Lo so.
Regulus Black non piangeva mai. Lui era un Black, dannazione, e i Black non piangono!
Eppure quell’uomo dai lunghi capelli neri e scompigliati, dai grandi occhi grigi e dal fisico muscoloso era rannicchiato in un angolo della sua stanza, sigillata accuratamente, in modo da non far entrare nessuno nel momento meno opportuno.
Piangeva, il
pover’uomo, con una foto in mano. Ritraeva due
ragazzi: erano quasi uguali, ma si capiva che quello a destra era
più grande.
Quest’ultimo era, infatti, più alto del bambino a
sinistra, che rideva
spensierato mentre il fratello gli dava un leggero buffetto sulla
guancia.
Un
bambino di 3 anni
stava giocando con una cioccorana che gli sfuggiva ogni volta che la
prendeva.
Ce l’aveva quasi fatta quando nella stanza entrò
un altro bambino, poco più
grande del primo.
“Reg,
che fai?”
“Sius!
Cioccofana!”
“Cioccorana
Reg,
cioccoRana.” Lo corresse Sirius, prendendo la cioccorana al
posto del fratello,
per poi dargliela. Regulus la mangiò.
Il
più grande scosse
la testa, esasperato, poi si sedette vicino al fratello.
Quest’ultimo
sorrise,
e tornò a giocare per fatti suoi, questa volta con la
figurina di Albus
Silente, uscita dalle cioccorane.
“S…s..”
Un
bambino di 8 anni
fece il suo ingresso in salotto.
“I
Cannoni di Chudley
hanno vinto! I Cannoni hanno vinto!” strepitava felice,
saltando di qua e di
là.
“Sirius
non fare
baccano.”
D’un
tratto il ragazzo
smise di saltare e, abbandonata del tutto l’aria felice che
aveva pochi istanti
prima, borbottò un “sì,
madre” e risalì le scale, per poi andare in camera
sua.
“Sirius?”
un altro
ragazzino, quasi identico al primo, entrò nella stanza di
Sirius.
“Cosa
vuoi?”
“Non
fare l’incazzoso,
Sirius, non è da te” gli fece notare il ragazzo,
che si sedete ai piedi del
letto del fratello. “Lo sai che hanno vinto i Cannoni di
Chudl…” il poverino
non finì la frase poiché Sirius gli aveva
lanciato un cuscino in faccia.
“Lo
so, Reg.”
“Uff.
Volevo solo
darti questo, stavo dicendo il discorso che mi ero preparato.
Tieni.” Borbottò
lanciando un pacco a Sirius, poi se ne andò.
Un
poster gigante dei
Cannoni di Chudley era ripiegato con cura nella scatola. Sirius
cacciò un
gridolino di gioia, poi lo attaccò al muro.
-Ti
voglio bene,
Regulus-
“Si..si..ri..uu..”
“Sirius,
non andare!”
“Suvvia
Regulus, non
fare il bambino! L’anno prossimo verrai anche tu!”
Regulus
stava
stringendo il fratello, e aveva le lacrime agli occhi.
“Regulus,
tuo fratello
deve andare, oppure perderà il treno.” La loro
madre era entrata nel salotto,
parlando col suo tono perennemente freddo e distaccato.
Sirius
pensò come mai
non fosse rimasta zitella, poi si ricordò che tra
‘purosangue’ i matrimoni sono
combinati.
“Sì
madre” Regulus
lasciò Sirius, poi lo guardò negli occhi.
“Promettimi
che mi
scriverai, Sir”
“Lo
prometto Reg”
Adesso l’uomo stringeva una lettera al petto, proprio all’altezza del cuore. Singhiozzava tanto, troppo.
“AVEVI
PROMESSO CHE MI
AVRESTI SCRITTO, SIR!” Regulus urlava furioso mentre il
fratello riempiva la
sua stanza di poster rosso-oro.
“Uffa
Reg, smamma.”
Sbottò Sirius, palesemente irritato. Adesso stava attaccando
una foto di
quattro ragazzi.
“Chi
sono quelli,
Sir?” cambiò discorso Regulus, indicando la foto
di Sirius.
“Sono
io con James,
Remus e Peter, i miei compagni di stanza.”
Passò
un abbondante
minuto di silenzio imbarazzante, interrotto solo dal cinguettare degli
uccelli
in strada.
