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Autore: HachiXHikaru    24/09/2011    3 recensioni
"Ero sempre stato attratto dagli uomini, sempre... Le ragazze non mi facevano né caldo né freddo, potevano essere bellissime, ma io non le degnavo di uno sguardo. Eppure quando la incontrai iniziai a provare qualcosa che non avevo mai sentito per nessuno..."
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
- Questa storia fa parte della serie 'Raccolta'
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-If I never see your face again-

 

 

Dicono che quando incontri la persona giusta lo capisci al primo sguardo. Peccato che per me non abbia mai funzionato, ho solo ottenuto una delusione dopo l'altra. Forse per me non esiste nessuno, forse sono solo destinata a essere presa in giro da tutti gli uomini. Eppure con lui ci avevo sperato... Ci avevo sperato davvero tanto, anche se nessuno dei due era in una buona posizione e alla fine è finita com'è finita... Eppure, nonostante tutto, continuo a credere che l'unico per me sia solo lui...

 

Fin da piccolo non mi ero mai interessato alle ragazze o bambine della mia età. Quando tutti noi ci cambiavamo prima di fare ginnastica spiavo di nascosto i pettorali dei ragazzi più carini e non potevo fare a meno di arrossire. Mio fratello accettò subito questo mio modo di essere e la cosa mi rese estremamente felice; sapere di avere qualcuno dalla mia parte mi confortava davvero tanto. Riuscii a trovarmi persino un ragazzo un giorno e pensavo che non sarebbe potuto andare meglio di così; ma evidentemente mi sbagliavo. Ero sempre stato attratto dagli uomini, sempre... Le ragazze non mi facevano né caldo né freddo, potevano essere bellissime, ma io non le degnavo di uno sguardo. Eppure quando la incontrai iniziai a provare qualcosa che non avevo mai sentito per nessuno... L'altro sesso, però, continuava a farmi sentire indifferente e per un primo momento pensai che lei fosse un qualcosa a parte...

 

Quella sera le mie amiche mi portarono in un locale con l'intento di farmi svagare un po'; avevo ottenuto l'ennesima delusione e speravano di tirarmi su il morale. Peccato, però, che quasi subito adocchiarono dei bei ragazzi e mi lasciarono a bere da sola, ma andava bene così dopotutto... Dopo essermi scolata la seconda birra incrociai per caso gli occhi scuri e penetranti di un ragazzo che stava poggiato al muro davanti a me. A quella vista arrossì, presa da uno strano desiderio di saltargli addosso. Aveva dei lineamenti perfetti, degli occhi stupendi e dei capelli neri come la pece; le sue labbra sembravano chiamarmi. Mi alzai, dirigendomi verso di lui come trasportata da una forza sconosciuta; lui non si mosse, ma rimaneva a fissarmi tenendo le mani in tasca. Quando fummo faccia a faccia mi fermai continuando ad ammirarlo; avrei tanto voluto poter immergere il mio volto nella sua maglietta e assaporare il suo profumo...

 

Non so neanche io per quale motivo seguii i miei amici in quell'assurdo locale; per strada fissarono persino un'assurda scommessa.

-Vediamo chi riesce a sedurre più ragazze, ci state?-

Sospirai, ricordando loro che io non ero certo la persona più adatta per fare una cosa del genere; quelli si misero a ridere, affermando che non importava. Mi dissero anche che io, essendo gay, avevo anche più probabilità di vittoria; senza neanche accertarsi che fossi d'accordo o meno, appena arrivati, si sparpagliarono per il locale, lasciandomi da solo poggiato al muro. Che noia... Mi misi a scrutare i volti di tutte le persone, o almeno ci provai, e l'attenzione mi si fermò su una ragazza dai lunghi capelli rosa e gli occhi verdi; sembrava davvero triste... Rimasi a fissarla, senza neanche una precisa ragione, e quando lei mi si avvicinò mi sentii morire. Non che fossi imbarazzato... Solo che non avevo voglia di parlare con lei, che mi aveva probabilmente immaginato interessato a lei; ma poi... Come potevo anche solo essere interessato a una ragazza che avevo appena conosciuto? Quando si fermò davanti a me continuammo a fissarci in silenzio; avrei dovuto forse sedurla come avevano proposto quegli idioti?

