Correvo, correvo veloce. I boschi erano tutti uguali. Gli alberi si confondevano l'uno con l'altro. Le pietre sembravano tutte uguali. Avevo bisogno d'aiuto, un aiuto qualunque.
Ormai non guardavo neppure davanti a me. D'un tratto andai a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno. Alzai lo sguardo. Una bellissima donna dai capelli lunghi e un abito bianco. Dietro di lei due uomini. Quello pił avanti con l'etą, aveva una semplice tunica.
Guardai meglio il gruppo. Sgranai gli occhi. Era la Madre Depositaria, il mago e il Cercatore.
Non esitarono neppure un secondo ad aiutarmi.
Ero salva!
Chiusi il libro e guardai mia figlia che si era addormentata, ancora una volta, con queste storie.
Il diario era vecchissimo. Appartiene alla mia famiglia da generazioni. Forse era di qualche mio antenato. Non importa.
Queste storie sembrano inventate, ma in fondo so che č tutto vero, ed č per questo che ci credo.
[CONTINUA...]