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Autore: Mary West    27/09/2011    5 recensioni
Piccola one-shot con tanta armonia per il compleanno di Knight of Harmony: la realizzazione di quella che è anche la mia ossessione senza confini per i meravigliosi occhi di Harry.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Verdurous

La sala comune era deserta.
Tutti i Grifondoro si erano rintanati nei propri dormitori, rinunciando a studiare.
Tutti, tranne uno.
Hermione Granger, l’unica studentessa rimasta sveglia, era determinata a portare a termine il ripasso per il compito di Pozioni del giorno seguente.
Se ne stava seduta sulla poltrona più vicina al fuoco, con un grosso tomo poggiato sulle gambe incrociate e aperto al capitolo sugli antidoti.
Nonostante Dicembre fosse appena agli inizi, il tempo aveva risentito dell’Inverno in anticipo, e, fuori dalla finestra, il cielo era di un’oscurità spettrale, coperto da un gregge di nuvole che non lasciava trasparire luna e stelle.
Hermione soffocò a fatica uno sbadiglio, cercando di concentrare la sua mente sul testo che aveva davanti: i suoi occhi, gonfi e luccicanti per la stanchezza, erano fissi sulla stessa frase da quasi quindici minuti.
Con uno sbuffo d’esasperazione, gettò il capo all’indietro, radunando tutte le sue forze nel vano tentativo di espellere il volto di Harry dai suoi pensieri.
Ogni volta che cercava di concentrarsi su qualcosa, i suoi occhi, di quel maledetto verde stupefacente, si facevano prepotentemente strada nella sua mente, oscurando tutto il resto con la loro luce abbagliante.
Verde.
Sin da quando era piccola, il verde era stato il suo colore preferito.
Le dava una sensazione di pace e serenità e, al contempo, le trasmetteva entusiasmo, energia.
La prima volta che i suoi occhi avevano incontrato quelli di Harry, aveva provato un’inspiegabile voglia di urlare di gioia. Era assurdo come, dopo sei anni, quello sguardo le facesse ancora quell’effetto sconvolgente.
Affondò di più fra i morbidi cuscini scarlatti della poltrona, stringendosi la felpa sul collo gelido. Cercò con lo sguardo la sciarpa, che credeva di aver lasciato accanto al tema di Artimazia, ma non c’era.
“Non è un po’ tardi per studiare?”
Hermione trasalì così violentemente che il libro che aveva in grembo le scivolò di dosso, cadendo con un tonfo sordo vicino al camino.
“E tu che ci fai ancora sveglio?” chiese, posando il tomo sulla cima di una pila ben nutrita.
“Non riuscivo a dormire.” replicò Harry, sedendosi sulla poltrona di fronte alla sua.
Indossava già il pigiama, ma aveva aggiunto, al collo, una pesante sciarpa di lana, dello stesso verde smeraldo che brillava nelle sue iridi limpide e raggianti.
Hermione annuì, senza sapere cos’altro aggiungere. Abbassò lo sguardo sul fuoco che scoppiettava allegramente nel camino, poi lo spostò sulla scrivania alle sue spalle e di nuovo sul fuoco.
Tutto, pur di non guardarlo negli occhi.
“Perché sei così agitata?”
“Io? Agitata? Non sono affatto agitata!” rispose in fretta, con voce particolarmente acuta.
Harry sospirò, osservando l’amica con sguardo eloquente. Poi, abbassò il capo verso il basso e assunse un’espressione avvilita.
“Hermione, ti ho fatto qualcosa di male?”
La sua voce era uscita in un sussurro smorzato, ma Hermione credeva avesse urlato.
Rialzò appena il viso, e vide il volto di Harry contratto in una smorfia di tristezza ed angoscia. Le fece una tenerezza tale che sentì il bisogno irrefrenabile di abbracciarlo.
“Perché lo pensi?” gli bisbigliò in risposta.

