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Autore: L_Fy    26/09/2011    2 recensioni
Sono passati due anni dagli eventi raccontati in The Runners. In questo lasso di tempo l’organizzazione delle Orion è molto cambiata: Un nuovo Consiglio governa le Orion, ma tra la gente comune regna una certa anarchia di pensiero che prima, con la Ars Space Corp., non esisteva minimamente. La criminalità dilaga, i Runners, decimati in numero e demotivati, si lasciano facilmente corrompere, la gente sempre più spesso sparisce nei meandri delle enormi navi spaziali e dei loro corpi reali e digitali non si ha più traccia… In questo clima di violenza e di precarietà, la Tau Centauri, longeva squadra di Runners al servizio del CDI, svolge ancora con successo il suo compito di paladina dell’ordine e della legalità…
Genere: Azione, Science-fiction, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Platform:        DN Anemy Pub
Digi-Alias :    Themselves
 
“Questo posto è fantastico!” esclamò pieno di entusiasmo il Runner David Hanson accomodandosi sulla poltroncina nel separé. Il suo compagno fece un sorrisetto condiscendente e lo imitò, sedendosi di fronte a lui e appoggiando pigramente i gomiti sul tavolo: erano appena arrivati all’Anemy Pub ma era chiaro che il giovane era un habitué, considerando la sua naturalezza nel muoversi in quell’ambiente fumoso e caotico.
“Niente di che” minimizzò vago sorridendo “Quando non siamo nel Limbo, questa è la meta fissa preferita della squadra per discutere dei casi che abbiamo in corso. E siccome ci hanno chiuso per l’ennesima volta l’accesso al Limbo per disinfestazione… eccoci qua.”
David fece un ampio sorriso al suo compagno: quella mattina era stato convocato d’urgenza dal CDI per un nuovo incarico dove gli avevano comunicato che doveva fungere da rimpiazzo nella squadra Tau Centauri. L’umore del giovane era balzato alle stelle: la Tau Centauri!! Chiunque avesse ambizione di diventare Runner nella vita conosceva quel nome leggendario e lo venerava. Quella era la mitica squadra che due anni prima aveva scoperchiato il calderone degli affari illeciti della Corp., sconvolgendo l’organizzazione sociale ed economica di tutte e quattro le Orion! Far parte della Tau Centauri era il massimo dell’onore a cui un Runner potesse aspirare. I componenti di quella squadra erano considerati degli eroi, all’Accademia dei Runners. Quando Garrie O’Brian era comparso alla sede del CDI presentandosi come un componente della Tau Centauri, per poco David non era caduto in adorazione ai suoi piedi, abbagliato. In realtà, O’Brian si era dimostrato essere un ragazzo incredibilmente semplice e alla mano ed anche molto più giovane di quanto ci si aspettasse. Con quel faccino sorridente e spensierato, non aveva proprio l’aria di uno spietato e feroce Runner pluridecorato. Era riuscito a mettere David immediatamente a suo agio, parlandogli del più e del meno con leggerezza e l’ammirazione di David  nei suoi confronti era cresciuta a dismisura quando,  al loro ingresso all’Anemy Pub, frotte di giovani donne erano sciamate intorno a loro salutando e schioccando sonori baci di benvenuto.
“Che c’è, ti danno fastidio le ragazze?” rise Garrie quando lo vide in sincero imbarazzo.
“Ci mancherebbe” rispose prontamente David scuotendo il capo” E’ che non sono abituato ad avere intorno tante femmine in un contesto ludico. Quando sei in Accademia non hai molte occasioni del genere. E le donne Runners, per la maggior parte, sono delle cozze spocchiose e incarognite, se non usano dei digi-alias.”
“Sante parole” approvò Garrie “Capisco cosa vuoi dire. Le donne Runners sono la cosa meno simpatica che possa capitare ad un uomo…peggio di una qualsiasi malattia venerea.”
David non commentò: quel Garrie doveva essere un vero cultore del gentil sesso poiché ogni femmina che passava di lì lo conosceva e non mancava di  dirgli qualcosa o di lanciargli qualche allusivo e smagliante sorriso.
