Lily sentiva il cuore tagliato a pezzetti. Un nome rimbombava nella sua mente.
James. L’uomo che amava, che avrebbe amato nonostante lo scherzo crudele del Destino.
Per sempre insieme.
Bugie, tutte bugie. “Sarete al sicuro da ora in poi.”  Ancora bugie.
Una lacrima solcò il volto di Lily. La morte aveva segnato la casa dei Potter.
Destino. Le urla di James riecheggiavano ancora nella sua mente.
 “Lily, prendi Harry e vai! È lui! Vai! Corri! Lo fermo io!”
Un’altra lacrima solcò il pallido volto di Lily.  Un tonfo sordo, un raggio verde, un corpo che cade a terra esanime. “James, no James, ti prego..”  pregò Lily mentalmente, come se questa muta preghiera potesse far tornare indietro il suo James. “James.. me lo avevi promesso.. non mi avresti mai lasciata.. James, torna da me.. ti prego.. non lasciarmi..non ora.. ti imploro James..”  Una muta preghiera, mai ascoltata da nessuno.
“Harry, devo salvare Harry. È l’unica cosa per cui posso ancora lottare.” Pensò Lily salendo le scale velocemente con un bambino dai lucenti occhi smeraldo e i capelli corvini in braccio. Harry la fissò agitando le manine paffute, come per voler acchiappare per gioco i capelli ramati della mamma, come faceva il padre per farlo divertire.
Come quei pomeriggi soleggiati, in cui Lily cullava Harry tranquilla, e James che da dietro le spalle della sua radiosa consorte, giocava con i capelli rossi della moglie soffiandoli in faccia a Harry, che sorrideva felice. Oppure quei giorni in cui James faceva uscire dalla bacchetta delle stelline colorate, o delle bolle di sapone. E Lily era felice, senza rimpianti.
Lily scosse la testa come per togliere dalla testa quei pensieri, e strinse Harry al petto.
Nella mente di Lily volavano mille pensieri. Non aveva visto James morire, e non avrebbe voluto vedere Harry, che era l’ultima cosa che le restava, morire.
Harry stretto contro la madre, con i capelli scarmigliati, mugugnava qualcosa che non si capiva bene.
Un rumore di passi nelle scale fece accelerare il passo della donna verso la cameretta di Harry.
Lily si voltò per un secondo, e vide un viso cadaverico, in cui erano incastonati come grossi rubini due penetranti occhi rossi. Harry emise un gemito, e la madre si voltò e continuò a correre.
Non poteva gridare. Voleva gridare, ma non poteva farlo.
Aveva sofferto troppo, e un lampo verde le passò appena sopra la testa. Una voce roca e agghiacciante pronunciava Maledizioni –Senza-Perdono.
Una volta varcata la soglia della porta di Harry, Lily depose il bambino nella culla, e continuò a pregare sottovoce: “ Harry, tu sei tanto amato da me, e anche da papà James…” il cuore di Lily sussultò per qualche secondo.
Harry emise qualche gemito di paura, nel vedere un raggio verde che passava sulla testa della mamma e si stagliava in uno specchio, mandandolo in frantumi.
Lily continuò a correre e si gettò con il figlio nella stanza di Harry poco prima di essere afferrata da una mano cadaverica sbattendo la porta.
Il suo volto pallido e lucido dalle guance illuminato solo dalla debole luce della lampada vicino alla culla di Harry, era diventato smunto e stanco. I suoi occhi verde smeraldo si erano ridotti a fessure, le immagini erano completamente sfuocate. Ormai Harry era solo un’ombra.
Lily temeva di poter perdere anche lui.
“Sei così simile a James.. se non fosse per gli occhi..” Lily si era fermata a fissare Harry, che nella sua culla cercava di sbirciare al di là della schiena della madre.
Un rumore fece ritornare alla realtà Lily. La porta era caduta a terra, e nella stanza era comparso Lord Voldemort con i suoi occhi color rubino puntati sul bambino.
Lentamente, Egli avanzò verso la culla, ma la donna si parò davanti alla culla pregando la figura incappucciata di nero.
“Spostati donna, io voglio solo il bambino”
“No, no, ti prego.. prendi me invece. Risparmia Harry.. ti prego.”
“AVADA KEDAVRA!”
Un corpo cadde a terra. Di Lily Evans restarono solo i capelli sparsi sul pavimento, e gli occhi verdi sbarrati che esprimevano terrore e amore allo stesso tempo.
Lily Evans era morta per suo figlio.                                                                                                     
 
 
Note di quella cosa seduta davanti al computer.
Beeene, non si può dire che io sia puntuale. Ho ritardato di un mese (Aprile, Maggio, Giugno.. no. Non è proprio un mese! xD)
Perché questa non è la mia prima fan fiction. Io ne ho scritte altre oltre a questa, solo che.. ecco.. non le ho finite. Sì, sono tutte incomplete perciò cercherò di pubblicarle tutte di volta in volta, e di renderle migliori oppure solo decenti! Per ora.. un ringraziamento speciale a:
-Florida 0507: Grazie per sopportarmi e tutto, avrai i tuoi brownies ricorda!
-ShirleyPoppy96: Stenny non è al massimo della puntualità, ricorda! :D
-Bella_Cissy_BlackSisters: Grazie a entrambe :3
-Mandarancia Macaionsss: Che dirti Emily, grazie e basta! Ok, basta zucchero. Sto per vomitare arcobaleni e cioccolato fuso dagli occhi. Disgustoso.
Grace98: Carissima Gleeks (Se si scrive così!) grazie di tutto e anche.. per il dovermi sopportare sempre!
Un bacio, alla prossima!!
P.S: Perdonate il formato della fanfiction, ma sono veramente una frana! xD