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Autore: Popnis    27/09/2011    4 recensioni
Invidia, Avarizia, Lussuria, Gola, Accidia, Superbia e Ira. I sette peccati capitali impersonati dalla Nuova Generazione.
Quattordici drabble, due per ogni peccato, un ragazzo e una ragazza, per scoprire chi sono veramente i figli dei nostri eroi ed entrare, per un momento, nell'ottica adolescente che può avere un qualsiasi ragazzo. Tutti abbiamo i nostri segreti, anche loro, e per un capitolo non saranno più prestigiosi maghi e ottime streghe ma solo quattordici ragazzi e ragazze che scoprono sé stessi veramente, come non lo hanno mai fatto.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Prologo




Non importa quanto la vostra vita possa essere splendida. Quanto possiate essere popolari. Quanto i professori vi reputino diligenti. Quanto i vostri parenti pensino che siate perfetti.
Io sono capace di leggervi dentro e di scoprire i vostri più nascosti desideri. I vostri più remoti sogni.

Oh, come siete peccaminosi.

Non dovreste nascondervi così: lo dovreste fare meglio. Vi si legge in faccia ciò che volete, cosa siete veramente. Peccatori.

Io sono qui per giudicarvi. Per smascherarvi. Per distruggere quel velo di apparenza che vi copre.

Dovreste essere voi stessi, dovreste far sì che il mondo vi conosca per quello che veramente siete.

E’ brutto, lo capisco, vi sentite sporchi. Ma lo siete, miei cari compagni.

Invidioso, non guardare così la sua spilla da prefetto. Non odiarlo solo perché lui è più bravo di te sulla scopa. Non desiderare così ardentemente la sua vita perfetta, e non essere geloso solo perché lui è riuscito ad esprimere sé stesso e tu no. E poi quando incroci il suo sguardo, senti quel fuoco dentro. L’Invidia ti mangia, amico.

Invidiosa, è lei che vuole, non te. Non desiderare di tagliarle i capelli solo perché i suoi sono più belli dei tuoi. Non guardarla come se volessi mangiare la sua bellezza. Perché ti comporti così con i ragazzi? Forse vuoi far finta di essere come lei? Perché cerchi di essere migliore di lei anche quando non serve? Lo fai per Invidia?

Avaro, tuo padre ha tutto ciò che puoi desiderare ma tu vuoi di più. Ti pesa così tanto, regalargli un po’ di filtro d’amore? La faresti così felice se le compassi quel braccialetto. Cosa? Non hai abbastanza galeoni? Ma questa è una bugia, la verità è che sprofondi nell’Avarizia.

Avara, sei bella davvero. Non ti serve quell’ombretto, potresti anche prestarglielo. No, non nasconderlo così che lei non possa trovarlo. E guarda quanti vestiti hai! Non glieli fai provare perché non vuoi che si sciupino. Attenta, lo sanno tutti che il tuo nome è sinonimo di Avarizia.

Lussurioso, cosa le faresti, eh? Non dovresti saltare l’ora di Trasfigurazione per farci sesso nello sgabuzzino. E poi a cena già posi gli occhi su un’altra ragazzina del quinto. E’ bella, quasi glielo dici con gli occhi che te la vuoi fare. Poi la tua ragazza ti chiama, ti sorride, ti bacia, come se non sapesse a cosa stai pensando, come se non sapesse che la tradisci, come se non sapesse quanta Lussuria hai nel corpo.

Lussuriosa, sei forse quella che mi stupisce di più. Così timida, così piccola. Eppure quando lo guardi fai pensieri troppo adulti. Lui è più grande di te e tu non fai che immaginarti le sue mani sul tuo corpo e la sua lingua nella tua bocca. Quando poi si gira e incrocia i tuo sguardo, quasi gemi. Sei piccola, ma tutto ciò che vuoi è fare sesso con lui fino allo stremo, e ti maledici per tutta quella dannata Lussuria che provi.

Goloso, il cioccolato è la cosa più buona del mondo. Non dovresti mangiarlo, ti fa male. Tua madre te lo dice sempre, a casa tua non ci sono più dolci ormai. Ma quando rimani solo nel tuo dormitorio, come un ladro ingurgiti più cioccolata possibile, e piangi. Piangi perché la tua Golosità finirà per ucciderti.

Golosa, tutti ti chiedono come fai a mangiare così tanto e a restare così magra. A colazione due fette di torta, poi uno spuntino prima di mezzogiorno, a pranzo mangi pasta, pane, due piatti di carne, patatine fritte e di nuovo un’enorme fetta di torta, per merenda ti strafoghi di cioccolata e caramelle, a cena mangi tutto quello che c’è, dall’antipasto fino all’ultimo chicco d’uva. Come fai ad essere così magra? Chiedilo al cesso, vorresti rispondere, ma sorridi e dici solo di soffrire di Golosità compulsiva. Ridi.

Accidioso, i tuoi amici non fanno altro che ridere e scherzare. Non si rendono conto di quanto siano noiosi. Tu non dovresti trovarli noiosi. Non dovresti sbadigliare quando loro ti confidano qualcosa di importante. Non dovresti dire di no quando qualcuno ti chiede di accompagnarlo da qualche parte. I tuoi amici si stancheranno se non prendi al più presto una posizione… ma tu chiudi gli occhi e ti addormenti, perché soffri di Accidia ma gli altri non lo capiscono.

