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Autore: CrystalRose    27/09/2011    3 recensioni
Ok prima one-shot. Vi avviso che è alquanto strana!
"Se mi vedesse qualcuno, davanti a questa torre, mi darebbe della stalker, maniaca e qualcos'altro [...] Ma appena alzo il braccio per bussare la porta si spalanca [...] esce una donna correndo, travolgendomi"
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Ville Valo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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How to save a life

 

4 a.m. Helsinki, Finlandia, quartiere di Munkkiniemi.

 
Ok Caroline, forza e coraggio. Suona!
E se stesse dormendo?
Beh sì, ovvio che starà dormendo, sono le quattro del mattino!
Però non posso aspettare, devo dirglielo.
In fondo sono solo due parole: Ti amo.
Fosse facile!
Se mi vedesse qualcuno, davanti a questa torre, mi darebbe della stalker, della maniaca o qualcos’altro.
- Caroline Bennett, sei una donna tutta d’un pezzo, un inglese doc! Non hai paura!-
Ecco. Parlo pure a voce alta, sembro una psicopatica che parla da sola davanti a una porta.
Chiusa per giunta.
Ma non è un porta qualsiasi. È la casa di Ville Valo.
 
Lo conobbi sei mesi fa a Londra, a Heathrow.
Facendo l’assistente di scalo incontro mezzo mondo in aeroporto .
Il volo di Ville per ritornare a Helsinki era in ritardo e io ero l’addetta all’imbarco. Più che altro quel giorno ero l’addetta a  sorbirsi le lamentele dei passeggeri di quel volo.
Fatto sta che lui mi si avvicinò, quasi timidamente, e io temendo che volesse lamentarsi, lo stavo per cacciare in malo modo.
In realtà non lo feci.
Mi chiese come facevo a mantenere la calma e sopportare tutta la gente che veniva a lamentarsi. Io gli risposi che la mantenevo nello stesso modo in cui lui la manteneva con i fans.
La mia risposta lo spiazzò.
Non credeva lo conoscessi. Lo conoscevo sì, ma di fama nulla più.
E così mi lasciò il suo numero. Ovviamente non lo chiamai.
Neanche due mesi dopo la British mi trasferisce all’aeroporto di Vantaa, in Finlandia.
Fu proprio lì che ci rincontrammo.
Mi corteggiò, invitandomi fuori a cena, regalandomi mazzi di fiori. Qualche bacio rubato e nulla più.
Nonostante iniziassi a provare qualcosa ero un po’ restia nei suoi confronti.
Eh sì, perché comunque, quando non ci vedevamo, lui andava a letto con altre donne. Mi promise di smettere ma non lo fece.
Io chiesi di essere ritrasferita a Londra.
In queste ultime tre settimane ho capito quanto lo ami e quanto sia importante per me.
 
Per questo ho preso il primo volo ed eccomi qui.
A parlare da sola davanti a una porta.
Ma certe cose non possono essere rimandate.
Come minimo però mi manderà a quel paese.
-Dai Caroline ora bussi, così magari si sveglia meno scazzato e vorrà ascoltarti-
Ma appena alzo il braccio per bussare, la porta si spalanca.
Non faccio in tempo a spaventarmi che una donna esce correndo, travolgendomi.
-Ehi ma dove vai?- dico, cercando di bloccarle un braccio.
Non mi risponde ma vedo che è terrorizzata.
-Che succede?- domando. Lei si divincola e scappa.
A questo punto entro.
-Ville?- sussurro.
Nessuna risposta.
-Ville?- dico alzando la voce.
Sento un tonfo provenire dal piano di sopra e una specie di rantolo.
Mi fiondo su per le scale.
Vedo la porta della camera aperta, la luce accesa e il letto sfatto.
Entro.
Sento un respiro affannato e vedo Ville, con indosso dei boxer, che si trascina per terra. Era quasi cianotico.
-Cazzo!- urlo
Mi avvicino a lui. Mi vede e spalanca gli occhi.
Attacco d’asma.
-Dov’è l’inalatore?- Domanda cazzuta Carol! Sta morendo soffocato!
Alza un braccio e mi indica la porta. Il bagno certo.
Corro nella stanza accanto. Al buio e con la luce della luna non vedo nulla.
Butto tutto il contenuto dell’armadietto nel lavandino. Cerco a tentoni l’inalatore.
-Ma dov’è?!- Le lacrime mi annebbiano la vista.
Eccolo!
Mentre torno in camera, mi asciugo il viso con le mani.
Mi inginocchio davanti a lui e gli passo l’inalatore. Si riprende quasi subito.
Mi siedo con la schiena ai piedi del letto e afferro Ville per prenderlo fra le mie braccia.
Appoggia la testa sulla mia spalla sinistra. Sento che respira normalmente.
Appoggio la testa contro il letto e chiudo gli occhi.
Ho il cuore che mi sta per uscire dal petto. Ora mi viene un infarto.
Allungo la mano destra fino a raggiungere la tasca dei miei jeans ed estraggo, a fatica, il cellulare, dato che il corpo di Ville era sdraiato sul mio.
Apro un occhio e chiamo i soccorsi.
-Che fai?-mormora
-Ti chiamo un medico- rispondo richiudendo gli occhi. Dall’altro capo mi rispondono e do loro l’indirizzo.
-Grazie. Mi hai salvato la vita- mi sussurra.
Apro gli occhi e lo guardo. Era bianco come un cadavere, ma il verde dei suoi occhi brillava più che mai.
Sorrido – Prego. E grazie per il mezzo infarto. Chi cacchio era quella?- domando poi.
Distoglie lo sguardo, sbuffando
-Una-
-Complimenti. Meno male che avevi smesso-commento arrabbiata.
- Che vuoi? Tu te ne sai andata- risponde scontroso.
-Ringrazia che sono tornata. Altrimenti saresti morto!-
Si fece serio.
-Hai ragione…scusa- mormora.
-Che puttana quella. Lasciarti qui a morire soffocato, per un attacco d’asma-
Se avessi saputo quello che stava accadendo, prima, avrei chiuso la tizia nel bagno al piano terra e ora l’avrei massacrata di botte. E che cavolo!
Non ribatte.
-E poi, brutto idiota, perché non tieni l’inalatore sul comodino?- continuo
-Non avevo attacchi da mesi-
-Meno male che l’asmatico sei tu, dovresti saperlo che non si sa mai-
Sbuffa.
-Tu, invece, che ci facevi fuori da casa mia alle…che ore sono?- domanda.
Guardo il display del cellulare
-Le cinque quasi-
-Ecco alle cinque del mattino?-
-Dovevo dirti una cosa-
Si tira su da me e si volta. Intanto ritorno a respirare a pieni polmoni.
Mi guarda.
-Dirmi cosa?-
-Ti amo- mormoro, guardando le piastrelle del pavimento.
Mi tira su il viso.
-Ripetilo- mi chiede sorridendo.
Alzo gli occhi al cielo.
-Ti amo- ripeto.
-Ti amo anch’io- risponde baciandomi.
 

 

Spazio autrice:
Ok, potete anche picchiarmi! XD
Non ho la più pallida idea di come mi sia uscita, l’altra sera prima di addormentarmi il mio cervello ha partorito questa one-shot. Sto male lo so!
Bene, ritorno a ciò che mi compete cioè l’altra fic!
Tra l’altro da oggi sono ufficialmente libera da esami e ho più tempo per scrivere!!
Un grazie a chi leggerà e vorrà commentare questa storiella!!
Lalla
Ah soundtrack: How to save a life – The Fray ed Everytime – Britney Spears.
 
  
   
 
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