 

Ero incantata, tremendamente incantata. Lo vidi muovere lentamente le labbra, come per provare a dire qualcosa e a quel punto non resistetti più; mi alzai in punta di piedi e lo baciai con passione. Tenendo premute le mie labbra sulle sue non mi chiesi nemmeno se a lui andasse bene tutto questo; però mi importava poco. Sentivo di volerlo tutto per me e il mio egoismo prevalse sul resto. Lasciai le sue labbra, per concentrarmi sul suo bellissimo collo, e intanto le mia mani erano entrate nella sua maglietta e cominciarono a toccargli il petto. Tutto ciò mi eccitava tremendamente...

 

Il mio corpo s'irrigidì al contatto di lei e mi chiesi cosa le stesse mai prendendo; ma le ragazze non dovevano comportarsi in modo diverso? Volevo allontanarla, tutto ciò mi disgustava tremendamente...

 

Ad un certo punto mi allontanai da lui, evidentemente avevo ripreso un po' di lucidità. Abbassai lo sguardo, imbarazzata, ma non pentita per quello che avevo fatto. Il mio corpo si era come mosso da solo, lo desiderava, desiderava quel ragazzo sconosciuto; avrei davvero voluto prolungare la cosa...

 

Quando si staccò tirai un sospiro di sollievo; probabilmente la più audace delle ragazza l'avevo trovata io... Rimasi inspiegabilmente a fissarla e mi sentii strano. I suoi capelli le coprivano un poco il volto e non potevo vederla molto bene in viso, eppure sentivo uno strano bisogno di immergermi in quegli occhi verdi... Allungai la mano destra verso il suo viso e la vidi muoversi, come accorta della cosa; evidentemente però fraintese il mio gesto e riprese a baciarmi. Questa volta, però, la cosa non mi dispiacque, e cominciai a far muovere anche la mia lingua. Ancora oggi mi chiedo, se io avessi fatto davvero la cosa giusta quel giorno... Per me... Per lei... Per noi...

 

Alla fine non riuscii a concludere molto con quel moretto... Lui si dileguò dopo avermi ordinato di aspettare che prendesse la sua moto. E io che pensavo che volesse portarmi a casa sua per... Continuare... Eppure quella notte non piansi affatto, in fondo perchè avrei dovuto farlo?passarono diversi giorni e, una mattina, il mio migliore amico Naruto mi chiamò tutto contento dicendomi che voleva farmi incontrare il suo fidanzato, così lo invitai a casa mia, con la sua dolce metà, ovvio, e incontrai proprio l'ultima persona al mondo che avrei voluto rivedere...

 

Quella sera Naruto mi portò a conoscere la sua migliore amica. Non mi aveva parlato moltissimo di lei, ma dalle poche cose che mi aveva detto dedussi che doveva essere davvero una brava persona; se Naruto non fosse stato gay probabilmente si sarebbe innamorato di lei. Arrivati suonò il campanello e io, stranamente nervoso, strinsi le bottiglie di birra. Quando la porta si aprì cominciai a salutare cordialmente, accompagnato dal biondo, ma vedendo il volto della ragazza mi ammutolii. Non... Non poteva essere... Anche lei, sorpresa, rimase per un po' a bocca aperta prima di invitarci a entrare.

-Per caso voi due vi conoscete già?-

Chiese nel mezzo di un discorso Naruto, notando evidentemente l'imbarazzo creatosi; io lo guardai cercando di dire qualcosa, ma lei mi precedette sul tempo.

-In un certo senso...-

Cominciò a dire. Io la guardai, sperando bene che non dicesse di... Quella cosa.

-L'ho conosciuto in un bar qui vicino, anche se non abbiamo parlato molto-

Ammise guardandomi. Bè, in effetti...

