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Autore: desdeus    02/06/2006    8 recensioni
Harry Hermione e Ron frequentano il settimo anno insieme con Ginny dopo ave sconfitto Voldemort. La preside annuncia il ballo di Yule, e ...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccola One-Shot senza tante pretese per il contest del Harry & Hermione Fans Club

Ed ora si comincia Rock 'n Roll



-...- discorsi
^...^ citazione di una frase
corsivo Ricordi

Ballo di Yule
Di DesDeus
Beta Hermione75



Erano sulla pista da ballo. Volteggiavano al ritmo di un Valzer. La gonna della dama le svolazzava intorno alle gambe, mentre sorrideva felice al suo cavaliere.
Tutti lì guardavano, incantati dallo sguardo felice della Dama e da quello sereno del cavaliere.
Quasi tutti i compagni di scuola erano felici per loro, avevano sofferto, lottato, combattuto, per portare pace al mondo magico, al costo di mille sacrifici, pericoli e dolori, era giusto che i loro eroi, fossero finalmente felici. Hermione non riusciva a distogliere lo sguardo da quello di Harry, annegava in quel mare di smeraldo, per una volta non protetto dagli occhiali. Uno sguardo sereno, dove non si vedevano più quelle ombre di rabbia, odio e disperazione, che come squali assassini, attraversano lo sguardo di Harry prima dello scontro finale.

Lo sguardo di Hermione era felice, felice come poche volte lo aveva visto. Era contento che questo ballo di Yule stesse andando meglio del precedente. Non gli importava niente di Ron, di Ginny e tutti gli altri, l'unica persona che voleva vedere felice era Hermione ed adesso lo era. La cosa che più gli piaceva, forse un po' egoisticamente, era che lui la stava rendendo felice, come le aveva promesso.
Ricordava l'angoscia e la paura nello sguardo di Hermione, in quello che doveva essere il loro settimo anno. Un anno passato a caccia di coppe, medaglioni e serpenti, che racchiudevano gli Horcrux. Dello scontro finale, voleva ricordare solo una cosa: lo sguardo di Hermione quando l'anima di Voldemort aveva lasciato questo mondo. Lo stesso sguardo felice, che aveva quando la McGonagall aveva detto loro che li aspettava a settembre per il loro settimo anno. Era così felice in quel momento, come lo era in questo ed Harry si abbandonò al ricordo degli eventi che avevano portato a questa sera.



-Ron sono due settimane che la McGonagall ha annunciato il ballo, perché diavolo non hai invitato Hermione- Harry era arrabbiato, aveva visto Hermione tristissima quella mattina, mentre uno studente del sesto anno invitava una del quarto al ballo, le aveva sentito dire in un sussuro ^Anche stavolta sarò la ruota di scorta.^ Non avendo una risposta sollecitò il rosso.
-Mi vuoi rispondere?- fece ancora più adirato.
-Ma così sembrerà che stiamo ancora insieme ... e poi è meglio se la invito dopo, così impara a dar peso alle sue azioni-
-Vuoi farle credere che lei è la tua ruota di scorta vero? Sei un bastardo-
-Stanne fuori Harry. Questi sono fatti miei e di Hermione. Almeno io mi sento ancora in grado di amare- disse sottolineando le ultime parole.
-Preferivi che mi rimettessi con Ginny senza amarla?-
-Lei sta male per te-
-Oh sta così male che va al ballo con David Green di Slytherin, e come mi ha fatto notare, lui l'ha invitata appena è stato fatto l'annuncio- disse sarcastico.
-Come adesso se la fa con una serpe?-
-Si. Comunque ti concedo fino all'ora di cena per invitare Hermione, poi intervengo io- disse Harry serio.
-Ti ho detto di starne fuori, quello che faccio con Hermione non ti riguarda- si alzò andando via.