“Be’, non mi guardi più. Neanche quando ti parlo, abbassi sempre la faccia o fissi qualcos’altro. Mi eviti.”
Aveva parlato con lo stesso tono afflitto; sembrava un bambino al quale avessero rubato il suo giocattolo preferito, un libro a cui erano state strappate tutte le sue pagine, una lampadina fulminata.
Hermione si morse il labbro inferiore; infine, si costrinse a guardarlo.
Verde, verde, verde.
Intrisi di disperazione, quegli occhi emanavano una luce scandalosamente abbagliante.
“Harry…”
“Rispondimi, Hermione. Ti prego.
Verde, verde, verde.
Continuavano a lampeggiare, furiosi e vitali.
La confondevano, la mettevano in soggezione.
Verde, verde, verde.
Il suo labbro inferiore era così pressato tra i denti che presto avrebbe cominciato a sanguinare.
“Hermione.”
Verde, verde, verde.
Non avrebbe resistito a lungo, lo sapeva.
Se c’era qualcuno capace di smorzare la sua maschera, a vederla così com’era, oltre la rigida barriera che si era creata intorno a lei, quella persona era lui.
Verde, verde, verde.
Il suo sguardo, ora serio e indagatore, la fissava quasi con apprensione, come se potesse scorgere dal suo volto qualche segnale che riuscisse a fargli capire cosa stava succedendo.
“Harry…”
Verde, verde, verde.
Scosse la testa, con aria sconfitta, ormai incapace di distogliere lo sguardo dal suo.
Adesso che si era imposta di tornare a perdersi in quel mare cristallino, le sembrava impossibile allontanarsene.
Verde, verde, verde.
Era tutto ciò che voleva: Harry, perdersi nei suoi occhi puri e celestiali.
Nient’altro contava, all’infuori di questo; avrebbe trascorso volentieri l’eternità abbracciata in quell’universo d’amore e follia.
Verde, verde, verde.
Verde, verde, verde.
Verde, verde, verde.
“Ti amo.”
Come se fosse stata un’estranea a penetrare nel suo corpo, lasciò che le mani vagassero sul petto di Harry ad afferrargli i lembi della sciarpa - verde - e si protese verso di lui, fino a sederglisi addosso, dischiudendo le proprie labbra su quelle del suo migliore amico. Le une sulle altre, danzavano all’unisono muovendosi con armonia e intesa.
La complicità che si rivelò tra loro anche e addirittura in quel contesto la colpì alla schiena come una scarica di adrenalina e si ritrovò ancorata al suo petto come un naufrago ad una scialuppa di salvataggio. Quando entrambi avvertirono la necessità di tornare a respirare, allontanarono di pochi centimetri i volti, rimanendo a fissarsi negli occhi. Ancora quel verde.
Verde, verde, verde.
“Quindi non mi guardavi per questo?” mormorò Harry, osservando il suo volto come se lo vedesse per la prima volta.
“Pensavo l’avessi capito.” rispose Hermione, sorridendo colpevole “Rimarrei a guardarti all’infinito, se potessi.”
“Tu puoi guardarmi tutto il tempo che vuoi.”
“Non essere così tollerante con me. Non ti conviene: io non vorrò mai smettere di guardarti.”
Harry sorrise, e i suoi occhi brillarono più che mai.
Verde, verde, verde.
“Be’, mi sembra un po’ prematura una richiesta di matrimonio al momento attuale, visto che siamo ancora giovani, ma se può rassicurarti sei l’unica da cui mi farei guardare per l’eternità.”
Hermione sorrise, il volto in fiamme e lo sguardo, ancora insaziabile, fisso negli occhi di Harry.
Verde, verde, verde.
“Hai il collo gelato.” le disse, sfiorandolo.
“Ho perso la sciarpa.”
“Prendi la mia.” aggiunse lui, sfilandosela e porgendogliela.
“Posso tenerla?” gli chiese, accarezzando il tessuto di lana come se fosse la cosa più pregiata al mondo “Così quando non ci sei e non posso guardarti, guardo lei e ti sento più vicino.”
“Puoi tenerla anche tutta la vita.”
Verde, verde, verde.
“Sai, è anche il mio colore è preferito.”
“Sul serio? Non l’avevo capito.”

 

 

 

Ti porterò qui dentro, io con me ti porterò… via
Dal momento che ho deciso
Via via, nel mio
verde Paradiso




 

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Mi scuso immensamente per il ritardo, di solito non posto mai così tardi i regali di compleanno, ma oggi ho avuto da studiare più del solito e ho acceso il computer solo molto tardi .-.
Knight of Harmony, questo è per te: buon compleanno :)
Il verde è anche uno dei miei colori preferiti - insieme al rosso - e ho sempre adorato questa particolarità del suo fisico di Harry; inoltre, ho notato quanto la Rowling prema su quest'aspetto.
L'unica parte di Lily sul volto di Harry, anche se nell'animo lui è la copia della madre :3
Spero possa piacere a tutti, e a Knight in particolare *-* A me, non dispiace troppo ^^
Ancora auguri, alla prossima. Mary :3

   
 
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