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Autore: _Globulesrouge_    25/09/2011    14 recensioni
One Shot Stefan e Klaus post 3x02
“Erano diventati rabbiosi…’’ un sospiro che parve durare un’eternità.
“Ne ho uccisi un paio…’’ continuò quasi come se ogni parola che gli uscisse dalla bocca fosse nient altro che un salto nel vuoto dalla cima più alta che conoscesse, “gli altri si sono semplicemente dissanguati’’ concluse prima che la voce potesse morirgli in bocca del tutto.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Klaus, Stefan Salvatore
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Echo, echo is the only voice coming back.



Note iniziali e contestualizzazione: One shot missing moment ambientata nella puntata 3x02 di Vampire Diaries avente come personaggi Stefan e Klaus.




“Erano diventati rabbiosi…’’ un sospiro che parve durare un’eternità.
“Ne ho uccisi un paio…’’ continuò quasi come se ogni parola che gli uscisse dalla bocca fosse nient altro che un salto nel vuoto dalla cima più alta che conoscesse, “gli altri si sono semplicemente dissanguati’’ concluse prima che la voce potesse morirgli in bocca del tutto.
Stefan lanciò a terra il corpo a cui aveva strappato il cuore per salvare il bel sedere di suo fratello; ancora una volta.
“Alla fine…’’ sospirò Klaus avvicinandosi a lui di nuovo, “alla fine sono morti tutti’’.
Stefan immobile a fissarlo negli occhi, sicuro che quella calma apparente non sarebbe durata ancora a lungo.
Un urlo animalesco si levò dall’ibrido, un urlo che aveva semplicemente lo scopo di tirare fuori la rabbia che aveva dentro, lo scopo di trovare uno sfogo da qualche parte affinché non venisse ucciso da quel sentimento di furia che lo stava corrodendo dentro.
“Ho fatto tutto quello che mi è stato detto!’’ esclamò; le lacrime quasi agli occhi per la troppa rabbia.
“Sarei dovuto riuscire a trasformarli’’ disse nuovamente guardando Stefan ma questa volta i suoi occhi gli parvero pericolosamente più calmi.
“Ho spezzato la maledizione, ho ucciso un lupo mannaro, ho ucciso un vampiro’’ passò in rassegna quello che aveva dovuto fare per portare a termine i suoi progetti, come una lista della spesa, come un incantesimo folle in cui un solo ingrediente mancante avrebbe potuto cambiare tutto quanto.
“Ho ucciso la doppelgager’’ concluse fissando il vuoto di fronte a lui e constatando che nessun pezzo del puzzle che per secoli aveva cercato di ricostruire era andato perduto.
Stefan rimase immobile a fissarlo, un nodo alla gola gli impastò la bocca costringendolo a deglutire. La doppelganger non era morta, era per la sua vita e per la sua salvezza che adesso lui stava passando tutto questo.
Elena era viva, il piano di Klaus non sarebbe mai potuto funzionare, ma l’ibrido non avrebbe potuto saperlo.
“Stai da schifo!’’ Klaus si avvicinò a lui, con un lampo di luce nelle pupille, quasi come se tutta la rabbia che aveva sputato fuori adesso fosse tornata dentro di lui a ridargli vigore e forza ancora una volta.
“Sto morendo, se non ricordo male’’ Stefan gli sorrise; l’argomento doppelganger era stato superato, Klaus non si era accorto del suo turbamento, Klaus si fidava della sua parola nonostante tutto.
“E tu non vuoi curarmi’’ esclamò di nuovo fissando l’ibrido negli occhi e mostrandogli il braccio dilaniato dal morso del lupo.
Klaus non smise di gaurdare Stefan e l’ultimo dei suoi possibili ibridi a terra privo di vita trattenendo le lacrime amare di delusione e rabbia che tentavano di affacciarsi ai suoi occhi glaciali, ma che non avrebbero mai dovuto trapelare per la sua stessa essenza di vampiro algido e privo di sentimenti.
“Ho dovuto ucciderlo’’ disse Stefan camminando a testa alta e avvicinandosi pericolosamente a lui, “ti ho deluso, mi dispiace così tanto’’ continuò con la voce leggermente incrinata, “fai quello che devi’’ concluse abbassando il capo quasi come a volersi consegnare nelle mani di colui che avrebbe dovuto ucciderlo perché indegno di stare al suo fianco e far parte del suo glorioso progetto.
“Doveva funzionare’’ gli rispose Klaus ringhiando tra i denti e girando su stesso perché Stefan non potesse cogliere quel suo attimo profondo di debolezza e malinconia che lo stava invadendo.


Hello, hello
anybody out there?
'cause I don't hear a sound
alone, alone..


