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Autore: daisy05    03/06/2006    25 recensioni
Un'Hermione annoiata; un Ron che, per la prima volta, scopre la bellezza di Internet; due portatili appoggiati sul ripiano di due scrivanie; due cuori che battono all'unisono ma che lo devono ancora scoprire...You've got a mail!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Jjjj

Ok, ok, ok…la daisy è in fase creativa, ultimamente….non si era mica capito, eh?! *tutti i lettori annuiscono, pregando perché l’estate si porti via queste ispirazioni…*…ma, tant’è…eccoci qui! E con un’altra commedia romantica…*la daisy affonda il cucchiaio nel miele e prende a farlo colare sul file di quest’altra cretinata…*…che volete farci, quando uno ci prende gusto…e poi queste storielline sono il mio ufficiale scarica-nervoso da long-fic “seria”…concedetemi questo sfizio, suvvia! Stavolta l’ispirazione è dovuta non ad uno, ma a ben due motivi…primo; mi sono accorta che sono assolutamente incapace di vivere senza mail. Ora, datemi delle superficiale e dell’ochetta-direi che al momento potrei essere anche etichettata come tale-, però, nell’ultimo periodo, dei problemi di salute gravotti mi hanno impedito di intrattenere con regolarità la mia corrispondenza con alcuni di voi…bè, inevitabilmente, aprivo comunque la posta-con tutto quello che succede ultimamente, in questo sito, è sempre meglio tenere le cose sotto controllo- e vederla desolatamente vuota quando mi ero abituata a leggere, ogni qualvolta mi connettevo, dei nuovi messaggi, è stato desolante…mi sono accorta che, fondamentalmente, non sarebbe eccessivo definire la posta elettronica come parte integrante della mia esistenza…perché, alla fine, questo è l’unico mezzo che mi permette di dialogare con persone che abitano a centinaia e centinaia di km da me e che condividono con me questa particolare esperienza-dubito, almeno per la gran parte di voi, che amici e/o genitori sappiano della vostra passione per le FF, no?-…secondo: proprio in quel periodo, una mia shot è stata recensita da una persona che non si è firmata e che, stando a quello che scriveva, molto probabilmente conoscevo…per la prima volta mi sono confrontata con il problema dell’anonimato…uno scherzo davvero ben congeniato, non c’è che dire-giocato, credo, sul fatto che tutti i miei lettori conoscono la mia proverbiale curiosità ^^”-, ma che mi ha fatto riflettere…possibile che, tra i miei recensori e lettori, ci potessero essere dei conoscenti o, addirittura, degli amici? In teoria, pur non credendolo realmente possibile-“Andiamo, il Bradipo a sciropparsi quel mattone di TS&D?! O, peggio, la biondina della classe difronte che si atteggia a gran diva, perdersi dietro i deliri di Ron ed Hermione?!”-, niente poteva dimostrare il contrario…e così è nata l’idea di questa fic. Vi avverto…non date per scontato, ora, di sapere tutto…sapete che io vi svelo come nasce una fic, ma questo non vi da certo modo di prevedere con certezza come finirà *cought-cought Starbucks docet cought-cought*…reputo corretto avvertirvi che, per come la vedo io, alcune scene future potrebbero rievocare quelle di un film piuttosto famoso “C’è Posta per Te”…il che non vi dovrebbe stupire troppo, infondo ci sono alcuni passaggi obbligatori quando si scrive una commedia su questo argomento…ma mi sembrava giusto farvelo notare comunque.

 

Basta, ho farneticato anche troppo…vi lascio alla lettura…solo…

 

Solito Ignoto n°5…desideravi tanto una dedicuzza…bè, eccoti accontentato. Non so se il tuo fosse uno scherzo ben piazzato, né se avevi mai letto qualcosa di mio prima di “After The Sunset”, né se sei nelle persone che mi recensiscono abitualmente…a te va, in ogni caso, il merito di questa nuova FF…mi hai aperto gli occhi, facendomi comprendere appieno quanto mi fossi affezionata a questo mondo…considerala come un regalo. ^______-

 

 

                                                              *Mailfriend*

 

 

Mailfriend--->Capitolo Primo: A Boring Friday Evening.

 

“You know I always stay up without sleepin',
And think to myself,
Where do I belong forever,
In whose arms, the time and place?

