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Autore: Naky_Loveless    25/09/2011    2 recensioni
Per il Contest Drabble-Day su prompt:
scrivere una fanfiction in cui siano presenti tutte le lettere dell'alfabeto
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Harry/Severus
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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A.

Mi tendi la mano e sussurri: “Andiamo?”. Non sono pronto ad afferrarla, tutto è successo troppo in fretta, non sono stato capace nemmeno di argomentare qualcosa di sensato. Mi alzo dalla poltrona e ti indico di precedermi, ti seguirò non posso fare altrimenti.

 

B.

Nel tuo appartamento ti avvicini al mobiletto Bar. La furia con cui mi hai trascinato insieme a te di colpo sparita, sei un bambino che non ha mai avuto la possibilità di essere infantile. Io pensavo di essere un uomo senza sentimenti, invece sono qui senza parole, non è una condizione abituale per me.

 

C.

Di fronte al Camino, con la veste coperta di cenere il mio cuore sembra debba spaccarsi. Ti voglio, dolorosamente. Devo trattenermi dall’agguantarti tra le mie braccia. Fino a che punto vuoi spingerti, fino a che punto sei sicuro di quello che vuoi?

 

D.

Hai preso la tua Decisione, sei stato molto determinato. L’unica cosa che sono riuscito ad esprimere è stata una flebile protesta: Sono un vecchio. La tua risposta è stata molto chiara: “’Fanculo l’età.”

 

E.

Mentre ancora sei girato verso i liquori, non mi guardi e non ti muovi. In quel tuo modo caratteristico ed Eloquente mormori: “Ehm…”.  Ed un sorriso sale verso le mie labbra, dopo anni di scuola e di punizioni il tuo vocabolario è ancora così limitato.

 

F.

Muovo due passi nel salotto, Fermandomi appena prima del folto tappeto. Mi guardo intorno, il tuo appartamento è semplice, il divano sembra comodo e per mia gioia non ci sono stendardi rossi/oro alle pareti.

 

G.

Ti Guardo, ma sei ancora voltato.  Forse immagini di ricevere delle risposte da quel mobiletto o di ricevere coraggio dai bicchieri. Non posso fare a meno di lanciare una sferzata di sarcasmo.

 

H.

“Harry Potter Ha intenzione di versare quel drink o solo di guardarlo?” Esclamo e mi costringo a restare immobile, quando invece quello che vorrei è spingerti contro il muro e bloccarti ogni possibilità di fuga, di movimento, di azione.

 

I.

Le tue spalle sussultano e si piegano. Poi sembri Immobilizzarti ancor più di prima. Forse mi dovrei limitare, ovviamente sei a disagio, ma le abitudini sono così difficili da eliminare. Dopo anni di insulsi alunni incapaci, di doppiogioco come spia, di maschere di indifferenza.

 

J.

“Le va bene del Jack Daniel’s? Oppure posso far portare qualcosa da Hogwarts.” La tua voce ha perso il tono, sembri un’altra persona rispetto al giovane poco fa si è dichiarato nel mio ufficio, che ha esclamato di amarmi e mi ha pregato di concedergli una possibilità.

 

K.

Un forte Crac alla mia destra avvisa l’arrivo dell’elfo Kreacher. Prostrato ai tuoi piedi comincia ad elencare tutto quello che potrebbe portare dalle cucine. I suoi occhietti sono pieni di speranza, ti ha accettato come suo padrone alla fine.

 

L.

Finalmente ti giri e balbettando rassicuri l’elfo di non aver bisogno di nulla. Lo ringrazi e lo inviti a tornare a scuola, l’elfo non sembra troppo sconvolto dal tuo comportamento molto probabilmente ha accettato il fatto che non sarai mai un padrone crudele e severo come Lucius lo era per Dobby.

 

M.

“Si sieda.” Mi Mormori senza alzare lo sguardo. Eppure agogno che quei tuoi occhi verdi si posino su di me. Non voglio sedermi voglio baciarti, voglio farti mio, voglio darti quello che mi hai chiesto. Voglio leccare quelle tue labbra rosse e baciare la tua clavicola sporgente. Voglio possederti e marchiarti, ma devo moderarmi.

 

N.

Nel mio ufficio eri così pieno di passione, ora sembri non avere Nessuna intenzione di mettere in pratica le tue parole. Hai fatto chiaramente capire che non ti saresti mosso dalle mie stanze private fino a quando non ti avessi dato un chance. Forse il fatto che ho accetto praticamente subito ti ha spiazzato. Per troppo tempo mi sono tenuto a distanza per troppo tempo ho mentito a me stesso. Tu Harry Potter mi fai ammattire.