-Ti ha colpito la sua bellezza, eh Sakura-chan?-

Rise imbarazzata grattandosi la guancia e non ci furono più intoppi per il resto della serata.

 

-Allora a presto Sakura-chan, la prossima volta sarai nostra ospite-

Disse tutto contento quel baka; io sorrisi.

-Con piacere... Buonanotte a entrambi-

E prima di chiudere la porta incrociai gli occhi neri di Sasuke. Rimasi ferma, con il cuore che doveva essere probabilmente impazzito per quanto batteva. Mi portai una mano sul petto; possibile che mi facesse questo effetto? Per tutto il tempo avrei davvero voluto saltargli addosso... Battei un pugno sul muro. Perchè Naruto non poteva scegliersi un fidanzato diverso? E perchè Sasuke... Persi un battito ancora una volta, mi eccitava anche solo pronunciare il suo nome... Perchè doveva essere... Feci scivolare la mano sul muro. Eppure quella sera... Fissai la porta e questa volta piansi davvero.

 

Camminavo per strada quando mi arrivò il messaggio di Naruto. Sobbalzai. Dovevo andare a prendere Sakura e portarla a casa mia; voleva invitarla a cena quella sera, ma... Perchè dovevo andarci io? E se quella fosse impazzita? Mi misi una mano sul volto. E se io...

-Sasuke?-

Sussultai e guardai la ragazza dai capelli rosa che mi aveva appena aperto la porta; inspiegabilmente arrossii...

-C... Ciao... Sono venuto qui perchè Naruto mi ha detto di portarti a casa mia...-

La vidi avvampare e misi le mani avanti.

-Ah, ma non pensare cose... Strane...-

Rimase zitta, poi ghignò.

-Ma come? Non vuoi usarmi come quella sera?-

Alzai un sopracciglio; ma se era stata lei a cominciare... Sbuffai.

-E tu non vorresti saltarmi addosso?-

Evidentemente la presi in fallo, perchè abbassò gli occhi cominciando a muovere in modo strano le labbra.

-Io... Ecco...-

Mi puntò il dito contro.

-Tu piuttosto, non starai mica prendendo in giro Naruto?-

Insinuava che non fossi veramente gay? Incrociai le braccia.

-Assolutamente no-

-Allora hai preso in giro solo me?-

Silenzio, abbassai gli occhi.

-Sì...-

Dopo un po' sentii una risata isterica.

-Ma certo, ovvio... Bè, me la sono cercata in effetti...-

Feci ricadere le mie braccia sui fianchi, guardandola, e uno strano desiderio mi percorse il corpo.

-Comunque dì a Naruto che per questa sera non si fa niente-

E mi sbattè porta in faccia; rimasi immobile a fissare la porta. Mi era sembrato che stesse cominciando a piangere...

 

Uscii dal lavoro e persi un battito nel vedere Sasuke che mi aspettava poggiato alla sua moto; era così eccitante... Mi guardò negli occhi, facendomi imbarazzare ancora di più. Perchè uomini del genere o sono gay o sono sposati?

-Che ci fai qui?-

Chiesi cercando di fare la dura; lui non doveva interessarmi... Era il ragazzo del mio migliore amico e per giunta gay! Mi lanciò un casco.

-Sono venuto a prenderti-

Sospirai.

-Bè, questa volta non credo di poter rifiutare-

Inspiegabilmente sorrise e io fui costretta a guardare altrove. Salimmo sulla moto e posai le mia mani sui suoi fianchi, imbarazzata e eccitata più che mai. Lo guardai da dietro, la maglietta a collo basso mi permetteva di vedergli il collo. Avrei tanto voluto mordicchiarlo...

 

Quando lei mi toccò i fianchi sobbalzai, ma che diavolo... Cominciai a guidare, cercando di pensare ad altro, ma dopo un po' lei si attaccò più a me, premendo il suo petto contro la mia schiena. Arrossii. Era così... Bello...

-Senti...-

Cominciò a dire entrando nel mio appartamento.

-Potrei farmi... Una doccia?-

Sussultai, guardandola interrogativo.