Can't help it if I space in a daze,
My eyes tune out the other way,
I may switch off and go in a daydream,
In this head my thoughts are deep,
Sometimes I can't even speak,
Would someone be and not pretend?
I'm off again in my World”.

“My World ”-Avril Lavigne

****************************************

 

 

Sabato Sera; Ore: 23.30.

 

“Stai forse tentando di sedurmi?”; sul volto del ragazzo si dipinge un sorriso accattivante e, dopo essersi passato una mano tra i capelli rossi, le sorride di rimando.

 

“Perché, sei seducibile?”; la ragazza scuote la testa, ed incrocia le braccia al petto, gli angoli della bocca arricciati in un sorriso che tradisce tutta la sua ammirazione per lui.

 

Affondo il cucchiaio nella vaschetta di gelato allo yogurt e sospiro pesantemente, gli occhi fissi sullo schermo ed un plaid gettato sulle gambe.

 

“Lo immaginavo…e, proprio per questo…”; tuffa il volto nella sacca ed estrae al volo una seconda coperta, posandola a terra, accanto a quella dove siede lui.

 

“…ne ho portata una seconda.”; la ragazza scoppia a ridere e, dopo essersi portata accanto a lui, si lascia abbracciare, affondando la nuca nelle pieghe della sua felpa.

 

Porto il cucchiaino alla bocca e, dopo aver umettato le mie labbra con qualche goccia di quella crema gelata, mi decido, finalmente, ad ingurgitarne una piccola quantità, per poi mordere il cucchiaio violentemente…ottimo anti-stress…provare per credere.

 

Le immagini si susseguono rapidamente sul video, e la pellicola, in men che non si dica, volge al termine…lui che torna nella sua città d’origine, bussa alla porta del padre di lei per restituirgli l’ultimo dono che Jamie gli aveva fatto, e, si concede, infine, una passeggiata al tramonto….e le mie lacrime che, puntualmente, scivolano leggere nella vaschetta formato famiglia.

 

Odio piangere; ho trascorso metà della mia infanzia a versare lacrime davanti alla finestra della mia cameretta, chiedendomi perché le altre bambine non mi invitassero a trascorrere i pomeriggi in loro compagnia, a giocare con la bambole o a provare nuovi trucchi, rubando le scarpe alle loro mamme…lacrime e libri…non tornerei mai indietro, ora come ora.

 

Porto un ricciolo scappato alla mia coda dietro l’orecchio, e, raschiando il contenitore, mi concedo un ultimo viaggio in paradiso…pigio il tasto di chiusura della televisione e, all’improvviso, al volto di un’avvenente ragazza che dimostra avere pressappoco la mia età, si sostituisce una fitta coltre scura.

 

Infilo le ciabatte ai piedi e, sistemandomi meglio i pantaloni del pigiama, mi avvio in camera, non prima, però, di essermi lavata al volo i denti…certe abitudini che hai da bambina ti restano per tutta la vita.

 

Sospiro pesantemente e, sciogliendomi i capelli, mi corico sotto il piumone, lanciando un’occhiata alle sveglia, appoggiata sul comodino…00.00.

 

Che squallore…mezzanotte del venerdì sera e me ne sto a casa, in letargo…la verità è che, quando si ha pochi amici, si è fortemente limitati nelle proprie uscite serali…intendiamoci, non ho nulla contro Harry, Ginny e quel deficiente…no, mi correggo, non ho niente contro Harry e Ginny.

 

Insomma, oggi festeggiano il loro terzo anniversario….hanno tutto il diritto di starsene da soli, quei poveri Cristi, no?!

 

Ma lui…in genere usciamo tutti e quattro assieme…siamo cresciuti fianco a fianco, infondo, è più che normale…quasi scontato…e accetto il fatto che esca anche con altre ragazze…insomma, se non lo accettassi sarebbe davvero grave, in quanto significherebbe che io…oh, ma non divaghiamo, per cortesia…

 

Dicevo?

 

Ah, sì…ha tutta la mia approvazione nell’uscire con altre ragazze…per quanto siano stupide ed insopportabilmente belle, un maschio deve pur sfogare i suoi istinti primordiali, no?!

