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Autore: xAlisx    21/09/2011    1 recensioni
Un profumo di menta che riporta a galla un dolce ricordo. Un profumo di menta che colora la vita di Draco e Astoria insieme.
Non so da dove sia venuta questa storia, ma quando ho iniziando a scrivere i personaggi hanno preso il sopravvento e hanno iniziato a fare ciò che volevano. Posso dire che il risultato non mi dispiace, ma non garantisco che sia originale o un'idea buona.
[Questa storia ha partecipato al contest "Sirius Black - Draco\Astoria, Nonsense Contest." indetto da Roxanne Potter nel forum di EFP, classificandosi al 14° posto.]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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[Questa storia ha partecipato al contest "Sirius Black - Draco\Astoria, Nonsense Contest." indetto da Roxanne Potter nel forum di EFP, classificandosi al 14° posto.]

La dolcezza della menta

Tornai a casa presto quella sera. A lavoro le cose andavano bene.
Varcai la soglia di casa e m'investì un forte profumo di menta.
«Tesoro, sono a casa!» gridai, aprendo la porta della cucina.
Mia moglie era dietro al bancone dove solitamente facevamo colazione: aveva i capelli biondi e lisci raccolti in uno chignon fatto alla bene e meglio, un colorato grembiule con decorazioni floreali spiccava sopra alla sua roba che era solita usare in casa ed era completamente ricoperta di farina.
«Asteria, che stai facendo?» chiesi, cercando di trattenere le risate.
Sapevo perfettamente che era una ragazza molto permalosa, se mi fossi messo a ridere mi avrebbe di certo urlato contro.
«Uff, cucinare alla maniera Babbana è una cosa impossibile!» rispose, spolverandosi un po' di farina dal naso.
«E perchè stai cucinando alla maniera Babbana?» domandai, incuriosito andando ad abbracciarla da dietro.
«Doveva essere una sorpresa!» si lagnò, voltandosi ad abbracciarmi.
«Volevo farti dei biscotti alla menta per il nostro anniversario e volevo farli da sola perché mi sembrava più carino!» sputò fuori in uno sbuffo rassegnato.
«Oh, ora è chiaro cos'è questo forte profumo di menta!» constatai, dandole un bacio sulla fronte. «Hai scelto i biscotti alla menta per ricordarmi il nostro primo incontro?» chiesi, perdendomi nel vivido ricordo di quel giorno.

Finalmente un'ora libera per poter fare quello che volevo. Le lezioni mi stavano dando alla testa: tutti che continuavano a ripeterci che ci saremmo dovuti impegnare di più per riuscire a superare i G.U.F.O.. Come se non lo sapessi già da solo che il quinto anno era difficile!
Andai nella sala comune e mi sistemai nel divanetto vicino al camino.
Nonostante la sala fosse piena di studenti che studiavano e facevano i compiti, il divanetto era stranamente libero. Probabilmente era perché i bambinetti dei primi quattro anni avevano paura di me e non si sarebbero mai azzardati a sedersi nel mio divano. I ragazzi più grandi, invece, preferivano i tavoli.
Chiusi gli occhi assaporando quel momento di relax.
«Ehm, posso sedermi?» domandò una vocina irritante all'improvviso.
Aprii gli occhi, infastidito. Una ragazzina dai lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri mi guardava in attesa di una risposta. Mentre la osservavo un'ondata di profumo di menta m'investì in pieno facendomi strizzare le narici. Notai, infatti, che la ragazzina teneva in mano una scatola di quelli che mi parvero biscotti alla menta, oltre ad un enorme tomo.
«Se proprio devi!» risposi seccato, facendole spazio.
«Oh, grazie per la tua infinita gentilezza!» sibilò lei con tono altezzoso.
Mugugnai una risposta che fu incomprensibile anche a me e tornai a chiudere gli occhi. Non passarono nemmeno trenta secondi che la ragazzina cominciò a farneticare cose incomprensibili sottovoce. Riaprii gli occhi e la vidi completamente immersa nella lettura del suo libro.
«Potresti fare silenzio?» domandai rabbioso.
«Con tutto il chiasso che c'è qui dentro, tu chiedi a me di stare zitta?» chiese lei stupefatta.
«Sei perspicace!» risposi con un cenno della testa.
«Oh, senti, perché non stai zitto tu? Anzi, fai una cosa: prendo un biscotto e ficcatelo in bocca, così non mi rompi più!» sbottò lei velenosa, rifilandomi uno dei suoi biscotti.
Restai esterrefatto davanti alla sua reazione e non riuscii nemmeno a risponderle. Le presi il biscotto dalle mani e lo addentai per non scoppiare a ridere.
Quella ragazzina era anche più forte del profumo di menta di quei biscotti!


Asteria rise, con la sua risata contagiosa. Era grazie a lei che avevo imparato a ridere.
«Sì, mi hai scoperta!» rispose divertita dal ricordo.
Le accarezzai il viso, incantato. Poi scesi sull'enorme pancione che aveva.
«Tu mi stai già facendo un regalo!» le sussurrai dolcemente.
«Nostro figlio avrà profumo di menta se continuerò a provare a cucinare dei biscotti!» borbottò, tornando a guardare il fallimento della sua ricetta.
«Mmmh, io amo il profumo di menta!»
E, senza aggiungere una parola, la baciai.
Nell'aria, il dolce profumo di menta che aveva fatto da padrone anche al nostro primo incontro.