Accidiosa, tuo padre si è infuriato così tanto quando è venuto a sapere del tuo ennesimo votaccio. Per lui è una questione di orgoglio, ma tu proprio non ci riesci ad aprire il libro. Non te ne frega niente. E non solo della scuola: non te ne frega niente della vita in generale, vuoi solo startene per conto tuo e basta. Non capisci che l’Accidia ti sta estraniando dal mondo.

Superbo, sai benissimo di essere così. Ma non dovresti picchiare quel ragazzino solo perché ha le tue stesse scarpe. Non dovresti minacciare con la bacchetta chiunque ti rivolga la parola. Non dovresti guardare tutti dall’alto in basso. Sei il migliore, te lo dicono tutti, e chi non te lo dice viene punito. Ti piace che gli occhi di tutti siano puntati su di te: tu sei perfetto. Ma stai attento, qualcuno prima o poi potrebbe infastidirsi della tua Superbia.

Superba, quando cammini non guardi negli occhi nessuno, mentre tutti si girano per guardare te. Le ragazze darebbero di tutto per essere come te; i ragazzi darebbero di tutto per essere guardati da te. E tu daresti di tutto perché questo non finisse mai. Sei la regina della scuola e ogni cosa che vuoi la ottieni, ma non ti basta mai. Hogwarts è il tuo regno, e tutti ti temono, ma tu hai paura, perché questo è il tuo ultimo anno e quando andrai via nessuno ti darà più nulla, non sarai più la regina di niente. Ti dici che sarai la migliore anche fuori di lì, ma hai paura, paura che la tua Superbia non regga in confronto al mondo che ti attende.

Iracondi, vi guardate allo specchio. Siete uguali, perfettamente identici. Odiate essere così, ma non potete farci nulla: vi volete bene, non potreste mai farvi del male a vicenda. Ma allora perché lo fate agli altri? Perché trattate male le vostre compagne e picchiate i vostri amici? Vi viene voglia di ucciderli, alle volte, soprattutto quando scherzano su vostra madre. E poi scaricate il vostro rancore su quell’unica ragazza che forse amate entrambi. Non capite che le farete solo del male a lungo andare? No, giusto, siete troppo offuscati dall’Ira segreta l’uno per l’altro.

Iraconda, ti conosco meglio di chiunque altro. Sei la ragazza più bella che abbia mai visto sulla faccia della terra e non passa nemmeno un giorno che io non te lo ricordi. Ti piace, sentirtelo dire. Ma mai portò scordare con quanta rabbia gridavi al mondo che non eri perfetta, quando eravamo a scuola. Con quanto dolore piangevi e ti facevi del male. Non sei come tua madre, come tuo padre, come nessun altro. Tu sei meglio di qualunque persona al mondo, ma non te ne accorgevi nemmeno, presa com’eri dall’Ira verso te stessa.

Ed ora io sono qui, a raccontare i vostri segreti. A giudicare chi di voi è il più bugiardo, chi di voi mente di più con sé stesso.

Avete tutti qualcosa da nascondere, miei peccatori, e io la renderò pubblica così che tutti possano vedere chi voi siate realmente.

Non prendetevela con me: io sono solo un tramite, ho solo il potere di sentire ciò che veramente provate.

Ora chiudete gli occhi, amici, e rilassatevi: il vostro Teddy sta per rivelare al mondo il più infimo dei vostri peccati.
















Angolo Autrice:

Eccoci al Prologo di questa raccolta che è sempre stata un po' il mio sogno: ho sempre voluto scrivere sui Sette Peccati Capitali ma ancora non trovavo in soggetto adato ed ora... bhè, quando ho realizzato che i nostri cari ragazzi della Nuova Generazione sono quattordici (con Teddy quindici... e in realtà i gemelli Scamander li calcolo come uno solo, però vabbè :D), mi si è aperto un mondo! Tanto più che sono esattamente sette ragazzi e sette ragazze.
Ci sarà da divertirci, sì sì!
Non credo di aver proprio intenzione di spoilerarvi tutti gli accoppiamenti che ho fatto, vi anticiperò solo quello del capitolo successivo (anche se qualcuno, dalle descrizioni di Teddy, si capisce già!;D). L'ordine che userò per i capitoli, sarà uguale a quello usato dal caaaaro Teddy qui sopra.
Per quanto riguarda la raccolta in generale, più che un qualcosa di inerente alla magia o alla vita ad Hogwarts dei protagonisti, la vedo come un racconto interiore, di ragazzi -no, loro non sono ragazzi qualunque- ma che potrebbero assomigliare a qualunque altro adolescente che si scopre all'improvviso diverso dal resto del mondo e, giustamente, ne ha paura o disgusto o, semplicemente, prende atto di come è davvero.
Spero di avervi intrigati e che continuerete a seguirmi.
Un bacio grande e al prossimo capitolo con Albus e l'Invidia
Pop
   
 
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