“Ordiniamo?” domandò Garrie.
“Per me va bene” rispose David, entusiasta “Ma non aspettiamo gli altri?”
“No” rispose Garrie alzando un braccio mentre una cameriera bionda si avvicinava ancheggiando al loro tavolo con un gran sorriso scintillante “Due birre, gioia, grazie. Pat e Morales sono in postazione nella Terra di Nessuno a cercare un contatto per infiltrarci sulla DDW dove dovremo lavorare. Il capo ci raggiungerà qui per parlarci della missione di stasera, ma non beve se non è di cattivo umore. E, conoscendo le conseguenze del suo cattivo umore, è molto meglio per noi che stasera non beva.”
“Il capo…Cardinale, giusto?” domandò David pronunciando il suo nome con autentica venerazione “Che tipo è? Deve essere un uomo tutto d’un pezzo per aver fatto quello che ha fatto due anni fa…”
Garrie per poco non si strozzò scoppiando a ridere mentre beveva la birra che la cameriera gli aveva prontamente portato. Poi si ricompose e piantò in faccia a David due seri occhioni azzurri.
“A dire il vero, due anni fa Cardinale non era il capo: comunque sì, è effettivamente una persona tutta d’un pezzo” lo informò truce, glissando sul fatto che Cardinale, il capo della Tau Centauri, l’uomo che David ammirava così tanto,  era in realtà una donna “Ma è anche intransigente e carogna più di chiunque al mondo. O fai quello che dice, o ti sbatte fuori dalla squadra nel giro di due secondi. Tu devi essere il millesimo rimpiazzo che chiede al CDI e li ha demoliti tutti prima ancora della fine della loro prima missione.”
“Dai…non può essere così bastardo…” cercò di minimizzare David, ma Garrie continuava ad annuire convinto.
“La sua bastardaggine non ha pari in tutte le Orion”
“Cavolo” deglutì David già in ansia “C’è niente che possa fare per ingraziarmelo da subito? Voglio dire…che tipo di persona si aspetta?”
Garrie rimuginò seriamente mentre gli occhi gli brillavano di una sospetta luce divertita.
“Bè…direi che ti converrebbe fargli vedere subito che sei un tipo deciso: gli vanno a genio le persone con le palle. Ah, e dovresti fargli capire da subito che ti piacciono le donne. Sai, ha tendenze omofobiche…”
“Oh, bene…” mormorò David con un’espressione di sollievo sul viso “Se, per esempio, arrivasse adesso, e mi trovasse incollato a qualche bella sventola?”
“Sarebbe subito più malleabile.” rispose Garrie con un sorriso perfido.
David cominciò a guardarsi intorno febbrilmente in cerca di una preda mentre Garrie ridacchiava esilarato sotto i baffi.
Scrutò per un pezzo il locale finché il suo sguardo non si fermò su quello che sembrava il tipo adatto: bruna, occhioni da cerbiatto e labbra imbronciate, magrolina ma non troppo, da quanto si poteva capire dai larghi pantaloni kaki e dalla maglietta bianca oversize. Carina, ma poco appariscente, leggermente accigliata e, soprattutto, sola.
“Che ne dici di quella bruna che è appena entrata?” domandò eccitato a Garrie che si girò a guardare, perdendo di colpo il buonumore.
“Jude?” chiese trasecolato mentre la ragazza si avvicinava a passo di marcia.
“Oh, che fortuna, sta venendo proprio qui!” si elettrizzò David alzandosi in piedi.
“Ehm…guarda, David, che quella è…cioè, non è…” borbottò Garrie, ma ormai era troppo tardi: David si era piazzato davanti alla ragazza sfoderando il suo migliore sorriso da rubacuori.
“Hei, bellezza…cerchi compagnia?” disse cercando di rendere la voce sexy e suadente.
Garrie trattenne il fiato, indeciso se scoppiare a ridere o darsela a gambe, mentre la ragazza sollevava uno sguardo freddo e aggrottato sul giovane Runner, con la stessa aristocratica alterigia di una nobildonna verso uno schiavo che le ha impudentemente rivolto la parola.