“Cosa sei?’’ il padre lo guardò con gli occhi spalancati vedendo come il proprio figlio vampiro si stava trasformando sotto gli influssi della luna piena.
“Cosa è?’’ disse rivolgendosi a sua madre mentre fissava il figlio in preda agli spasmi ululare spaventosamente, inconscio anch’esso di ciò che gli stesse accadendo.
“Non è possibile’’ sua madre si avvicinò a Klaus quasi come a volerlo proteggere dalla furia del padre, mentre fissava i suoi grandi occhi azzurri diventare gialli come quelli di un animale.
“Cosa non è possibile?’’ suo padre si avvicinò alla donna strattonandola per la veste e allontanandola da quel bambino che si stava trasformando suo malgrado in un mostro sconosciuto e privo di precedenti.
“Lui non è tuo figlio… io non credevo che potesse succedergli una cosa del genere!’’ esclamò la donna piangendo e guardando suo marito con gli occhi gonfi di lacrime.
“Chi è suo padre puttana?’’ l’uomo era ormai fuori di sé e si avvicinò alla donna in modo minaccioso.
“Un lupo mannaro’’ gli sputò in faccia la giovane, “mi ha preso con la forza, cosa avrei dovuto fare?’’ la moglie indietreggiava su se stessa senza staccare gli occhi dall’uomo che la guardava ormai con profondo disprezzo. “Non potevo abbandonarlo, non potevo buttarlo via, lui era solo un bambino, non aveva colpa!’’ concluse la vampira appellandosi alla misericordia del marito. “L’hai cresciuto tu, insieme agli altri, l’hai cresciuto come se fosse tuo, sei tu suo padre’’ sospirò un ultima volta abbassando il capo di fronte a lui e sperando ancora nella sua pietà.
L’uomo si trasformò in vampiro ancora fuori di sé e strappò il cuore dal petto della moglie, come ogni adultera avrebbe meritato di morire e continuò a fissarla finché non vide i suoi occhi spengersi e il suo corpo diventare grigio come la morte.
“No, madre, no!’’ Klaus si avventò sul padre ancora fuori di sé per l’enorme potere che la luna gli stava conferendo, “hai ucciso mia madre perché?’’ ruggì rabbioso mentre degli enormi denti, troppo grandi sia per un lupo che per un vampiro affondavano senza pietà nella pelle del carnefice di sua madre.
Che tu sia maledetto mostro aberrante!’’ disse il padre prima di morire dilaniato da quel morso velenoso accanto al corpo della moglie che aveva appena ucciso.
Klaus osservò le proprie mani sporche del sangue dei genitori, i fratelli che lo guardavano terrorizzati, incolpandolo della loro morte e lasciandolo solo. In fondo Klaus non era il loro vero fratello, non era più niente per nessuno adesso che sua madre era morta a causa sua e suo padre era stato ucciso dalle sue stesse mani.
La luna scomparve dal cielo quella notte come eclissata da una forza misteriosa di cui neanche Klaus seppe mai spiegarsi l’essenza, il suo corpo tornò nuovamente delle sembianze umane e quella fu l’ultima notte in cui la luna riuscì ad avere un qualche effetto su di lui.
Prima di andarsene da solo osservò piangendo il volto spento della madre; il volto della doppelganger.
Negli anni a venire i fratelli si ricongiunsero a lui, perché più forte, perché più ricco, perché più potente. Klaus sapeva di avere il loro rispetto soltanto perché incuteva loro paura, soltanto perché erano costretti, ma Klaus era sicuro che se avessero potuto scegliere gli avrebbero voltato le spalle; ancora una volta.
Alla fine lui non era il loro vero fratello, era solo un bastardo; il bastardo che aveva causato la morte dei loro genitori.
La solitudine era l’unico sentimento che lui era stato in grado di provare, Klaus era sempre stato solo, soltanto la sua ombra non l’aveva mai abbandonato.


my shadow, shadow
is the only friend that I have



Il passo di Stefan ancora proteso verso di lui, fece sussultare Klaus distogliendolo dai suoi mesti pensieri.
Fissò un'altra volta la coltre di cadaveri stesa di fronte a lui; i cadaveri che sarebbero dovuti essere i suoi nuovi fratelli.
“A quanto pare sei l’unico compagno che mi rimane’’ disse quasi sospirando lanciando a Stefan la bottiglia di birra che aveva riempito con il suo stesso sangue; il sangue che l’avrebbe guarito.
“Sai?’’ continuò Klaus allargando le braccia quasi ridendo di se stesso, “avevi ragione, non avrò mai dei soldati, non avrò mai dei compagni, al massimo degli schiavi ma nient’ altro!’’ la sua voce ormai del tutto incrinata tradiva il suo sguardo fiero e sicuro di sé.
“Se non avessi avuto bisogno del mio sangue nemmeno tu saresti tornato’’ urlò ridacchiando istericamente mentre Stefan continuava a fissarlo negli occhi.
“Nessuno merita di essere solo’’ gli rispose Stefan senza smettere di fissarlo, quasi come se avesse potuto leggere i tristi pensieri che avevano avvolto l’animo del crudele ibrido pochi attimi prima, “nemmeno tu’’ concluse bevendo il suo sangue e osservando il suo polso guarire all’istante.
“Sappiamo entrambi perché mi stai seguendo Stefan, sappiamo entrambi che in realtà non vorresti essere qui’’ gli sputò in faccia Klaus facendogli cenno di seguirlo per andarsene definitivamente da quel posto.
“Sarei tornato da te comunque’’ gli rispose il vampiro pensando che se avesse potuto portare anche solo un briciolo di sentimenti umani nel cuore dell’ibrido quel viaggio allora avrebbe avuto davvero un senso; un senso anche per lui.


I'm out on the edge and I'm screaming my name
like a fool at the top of my lungs
sometimes when I close my eyes I pretend I'm alright
but it's never enough
cause my echo, echo
oh my shadow, shadow





SPAZIO AUTORE:
Salve a tutti...dopo un secolo torno a pubblicare su TVD e con grande sorpresa non è una OS Delena...mi hanno colpito troppo Klaus e Stefan nella puntata 3x02 e spero di aver riempito il missing moment decentemente...XD il flashback era una follia totale e spero che il tutto non sia orribilmente ooc ma volevo dedicare qualcosa al mio piccolo Klaus solo soletto e dovevo scrivere per forza qualcosa per placare il mio animo. Spero che qualcuno lascerà un commento a questa follia totale. Grazie a tutti quanti per l'attenzione.
  
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