“Mamma
e papà si sono
arrabbiati molto, sai” disse in un sussurro Regulus, quasi
avesse paura che
qualcuno lo sentisse, Sirius a parte. “Hanno quasi strozzato
Kreacher, che non
ha preparato da mangiare per tre giorni. Quando ho scoperto
perché urlavano
così sono quasi caduto dalla sedia. Papà ha
borbottato che non ti avrebbe
lasciato niente in eredità.”
“Sai
quanto mi
interessa. Sono sicuro che tra qualche anno scapperò di
casa.” Rispose Sirius,
con la sua sfacciata noncuranza, “mi domando solo come fai a
stare ancora qui”
“Io
non posso
andarmene, Sir. Non mi è ancora arrivata la lettera da
Hogwarts.” Gli fece
osservare Regulus, con un sorriso. Il sorriso che riservava solo al
fratello.
Il
più grande stava
per rispondere, ma fu interrotto dalla voce ‘dolce e
squillante’ di sua madre.
“Andiamo”
borbottò
infine dirigendosi verso la porta. Lo aspettava una bella sfuriata,
sì sì.
Regulus Black era steso sul pavimento, profondamente addormentato. Si sognava insieme al fratello, a ridere e scherzare. Vedeva due tizi senza un volto, i corpi erano quelli di una donna e di un uomo, che li salutavano con la mano. Probabilmente erano i due genitori che avrebbe sempre voluto.
“Reg,
come fai a
sopportare i nostri genitori?” domandò Sirius.
La
madre gli aveva
fatto una bella sgridata, il padre l’avrebbe cruciato molto
volentieri. ‘Sei la
vergogna della famiglia’ gli avevano detto,
‘Alphard ci sbeffeggerà a vita, ti
rendi conto di quello che hai fatto?’
“Non…io
non li
sopporto” ammise Regulus, contento di essersi liberato di un
pesante fardello.
“Be’,
almeno tu hai un
posto assicurato nel testamento” sorrise Sir “per
adesso” aggiunse poi, facendo
sorridere il fratellino.
“Io
non finirò a
Grifondoro, Sir. Lo so.” Regulus sembrava, come dire,
dispiaciuto.
“Lo
so anche io, Reg.
Ed è meglio così.” Replicò
Sirius con una voce che cercò di far sembrare
normale, ma Regulus notò la nota di tristezza.
“Sir,
mi dispiace”
disse Regulus guardando gli occhi azzurri del fratello. Gli dispiaceva
davvero.
“Non…non
fa niente
Reg.” sussurrò Sirius. Si alzò,
scompigliò i capelli al fratello più piccolo e
se ne andò fischiettando.
Una
lacrima attraversò
il viso cereo di Regulus.
L’uomo dormiva ancora profondamente e non si sarebbe svegliato molto presto.
“Black,
Regulus”
chiamò una donna piuttosto anziana e pienotta.
Regulus
si sedette sullo
sgabello con fare deciso e fiero. Era o non era un Black, dopotutto?
Il
Cappello Parlante
disse solo un ‘Ah, hai, avete,
già
deciso”, per poi urlare a tutti
‘SERPEVERDE!’
La
tavolata
verde-argento batté forte le mani. Regulus rivolse un solo
sguardo al fratello,
che gli sorrise. Lui sorrise di rimando, e si recò al tavolo
del Serpeverde,
accomodandosi accanto alle cugine Andromeda e Narcissa.
“Regulus! Per l’amor di Salazar, scendi!”
Walburga Black chiamò il figlio a gran voce. Regulus si alzò, poi si recò in bagno, per farsi una doccia veloce. Non si fermò neanche ad ammirarsi allo specchio, com’era suo solito fare. Nessuno doveva vederlo in quello stato, neanche il suo riflesso.
“Sirius,
ti odio!”
Regulus stava urlando contro il fratello, che gli aveva appena lanciato
contro
una fattura Orcovolante. Fortunatamente, e grazie soprattutto ai pronti
riflessi del ragazzo, l’incantesimo non aveva colpito Regulus
neanche di
striscio.
“Oh,
hai sentito Sir,
tuo fratello ti odia” lo sbeffeggiò James Potter,
imitando male anzi, molto
male, il fratello di uno dei suoi due migliori amici.