“Chi accidenti è questo mentecatto?” disse infine annoiata, rivolta a Garrie che era diventato rosso come una cresta di gallo per trattenere le risate.
“Che classe, capo!” proruppe questi ridendo, incapace di trattenersi oltre “Adesso faccio le presentazioni: questo è David, il rimpiazzo mandato dal CDI. David, questa è Jude Cardinale, il capo supremo della Tau Centauri.”
David ci mise qualche secondo ad assimilare la notizia, mentre il sorriso gli si pietrificava sulle labbra lentamente.
“Ca-Cardinale…?” chiese confuso, la faccia congelata in un’espressione attonita.
Cardinale stava intanto radiografando il giovane da capo a piedi e le sue labbra si pressavano in una piega dura e adirata.
“Il rimpiazzo?” sibilò infine facendolo tremare leggermente “Quei disgraziati del CDI! Ma da dove ti hanno preso? Alla scuola per ritardati di mente o all’asilo d’infanzia?”
“Hei, Cardinale” cercò di ammansirla Garrie di nuovo serio “Il ragazzo non ha colpa. Non sapeva che eri tu. Stavamo giochicchiando ed io l’ho un po’, come dire, istigato a provarci con una qualsiasi e sei capitata proprio tu fra capo e collo, così…”
Cardinale si sedette al tavolo sbuffando, imitata da Garrie mentre David restava impalato nella sua posizione, ancora apparentemente immerso fino al collo nella vergogna.
“Ho immaginato che fosse farina del tuo sacco” disse acida Cardinale chiamando con un gesto imperioso la cameriera che si avvicinò di nuovo al loro tavolo, meno sorridente di prima “Altrimenti questo pannolone dipendente starebbe già spazzolando il pavimento con i denti. Tu siediti: ti si è ibernato il neurone? Un whisky, cocca, e alla svelta. Anzi, facciamo una bottiglia.”
“Ai” mormorò Garrie depresso mentre David si sedeva lentamente di fronte a loro “Che ti è successo, capo? Crisi col CDI o è un po’ che non pattugli?”
Cardinale gli lanciò uno sguardo di traverso e si versò un abbondante bicchiere del liquore che la cameriera aveva appena portato al tavolo.
“Sei davvero divertente, Garrie-O. Mi sto sbellicando, anche se non sembra. Allora, rimpiazzo, puoi ripescare la lingua dai succhi gastrici e dirmi come ti chiami?”
“Come…? Cosa…?” ripeté frastornato David, poi un guizzo di intelletto tornò ad infiammargli le meningi e si schiarì la voce “Ah, sì, certo. David Hanson, Runner classe 3C, proveniente dalla squadra Delta Fighter. Vorrei scusarmi per la mia infelice presentazione, sono davvero mortificato e ti assicuro che…”
“Sì, sì, tranquillo” lo interruppe Cardinale infastidita “Conosco Garrie e so con che infantili meschinità si diverte.”
Garrie le sorrise serafico, per niente scosso dal rimprovero muto che trasudava dallo sguardo della donna. Riportando l’attenzione su di lui, Cardinale si sporse verso David che trattenne il respiro preoccupato.
“Avevo chiesto un rimpiazzo serio e per l’ennesima volta mi hanno mandato un pivellino. Pazienza, andrò a strillare dopo col CDI. Adesso sei qui e mi servi per la missione di stasera, quindi apri bene i padiglioni auricolari e ascolta quello che dico, perché non ho intenzione di dirtelo di nuovo. Chiaro?”
“Paganini non ripete” ridacchiò Garrie sorseggiando la sua birra e Cardinale si girò verso di lui, esasperata.
“Non interrompere, ammasso di ormoni ambulante. Nemmeno sai chi era Paganini.”
“Certo che lo so: un mafioso italoamericano, no?” protestò Garrie ma Cardinale lo ignorò di nuovo puntando gli occhi scuri su David.