 

Ma il venerdì sera è sacro…lo abbiamo sempre trascorso insieme…ma lui, ovviamente, non può essere da meno a qualcuno…Harry e Ginny disertano? Bene, diserta anche lui…è questo che mi fa rabbia.

 

Io non esisto…non gli è passato neppure per l’anticamera del cervello di chiedersi se la sottoscritta ci sarebbe rimasta male per un suo bidone…stamattina, alla base Auror, mi passa accanto e, battendomi la spalla, mi dice che è riuscito ad avere un appuntamento con Vanessa…ora, ditemi, come ci sareste rimasti, voi?

 

Capito, ora, il perché del letargo anticipato?

 

La verità è che, ultimamente, la mia vita può essere riassunta in un’unica parola: routine.

 

Non c’è giornata in cui io faccia qualcosa di diverso; lavoro, caffè con Ginny, cena e letto, lavoro, caffè con Harry, cena e letto, lavoro, caffè con Ginny, cena e letto…il resto ve lo risparmio.

 

Sbuffo…Hermione Jane Granger, Auror in carriera, ridotta allo stato di un vegetale?

 

Non sia mai!

 

La mano corre, rapida, al comodino, ed afferro l’unico compagno di vita che vale davvero la pena avere…il buon, vecchio, Darcy…

 

-Eravate seria e silenziosa, e non mi offrivate nessun incoraggiamento…

-Ma ero imbarazzata.

-Lo ero anche io…

-Avreste potuto parlare un po’ di più con me, quando siete venuto a cena…

-Un uomo che fosse stato meno innamorato di me, avrebbe sicuramente potuto farlo.

 

Un sorriso si apre, a tradimento sulle mie labbra…quando si dice “Sciogliersi come neve al sole…”…

 

-Che sfortuna che abbiate sempre una risposta pronta e che io sia sempre tanto ragionevole da accettarla!Ma mi chiedo per quanto tempo avreste continuato, se foste stato lasciato a voi stesso. Mi chiedo quando mai…

 

Basta! Neppure Jane, stasera, è capace di risollevarmi il morale…chiudo il libro con un tonfo secco e, a piedi nudi, mi avvio, annoiata, verso la mia scrivania, sulla quale troneggia un portatile color argento, ennesimo regalo da parte dei miei.

 

Non è abitudine frequente, tra i maghi, possedere un computer…ma, l’ho già detto e mi prenderete per una ripetitiva- non che ci andreste lontani, eh!-, certe abitudini sono dure a morire…poi, ed è innegabile, Internet ha un’utilità anche per noi.

 

 

Più per abitudine che per necessità vera e propria, lo accendo…tempo un battito di ciglia, e, davanti ai miei occhi, si fanno strada decine e decine di icone…il mio sguardo vaga, rapido, sulla barra degli strumenti, per poi posarsi su una piccola croce rossa…”Disconnesso dalla Rete”…

 

Perché no?, mi chiedo, spostando il cursore su un’altra raffigurazione e connettendomi…la pagina di Yahoo investe lo schermo…e, in alto, una letterina rigorosamente bianca…nessun messaggio.

 

Non che mi aspettassi qualcosa di diverso, però…mette una tale tristezza!

 

Poi, all’improvviso, una finestra appare dal nulla.

 

Ti senti solo? La tua vita è ormai diventata pesante? Senti anche tu, come noi, il bisogno di dare un imprinting diverso alla tua esistenza? Entra in Anima-Gemella.com…l’amore cambia la vita!

 

Scoppio a ridere…l’amore cambia la vita…per sentire certe idiozie, mi basta prendere in mano Jane…

 

Certo che quella scrittina in Rosso…

 

Lo rileggo per una seconda volta…

 

Vita pesante…imprinting diverso…cambia…

 

Infondo non farei niente di male, no?

 

Ok, non è da me, ma non…perché…no?

 

Porto il mouse sulla scritta in grassetto e mi mordo le labbra…clicco o non clicco- clicco o non clicco- clicco o non clicco-clicco o non clicco…clicco!

 

Crea Profilo…ma che diamine sto facendo?

 

DRIIIN.

 

Sbuffo e getto un’occhiata al mio orologio da polso…la mezza…solo una persona è capace di suonare al citofono di qualcuno a quest’ora…

 

Mi alzo ed il mio sguardo si incrocia con quello di un avvenente ragazzo sui venticinque anni; frangia sugli occhi cobalto, maglietta bianca e jeans larghi, Ron Weasley, appoggiato allo stipite della porta della mia camera, mi sorride, accattivante.