La sera in sala comune erano rimasti solo Harry e Hermione
-Hermione ti ha invitato qualcuno al ballo?-
-No- disse la ragazza con aria mogia, che divenne sorpresa quando Harry si inginocchio davanti a lei.
-My Lady mi concederebbe l'onore di farle da cavaliere la ballo di Yule?- disse il ragazzo con la voce affettata.
-Harry stai scherzando?- chiese ridendo Hermione
-Affatto My Lady sono serio molto serio- la voce di Harry era tornata quella di sempre.
-Sei sicuro con Ginny come ...-
-Di Ginny non me ne importata niente. È finita! Io voglio portare al ballo te, e farò quanto in mio potere perché questa volta tu sia felice e passi una serata indimenticabile-
La guardava fissa negli occhi, mentre dentro di lei, Hermione, esultava per ogni singola parola pronunciata dal ragazzo.
-E con Ron?- chiese lei che aveva saputo della discussione fra loro.
-Quel deficiente ha intenzione di invitarti la sera prima del ballo, ma non lo permetterò. Tu non sei la ruota di scorta di nessuno- Harry si era infervorato.
Hermione arrossì ma poi si riprese e decise di chiarire la situazione almeno con Harry.
-Si è un deficiente e con me ha chiuso. Ancora non mi è chiaro come ho potuto infatuarmi di lui.- Harry sorrise felice, aveva capito dallo sguardo di Hermione, che la storia fra lei e Ron era finita per sempre.
-Sarò la tua dama oh mio cavaliere-
Al che il sorriso di Harry crebbe ancor di più.
-Sabato andiamo a Hogsmeade insieme. Dobbiamo comprare i vestiti, niente limiti di spesa. Lì stendiamo tutti- disse Harry felicissimo.
-Si lì stendiamo tutti- rispose felice Hermione.

La mattina dopo in sala grande. Harry e Hermione erano seduti vicini, Ron con Ginny erano seduti a qualche posto di distanza. Stavano facendo colazione tranquillamente quando si avvicinò Romilda Vane.
-Harry verresti al ballo con me?- chiese.
Harry aveva ricevuto inviti da oltre metà delle ragazze di Hogwarts, ed anche qualche ragazzo con suo sommo orrore.
-Mi spiace Romilda, ma ho invitato Hermione- lo disse con voce chiare e decisa.
L'intero tavolo di Gryffindor rimase stupito, ma mai quanto Ron e Ginny che erano pietrificati.
-Tu hai invitato Hermione? Perché? Potevi scegliere tra il meglio del meglio- chiese la ragazza, con un tono a metà fra il disperato e lo schifato. Tono che fece adirare Harry.
-Ma l'ho fatto! Ho scelto la migliore di Hogwarts. Ci vorrebbero anni, prima che una come te, raggiunga Hermione- era stato calmo e tranquillo, anche se dentro gli bruciava una rabbia infinita, nessuno si poteva permettere di offendere o far soffrire Hermione. Non l'avrebbe più permesso.
Romilda rimase di sasso, alle parole di Harry, e scappò via di corsa. Chi la vide, disse che aveva le lacrime agli occhi, ma ad Harry non importava, non ne era felice ma neanche dispiaciuto. Hermione invece ci godeva da matti, ma solo Harry seppe cogliere quella gioia vendicativa, nello sguardo della ragazza. E la cosa gli fece molto piacere.