SPAZIO ALIS: Comincio col dire che io amo il personaggio di Draco e come forse ho già detto il Draco/Asteria (o Astoria, che è uguale!) è uno dei miei pairing preferiti. Ho voluto descrivere questi momento (perché sostanzialmente son due!) per far capire che, SECONDO IL MIO PUNTO DI VISTA, Draco è cambiato con il tempo ed è diventato un buon marito. Certo, il Draco di questa storia non è il solito Draco (se non ne flashback!) ed è proprio questo che voglio mettere in risalto: adoro pensare che Draco sia altro, oltre al duro e freddo Serpreverde. Penso che sappia amare e quando lo fa, lo fa dolcemente. Okay, mi sto dilungando troppo!
Lascio i risultati del contest (maledette virgole >.<)

Quattordicesima classificata: "La dolcezza della menta.", di xAlisx. 

Grammatica: 7/10.

Partiamo da qui: "Gridai aprendo la porta della cucina." Manca una virgola prima di "aprendo." (- 0, 20.) 
"Chiesi cercando di trattenere le risate." Lo stesso, manca la virgola prima del gerundio. (- 0, 20.) Qui anche: "Rispose spolverandosi un po' di farina dal naso." (- 0, 20.) 
"«E perchè stai cucinando alla maniera Babbana?» domandai incuriosita andando ad abbracciarla da dietro." Manca anche qui una virgola... inoltre, hai scritto la parola "incuriosito" al femminile, nonostante il riferimento sia a Draco.xD (- 0, 25.) 
Anche qui mancano le virgole, ricorda di metterle, prima dei gerundi che seguono a un dialogo. 
"Si lagnò voltandosi ad abbracciarmi." 
"Constatai dandole un bacio sulla fronte." 
"Chiesi perdendomi nel vivido ricordo di quel giorno." (- 0, 60.) 
Penso che anche qui sarebbe stato meglio inserire delle virgole. 
"Aprii gli occhi infastidito." (- 0, 20.) 
"Risposi seccato facendole spazio." (- 0, 20.) 
"Oh, senti perché non stai zitto tu?" Dopo "senti." (- 0, 20.) 
"Sbottò lei velenosa rifilandomi uno dei suoi biscotti." Dopo "velenosa." (- 0, 20.) 
"Non riuscii nemmeno a risponderla." Avresti dovuto scrivere "risponderlE." (- 0, 5.) 
"Poi scesi su l'enorme pancione che aveva." La forma corretta era "sull'enorme." (- 0, 5.) 
"Borbottò tornando a guardare il fallimento della sua ricetta." Manca la virgola prima del gerundio. (- 0, 20.) 
"E senza aggiungere una parola la bacia." Hai scritto "baciai" mancando la lettera finale. Inoltre "senza aggiungere una parola" è un inciso e andava tra due virgole. (- 0, 25, in totale.) 
"Nell'aria il dolce profumo di menta che aveva fatto da padrone anche al nostro primo incontro." Ci voleva una virgola, dopo "Nell'aria." (- 0, 20.) 
Ti ho tolto punti principalmente per le virgole, il tuo errore più frequente. Ricorda che devi sempre inserirle, prima dei gerundi che seguono i dialoghi.^^ 

Stile e lessico: 9/10.

  Uno stile buono, molto scorrevole e semplice. Nulla di elaborato, ma è adatto al contesto, le descrizioni sono fluide ed essenziali. Magari un po' stringato, in alcuni punti, però è quel tipo di scrittura che ti fa concentrare più sulla storia, senza attirare l'attenzione sulle parole. Ti consiglio comunque di arricchirlo un po', anche se non è male.;) 

Caratterizzazione e IC: 8/10. 

Il problema con Astoria è sempre lo stesso: non viene lasciato ampio spazio per la sua caratterizzazione e introspezione, in modo da renderla come un vero personaggio. Lo stesso accade qui, ciò che dici di lei non è abbastanza. Il punteggio è stato alzato giusto da quelle piccole caratteristiche che hai mostrato di lei, il carattere deciso, forte, un po' acido. 
Però... ho trovato Draco un po' OOC. Capisco che non è certo un cubetto di ghiaccio, ha dimostrato la sua umanità nella saga, non si sa come potrebbe vivere una relazione sentimentale... ma non ce lo vedo a chiamare la moglie "tesoro" e comportarsi in quel modo dolce. Un po' troppo fuori dai suoi canoni, rimane pur sempre un personaggio dal carattere freddo, che non fa trasparire le sue emozioni. Non rimane molto del Draco della saga, anche se apprezzo la poca gentilezza che, inizialmente, dimostra con Astoria. (Una cosa che ti penalizza, però, è l'indifferenza che Draco mostra nel vedere sua moglie cucinare alla Babbana. Penso proprio che si sarebbe scandalizzato.) 

Originalità e sviluppo della trama: 8, 50/10. 

L'originalità non è brillante ed eclatante, ma l'idea di legare il ricordo del primo incontro tra Draco e Astoria al profumo dei biscotti alla menta è davvero carina.** Non c'è, tuttavia, quell'originalità che ti permetterebbe di ottenere un punteggio più alto. 

Utilizzo del prompt: 2/2. 

Non ho niente da dire, l'hai utilizzato davvero bene.^^ 

Gradimento personale: 9/10. 

Una storia molto carina e scorrevole, mi è piaciuta, soprattutto per il riferimento ai biscotti. *Viene assalita dalla fame.* 
Ehm, idiozie a parte... ho trovato bella l'idea del ricordo legato al profumo di menta, così come mi sono piaciute le risposte a tono che la piccola Astoria dà a Draco. Il punteggio non è pieno solo per la caratterizzazione di Draco, che ho trovato un po' OOC in alcuni punti, come ti ho già spiegato. A parte questo, mi piace.^^ 

Totale: 43, 50/52. 
   
 
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