 

“Quante volte ti ho detto di non usare la materializzazione per entrare in casa mia?!”, sbotto, incrociando le braccia al petto.

 

Lui, in tutta risposta, scoppia a ridere e, gettando il giubbotto di jeans sul letto, si porta accanto a me.

 

“Non cambiare le carte in tavola, Prefetto…tu mi hai detto che non devo entrare in casa tua senza citofonare…”; mi mordo le labbra per trattenere una sorriso…accidenti a lui!

 

“Sai bene che cosa intendevo, Ronald Bilius Weasley…”; si acciglia, per poi lanciarsi a volo d’angelo sul letto.

 

“No…non lo so…bè, poco male, la prossima volta tenterai di essere più chiara!”, esclama, intrecciando le dita dietro la nuca, con un sorriso strafottente sulle labbra.

 

“Che vuoi?”, gli chiedo, secca….inizio ad avere sonno.

 

“Ti prego, Hermione, non essere così sdolcinata…no, dico sul serio, potrei anche offendermi per tanta ospitalità!”; sbuffo nuovamente e mi siedo accanto a lui.

 

“Ronnino, tesoro, cosa desideri avere da me?”; lui si volta verso di me, con un’espressione furba.

 

“Posso essere volgare, ‘Mione?”; gli do uno schiaffetto sul braccio e scoppio a ridere…ci rinuncio, non riuscirò mai ad arrabbiarmi con lui seriamente.

 

“Non fare lo scemo…su, perché sei qui?”.

 

“Ma come? Non la vuoi sentire la radiocronaca della mega-seratona con Vanessa?”.

 

“Se era per solo per questo, potevi andartene dritto a casa…”, gli dico, dura, alzandomi e avvicinandomi al portatile.

 

Lui si stende sui gomiti e mi fissa, interrogativo.

 

“Che hai, Hermione? Se non ti conoscessi, direi che sei gelosa di me…”, mormora, reprimendo con poco successo quello che sembra un sorriso.

 

Mi volto di scatto verso di lui, furente.

 

“IO?! Gelosa di…quella?”; lui annuisce, e mi raggiunge, cingendomi la vita in un abbraccio.

 

“Perché volevi essere al suo posto…”, sussurra, suadente, al mio orecchio.

 

Mi scosto rabbiosamente da lui e mi stropiccio convulsamente le dita.

 

“Sogna e spera, Weasley…”; Ron ride e alza le mani, in segno di resa.

 

Si lascia cadere sulla sedia ed i suoi occhi si spostano sul monitor.

 

“E questo? Cosa sarebbe?!”, esclama, chiaramente divertito.

 

Oh…mio…Dio.

 

Mi lancio sul mouse ma lui, più veloce, lo prende tra le dita.

 

Crea profilo? Anima-Gemella.com?!”, scoppia a ridere, tenendosi la pancia tra le mani.

 

“Non è come pensi, Ron, io…”; mi interrompo, tentando di trovare una scusa credibile.

 

Lui, perfido, incrocia le braccia al petto e mi osserva attentamente, chiaramente galvanizzato da questa mia nuova debolezza.

 

“Tu?”; spazientita dal suo atteggiamento, mi avvicino a lui, appoggiando le mani alla scrivania e chinandomi appena, per sfiorare con le labbra il suo orecchio.

 

“Su, Ron…non hai detto che volevi qualcos’altro da me…”; lo sue orecchie arrossiscono all’istante, per poi allontanarsi, quasi violentemente, appiattendosi contro il muro.

 

Scoppio a ridere…funziona sempre.

 

“Stavolta…stavolta non attacca, ragazza! Cosa sarebbe questo?”, mi chiede, indicando il computer.

 

“E’ un portatile Ron…una macchina che i babbani usano per fare un sacco di cose…”, mi guarda, incuriosito.

 

“Tipo?”.

 

“Scrivere dei testi, creare delle tabelle di calcolo, memorizzare tracce musicali, navigare in rete…”; le sue sopracciglia si inarcano.

 

“Navigare in rete? Che c’entra la pesca, ora?!”; scuoto la testa, ridendo.