Qualche ora dopo nella sala comune Gryffindor c'erano solo Harry e Ron o almeno così credevano loro, infatti dietro alla porta del dormitorio femminile c'era anche Hermione. Si era nascosta lì quando aveva sentito Ron, bloccare Harry e dirgli che doveva parlargli da solo.
-Che c'è?- fece il moro.
-Perché diavolo hai invitato Hermione?- gli rispose l'altro.
-Perché merita di essere felice, merita di avere una festa indimenticabile e non permetterò a nessuno, te compreso, di farla soffrire-
-Ti avevo detto di starne fuori. È una cosa tra me e lei-
-Non me ne importa niente di quello che dici. Non ti permetterò di far credere a Hermione che è solo una ruota di scorta, perché non lo è. Lei è fantastica è ...-
-MIA- urlò Ron tentando di colpire Harry.
-Locomotor Mortis- disse Hermione alle spalle di Ron immobilizzandolo. Poi gli si portò di fronte.
-Non sono affatto tua Ron, ricordi cosa mi hai detto dopo la battaglia contro Voldemort ^adesso sono io che non voglio stare con te.^-
-Sei tu che mi hai lasciato per prima, durante la caccia agli Horcrux. Volevo solo farti capire quanto ho sofferto- replico Ron.
-Sei proprio un ragazzino Ron. Per la cronaca io non sto soffrendo, anzi ti ringrazio. Mi hai aiutato a capire che eri solo un infatuazione, un cotta passeggera, di quelle che non avranno mai un futuro nella vita reale.-
In quel momento, Hermione, era decisa come poche volte lo era stata in vita sua. Voleva chiudere la sua pseudo-storia con Ron, metterci una pietra sopra ed iniziare una nuova fase della sua vita, magari con quella persona speciale che aveva capito di amare.
-Tu non mi ami?- chiese il ragazzo con voce atona.
Harry sentiva dentro di se una grandissima felicità, anche se all'esterno solo gli occhi lo dimostravano, ed Hermione colse quello sguardo, capì, e gli rispose con lo stesso sguardo. Poi si girò e fisso Ron
-Una volta forse, adesso non più. Solo non avevo il coraggio di mettere la parole fine a tutto questo. Harry non c'entra niente, mi ha solo visto triste e ha voluto aiutarmi- fisso a lungo Ron e capì che lui le doveva volere ancora molto bene, ma non cambiò idea.
-E va bene, va bene. Sei libera di fare quello che vuoi. Vai al ballo con Harry o chi ti pare, ma non venire più a cercarmi, fra noi e tutto finito ed anche con te Harry. Liberami.-
-Finite Incantatem- disse la ragazza.
Ron la fisso con rabbia un ultima volta e poi andò via.
-Mi dispiace Harry non volevo che finisse così fra voi- fece Hermione.
-No è Ron che deve crescere, quando capirà tornerà. Sono felice per la tua decisione-
-Lo so.- disse semplicemente, non capiva il motivo, ma Harry sembrava molto felice del fatto che lei si fosse lasciata definitivamente con Ron. Era la stessa cosa che aveva provato lei, quando lui non si era rimesso con Ginny.

