Ho ancora le guance pallide e rigate.
Il cuore in frantumi.
Perchè?
Vado nella sala grande.
Le clessidre sono piene,
una rossa,
come le tue labbra soffici,
una blu,
come la purezza del tuo animo,
una verde,
come i tuoi occhi luminosi,
una gialla,
come la luce nei tuoi occhi.
Mi siedo di fronte a te.
Non mi guardi.
'Harry..io'
Le tue iridi si soffermano sul mio volto pallido,
per un momento vedo uno strano bagliore.
Colpa.
Tristezza.
Ma poi se ne va.
Se ne va come la mia speranza,
come l'ultimo pezzo del mio cuore.
E' colpa mia.
Ma devi capire,Harry.
L'ho fatto per te.
Non sopporterei di non vederti più,
di non vedere il tuo sorriso,
i tuoi occhi.
Non sopporterei di non sentire più il tuo profumo,
l'eco della tua voce limpida
che si scaglia nei corridoi.
Una lacrima mi solca il viso.
Piangevo spesso negli ultimi anni.
Perchè?
Me ne vado.
Hagrid.
Lui è la risposta.
Affogo le mie amarezze nel tè e nei biscotti.
Duri come il suo cuore.
No.
Non è vero.
E'colpa mia.
Non sentirò mai più lo sfregare del tuo maglione sul mio,
non vedrò mai più gli angoli della tua bocca rosea curvarsi in un sorriso.
Non udirò mai più la tua risata da bambino.
Non sentirò mai più il tuo odore.
Non assaggerò mai più il tuo profumo che inghiottivo per avere una parte di te in me.
Per colpa mia.