One Piece/All'arrembaggio!, 'Let's fuck (or maybe not)' di My Pride su EFP Fanfiction

Let's fuck (or maybe not) Titolo: Let's fuck (or maybe not)
Autore: My Pride
Fandom: One Piece
Tipologia: Flash Fiction [ 669 parle ]
Personaggi: Roronoa Zoro, Black-Leg Sanji, RuNami ad interpretazione personale
Genere: Generale, Commedia, Vagamente Sentimentale, Vagamente Erotico
Rating: Arancione
Avvertimenti: Shounen Ai, Slice of Life, Spoiler!, What if?
Piscina dei prompt: Zoro/Sanji: Due anni dopo
Winter Challenge: 17° Luogo › Villa in campagna
Vitii et Virtutis: Invidia › Dispetto
Binks Challenge: 13° Casa › 62° Sorpresa
Prompt: 3° Argomento: I cinque sensi › Gusto

ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.

   «Sono due anni che non ci vediamo... e la prima cosa che ti viene in mente di fare è questa?!» sbraitò con voce tenorile Sanji, cercando di staccarsi di dosso le mani appiccicose di quella piovra di Zoro.
    In verità non era neanche sicuro di cosa volesse davvero, lo ammetteva spudoratamente, ma dopo quei due anni di distanza, beh... avrebbe di gran lunga preferito che quell'idiota d'un marimo lo trattasse con un certo riguardo. Poteva capire che, dopo tutto quel tempo, il momentaneo isolamento che avevano deciso in comune di mettere in atto fosse dovuto - che si trovassero in un posto sperduto in mezzo alla campagna innevata era un qualcosa di abbastanza trascurabile -, poteva anche capire che tutto quel tempo in mare gli avesse fritto quel poco di cervello che aveva, ma, dannazione, il suo culo non era dello stesso parere, accidenti!
    «Cos'altro volevi che facessi?» replicò tranquillissimo Zoro, risvegliando Sanji dai suoi pensieri. E quest'ultimo poté vedere un sinistro luccichio nell'unico occhio che era rimasto all'altro.
    Sanji scosse immediatamente il capo, nervoso. «Dannazione, stupido marimo!» sbottò, allontanandogli la mano che si era pericolosamente avvicinata alle sue zone basse, fortunatamente ancora nascoste dalla biancheria intima. «Siamo qui da quanto, un'ora al massimo? E già miri al mio culo, accidenti a te! Per non parlare poi del fatto che in questo fottutissimo posto fa un freddo cane e tu non ti sei nemmeno degnato di accendere il fuoco!»
    Lo spadaccino sbuffò, alzando di poco lo sguardo al soffitto. «Se il problema era questo potevi anche dirlo prima, cuoco».
    «Il problema non è solo questo, marimo pervertito», rimbrottò, aggrottando le sopracciglia. Aveva tratto un lungo respiro per tentare di calmarsi, ma ormai la frittata sembrava essere fatta. E rabbrividì nel momento esatto in cui Zoro fece scorrere due dita lungo il suo petto, sebbene non fu certo di sapere se si fosse trattato semplicemente di un brivido di freddo o di passione. Però gli sfuggì un mugolio fin troppo voluttuoso quando la bocca di quella stupida testa verde si poggiò su uno dei suoi capezzoli, mordicchiandolo e succhiandolo; Sanji strinse le labbra in una linea sottile e socchiuse gli occhi, provando a scansare Zoro ancora una volta, anche se si vedeva lontano un miglio che, in fondo in fondo, quelle attenzioni che gli stava rivolgendo non gli dispiacevano poi più di tanto e ci stava decisamente prendendo gusto. Lasciò dunque che lo spadaccino gli si facesse più vicino, assaporando le sue labbra quando si unirono in un bacio; le mani gelate corsero rapide verso i fianchi nudi di Zoro, scendendo poi svelte verso le cosce muscolose, e Sanji si sarebbe anche lasciato andare del tutto se dei colpi alla porta d'ingresso non l'avessero riscosso.
    «Sanji ~♥!»
    Nel sentire la voce di Rufy, così alta e potente che sarebbe stato difficile far finta che fosse stata soltanto un'allucinazione, Sanji sbiancò. «Sono già qui!» esclamò nervoso, scansando di malo modo lo spadaccino. «E tu non mi hai fatto nemmeno preparare la cena, accidenti!» soggiunse, e il tono in cui lo disse sembrò assolutamente disperato. Beh, ma ormai lo sapevano tutti quanto cucinare fosse un rituale sacro, per il cuoco. In fretta e furia, dunque, arraffò i calzoni e se li infilò, recuperando la giacca per cominciare ad abbottonarla strada facendo; uscì dalla camera gridando agli ospiti di aspettare un secondo, lasciando però con tanto d'occhi lo spadaccino.
    Issandosi a sedere, Zoro, boccheggiando, guardò la soglia oltre la quale era sparito Sanji, incredulo a dir poco. Sbagliava o, dopo tutto quel tempo che aveva passato in mare, alla fine il cuoco l'aveva bellamente mollato da solo senza dargli nemmeno un assaggio decente? E tutte le sue storie sul voler sfamare tutti? Dov'erano finite? Chi sarebbe rimasto a bocca asciutta sarebbe stato lui, lì, non di certo quell'ingordo di un Capitano.
    Sbuffando sonoramente, Zoro imprecò a denti stretti, e, dopo aver incrociato le gambe nude sul materasso, si scompigliò nervosamente i capelli. Anche per quella sera non se ne sarebbe fatto niente, maledizione.

_Note inconcludenti dell'autrice

Mi sono fermata giusto in tempo, per fortuna v.v
In verità anche questa storia è un tantinello assurda, però One Piece mi fa venire in mente solo storielle divertenti x)
Qualche veloce spiegazione, comunque, altrimenti tutta la storiella che mi sono costruita non reggerebbe: rammentate la flash Perseguitato? Bene. Nella mia testolina la ciurma riprende il mare, però, avendo in gestione un ristorante, Sanji decide di restare lì in attesa del ritorno di Zoro. Che poi passano due anni non è una cosa così bizzarra, conoscendo lo spadaccino e quel Capitano assurdo... x)
Come sempre, comunque, commenti e critiche sono ben accetti :3
Alla prossima. ♥

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