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Autore: Cute3    26/09/2011    0 recensioni
[..]In una frazione di secondi accade l’impensabile.
Le grandi finestre vennero frantumate dai corpi di cinque ragazzi. Irruppero nella stanza armati di spade forgiate con un metallo che era in grado di uccidere i maghi centenari come Kangha e Donghae.
Vennero colti completamente di sorpresa, infatti non ebbero nemmeno il tempo di prendere le bacchette magiche per difendersi, che il più alto dei ragazzi si avventò su Donghae ferendolo all’altezza dell’anca.
Mentre Kangha, soccombeva inerme gli attacchi mortali del più muscoloso.
Nel frattempo gli altri tre ragazzi analizzavano la stanza alla ricerca di prove.
- Non c’è nulla! Finite il lavoro in svelta, e andiamo!- ordinò il più grande.
Genere: Commedia, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Era una notte buia e tempestosa: un vento gelido ululava e sferzava contro gli alberi che si piegavano al suo volere senza obbiettare.
Le opache luci di alcuni lampioni rivelavano la figura di una donna in preda ad un dolore lacerante e di un uomo intento nel sorreggerla.
- Sua Altezza, è stata ferita gravemente. Per cortesia, mi ascolti!- consigliò il suo fedele compagno di battaglie, quasi esasperato.
La donna si fermò sostenendosi con un braccio ad un muro. Si osservò la ferita sulla spalla dalla quale fuoriusciva copiosamente del sangue. 
 
Ripensò all’irruzione della congregazione degli Yin nell’ospedale, proprio pochi minuti prima che la portassero in sala operatoria. 
Si soffermò sul sorriso rassicurante del marito, sul suo sussurro - Andrà tutto bene- , e sulla sua immagine fiera che si scontrava contro più ragazzi che cercavano di oltrepassare quella linea invisibile che lui stesso, con grande fatica, stava marcando in modo che nessuno potesse raggiungerla. E infine la sua inaspettata morte. 
Un secondo, un colpo, un grido; un ultimo respiro.
Se non fosse stato per il suo caro amico e consigliere, molto probabilmente, anche lei sarebbe stata spacciata.
 
Il suo corpo venne percorso da infiniti ed improvvisi spasmi, e l’ossigeno le veniva a mancare sempre di più.
- Io.. sto morendo.-  pronunciò quelle parole incredula, quasi non avesse mai pensato di poter arrivare ad una tale situazione. Istintivamente si portò una mano sul grembo - E anche loro- concluse spostando il suo sguardo sull’uomo al suo fianco. 
Si accasciò al suolo portandosi le mani sul volto, intenta nel soffocare qualche singhiozzo. - Lei deve sopravvivere Vostra Altezza! Ma per le sue bambine, non credo..-
- Non azzardarti nemmeno a pensarlo!!- urlò la donna terrorizzata, alzando il volto bagnato dalle lacrime nella sua direzione.
L’uomo mortificato per ciò che stava per dire, tacque, limitandosi a delle scuse che ormai sarebbero servite a poco.
- Mio marito è morto per salvarmi; per salvare loro, il futuro della nostro regno . L‘unica speranza per la pace nel nostro mondo..- mormorò accarezzandosi il grembo.
Poi con un gesto veloce afferrò le mani dell’uomo scongiurandolo.
 - Ti prego, aiutami a mettere al mondo le mie figlie. Io.. non ne ho le forze. Sono stata ferita profondamente, e dopo il parto, non penso avrò la gioia di vederle in volto almeno una volta..-la voce venne interrotta da un colpo di tosse violento, poi continuò- devi..promettermi che ti prenderai cura di loro!-
L’uomo la fissava timoroso. 
-Promettimelo! Promettimelo, ho detto!- urlò straziata vedendo l’indecisione e la paura negli occhi del suddito.
- L-lo prometto, mia Regina-
Sul suo volto apparve un sorriso, prima di perdere completamente i sensi e lasciare tutto nelle sue mani.
 