“Prima cosa: la squadra è attualmente composta da me, il tattico O’Brian nella persona del deficiente qui accanto, il tecnico delle comunicazioni Morales e il logistico Patterson. Teoricamente tu dovresti fungere da programmatore, ma tra noi sappiamo che tutti devono saper fare tutto. Io coordino la squadra e la mia parola è la Bibbia: quindi tu fai quello che ti dico esattamente quando te lo dico, fosse anche di buttarti nudo giù da un ponte. Hai capito il primo punto, figliolo, o devo farti un disegnino?”
“La mia parola è la Bibbia” la scimmiottò Garrie, irriverente “Tu fai quello che ti dico esattamente quando te lo dico….puah.  Stai cominciando a diventare un po’ troppo megalomane, capo. Prova a dirlo a me di buttarmi nudo giù da un ponte e poi vedi che succede.”
David gli lanciò uno sguardo a metà tra l’ammirato e lo scandalizzato mentre aspettava col fiato sospeso che quella virago che aveva davanti tirasse fuori un coltello da macellaio e sgozzasse il suo irriverente collega. Cardinale si girò verso Garrie,  accigliata, ma un sorriso represso le tremava sulle labbra.
“Senti, vuoi chiudere quella fogna e lasciarmi fare il mio lavoro in santa pace, grazie?”
“Il tuo lavoro non contempla la mortificazione spirituale e fisica dei tuoi sottoposti” ribatté Garrie tra il serio e il faceto “David è già in soggezione anche senza il tuo cilicio chiodato.”
Cardinale fissò a lungo il suo compagno che rispose con serafica serenità al suo sguardo, poi riportò la sua attenzione su David, sospirando.
“Ok, riformulo le mie affermazioni cercando di non urtare la tua sensibilità. E’ importante che tu sia veloce nel recepire gli ordini e, soprattutto, devi fidarti di me e delle mie decisioni, anche se possono sembrare eccentriche. L’ultimo rimpiazzo che ci hanno mandato, per esempio, si è fatto saltare tre dita del piede sinistro con una mina da muro perché ha trovato strano il mio ordine di camminare sulle piastrelle bianche del pavimento. Hai capito adesso il succo del discorso?”
“Sì” rispose semplicemente David, un po’ più tranquillo.
“Dio, sembri quasi umana quando ti impegni.” mormorò Garrie incantato e Cardinale finse di ignorarlo quando invece le scappò un mezzo sorriso.
“Ora vi parlerò della missione di stasera, e Garrie, se ti vedo tirare fuori qualche olo-giornaletto o lanciare segnali di fumo alle ragazze ti sospendo dal servizio per i prossimi duecento anni.”
“La verità è che sei gelosa: mi vuoi tutto per te e non vuoi ammetterlo.” ribatté Garrie in tono leggero, rimettendosi segretamente in tasca il piccolo olo-visore che aveva in mano.
“Allora, David: come sai, il CDI collabora con il SuX, l’ente governativo federale. Alcune squadre, tra cui la Tau Centauri, sono state designate per missioni di infiltrazione nelle DDW non autorizzate. La nostra squadra, in particolare, è alla ricerca di criminali di piccolo e medio taglio…sempre che, per un colpo di fortuna, non ci capiti di imbatterci in un certo signor-Nonmitroveretemai-Masterson. Immagino che tu sappia chi è questo losco figuro senza bisogno che ti spieghi niente, vero?”
Lo sguardo di rimprovero che Cardinale lanciò a David l’avrebbe fatto annuire anche se non avesse assolutamente saputo chi era il tizio di cui parlava. Comunque, per fortuna, David conosceva la storia di Masterson: il nome dell’ex padrone assoluto della Ars Space Corp. era conosciuto e odiato sulle Orion almeno quanto quello di Hitler sulla Terra.
“Comunque” continuò Cardinale “Siamo sulle tracce di un certo Polaris, un tizio che a quanto pare si dà parecchio da fare in ambito criminale. Naturalmente, questo Polaris è più schermato del padreterno e ancora non siamo ancora riusciti a contattarlo. Ma…”
Cardinale fece un sorriso velenoso che le stampò in faccia un’espressione di inquietante vittoria. Garrie sembrò animarsi improvvisamente. Tolse il giochino elettronico dalla tasca e lo sventolò davanti al naso di Cardinale prima di accenderlo e piazzarlo platealmente al centro del tavolino.
