baci
synoa
Hermione guardò il
dormitorio ancora vuoto e trattenne un
singhiozzo. Il primo giorno del suo settimo anno era quasi finito ma
non
riuscendo a resistere oltre si era rifugiata nella sua stanza, lontano
anche da
Ron e Harry, libera di passare un po' di tempo ad arrovellarsi su
qualcosa per
cui aveva giurato a se stessa di non spendere più nemmeno
una parola. Ci aveva
creduto per tutta l'estate, aveva pensato che sarebbe stata in grado di
incrociare Draco nell'aula di aritmanzia e salutarlo in mezzo a
tutti senza
tanti drammi, quello che non aveva previsto era stata la reazione di
lui. Non
pensava che sarebbe rimasto voltato dall'altra parte per tutto il tempo
mentre
scambiava due parole con gli altri compagni prima della lezione. Eppure
avrebbe
dovuto immaginarlo che qualche mese non sarebbe bastato.
Sbuffò quando sentì bussare alla porta, si
asciugò la lacrima che stava
iniziando a scendere ed andò ad aprire ad una
preoccupatissima Ginny che
abbracciò la ragazza più grande. Dopo un momento
le disse
-Rinfrescati che andiamo a cena. Poi mi racconterai tutto-
Hermione uscì dalla sua stanza, diede un bacio a Ron e scese
per la cena con lui.
-Va tutto bene?-
-Sì, tutto a posto - mentì lei senza riuscire ad
essere convincente
- Ne sei proprio sicura? -
- Certo, è stata solo una giornata lunga. Ho dormito poco
perché ero troppo
emozionata ieri sera, vedrai che domani sarò come nuova! -
Rispose cercando di
mettere un po' di entusiasmo in quello che stava dicendo. Un fondo di
verità
c'era, dopotutto era il primo giorno del loro ultimo anno a Hogwars e
un po'
emozionata lo era davvero.
Ron la guardò di sottecchi e parve decidere che poteva
essere vero, conoscendo
Hermione. Non sembrava però ancora del tutto convinto,
sospettava che sotto ci
fosse anche altro.
La riccia non voleva dire altro a Ron riguardo questo argomento, sapeva
già
tutto ma non voleva che la vedesse piangere per un altro ragazzo
soprattutto dato che
lo odiava. Voleva disperatamente che non le importasse, che lui, Harry
e Ginny
fossero abbastanza per lei ma non era così. Questo faceva
male anche a Ron e
lei non voleva ferirlo. Era l'uomo che amava.
Arrivarono a cena ancora silenziosi e si sedettero vicino ai loro
amici. Hermione finì per perdersi nei suoi pensieri
e non mangiò quasi
nulla mentre Ron e Harry le lanciavano occhiate preoccupate.
Improvvisamente
sentì un calcio sotto il tavolo e vide Ginny fissarla
intensamente come a
volerle ricordare quello che si era ripromessa. Fu sufficiente
perché la
ragazza si mettesse a mangiare qualcosa e si inserisse nella
conversazione. Non
era poi difficile stare ad ascoltare i resoconti sulle vacanze degli
altri e le divagazioni sulle lezioni del nuovo anno.
Dopo cena rimase poco in sala comune accampando ancora la scusa di
essere
stanca e andò di sopra a cercare di mettere insieme un po'
di idee sul primo
giorno. Era ancora destabilizzata dall'incontro con Draco nonostante
fossero
passate molte ore. A volte lo odiava per il modo in cui riusciva a
farle
provare tutto questo.
Poggiò il viso al vetro freddo della finestra e si costrinse
a ripensare a come
tutto era iniziato l'anno precedente.
Frequentava due lezioni con Draco Malfoy, pozioni e aritmanzia.
Hermione si era
accorta negli anni che il giovane non era sempre lo stronzo che aveva
conosciuto fin dal primo anno, ma poteva essere anche un ragazzo
normale. Ad
unirli era stata la seconda materia, la frequentavano insieme senza
tutti i
loro amici a ricordare che non potevano trattarsi in modo amichevole
perché
erano la Granger e Malfoy e avevano imparato a conoscersi un po'
meglio.
Semplicemente Hermione era la più brava e Draco uno dei
più interessati, anche
se non era portato quanto lei. Poi il prof aveva avuto la brillante
idea di
dare loro un lavoro da fare insieme ed esano finiti per diventare
amici.
Hermione sorrise, per un istante, tra se ripensando al momento in cui
era entrata in sala comune
e aveva dichiarato di aver fatto amicizia con Draco Malfoy. Tutti
l'avevano
presa per pazza ma era stato terribilmente vero per mesi. Al pensiero
di quel
rapporto che ora sembrava perso irrimediabilmente si
intristì di nuovo e le
lacrime minacciarono di riaffiorare. Lui le mancava così
tanto. Trovare dopo tanto
tempo qualcuno con cui istaurare una complicità tutta nuova
era stato
incredibile, era stata esaltata per settimane anche se tutti le
dicevano che
lui avrebbe finito per farla soffrire.