 

O.

I miei Occhi scivolano sulla tua persona: “Mi corregga se sbaglio, ma non siamo qui per un motivo preciso?”. Cerco di provocare una tua reazione. Sono pronto ad andarmene se hai cambiato idea, ovviamente non è quello che vorrei. Non potrei forzarti, ma ne rimarrei abbondantemente deluso nello scoprire che era un beffa. Sono finiti i tempi delle punizioni, quantomeno quello delle punizioni scolastiche… quelle in camera da letto se me le permettessi sarebbero ben accette.

 

P.

Sussulti di nuovo, le tua labbra sembrano sillabare Mi Perdoni Signore. Quelle labbra mi ipnotizzano. Mi prende violentemente la voglia di morderle. Costringo i miei piedi a rimanere fermi, non voglio spaventarti, ma per quanto ancora riuscirò a starti lontano? Il tuo corpo mi chiama con una dolce voce melodiosa.

 

Q.

Quando ho cominciato a guardarti in Questo modo? Da quando ho cominciato a sentire Quello che sento?

 

R.

Dalla fine della guerra potrei Rispondermi se voglio mentire a me stesso. Dal primo giorno di scuola quando i tuoi occhi hanno incrociato i miei per una frazione di secondo per essere onesto. Ora sono qui di fronte a te, sento di dove allentare la tua tensione: “Potremmo cominciare chiamandoci per nome.”

 

S.

I tuoi occhi si fissano nei miei, prendi un respiro profondo prima di dire con voce forte e decisa “Severus.” Ora sembri il giovane uomo che mi ha stregato, per anni mi sono convinto fossi un superficiale ragazzino in cerca di notorietà. Fino a quando non hai iniziato a nasconderti nel mio ufficio per scappare dai cosiddetti fan. Per farti trattare con severità da me e ritrovare così il tuo equilibrio.

 

T.

La Tensione sembra spazzata via come per magia. Sorridi e anche le mie labbra si tendono. Ora è più difficile rimanere fermo, attendo che sia tu a raggiungermi, che sia a tu a stabilire il tempo della danza di seduzione che vuoi condurre.

 

U.

Il sogno di Una vita è di fronte a me. Inutile mentire, in qualche modo il nostro legame è andato oltre quello di studente e professore. Abbiamo perso tempo, c’erano le nostre posizioni e c’era la guerra e il Lord Oscuro che incombeva sul tuo futuro, ma ora nulla può ostacolare la nostra unione.

 

V.

Ti sei fiondato nel mio ufficio e i tuoi Vaneggiamenti erano pericolosamente simili ai miei sogni più proibiti. La scuola si è conclusa, la guerra è finita. Sei maggiorenne e libero, io sono maggiorenne ormai da tempo e finalmente libero.

 

W.

Quando ti ho risposto affermativamente hai esclamato: “Wow.” Forse ti aspettavi un rifiuto. La tua insicurezza è quasi tenera, di fronte al Lord Oscuro non hai avuto un momento di tentennamento, ti sei parato davanti a lui come uno scudo a proteggere tutti coloro che ami e l’hai spazzato via come un essere insignificante.

 

X.

Davvero non ti sei mai accorto dei mie sguardi? I miei occhi non bruciavano sulla tua pelle come uno Xilografo con il legno? Avrai creduto fosse odio, ho cercato di ingannare me stesso durante le lezioni. Credevo davvero di odiarti, credevo fermamente fossi irritante, forse è grazie a questo che sono ancora vivo.

(*1)

 

Y.

La mia pazienza si è esaurita, se aspetto che sia tu a fare la prima mossa potremmo rimanere a guardarci per tutta la notte. La tua prima mossa forse l’hai già fatta correndo nel mio ufficio, ora forse tocca a me, ma non riesco ad evitare che dalla mia voce trapeli l’acidità di uno Yogurt andato a male.

 

Z.

Allungo le mie mani con i palmi verso l’alto, ora sono pronto ad afferrare le tue e autoritario ti ordino: “Harry, lascia stare l’alcool, ti esploderà la Zucca se ci pensi troppo. Baciami!”

 

 

 

 

(*1) Xilografia: tecnica di incisione su legno. Xilografo: colui che esegue xilografie.

 

  
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