Harry e Hermione passarono insieme la maggior parte della settimana. Per chi lì vedeva era impossibile credere che fossero solo amici. Erano una coppia affiatata, si capivano con uno sguardo, e molti iniziarono a capire, come nello scontro finale sebbene solo in due fossero riusciti a mettere fuori gioco oltre 30 mangiamorte.
Il sabato fu una giornata perfetta. Si divertirono come pazzi a scegliere i vestiti. Come promesso Harry non badò a spese, regalò a Hermione un vestito da 100 galeoni, era di seta blu notte, molto morbido sul corpo, lungo fino a meta polpaccio con la gonna stretta fino a mezza coscia per poi allargarsi aveva una scollatura a V profonda ma affatto volgare , le stava d'incanto e sembrava amoreggiare con le curve della giovane donna. Per lui invece, Hermione, aveva scelto uno smoking molto elegante, dal taglio classico, ma che valorizzava il corpo tonico il ragazzo, che lo portava con molta classe. Girarono altri negozi, per gli accessori e qualche trucco per Hermione. A concludere il giro, la ragazza, lo portò da un ottico, e gli fece realizzare delle lenti a contatto magiche.
-La sera del ballo, voglio poterti guardare negli occhi senza schermi- aveva detto ad Harry, che non aveva potuto, anzi voluto, sottrarsi a quella richiesta.
La sera della festa era arrivata, Harry aspettava in sala comune l'arrivo della sua dama. Dopo il giorno della lite, sia Ron che Ginny avevano preso ad evitare lui e Hermione, la qual cosa ad essere sincero non gli dispiaceva affatto. Aveva passato tantissimo tempo solo con Hermione e capito una cosa molto importante: lui la amava. Non c'erano bisogno di ragionamenti o riflessioni complicati, lui l'amava, forse da sempre. Il fatto che fosse la sua migliore amica non gli aveva permesso di capirlo prima, o forse non voleva capirlo per non ferire Ron, ma visto come stava trattando Hermione, queste remore erano cadute. Comunque aveva deciso di dichiararsi a Hermione. La ragazza scese dalla scala del dormitorio femminile, l'abito le stava ancora meglio che quando l'aveva provato. Le scarpe con il tacco alto, le davano un andatura molto più femminile e sensuale. Si era truccata molto finemente, aveva lisciato i capelli e lì aveva lasciati sciolti sulle spalle. Al centro della scollatura, brillava un piccolo ciondolo a forma di sole, che Harry le aveva regalato per il compleanno, perché lei era il suo sole, e solo adesso l'aveva capito coscientemente. Si avvicinò al ragazzo, le piaceva lo sguardo ammirato di Harry sul suo corpo.
-Sei bellissima! sembri uscita da un sogno-
Le prese le mani fasciate dai lunghi guanti dello stesso colore del vestito e le bacio delicatamente.
La ragazza lasciò la presa per addrizzargli il cravattino e la spilla piazzata all'occhiello, non pensava che l'avrebbe indossata, gli passo le mani fra i capelli riavviandoli. Lo fisso negli occhi, quella sera non protetti dagli occhiali.
-Anche tu mio sei stupendo, mio cavaliere- disse con voce roca e sensuale.
Harry le sorrise di rimando, adorava quando Hermione gli rimetteva a posto i vestiti, e poi come lo stava guardando, lo faceva sentire vivo.
-Andiamo dobbiamo stenderli tutti ricordi?- disse lui
-Si farò morire d'invidia tutte le ragazze di Hogwarts- rispose lei.
-E io i ragazzi, anche se mi sento un po' strano, da una parte sono felice di avere la più bella dama del ballo, ma d'altro sono un po' geloso. Non mi va che tutti gli altri ti vedano così, vorrei essere l'unico a poterti ammirare vestita così-
La ragazza arrossi, ma era felicissima delle parole di Harry e gli lo fece capire con uno sguardo.
Il ragazzo le porse il braccio, e scesero in sala grande.
Nel momento in cui entrarono nella grande sala, tutti si girarono a guardarli. Si erano una coppia fantastica, e tutti notarono la spilla che Harry esibiva, Ordine di merlino di prima classe. Pochi grandi maghi lo potevano vantare e nessuno lo aveva avuto a soli 17 anni. Harry si avvicinò al tavolo dei professori.
La preside McGonagall lì guardò ammirata, erano la più bella coppia della serata, e le ricordavano, in maniera incredibile Lily e James, nel loro ultimo anno.
-Preside vorremmo avere l'onore di aprire le danze- chiese Harry deciso
Hermione era stupita, tanto quanto la McGonagall, Harry non le aveva accennato niente, come non aveva accennato al fatto di indossare l'ordine di merlino.
-Certamente signor Potter-
-Grazie Preside-



Ed ora eccoli lì, sulla pista a volteggiare insieme, sotto gli occhi di tutti. Hermione era felice veramente felice. Era il ballo che aveva sempre voluto, con la persona che amava. Harry lesse tutto questo negli occhi di Hermione. E la ragazza lesse le stesse emozioni e gli stessi sentimenti negli occhi di lui. Non ci fu bisogno di parole o altro in quel momento capirono di amarsi. E se lo dissero con gli occhi. Continuarono a danzare occhi negli occhi e mentre le ultime note si dissolvevano nell'aria, Harry si chinò leggermente e la baciò. Le labbra di Hermione, si schiusero dolcemente sotto quelle di Harry, che si gustò il dolce sapore di Hermione, delle sue labbra alla vaniglia. Le lingue si sfiorarono, dapprima timide, poi sempre più curiose, per finire ad intrecciarsi in vibranti e voluttuose carezze. Un primo bacio denso di passione, sentimenti ma soprattuto d'amore, ma più che un bacio, fu un sigillo per un amore che sarebbe durata per tutta la vita ed anche oltre.


  
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