Curiosamente, anche se entrambi si comportavano come se fosse stata
colpa di lei,
era stato veramente Draco a buttare tutto all'aria, poi lei era
arrivata al punto
di rottura e non aveva avuto altra scelta che fare la frittata
definitiva.
Ora voleva rimediare, doveva farlo! Si costrinse a ripensare
dolorosamente per
l'ennesima volta a cosa potesse fare per cambiare qualcosa e migliorare
le
cose.
Il primo segnale del problema era comparso all'inizio delle vacanze di
Natale, avevano
organizzato una festicciola tra amici per salutarsi prima di partire...
all'epoca l'unico cruccio di Hermione erano stati gli sbalzi d'umore di
Ron con
cui aveva appena iniziato una relazione. Non approvava le amicizie che
si era costruita
nei corsi che seguiva senza gli amici di sempre, sosteneva che rubavano
tempo al loro
rapporto. Erano arrivati ad un equilibrio appena sufficiente da
permettere a
Hermione di andare a quella maledetta festa (a cui era pure arrivata in
ritardo) con la prospettiva di passare una bella serata senza intoppi
collaterali. Si erano divertiti davvero, avevano riso e scherzato fino
a quando alla
fine della serata Draco si era offerto di accompagnarla al dormitorio.
Non
c'era niente di particolarmente strano in tutto ciò, faceva
parte della loro
amicizia e lo trovavano abbastanza naturale per quanto assurdo potesse
sembrare
da fuori.
Davanti al ritratto della Signora Grassa il ragazzo l'aveva
abbracciata, di per sé
nemmeno questo era strano ma Hermione aveva sentito subito che qualcosa
non andava,
tanto per cominciare era un abbraccio troppo stretto e sembrava non
volerla lasciare andare. Poi l'aveva guardata negli occhi allentando un
po'
l'abbraccio e si era avvicinato pericolosamente con la palese
intenzione di
baciarla. A quel punto lei si era spostata quel tanto per dargli un
bacio sulla
guancia invece che lasciarsi baciare. Mentre rimaneva la fuori cercando
di
ritrovare un po' di equilibrio nonostante parte del suo mondo stesse
crollando
e cercava di capire cosa diavolo potesse essere successo al ragazzo di
fronte a
lei che non aveva bevuto nemmeno un goccio di niente, Draco aveva
mormorato una
spiegazione patetica
-Lo so che sei innamorata di Ron ma certe attrazioni sono difficili da
dimenticare-
Aveva cercato di baciarla da nuovo e quando lei si era spostata ancora
nascondendo il volto oltre la sua spalla aveva deciso di lasciarla
andare e lei
si era rifugiata dentro il suo dormitorio, incapace di prendere sonno.
Si ritrovò a chiedersi per la milionesima volta se avrebbe
dovuto comportarsi
diversamente quella volta. Probabilmente avrebbe dovuto essere
più decisa il
giorno seguente, avrebbe dovuto cercare di parlargli seriamente invece
di
lasciare correre senza quasi fargli presente che si era comportato in
modo
totalmente irresponsabile e insensato. L'aveva messa in una terribile
posizione
per giunta alle prese con un odioso dilemma: dirlo o non dirlo a Ron...
Doveva farlo, ma erano appena arrivati ad una tregua sugli altri amici
e la
ragazza era piuttosto sicura di voler qualunque cosa tranne che perdere
quella
amicizia che le stava dando così tanto. Così
aveva stretto i denti ed era
partita per le vacanze di Natale con una bugia sul volto cercando di
convincersi
che era stato un episodio, che non significava nulla e che non si
sarebbe ripetuto. E per qualche mese era sembrato tutto tranquillo,
l'amicizia
era rimasta quello che era, Draco si era messo con Daphne e Hermione
aveva
sospirato di sollievo all'idea di poter ignorare quell'incidente di
percorso
per il resto della sua vita. Questa previsione però si era
rivelata troppo
ottimistica perché la stessa cosa si era ripetuta altre due
volte e lei aveva
dovuto dirlo a Ron, non c'era più modo di tenere per se
qualcosa del genere.
Ron l'aveva presa abbastanza male e lui e il biondino avevano rischiato
veramente di
venire alle mani. Hermione però si era fatta promettere da
Ron che non si
sarebbero fatti del male e anche Draco si era comportato civilmente
durante il confronto e aveva detto che qualcosa del genere non sarebbe
più
successo.
Hermione l'aveva saputo subito che nulla sarebbe stato più
come prima. Per una
settimana il biondo era girato per la scuola di umore nero, nel
frattempo aveva
cominciato ad ignorare la ragazza che un po' se lo aspettava, ma non
riusciva a
smettere di soffrire per questa situazione, con grande disappunto di
Ron. Non sapeva cosa fare né come comportarsi, si
sentiva immobilizzata e impotente,
incapace di fare alcun che per sbloccare la situazione che peggiorava
di giorno
in giorno.
Considerava il suo come una specie di tradimento a Draco, anche se non
aveva
alcun senso, dopo tutto questo casino non gli doveva un bel niente. La
ragazza
si allontanò dalla finestra e si buttò a letto
nascondendo il volto tra i
guanciali soffici e profumati sentendo che alla fine le lacrime stavano
per
arrivare, questa volta senza alcuna possibilità di essere
arginate in qualche modo.
