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Autore: SaraMichaelis_Ciel    23/09/2011    2 recensioni
Breve fic dedicata a Fiammellina. {AcexAnne}
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Portuguese D. Ace
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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L’alba di un nuovo giorno era ormai giunto. Il sole era sorto da diverse ore e i primi raggi iniziarono a filtrare all’interno della stanza, riflettendosi lievemente sui miei occhi –rigorosamente chiusi-.
Di istinto li strizzai appena e feci per voltarmi di lato, evitando quella luce che puntava dritta sul mio viso candido.
Mugolai silenziosamente mentre mi raggomitolavo sempre più tra le lenzuola, ancora impregnate del profumo dei nostri corpi, i capelli elegantemente sparsi a ventaglio sul morbido guanciale.
Un lieve sbadiglio vibrò sonoramente tra le labbra sottili, non avendo la benché minima intenzione di volermi alzare dal letto. Non percependo il calore delle braccia che erano solite avvolgermi con tanto amore, socchiusi appena gli occhi riducendoli ad una fessura; li strofinai con il dorso della mano, portandomi in posizione seduta ed assicurandomi che il lenzuolo coprisse il mio corpo completamente nudo. Mi guardai attorno per un istante, fin quando non udì il suono dolce e rilassante dell’acqua che si infrangeva sul materiale di marmo bianco della cabina doccia.

Il solo pensiero di quel momento così intimo con lui mi fece avvampare di colpo, così come immaginarlo completamente nudo sotto la doccia.

L’acqua che percorreva il suo corpo, -lentamente- mettendo in risalto gli addominali e il torace ben definito.
Le ciocche di capelli corvini che aderivano perfettamente sul viso e sul collo.


Imprecai mordendomi un labbro, vergognandomi per aver ceduto così miseramente a simili pensieri.
Ma cosa mi salta in mente? Devo controllarmi, non è da me lasciarmi abbindolare dal suo fascino.

Un fascino dannatamente irresistibile.  

Schiaffeggiai lievemente le guance arrossate sedendomi sul bordo del letto, recuperando successivamente i vestiti ancora sparsi a terra.
Attesi pazientemente che uscisse dal bagno preparando della biancheria pulita ed adagiandola sul letto.

La giornata era splendida; si respirava un clima piacevole e mi sentivo stranamente felice. Il venticello autunnale mi sfiorava dolcemente la pelle facendo ondeggiare parzialmente i capelli.

“My My… sei già in piedi a quanto vedo.”

Due braccia leggermente bagnate si allacciarono attorno alla mia vita facendomi rabbrividire all’improvviso.

“Accendino. Vuoi farmi prendere un colpo?” – deglutii rumorosamente.

“Non era mia intenzione piccola, non pensavo ti saresti svegliata così presto dopo tutto quel sano e intenso movimento” ridacchiò scostando i capelli e stampando le labbra umide sulla mia nuca, solleticandomi il collo con i suoi capelli bagnati.

“C-Cosa vai blaterando, eh...? Sono le 11.00 di mattina!! Se non la smetti ti getto in piscina” -  poggiai le mani sulle sue, cercando di sembrare convincente.

“Una proposta allettante, ma non credo tu sia in grado di farlo. Ergo: non lo faresti mai.”

“ T-Taci ESU sai benissimo che posso farlo.”

“Lo dici sempre Fiammellina ma come ben vedi sono qui, pronto a deliziarti e stuzzicarti in tutti i modi possibili.”

Portò le mani sul mio stomaco, mentre giocherellava con i lembi del lenzuolo che artigliavo avidamente. Quel suo gesto improvviso mi fece accapponare le pelle, rabbrividendo visibilmente al solo contatto. Senza accorgermene incurvai la schiena, cercando un modo per liberarmi dalla sua presa.

“Ace...io devo…”

Il brivido percorse la schiena mentre il cuore martellava dolorosamente in petto.
Mi sentivo così fragile, così impotente di fronte a lui.

Hn? - stampò un bacio sulla mia guancia, alzando un sopracciglio.

“Devo… preparare la colazione” - bofonchiai arrossendo.

“Oh, a quest’ora?” - disse utilizzando un tono supplichevole.

Sciolse l'abbraccio lentamente e ne approfittai per indietreggiare, voltandomi verso di lui.

Sgranai gli occhi quando lo vidi a soli pochi passi da me indossare un asciugamano dalle piccole dimensioni, legato alla vita. Sviai lo sguardo fischiettando imbarazzata mentre mi avviai lentamente verso la porta. Uscii in tutta fretta, scendendo frettolosamente le scale.
  
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