“Era ora che piazzassi quel cavolo di schermo.” borbottò acida Cardinale.
Garrie fece una risatina di scherno.
“Infatti…vedo che fino ad ora ti sei proprio trattenuta sfoggiando un lessico forbito.” la punzecchiò serafico. David faceva scorrere lo sguardo da uno all’altra senza assolutamente capire il senso dei loro discorsi e Cardinale, mossa a pietà, si decise a dargli una spiegazione.
“David, come membro della squadra devi sapere che non sempre lavoriamo alla sfolgorante luce del sole del CDI, ma spesso ci teniamo un po’, come dire…in penombra.”
“Il capo vuole dire che con tutte le spie che sono infiltrate nel CDI, certe volte è conveniente lavorare senza contatti con il centro” tradusse Garrie salottiero “Da cui, il gingillo che vedi qui davanti e che non è altro che un filtro che ci scherma dalle intercettazioni del CDI.”
David sembrava sempre più meravigliato e sottilmente ammirato.
“Hei, ma questo non è…illegale?” mormorò dubbioso e Cardinale gli lanciò un lungo sguardo di compatimento.
“E’ illegale solo se qualcuno ti denuncia” ribatté con un dolce sorriso “Ma chi vorrebbe mai farlo sapendo che chi dovesse denunciare la Tau Centauri si troverebbe con un ordigno esplosivo di fabbricazione casereccia infilato in un qualsivoglia orifizio del proprio corpo?”
“Oh…eh, già…” balbettò David concludendo segretamente che quella Cardinale era sicuramente pazza come un cavallo pazzo, e i suoi compagni non erano da meno.
“Adesso che siamo schermati, mi vuoi dire se Pat ce l’ha fatta?” mormorò Garrie impaziente, avvicinando il viso a quello di Cardinale come un cospiratore.
“Sto aspettando un segnale” rispose Cardinale nello stesso modo, eccitata come una debuttante al suo primo ballo. Si girò verso David che li guardava ancora confuso e spaventato e tentò di spiegargli la situazione.
“Di nascosto dal SuX abbiamo buttato un’esca e a quanto pare hanno abboccato. Forse stasera avremo fortuna. Pat ha avuto una soffiata dalle sue fonti e in questo momento lui e Morales stanno cercando un accesso a una piattaforma pirata per questa sera. Il CDI e il SuX non approverebbero i nostri metodi, anche se approvano eccome i risultati. Appena Pat e Morales troveranno un passaggio ci spareremo dentro il più velocemente possibile. Sapete tutti che queste piattaforme pirata hanno un ingresso variabile e quei maledetti hackers sono diventati piuttosto bravi ad eludere i nostri controlli: quando trovi un accesso, ti scappa via come una maledetta anguilla.”
“Ma non è compito del CDI trovare gli accessi alle piattaforme pirata?” domandò David, esitante.
“Il CDI è a malapena in grado di distribuire e gestire le risorse per il controllo delle DDW pirata. Le squadre che si occupano della ricerca e quelle che, come noi, sono in prima linea agiscono abbastanza autonomamente, soprattutto se sottostanno alla direzione del SuX.”
“E meno male che è così” ridacchiò Garrie “Se dovessimo rendere conto dei nostri metodi di lavoro ci avrebbero sbattuto in galera da un bel pezzo!”
“Non sono mai stato su una DDW pirata” ammise nervosamente David “C’è qualcosa che dovrei sapere prima?”
Cardinale si strinse nelle spalle.
“Le piattaforme pirata assomigliano molto a quelle registrate: perdono magari un po’ in definizione, i particolari non sono curati e di solito sono piuttosto ristrette: gli hackers non hanno ancora dei megacomputer come la New Corp. su cui far girare i loro sogni virtuali. Ma devo dire che curano tantissimo i digi-alias e scelgono delle ambientazione molto gotiche e molto surreali, sia per le Dream Future che per le Dream Rewind.”