Era inutile mentire a se stessa, Draco se ne era andato e aveva portato
via con
sé un pezzo della sua anima. Merlino, quanto le mancava.
Voleva fare qualcosa
ma non sapeva cosa, ed era ferma a quello stallo da mesi! Aveva sperato
che il
tempo avrebbe aiutato ma da oggi aveva smesso di sperarci. Alla fine
l'estate
non aveva fatto nulla nemmeno per lei, non le aveva dato nuove idee e
non era
servito nemmeno uno sguardo da parte sua per ridurla in questo
stato.
Era stato
l'inizio d'anno peggiore di sempre.
Hermione singhiozzò e decise che era ora di distrarsi. Prese
il suo lettore di
musica babbana e lo accese cacciandosi gli auricolari nulle orecchie.
Non si
rese conto subito che il cd non era uno dei suoi ma quando il cantante
iniziò a
cantare accompagnato dalla chitarra acustica, si rese conto che non
sapeva chi
fosse. Si avvicinò alla scrivania e lesse il titolo del
disco "Save me San
Francisco" di Train.
Sotto c'era un biglietto di Ginny
"Regalino per la mia amica triste :)
Goditi la musica e domani preparati a tornare l'Hermione di sempre.
Ginny
P.S. Ti consiglio la traccia 2"
Hermione sorrise tra se e premette il tasto per ascoltare la seconda
traccia,
intitolata "Hey, soul sister”.
L'inizio della nuova canzone la rapì, la voce era lo
strumento principale con
un po' di percussioni e la melodia appena accennata. Le piaceva la
musica ma
con lo scorrere delle strofe si rese conto che il testo non la prendeva
tanto,
le piaceva di più il titolo che da solo era molto
più poetico. Suggeriva
infinite possibilità di rapporti personali, in
realtà si trattava di una
canzone d'amore, un po' sbarazzina e decisamente positiva ma non
riusciva a
entrarci veramente.
Poi mentre scorreva il retro del disco, un altro titolo la
incuriosì "This
ain't goodbye". Si
sedette sul letto e si apprestò ad ascoltarla immergendosi
nell'accompagnamento
di pianoforte
You and I were friends
from outer space
Afraid to let go
The only two who
understood this place
And as far as we know
We were way before our
time
As bold as we were blind
Just another perfect
mistake
Another bridge to take
On the way of letting go,
Spaventati all'idea di lasciarsi andare
Gli unici due che capivano questo posto
E per quello che ne sappiamo
Eravamo in anticipo sul nostro tempo
Tanto coraggiosi quanto eravamo ciechi
Solo un'altro errore perfetto
Un'altro ponte da attraversare
Nella strada del lasciare andare
E
vide se stessa e Draco in uno spensierato pomeriggio mentre Ron ed
Harry si
allenavano. Era bel tempo ed erano andati a studiare
fuori insieme ad
altri ragazzi del gruppo. Semplicemente degli amici che passano del
tempo
insieme ridendo, scherzando e studiando anche. Una lacrima riprese a
scendere
lasciando una scia salata sul viso.
This ain't goodbye
This is just where love goes
When words aren't warm enough to keep away the cold
This ain't goodbye
It's not where our story ends
But I know you can't be mine, not the way you've always been
E' solo dove l'amore va a finire
Quando le parole non solo calde abbastanza da tenere lontano il freddo
Questo non è un addio
Non è dove finisce la nostra storia
Ma so che non potrai essere mio, non nel modo in cui lo sei sempre stato
Non
è un addio, non è la fine della storia. Era
davvero possibile che non lo
fosse?
We were stars up in the
sunlit sky
No one else could see
Neither of us thought to ever ask why
It wasn't meant to be
Maybe we were way too high
To ever understand
Maybe we were victims of all the foolish plans
We began to devise
Eravamo stelle nel cielo illuminato dal sole
Nessun altro poteva vederci
Nessuno di noi pensò mai di chiedere perchè
Non era previsto che fosse così
Magari eravamo davvero troppo in alto
Per riuscire a capire
Forse siamo stati vittama di tutti i piani sciocchi
Che avevamo iniziato ad inventare
Era
stata una sciocca ultimamente, questo ormai appariva chiaro a tutti. Aveva
dimeticato se stessa nel tentativo di salvare un'amicizia e alla fine
non aveva
salvato un bel niente. Ma non sarebbe finita così, non
poteva e lei non l’avrebbe
permesso.
Continuò ad ascoltare il cd passivamente aspettando che le
lacrime smettessero
di scendere. Alla fine stanca e afflitta si addormentò
ancora con la musica
nelle orecchie. Ginny passò a vedere come stava poco dopo e
la spense per lei.
Sistemò le coperte e uscì silenziosamente
chiedendosi se Hermione sarebbe mai
riuscita a venire a patti con tutto ciò. Probabilmente con
il tempo sarebbe
riuscita a seppellirlo abbastanza in fondo da evitare di pensarci
troppo spesso
fino a quando sarebbe scivolato via poco alla volta.