-La faccio sempre dopo il lavoro... Dai tanto tu non salteresti mai addosso a una ragazza, giusto?-

Annuii. In effetti i corpi femminili non mi facevano alcuno effetto, però lei...

 

Mentre l'acqua mi bagnava completamente il viso sentii la voce di Sasuke che mi avvertiva dove erano gli asciugamani; arrossii toccandomi il petto. Perchè diavolo doveva essere uno come lui a farmi sentire in quel modo? Finii di lavarmi e chiusi il rubinetto, per poi uscire dalla doccia e prendere l'asciugamano. Me lo misi alla meno peggio e uscii incurante dal bagno; mi guardai intorno cercando Sasuke e, quando capii che era in camera sua, lo raggiunsi lì senza troppi problemi. Si stava cambiando...

-Hai qualcosa da prestarmi?-

-Per chi mi hai preso? Per la tua amichetta del cuore?-

Lo guardai in malo modo arrossendo, si stava levando la maglietta e potevo vedere parte del suo petto...

-E poi chi ti ha dato il permesso di entrare?-

Non lo considerai nemmeno e gli andai incontro, sempre fissandolo; ecco che il mio corpo riprendeva a fare per conto suo...

 

Vedendola avanzare mi tornò in mente il nostro primo incontro e per questo mi allontanai, voltandomi di spalle.

-Sasuke...-

-Ora ti darò un paio di pantaloni e una maglietta-

-Sasuke, guardami...-

Silenzio.

-Non pensavo fosse un problema per te stare solo in una stanza con una ragazza praticamente nuda-

Sbuffai.

-Figurati se questo è possibile...-

Con le ragazze... Ma tu sei Sakura...

-Allora voltati-

Fui costretto a girarmi; lei si era tolta l'asciugamano e mi fissava con quegli occhi verdi così...

-Visto? Non è...-

Ma non la feci finire andandole incontro e cominciando a baciarla e toccarla. Lei inizialmente rimase sorpresa, ma poi finì di sfilarmi la maglietta. E dire che i corpi di donna non mi fanno alcun effetto... Neanche quello di Sakura mi ha eccitato più di tanto e poi ha un seno così piccolo... Mi buttò sul letto e cominciò a sfilarmi i pantaloni. Eppure da quando la conosco non posso dire di non aver provato proprio nulla per lei. Saranno i suoi capelli lunghi... I suoi occhi verdi... Sarà che lei è semplicemente Sakura...

 

E così era successo. Avevo fatto sesso con il ragazzo del mio migliore amico. Cavolo... Non pensavo sarebbe mai successo... Quella sera, fortunatamente, Naruto arrivò più tardi del solito, ma non potè evitare le domande vedendo i nostri vestiti per terra.

-Mi sono fatta una doccia e Sasuke mi ha prestato dei vestiti-

-Mi sono cambiato come ogni volta che torno a casa-

Se la bevve, almeno a mio parere. Per tutta la sera, però, non potei non sembrargli strana; a Sasuke invece sembrava che la cosa non lo avesse toccato minimamente... E dire che io lo avevo toccato e neanche poco.

-Allora Sakura-chan, che ne pensi?-

Arrossii alla domanda del biondo e sperai che nel buio lui non mi vedesse; mi stava riaccompagnando a casa.

-Mi sembra... A posto...-

E a letto non se la cava neanche male... Diavolo, quanto vorrei rifarlo con lui...

-Secondo te dovrei farmi crescere i capelli?-

Lo guardai alzando un sopracciglio; si torturò le mani imbarazzato.

-Sai, a Sasuke piacciono i capelli lunghi...-

 

-Sakura-chan, ma che hai combinato?-

Lei rise imbarazzata grattandosi la guancia.

-Perchè li hai tagliati? Erano così belli... Ho ragione Sasuke?-

Chiese guardandomi e io annuii senza neanche pensarci.

-Avevo caldo-

Si giustificò lei, ma Naruto continuò a brontolarle contro per un'altra ora.