“Secondo me questi hackers non sono altro che un branco di adolescenti brufolosi e annoiati che si divertono a inventarsi un mondo difficile dove sentirsi eroi impavidi e tormentati” sbottò Garrie acido “Razza di deficienti: non li sopporto.”
“Ma se sei tu stesso poco più che adolescente” lo punzecchiò Cardinale, vendicativa “Se non fossi un Runner saresti un capobanda. A proposito, David, ti do un’infarinata sull’ambiente dove dovremo infiltrarci: si tratta di DDW Dream Rewind che si rifanno alle faide tra bande giovanili tipiche delle megalopoli terrestri a cavallo del 1980 , rivedute e corrette dalle menti malate dei creatori. I frequentatori si dividono in branchi costantemente in guerra fra loro e si fanno chiamare con nomi da sfigati, tipo i Red Dragons, i Future Warriors e altre stupidate affini. I nostri digi-alias saranno conformi a quello che loro si aspettano di vedere, quindi ragazzini arrabbiati e pieni di armi fino al collo. Abbiamo già avuto contatti con alcuni di loro e con i meno pericolosi abbiamo adottato la tattica del vivi e lascia vivere.”
“Non c’è alcun modo di sapere chi sono le persone che si nascondono dietro ai digi-alias di queste piattaforme?” chiese David, preoccupato.
“I software creati da questi poppanti sono di un’efficacia sorprendente” sospirò Cardinale, irritata “Nemmeno i migliori tecnici del CDI e del SuX sono riusciti a debellare le protezioni che hanno costruito intorno alle piattaforme pirata. Quando sei lì sopra, nessuno strumento del CDI funziona, né lo scanner da retina, né l’interfono e abbiamo difficoltà anche a videoregistrare. In più, con la circolazione selvaggia di componenti dopo la caduta della Corp., in ogni puzzolente casa delle Orion la gente si è costruita il proprio de-digitalizzatore personale, quindi non si sa chi è collegato alle DDW in quel momento perché non si sa da che de-digitalizzatore arriva.”
“Cavoli” mormorò David, ammirato “Per essere degli autodidatti sono piuttosto in gamba.”
“Infatti. Secondo te perché la criminalità è cresciuta del 300% nei due anni dalla caduta della Ars Space Corp.? In mezzo alla gente in cerca di un po’ di adrenalina, si nasconde gente veramente pericolosa, bande criminali organizzate che stanno sfruttando il momento di confusione generale per perseguire i loro sporchi traffici. Si è creato un mondo pieno di spacciatori, ladri, assassini, sobillatori…Quella è gente davvero pericolosa: più di un Runner imprudente ci ha lasciato le penne, con loro. Quindi, quando saremo in territorio nemico, occhi aperti, bocca chiusa e pistola alla mano. Sono stata chiara?”
“Sissignora!” esclamò David, entusiasta.
Garrie ridacchiò di nuovo e Cardinale aggrottò le sopracciglia, irritata.
“Niente militarismi, per l’amor di Dio. Vuoi che ti becchino subito?”
In quel momento l’interfono vibrò e tutti  e tre lo attivarono contemporaneamente.
“Hei, avvinazzati, come butta lì al Pub?” tuonò allegramente la voce di Morales.
“Al solito” esordì Cardinale, dura “Garrie fa il cascamorto con tutte, il whisky fa schifo e il CDI mi ha mandato un rimpiazzo che avrà si e no dodici anni. Almeno tu dammi buone notizie, hijo.”
“Buone notizie?” rimuginò Morales “Bè, a parte il fatto che ho deciso di uccidere Pat facendogli subire mille torture, non mi viene in mente niente di nuovo. Garrie, com’è la situazione femmine da quelle parti?”
“Stasera si batte la fiacca” sospirò Garrie guardandosi intorno “Siamo a metà settimana, ci sono le solite disperate…”
“La volete piantare di usare i mezzi del CDI per scambiarvi le vostre opinioni da maschi fallocrati?” li interruppe esasperata Cardinale “Abbiamo qui il rimpiazzo: Morales, saluta David.”