 
 
Passarono i mesi, le stagioni e gli anni. 
Trascorsero veloci e tranquilli : nessun attacco da parte degli Yin, e nessun ipotetico pericolo; niente di niente. 
Questo perché nessuno sapeva dell’esistenza delle tre eredi, le streghe più potenti e pericolose che vivevano, o meglio, nascondevano sulla Terra.
Erano quelle tre stesse neonate, che con estrema fermezza e professionalità Kangha era riuscito a far nascere..perdendo però la Regina,  madre delle bimbe e donna che aveva sempre amato e ammirato di nascosto.
- Soul, Yejin, Nana..raggiungetemi in salotto!- le chiamò Kangha dal piano di sotto.
Non ci fu alcuna risposta - Allora?Scendete o devo salire io?- chiese seccato. 
Appena finì la frase, apparve Soul sorridente davanti ai suoi occhi. 
Kangha trattene a stento un urletto, e portandosi una mano al cuore la rimproverò - Quante volte ti ho detto di usare il teletrasporto, solo, nei momenti di bisogno?!-
- Devi ringraziare che io lo sappia usare- e infatti le sue parole furono accreditate dall ‘atterraggio alquanto rumoroso e disastroso di Nana e Yejin sul pavimento.
- Ahi, ahi, ahio! Nana ..levati..di dosso.S-sto soffocando!- si lamentò quasi senza respiro Yejin.
- Scusa, scusa- Nana si alzò immediatamente, ma indietreggiando andò a sbattere contro il comò antico sul quale era adagiato un vaso centenario.  Questo barcollò un po’, per poi finire rovinosamente a terra.
- Ooops!- esclamò portandosi una mano sulla bocca.
Kangha alzò gli occhi al cielo, per poi massaggiarsi le tempie socchiudendo leggermente gli occhi.
- L’hai fatto arrabbiare- disse Yejin discolpandosi.
- Io? Siamo state tutte e due! E poi posso sempre pronunciare un contro incantesimo..- propose.
- NO!- replicarono all’unisono le altre tre persone nella stanza, timorosi che combinasse qualche altro macello.
- Oh, che pallosi- sbuffò mettendo un tenero broncio.
 
- Come faccio a lasciarvi sole?- si chiese preoccupato Kangha.
- Da sole? Perché?Dove vai zio?- domandò esaltata Yejin.
Sarebbe stata la prima volta che si allontanava per qualche giorno da loro. E questo entusiasmava enormemente le ragazze che ,fin da piccole, tutto ciò che avevano chiesto era un po’ di libertà. Cosa che non gli era mai stata data per ovvi motivi di sicurezza.
Il volto di Kangha si oscurò - I-Io ho delle faccende da sbrigare. Soul bada alle tue sorelle. Non fate pazzie, nessun tipo di magia e soprattutto, non uscite di casa. Ci siamo capiti?- disse infine rivolgendosi soprattutto alla maggiore tra le gemelle.
- Ma perché proprio Soul?- si lamentò Yejin.
- Perché forse ho raggiunto lo stadio di maturazione per prima?!- rispose fiera del suo traguardo.
Infatti, Soul, aveva scoperto solo da poco che non sarebbe mai più invecchiata e che i suoi poteri sarebbero migliorati di giorno in giorno. 
Non c’era un età precisa in cui avveniva questa “maturazione”, dipendeva dalla persona. Ed averla raggiunta a 18 anni era un grande evento.
Le altre due ragazze si incupirono cominciando a pensare al motivo per cui loro ancora non si potevano definire delle vere streghe.
- Non vi preoccupate, accadrà quando sarete pronte- le rassicurò lo zio.
- Ora io devo andare. Vi prego non mi fate pentire di questa scelta. Fate le brave, ok?-
- Si, zio- sorrisero allegramente salutandolo con un abbraccio.
 
 
L’uomo fece un sospiro e prese coraggio formulando l’incantesimo che l’avrebbe portato nel mondo magico : Nimoe.
Quest’ultimo, non poteva definirsi un luogo sicuro; soprattutto da quando gli Ying, i dominatori di un regno non poco distante, avevano deciso di conquistare i loro territori e di sterminare la famiglia reale.
 
