperare il controllo di sé e si sforzò di trovare una spiegazione per l’accaduto.

- Prima Hinata, vestita come una passeggiatrice o giù di lì, poi Tenten che… Troppe stranezze in un giorno solo, meglio vederci chiaro!

Mentre rifletteva su questo, Neji si preoccupò anzitutto di rivestire Tenten senza indugiare troppo lo sguardo su di lei. Così facendo, notò la boccetta abbandonata sul pavimento dell’ingresso… la stessa che Hinata stava per adoperare, prima che Ino e le sue amiche venissero a prenderla.

- E questo cos’è ?

Prendendo in mano la boccetta, Neji ne annusò appena il contenuto.

- “Shuriken N° 5”… E’ lo stesso profumo che Tenten ha su di sé, possibile che ci sia un nesso ?

( continua )

NOTA:

 "Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

   
 
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