“Ciao David. Il nostro capo ti ha già fatto la scenetta della cattivona tutta d’un pezzo?”
“Ciao, hem… ho paura di sì.” rispose David esitante, lanciando uno sguardo di scuse a Cardinale.
“Non ti avrà mica spaventato, eh?”
“A dire il vero, sono letteralmente terrorizzato.”
Morales e Garrie risero; anche Cardinale fece un riluttante sorriso e David si accorse di colpo che era proprio attraente senza quell’aria truce da generale in pensione che si cuciva addosso.
“Tranquillo, non morde in presenza di testimoni” lo rassicurò Morales, garrulo “A proposito di morsi, Cardinale, pensi di informare il generale Benson sulle nostre intenzioni di stasera?”
La faccia di Cardinale si rabbuiò di nuovo, repentinamente.
“Non ti conviene fare lo spiritoso su questo argomento” mormorò Garrie preoccupato dalla colorazione verdastra del suo capitano “Elijah è così immerso nella parte di capo dei SuX che sarebbe anche capace di denunciarci per uso improprio di mezzi governativi, vero capo?”
“Se solo lontanamente me ne fregasse qualcosa di lui, spererei che stesse schiattando sotto una pila delle maledette scartoffie che lui ama tanto, il signor generale sul pisello.” brontolò Cardinale con malcelato livore.
“Generale…volete dire il generale Elijah Benson?” ansimò David, spiazzato “Il capo dei SuX?”
“Proprio lui” motteggiò Garrie, perfido.
“Sì, ma non farti venire un orgasmo” lo raggelò Cardinale, acida “Sarà anche il capo dei SuX ma tolta la divisa è uno spocchioso nevrastenico come tutti gli altri uomini.”
“Cardinale ed Elijah non sono esattamente culo e camicia.” spiegò Garrie all’indirizzo di David.
“Oh…perché?” sfuggì al giovane e troppo tardi capì che sarebbe stato meglio tenere il becco chiuso.
“Tanto tempo fa, in un regno lontano lontano, quei due erano coinvolti in un “love affaire” che è naufragato per…come l’avete chiamata? Incompatibilità di carattere?” punzecchiò Garrie, serafico.
“Se le davano di santa ragione da mattina a sera.” ridacchiò Morales dall’interfono.
“Tu fatti gli affari tuoi” berciò Cardinale, spazientita “Anzi, fatevi tutti gli affari vostri: ho mal di testa, sono di cattivo umore e ho la pistola carica. E sapete cosa può succedere, combinando questi elementi. Morales, Pat ha trovato un maledetto passaggio?”
“Ci siamo quasi” rispose Morales “Se ci raggiungete nella Terra di Nessuno facciamo prima.”
“Ok” sentenziò Cardinale alzandosi e gettando qualche credito sul tavolo, imitata dai suoi compagni “David, ti avviso subito: come ultimo arrivato ti aspetta il compito di essere una Mary Sue”
“Co…come?” domandò il giovane seguendo Cardinale che si era avviata a passo di marcia verso l’uscita.
“Mary Sue è la presenza femminile del gruppo” spiegò pazientemente Garrie “Gli psicologi del CDI hanno dedotto che se nel gruppo c’è una femmina di bella presenza, è più difficile che la situazione si sviluppi in un contesto violento, soprattutto nei negoziati. Patetico, eh?”
“Hai fatto pratica di immedesimazione in digi-alias femminili, vero?” chiese bruscamente Cardinale, sospettosa.
“Oh, certo…non è proprio il mio forte, ma….”
“Vedi di impegnarti al massimo” lo interruppe secca Cardinale “Nel posto dove andiamo le cose non saranno facili.”
“A proposito, dov’è che andiamo?” domandò Garrie, noncurante.
Cardinale gli lanciò uno sguardo serio, di sfuggita: erano arrivati davanti al de-digitalizzatore e stava armeggiando per impostare le coordinate della Terra di Nessuno.
“Andiamo a Hell’s Kitchen.” rispose lugubre.
 

  
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