Kangha apparse di fronte ad un enorme porta rossa con rifiniture dorate ai lati.
Con cautela bussò, ed essa si aprì quasi automaticamente.
- Bentornato, cugino!- lo accolse con un sorriso un ragazzo di bell’aspetto.
Era seduto su di una grande poltrona, con una mano si sorreggeva il mento e nell’altra teneva un grande calice di vino rosso, dal quale ogni tanto beveva un sorso.
Kangha, al contrario non badò ai convenevoli, rivolgendosi in tono brusco al cugino. - Donghae, perché mi hai chiamato a palazzo con così tanta urgenza?-
Il ragazzo fece un sorrisetto sghembo; si aspettava quella domanda, e senza scomporsi rispose alla sua lamentela con un altro quesito.
- Credete di potervi nascondere a questo modo, per sempre?- fece una pausa posando il calice sul tavolo che aveva affianco. 
Poi si alzò guardandolo dritto negli occhi - Abbiamo bisogno della loro presenza a Nimoe, sono le future regine; dopotutto-
Kangha sostenne quel suo sguardo di ghiaccio, rispondendogli a tono. 
- Sono troppo piccole ed inesperte, non mi puoi chiedere questo!-
- Era tuo compito addestrarle!- ringhiò furioso. Poi nella sua mente si fece largo un dubbio. - Kangha, loro sanno la verità?-
Tacque.  
Donghae a quell’esitazione scoppiò, sbattendo con forza il palmo della mano sul tavolo - Mi ha deluso! Come hai potuto mentire per tutti questi anni? Il nostro regno, ha bisogno di qualcuno che lo gestisca!- urlò in preda all’ira.
- Un regno non può definirsi tale se le regine muoiono!-
In una frazione di secondi accade l’impensabile.
Le grandi finestre vennero frantumate dai corpi di cinque ragazzi. Irruppero nella stanza armati di spade forgiate con un metallo che era in grado di uccidere i maghi centenari come Kangha e Donghae.
Vennero colti completamente di sorpresa, infatti non ebbero nemmeno il tempo di prendere le bacchette magiche per difendersi, che il più alto dei ragazzi si avventò su Donghae ferendolo all’altezza dell’anca. 
Mentre Kangha, soccombeva inerme gli attacchi mortali del più muscoloso.
Nel frattempo gli altri tre ragazzi analizzavano la stanza alla ricerca di prove. 
- Non c’è nulla! Finite il lavoro in svelta, e andiamo!- ordinò il più grande.
In un attimo una spada trafisse il petto di Kangha, che dopo varie agonie, morì dissolvendosi nell’aria.
Invece Donghae ,ingannando il suo avversario, riuscì a scappare teletrasportandosi sulla Terra quasi in fin di vita.
- Maledizione! Non l’hai ucciso!- esclamò uno dei due ragazzi biondi.
- Ma dove vuoi che vada con quella ferita?!- 
 
 
Nello stesso istante Donghae era apparso di fronte alla casa delle gemelle. Cercava di bloccare il sangue che usciva, tenendo premuta la mano sulla ferita. Si inginocchiò, e con le ultime forze bussò alla porta.
Questa si aprì.
Riuscì ad intravedere solo il volto di una ragazza..poi perse i sensi.




Salve a tutti ^.^
Questa storia è nata inizialmente per gioco, ma poi CI ha appassionato molto. Eh già..E' una storia scritta a 3 mani lol
Speriamo davvero tanto che il capitolo vi abbia incuriosito almeno un po':D
Lo lasciate un commentino, vero?? *occhioni dolci*
Anche solo per dirci "La trama fa schifo, è scritta male.." o bho..libero sfogo alla fantasia xD
In questo caso la toglieremo immeidatamente ^^ 
E allora ci vediamo(?), forse, al prossimo capitolooo ^___^
Annyog!! <3

PS: Se c'è qualcosa di poco chiaro, fatecelo sapere. Rimedieremo di sicuro ;) <3
  
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