-Ma si può sapere che ti è preso?-

Le chiesi finalmente quando rimanemmo da soli seduti al tavolino di un bar; Naruto era al bagno. La vidi alzare le spalle.

-Ho saputo che i capelli lunghi ti piacciono...-

Rimasi di sasso.

-Così non si ripeterà più nulla-

Disse sbrigativa e io continuai a fissarla. Credeva davvero che quello sarebbe bastato a...

-Non sarebbe successo comunque-

E in questo modo mi meritai un calcio da sotto il tavolino.

 

Cercai di ignorarlo, ma per qualche strano volere del destino mi ritrovavo sempre con lui. E ogni volta che i nostri occhi si incrociavano facevamo sesso; certo, quando ce n'era la possibilità... Ma io mi sentivo ogni volta malissimo... Stavo tradendo il mio migliore amico e soprattutto lo stava tradendo Sasuke. Decisi che non dovevo vederlo più, dovevo tagliare i ponti o la cosa sarebbe degenerata. E nessuno dei tre poteva reggere...

-Cosa stai facendo?-

Mi voltai verso il ragazzo che aveva parlato. Sasuke...

-Secondo te?-

Ero seduta sotto una tettoia a causa della pioggia che cadeva; ero uscita dal lavoro e non mi ero portata dietro l'ombrello...

-Sei tutta fradicia-

Affermò squadrandomi e io arrossii.

-È solo acqua-

Mi porse il suo ombrello, invitandomi a venire sotto con lui. Mi alzai imbarazzata cominciando a camminare verso casa da sola incurante della pioggia.

 

-Ti ammalerai-

-E che ti frega?-

La fissai da dietro; a causa dell'acqua i vestiti stavano diventando più aderenti al corpo, ma non fu certo quello a eccitarmi. Era tutta Sakura a farmi eccitare terribilmente. La seguii.

-Sakura, non fare la scema-

-Lasciami in pace-

Socchiusi gli occhi; sapevo perchè faceva così. Era a causa di Naruto... A causa mia...

-Dobbiamo smetterla, Sasuke-

Lo sapevo anche io... Ma non ci riuscivo... E nemmeno lei... Arrivammo a casa sua e la seguii fino alla porta d'ingresso. Mi dava le spalle.

-Dobbiamo... Non c'è altra soluzione...-

-Sakura...-

Dissi allungando la mano verso di lei che, a quel punto, si voltò abbracciandomi. Idiota. Perchè diceva quelle cose e poi faceva tutt'altro? Le alzai il volto baciandola e finimmo a farlo per l'ennesima volta...

 

Una sera Naruto mi invitò a un bar e naturalmente era assieme a Sasuke.

-Forza, questa sera dobbiamo trovare un ragazzo carino per Sakura-chan!-

Risi imbarazzata, affermando che non ce n'era bisogno, che stavo bene così. Poi però mi immersi ancora una volta negli occhi neri di Sasuke e la testa cominciò a girarmi come tutte le volte. Forse quella di Naruto non era una cattiva idea...

 

-Guarda Sasuke, se la sta cavando bene...-

Fui invaso da uno strano fastidio vedendola parlare con quello sconosciuto, ma Naruto sembrò non accorgersene.

-Chissà... Forse riescono anche a concludere-

Strinsi i pugni osservando che i suoi occhi verdi erano puntati su un altro e a quel punto persi la pazienza.

-Si può sapere che ti prende?-

Chiese fermandomi fuori dal locale; io non lo guardai nemmeno rispondendogli che ero stanco.

-Da troppo tempo sei... Strano... Qual'è il problema?-

Lo guardai. Dovevo... Dirglielo? Mi voltai di nuovo correndo verso casa. No... Non potevo riuscirci...

Sakura non si fece vedere per qualche settimana e io cominciai a preoccuparmi così andai a casa sua. La trovai per strada, ma lei non mi vide; la seguii di nascosto e riuscii a intrufolarmi in casa sua. Era entrata talmente di corsa che non aveva chiuso la porta...

