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Autore: Joey Potter    25/09/2011    3 recensioni
[Creaturina nata grazie al drabble day! organizzato da Chu e Nefene]
Daphne Greengrass aveva sempre detestato con ogni fibra del proprio corpo il colore bianco.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Daphne Greengrass, Pansy Parkinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Titolo: Notte in bianco
Personaggi/Pairing: Daphne Greengrass/Pansy Parkinson
Rating: verde
Avvisi: Femslash
Prompt: Notte in bianco

Note:Ho aggirato il prompt in maniera vergognosa ma mi piace da impazzire.
E comunque non è affatto sano, tentare di scrivere qualcosa di serio mentre nella testa risuona Chris Colfer e il suo “married by thirty…LEGALLY!”

Scritta per il "Drabble day", stupenda iniziativa delle stupende Chu e Nefene.

 

La dedica suonerebbe scontata.
Però c’è,  e lo sai.

 

Notte in bianco



 
Daphne Greengrass aveva sempre detestato, con ogni fibra del proprio corpo, il colore bianco.
A tutti coloro i quali le facevano notare quanto fosse assurdo avercela con un colore, Daphne esibiva una smorfia snob e replicava tagliente “non dona alla mia nobile carnagione.”
Poi una mattina Pansy l’aveva sorpresa a piangere sul vestito da sposa della sorella – mentre le frasi: “oh, Astoria si sposerà prima di te, Daphne, non è buffo?”; “Ehi, ma tu quando convolerai a nozze, Daphne?” ; “Cominci ad avere una certa età, se non ti dai una mossa non troverai nessun fidanzato" risuonavano odiose alle orecchie di entrambe – e tutto quell'odio, prima inspiegabile, aveva acquistato un senso.
“Perché stai piangendo?”, le aveva chiesto accarezzandole i capelli con una delicatezza che riservava solo a lei.
Daphne aveva tirato su col naso rumorosamente, e per qualche secondo le era balenata nella mente l’idea di soffiarsi il naso con quell’odioso pezzo di stoffa fatto di eleganti trini e signorili merletti.
“Perché io non… perché noi non… ” aveva balbettato tra le carezze di Pansy. “Il bianco è un colore orribile. Detestabile. Stupido.”
L'altra ragazza aveva ridacchiato lievemente, e con infinita pazienza era riuscita a distogliere Daphne dall’intento iniziale di rovinare il vestito della sorella: Astoria non aveva alcuna colpa, in merito alla legalizzazione dei matrimoni omosessuali.
Poi Pansy l’aveva baciata con vigore, perché si ricordasse che il bianco non poteva proprio cambiare alcunché.
 
 

*

 
 
Daphne Greengrass aveva sempre detestato, con ogni fibra del proprio corpo, il colore bianco.
Quindi era alquanto bizzarro – almeno per quelli un po’ tardivi e i (pochi) Grifondoro presenti – che anni dopo il tentato assassinio di un vestito, lei indossasse un raffinato e sfacciato abito bianco.
Ma Daphne sembrava non vederli nemmeno, gli sguardi stupiti degli invitati e ignorava con piacere quelli infastiditi: Pansy la stringeva felice a sé, con un sorriso che addolciva i suoi lineamenti duri e aristocratici, e volteggiando tra la musica, i bicchieri di champagne, i fuochi d'artificio – "Sul serio Daphne, anche i fuochi?" "Voglio tutto Pansy, tutto, perché aspetto da troppo tempo questa nostra notte" –  e le risate degli amici, la sua notte in bianco ardeva finalmente incontrastabile.





   
 
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