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Autore: pucia    21/09/2011    2 recensioni
Sono passati cinque anni da quando Rory ha lasciato Stars Hollow, mentre Lane in questi anni è rimasta nella città natale. Le due si sono perse di vista. I cinque anni della loro vita lontano sono un mistero sia per una che per l'altra, ma non sarà così per sempre. Stars Hollow si ripopola dopo molti anni di silenzio.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lane Kim, Rory Gilmore, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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A father for twins
Il locale di Luke era già pieno, eppure la mattinata sembrava appena iniziata. Ogni ordine era servito in tempo record dalla cameriera, unica donna a lavorare in quel rifugio per caffeinomani.
Il profumo di caffè e pancake mischiato a quello di uova e bacon invadeva tutta la strada, ogni volta che qualcuno apriva la porta.
Tutto stava andando liscio, i clienti venivano serviti con dolcezza mentre la tazza del caffè era sempre piena. Purtroppo qualcuno interruppe la solita routine ordinazione-servizio-pagamento, ormai così perfetto per quella giornata, entrando di soppiatto dalla porta, che tintinnò mentre altro profumo usciva dalla sala.
« Sono sicuro che sia per te », esclamò Luke alzando appena gli occhi dal block notes. E c'aveva pure azzeccato. Di solito era difficile che sbagliasse previsione.
« Che cosa vuoi? » chiese la giovane con poco entusiasmo e dando un'occhiata al capo, sperando in un rimprovero così avrebbe tagliato la conversazione ancora prima di iniziarla.
« Possiamo parlarne con calma invece di stare qui in piedi davanti a tutti come ogni giorno?»
« Se non ti piace che qualcuno ci ascolti allora non venire! », inveì la ragazza, sulla soglia della tranquillità.
« Lane ti prego... » implorò, ma Lane continuava a muoversi senza sosta, ignorandolo e passandogli di lato come se non esistesse.
« Vuoi cinque minuti di pausa Lane? » domandò Luke capendo la situazione, anche se non c'era molto da capire. Ormai la stessa scena si ripeteva da mesi.
« Non occorre grazie, Zach andrà via subito. Vero? »
« A dire il vero no! Vorrei soltanto capire perchè non posso vedere i gemelli, sono o no il loro padre? », continuò il giovane uomo.
« Non saprei. Ora sei il loro padre? E quando avevo bisogno di te quattro anni fa? Oppure quando spuntavano i primi dentini o le loro prime camminate? Lì il padre non c'era, eppure siamo riusciti ad andare avanti. »
Nessuno aveva bloccato Lane che serviva ormai il caffè anche a chi aveva la tazza mezza piena, sbrodolandolo per tutto il tavolo. La sua frenesia ormai era incontrollabile. Tanto che andò pure contro allo sgabello dove il povero Kirk seduto di fronte a Luke e stava assaporando una specie di frittella.
« Scusami Kirk »
« Lane fermati », Zach l'aveva presa per le spalle, facendo attirare tutti gli occhi su di loro, « ho sbagliato lo so. Ma sono pur sempre i miei figli! »
« Questo non ti ha impedito di andartene mi sembra... », sentenziò lasciando a metà il discorso.
Lane si slacciò dalla presa dell'uomo, ancora indecisa sul definirle ex-marito o no.
Erano stati separati a lungo, ma nell'ultimo anno Zach era ricomparso nella sua vita, cercando di rientrare anche nella vita dei suoi due figli. Ovviamente la prima ad ostacolare tutto ciò era la signora Kim, che ormai aveva tagliato fuori il genero dalla famiglia, proprio perchè aveva lasciato Lane e i due gemelli. Secondo lei era un peccato mortale e non c'era neanche da discutere... i gemelli non avevano padre.
Lo squillo del telefono spezzò gli sguardi indiscreti e le frecciatine tra i due coniugi, portando con i piedi per terra Lane che si era avviata di già a sparecchiare un tavolo vicino al bancone.
« Luke » rispose soltanto dopo il terzo squillo del telefono.
Da quando era tornato con Lorelai sembrava sempre tranquillo e solare, ultimamente non litigava neanche con Taylor, cosa assolutamente strana per loro due.
« Sul serio? » continuò la chiamata, « sono davvero contento. Certo! Ora glielo dico. »
Come al solito la telefonata durò poco. Esigeva ancora la regola di “nessun telefono al locale”, persino il quello fisso.
Posò il block notes e la penna sul bancone vicino la cassa.
« Cosa mi devi dire Luke? » domandò Kirk.
« A te non devo dire niente. Cmq è tornata Rory!!!! »
L'unico rumore che si sentì era quello di piatti rotti. Senza farlo apposta Lane aveva lasciato scivolare il piatto che teneva nella mano da troppo in alto, quest'ultimo si schiantò riducendosi a pezzi non molto piccoli.
Rimase paralizzata senza muoversi. Era passati per cinque anni da quando Rory era partita e in quei anni erano cambiate tante cose, forse persino lei. Zach si avvicinò a sua moglie, « stai bene? » domandò gentilmente, cercando di tirar su i pezzi di piatto rotti.
« Benissimo », rispose sorridendo, quasi cancellando il ricordo della litigata avuta pochi istanti prima, « Luke è vero che ho ancora quel permesso che mi hai offerto prima? »
Il consenso di Luke arrivò subito con un cenno del capo e assieme ad un sorriso. L'aveva stampato bello largo sul volto, si notava che era davvero contento dell'arrivo di Rory, di cui il motivo era ancora sconosciuto a tutti.
« Ti accompagno. »
« Conosco la strada! »
Si tolse il grembiule verde e lo appoggiò dietro al bancone sotto la cassa, anche se quello non era il suo posto, infatti Luke lo spostò poco dopo la sua uscita di scena.
Il campanello della porta suonò di nuovo, per ben due volte. Zach stava seguendo Lane, trascurando il fatto che la ragazza non lo voleva con sé. La mattinata era ancora più fredda e Lane si pentì di non aver preso il cappellino.
« Dai aspetta. Faccio la strada insieme a te. »
Attraversarono la strada, dopodiché Lane si fermò, con le braccia conserte e la faccia rossa.
« Zach per favore. Stiamo andando avanti da un anno ormai. Quando vorrò la tua presenza a casa nostra, stai certo che sarai il primo a saperlo... »
« AH! »
« Cosa? Che cosa? » Lane sembrò confusa dall'interruzione, o almeno non capì perchè l'affermazione di lui sembrò così felice.
« Hai detto “casa nostra”! Stiamo già facendo passi da gigante! Fino all'altro ieri dicevi ancora “casa mia”. »
Sbuffando e alzando gli occhi al cielo, si allontanò lasciando il ragazzo sul ciglio della strada da solo.
« Sono sicuro che torneremo insieme Lane Kim. Tu mi ami ancora tanto quanto ti amo io!» urlò Zach alzando un dito nella sua direzione e con una smorfia allegra sulla faccia.
Lane non si voltò, continuò a camminare a braccia conserte e i capelli che ondeggiavano grazie ad una leggera brezza, ma dentro di sé sorrise. Un sorriso che non voleva far vedere a nessuno. Forse perchè Zach aveva proprio ragione, lei lo amava ancora.
~ Credits to HTML © puciotta
  
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