 

Ero per strada quando mi tornò ancora una volta quella maledetta nausea. Era da un po' che andava avanti ormai e sfortunatamente ne avevo anche capito il motivo... Corsi velocemente in casa diretta al bagno e non riuscii a chiudere la porta; quello fu uno dei miei tanti sbagli...

 

-Sakura, ma che...-

Si teneva la mano sulla bocca per non vomitare un'altra volta; l'altra mano era poggiata a terra. Mi guardava con gli occhi spalancati.

-Che ci fai tu qui?-

-Non ti sei fatta viva per un po'... Ti ho vista... La porta era aperta...-

Riuscii a dire soltanto continuando a guardarla.

-Tu piuttosto... Cosa ti succede?-

Le chiesi leggermente spaventato. Ma non spaventato per lei... Spaventato per me stesso. Si alzò a stento e si poggiò al muro.

-Mi sa che ho... Mangiato qualcosa che mi ha fatto male...-

A quel punto, inspiegabilmente, i miei occhi si posarono su uno degli oggetti alla rinfusa nel bagno e sussultai.

 

Speravo che Sasuke se la bevesse, ma evidentemente il fato mi odiava dato che posò i suoi occhi proprio sul test di gravidanza. Sembrava sconvolto.

-Perchè non me lo hai detto?-

E vederti reagire in questo modo?

-Per quale motivo avrei... Dovuto?-

Stavo cominciando a tremare, ma cercai di calmarmi. Non dovevo piangere, non ora.

 

Adesso sì che ero terrorizzato. Non poteva... Non poteva essere vero...

-Cosa dovremmo fare adesso? Eh? Spiegamelo?-

Probabilmente la frase mi uscì davvero male, perchè lei mi guardò in un modo che mi fece tremare. Sinceramente non saprei descrivere i miei sentimenti in quel momento... So solo che erano contraddittori. Estremamente contraddittori...

 

Sapevo che non lo avrebbe accettato. Non poteva e probabilmente non voleva nemmeno. Mi strinsi nelle spalle pensando che ero stata davvero una stupida a sperare in qualche cosa...

-Sasuke, Sasuke...-

Risi istericamente e le lacrime si fecero più pungenti; volevano uscire fuori.

-Cosa ti fa credere che sia tuo?-

 

Fui colpito come da un fulmine a ciel sereno.

-E di chi...-

Alzò le spalle.

-Qualcuno che ho conosciuto quella sera...-

Fu come se qualcosa dentro di me si rompesse in mille pezzi; eppure da una parte ero anche sollevato...

 

Speravo davvero che se la bevesse. Doveva farlo. Lo vidi abbassare gli occhi e mettersi una mano sul viso; l'altra mano si stringeva in un pugno.

-Quindi ora che non ho più nulla da dirti puoi anche...-

E in quel momento le mie lacrime decisero di uscire fuori, cominciando a rigarmi il volto.

 

-...andartene-

Sentii fremere qualcosa dentro di me e mi avvicinai a lei che mi guardava sorpresa.

-C... Che vuoi fare?-

La spinsi completamente al muro e le alzai il volto cominciando a leccarle le lacrime. Era più forte di me... Sapevo che ero l'unico a poterla avere e la desideravo tutta per me.

 

E ancora una volta uno dei due non resistette. Fui sorpresa che fu Sasuke, ma forse la causa erano state le mie lacrime. Quindi ero sempre io la causa di tutto. Io e questo mio desiderio morboso.

-Devo andarmene lontano per lavoro-

Lo guardai tenendomi la coperta in modo che mi coprisse. Come... Andarsene? Quindi mi avrebbe... Lasciata da sola... Mi misi una mano sul volto e cominciai a ridere istericamente. Che scema. Mi avrebbe lasciata sola comunque... Lui non era in grado di sopportare tutto questo... Era così debole che riusciva solo a scappare via.

 

-Sono contenta per te-

Rimasi sorpreso da quella frase e, sotto sotto, anche deluso. Speravo che mi fermasse, però... Me ne sarei andato comunque...