Sirius
ghignò e,
appena il fratello si fu voltato gli esclamò contro uno
‘STUPEFICIUM!’.
Regulus
schivò lo
schiantesimo per poco, e si girò di nuovo verso il fratello.
Il viso deformato
in uno spaventoso ghigno malvagio.
“Cos’è,
Sir? Potter e
la sua combriccola ti hanno insegnato ad attaccare alle
spalle?” esclamò
Regulus, facendo ridere sguaiatamente Bellatrix, che stava dietro di
lui, “Eppure
pensavo fossi un Grifondoro. Fai o non fai parte
della ‘culla dei coraggiosi di
cuore’ ?“
Continuò Regulus, sorridendo beffardo.”Sai,
penso che con questo tuo comportamento staresti stato benissimo nei
Serpeverde,
Sirius.” Concluse il ragazzo. Poi si girò, prese
Bellatrix per le spalle, e attraversò
il cerchio di ragazzi che si era formato per osservare quell’
‘incantevole’
scenetta che si era creta.
James
passò un braccio
attorno alle spalle di Sirius e salutò delle ragazzine che,
al suo passaggio,
sospirarono incantate.
Regulus scese le scale che portavano in cucina con la testa alzata ed un portamento fiero, degno del più nobile dei Black. Salutò i parenti che erano nella stanza e, con rammarico, notò che Sirius non c’era.
Be', Merlino in tanga!, io sono qui! *musichetta di Uomini e Donne*
---
Maria: Con noi oggi c'è Regulus Black!
Regulus entra fischiettando e scocca un bacio sulla guancia ad una ragazza che cade a terra svenuta.
M: E con lui c'è suo fratello Sirius!
Sirius Black entra ancheggiando tanto da sembrare una soubrette (non so se si scrive così) di Pomeriggio Cinque e batte il cinque ad un ragazzo occhialuto seduto in prima fila.
M: Sirius, vedo che hai portato un amico!
Indica James Potter che sta pomiciando tranquillamente con una delle ragazze di fianco a lui. Pochi minuti dopo entra Lily urlando: "JAMES POTTER! VIENI QUI O TI CRUCIO!"
James si ritira, ricevendo in risposta un mugugno della ragazza con cui si stava baciando e, rosso in viso, si avvia verso la moglie che lo prende e porta via. Un secondo dopo torna e dice "Scusa Maria!" e se ne va, questa volta definitivamente.
[...]
M: Bene Regulus, mi è appena arrivata una comunicazione che ci annuncia l'arrivo di un tuo amico...
Regulus sorride sperando che si tratti della sua fidanzata.
M:...TOM RIDDLE!
Sirius e Regulus spalancano la bocca scioccati, poi la coprono con le mani, spaventati.
Voce da dietro la quinte: AVADA KEDAVRA! [Luce verde] Stupido Babbano, io non ho bisogno di trucco!
Lord Voldemort entra in studio e subito partono fischi dalla curva su...dagli spalti a sud.
LV: Stupidi Babbani, voi non capite il vero fascino! [Scuote la bacchetta e miriadi di luci verdi scaturiscono da essa per poi dirigersi verso gli spalti. Le ragazze caduno tutte a terra, morte]
M: T...Tom! Si può sapere che hai fatto? [Maria de Filippi è palesemente sconvolta]
LV: LURIDA BABBANA! TOM NON E' IL MIO NOME! IO SONO LORD VOLDEMORT! AVADA KEDAVRA!
Maria cade a terra morta.
LV: Bene, chi c'è qui?
Voldemort osserva lo studio ora ridotto in ceneri, con centinaia di corpi inermi sparsi di qua e di là. Osserva i due troni rossi (Occupati in precedenza da Sirius e Regulus che alla fine, di comune accordo, se ne sono scappati)
Lord Voldemort, eleganemente, si dirige verso i due troni. Si siede su uno di essi, chiama Nagini e la fa accomodare di fianco a lui.
LV: Alla prossima puntata: domani alla stessa ora qui, su Canale DarkLord! Se vi va, potete anche seguirmi sul mio personal fandom: www.voldyisthebest.lovethedarklord.net
[Si chiude il sipario]
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{HO TROVATO LA TRAMA PER LA MIA PROSSIMA FIC! OH YES!}
Dopo questo sclero davvero penoso, vorrei scusarmi per la schifosa storia ç.ç
un bacio,
calimeli