 

“Rete è un modo di dire! Navigare in Internet…ogni computer abilitato è in grado di connettersi al sistema, permettendo così al suo possessore di mettersi in contatto con degli sconosciuti, visionare dei documenti che, senza l’accesso in rete, non avrebbe potuto visionare, scovare curiosità…Internet non è altro che un’enorme comunità virtuale.”.

 

Sbuffa, sollevandosi appena dalla parete ed incrociando le braccia al petto.

 

“Fammi capire…posso usare Internet solo per il lavoro e per contattare persone che non conosco?Che noia…”.

 

“Bè…non solo. Internet è, principalmente, un mezzo di svago…si possono cercare informazioni riguardanti le cose che più interessano al soggetto…”; mi interrompe, raggiante.

 

“Quindi, io potrei trovare qualcosa sui Cannoni?!”; annuisco, sorridendo…quando fa così mi ricordo un po’ il bambino che era un tempo.

 

“E tu cercavi…un’anima gemella?!”, mi chiede, perdendo ogni espressione gioiosa.

 

Mi fisso le mani, imbarazzata.

 

“In realtà ci sono incappata per caso…non ho mai visitato un sito del genere…mi incuriosiva, tutto qui…”; sposto il cursore sulla croce, in alto, e chiudo il programma.

 

“…non credo neppure che ci tornerò…”, concludo, alzando gli occhi su di lui.

 

Ci scrutiamo per qualche istante, in silenzio.

 

“Come si può trovare la persona con la quale passerai il resto della tua vita con un computer, me lo spieghi?”, mi chiede, spezzando quel silenzio tanto imbarazzante.

 

Mi friziono energicamente le braccia, spostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

 

“Bè…se una persona si sente particolarmente sola, esce poco non ha contatti con il mondo esterno…è possibile.”, dico, alzando le spalle.

 

“E tu ti senti sola?”; sorrido e scuoto la testa.

 

“No…te l’ho già detto, è stato un caso…non ho cercato di entrare nel sito volutamente.”.

 

Si avvicina e mi abbraccia teneramente.

 

“Sai che ci siamo noi, vero? Harry e Ginny non potrebbero mai lasciarti da sola…e…neanche io potrei…mai.”, sussurra, contro il mio collo.

 

Annuisco, con il cuore in gola…che diamine mi succede?

 

“Però, alla fine, stasera lo hai fatto…mi hai lasciato a casa per uscire con Vanessa…”, gli dico, giusto per punzecchiarlo.

 

“Allora era proprio per questo che, stamattina, mi hai evitato…”, dice, con l’aria da grande psicologo.

 

Si scosta da me e mi accarezza la guancia…

 

“Hermione…vuoi metterti sullo stesso piano di una…bè …”; gli tappo la bocca.

 

“Basta! Ne ho abbastanza di questo linguaggio da camionista di quart’ordine! Fuori Weasley, casco dal sonno e domani dovremo salvare il mondo di nuovo…”, gli dico, sorridendo, e sbattendolo fuori dalla camera.

 

“Di nuovo? Ma è già la quinta volta in una settimana!”, esclama, afferrando al volo il giubbotto.

 

“Rischi del mestiere, Capitano…fila, domani voglio essere lucida…”; ride e, volgendomi la schiena, si smaterializza, sbandierando la mano.

 

Assonnata, mi corico nuovamente sotto le coperte, regalando un’ultima occhiata al portatile…Anima-Gemella.com…non male come idea.

 

                                                   *************************

 

Bè? Che ve ne pare, gente? Direi che stavolta si può tranquillamente definire molto autobiografico, per quanto riguarda Jane Austen, il gelato allo Yogurt, l’anti-stress del cucchiaino,  ed “I passi dell’amore”-da lì sono tratte le frasi con cui il capitolo si apre-…le uniche cosucce che sono capaci di sciogliere il mio cuoricino sadico…Confesso che amo immaginare per loro questi futuri alternativi…anche perché nel “mio” corso ufficiale degli eventi non l’avranno mai…*la daisy sorride, sadica, vedendo al di là del monitor i lettori della long preoccupati…*…detto questo…commentino per questa nuova cretinata?  ^____- Basiiiiiiii.

                                                                                             daisy05

 

 

  
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