-E quando è stato deciso?-

Naruto mi puntava i suoi occhi azzurri contro.

-All'improvviso... E non posso rifiutare...-

Abbassò lo sguardo.

-Sei davvero sicuro?-

Non risposi, ma mi limitai a annuire soltanto; sbattè il pugno sul tavolo guardandomi in malo modo.

-E non ti importa nulla di me?-

Abbassai gli occhi. Silenzio.

-E di Sakura?-

Sussultai guardandolo negli occhi; ora si sforzava di sorridere. Quel baka...

-Non sono poi così idiota, Sasuke...-

Aprii la bocca per spiegare, ma lui alzò la mano.

-Non dire niente, non mi interessa-

 

-E così domani partirà...-

Annuii all'affermazione di Naruto; chissà come aveva preso lui la cosa...

-A me sta bene, Sakura...-

E mi sembrò che volesse aggiungere altro, ma alla fine se ne andò. Mi toccai il ventre. Sarebbe partito... Guardai fuori dalla finestra e sorrisi, cominciando a piangere. Perchè, Sasuke?

 

-Sakura-chan non è ancora arrivata...-

Mi alzai e cominciai ad andare al check in; sapevo che non sarebbe mai venuta.

-Sasuke-

Mi bloccai.

-Che c'è, Naruto?-

-Anche se lei fa la dura in realtà è quella che soffre più di tutti-

Lo guardai negli occhi.

-Sakura-chan crede davvero nel principe azzurro... E proprio per questo ha incassato peggio di tutti le sue delusioni...-

Rimasi in silenzio.

-E ora tu hai intenzione di andartene?-

Mi misi le mani in tasca, voltandomi e riprendendo a camminare. Io non mi ero mai interessato all'altro sesso e ancora non mi interessava; era Sakura soltanto che mi faceva sentire strano e invece che cercare di capire il motivo di tutto questo non riuscivo a fare altro se non a scappare...

Passarono tre anni e finalmente decisero di rispedirmi a casa; il primo che avvertii fu Naruto, che poi era anche l'unico con cui avevo mantenuto i contatti. Mi parlava di Sakura ogni giorno. Arrivato mi diressi subito a casa sua, come guidato da qualcosa. Dopo un po' di esitazione suonai e chi mi aprì la porta fu Naruto; mi abbracciò.

-Sapevo che saresti venuto qui, Sasuke... Sakura è al lavoro, ma tornerà tra poco-

Cominciai a chiedergli il motivo della sua presenza e quando sentii una voce sussultai. Era una bambina dai capelli neri e gli occhi verdi che mi guardava curiosa.

 

Mi diressi a casa più velocemente possibile, volevo abbracciare ancora la mia bambina! Naruto affermava che l'adoravo troppo e forse era vero, ma che potevo farci? Ogni volta che la guardavo ripensavo a Sasuke... Entrata a casa mi scusai per il ritardo.

-Sakura-

Sussultai nel sentire la sua voce e lo guardai confusa; evidentemente non si aspettava di vedermi. Sorrisi e mi fece vibrare, come tutte le volte del resto...

-Che ci fai tu... qui?-

Non risposi, non lo sapevo neanche io del resto. Non potevo crederci. O forse non volevo saperlo... Sasuke era proprio lì, davanti a me... Che avrei dovuto risponderle? Perchè mi veniva da piangere? Mi avvicinai a lei, sembrava che il suo corpo si muovesse da solo. L'abbracciai e quella scema mi misi a piangere, cominciando a bagnargli la maglietta.

-Mamma-

Guardammo entrambi la mia adorabile bambina. I suoi occhi erano uguali a quelli di Sakura e i suoi capelli erano uguali a quelli di Sasuke.

-Chi è lui?-

Chiese indicandomi. Guardai Sasuke, forse si aspettava che rispondessi io... Avrei dovuto dirle che ero suo padre? Io lo speravo davvero, ma conoscevo Sasuke... La bambina continuava a fissarmi e io, come l'ultima volta, fui pervaso da una strana paura.

  
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