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Autore: Erisedesire    28/09/2011    3 recensioni
Raccolta di 5 drabble con protagonista Narcissa. Sono in ordine cronologico dal momento in cui la donna viene a scoprire dal Signore Oscuro che Draco è stato scelto per uccidere Silente.
Ma l'amore di una madre non ha confini, supera perfino il ghiaccio di una Black.
Raccolta Seconda classificata al "Citiamo gli alieni! 5 days contest" di Funnybee che ringrazio moltissimo!
Buona lettura! =)
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'Amore per le drabble'
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Non resterò a guardare

Raccolta classificatasi Seconda al “Citiamo gli Alieni! 5 days contest

 

Nick autore: _madduz_ sul forum, Erisedesire su efp

Titolo: Non resterò a guardare

Citazione: 18 ‘E chiedo al cielo che tu non ripeta i miei stessi errori. Certo, io non posso tornare indietro e cambiare la mia vita. Ma... ma ti prometto che io non resterò a guardare mentre distruggi la tua.’

Personaggi: Narcissa Malfoy, Bellatrix Black

Pairing: --

Genere: Angst, malinconico

Avvertimenti: Raccolta, Drabble

 

Non resterò a guardare

 

 

Le tue parole sono pugnali

“Ho scelto Draco per questo compito.”

Il suo sibilo gelido sferzò l’aria viziata della sala da pranzo buia e la schiaffeggiò violentemente.

Narcissa trattenne il respiro, gli occhi sbarrati in un silenzioso e disperato urlo di dolore.

Vide suo figlio vacillare sotto il peso di quelle parole, incurvare le spalle e incassare il colpo.

La donna fece per ribattere, mosse impercettibilmente una mano per afferrare le sue mani tremanti.

“Qualcosa non va, Narcissa?”

I suoi occhi erano buchi neri che, ne era certa, avrebbero risucchiato lei e la sua famiglia in un solo attimo, se avesse osato contraddirlo.

“No, mio signore.” Puntò gli occhi a terra, fissando il pavimento scheggiato.

 

 

 

 

Sei sola quando piangi

Lo aveva detto a Bella, era corsa da lei non appena era stata certa che lui la avesse avvertita. Era crollata a terra, davanti ai suoi piedi. Aveva pianto le sue lacrime disperate, implorando la sua comprensione.

“Sei una sciocca Cissy. Come puoi non capire? Devi esserne fiera, è il meglio che ti potesse capitare.”

Bellatrix aveva assistito al suo sfogo con distacco e disgusto. Aveva riso brutalmente quando lei le aveva spiegato quanto avesse paura.

“Tuo marito ha fallito miseramente. È un debole. Forse Draco ripagherà il debito, forse no” le aveva detto arrotolandosi un riccio color pece intorno all’indice, le labbra snaturate in un orrendo ghigno.

 

 

 

 

Una vita sprecata

Chiuse la porta della sua camera a chiave, poi si gettò sul letto, i pugni chiusi.

Non pianse.

Rimase immobile per un tempo interminabile, gli occhi aperti e vacui, come fosse morta.

“Chiedo al cielo che tu non ripeta i miei stessi errori.”

Le tornò alla mente il giorno maledetto in cui aveva lasciato entrare l’ombra del Male nella sua vita.

Era consapevole di non potere tornare indietro e cambiare le cose, ma…

“Ma ti prometto che io non resterò a guardare mentre distruggi la tua, di vita.”

Draco aveva accettato, non poteva fare altro. Ma no, non sarebbe morto: avrebbe dato sè stessa, una vita sprecata, per impedirlo.

 

 

 

 

 

Severus

Dopo giorni da attesa estenuante se ne erano andati tutti quanti. Lo spettro della sua bella villa riecheggiava ancora delle loro risate stridule e crudeli.

“Cissy? Dove vai?”

Si arrestò di colpo, sul punto di ruotare il pomo della porta d’ingresso.

“Severus” rispose, puntando i suoi occhi freddi e determinati nel mare di follia della sorella.

“Sei pazza! Lui non sa! Non lo permetterò!” strillò Bellatrix, furiosa.

“Questa volta no, Bella. Non puoi fermarmi.”

Qualcosa nel suo tono di voce stridette mentre pronunciava quelle parole.

Bellatrix scosse il capo, incuriosita e divertita.

“Vengo con te. Quel sudicio traditore non accetterà” rise forte la sua risata atroce.

 

 

 

 

Riusciva quasi ad essere felice

Aveva accettato.

Sentì la vita riprendere a scorrerle nelle vene, il sangue tornare caldo.

Mentre i Mangiamorte si riunivano attorno al tavolo, riusciva quasi ad essere felice; sentiva che, se si fosse sforzata un po’, avrebbe perfino potuto sorridere ancora.

Lui la guardò dalle fessure pulsanti degli occhi, stringendo le labbra pallide.

Dovette distogliere lo sguardo, bloccargli l’accesso ai suoi pensieri, troppo belli per essere condivisi con chi non ha più nulla da sperare.

Che importanza aveva tutto questo ora che Draco era al sicuro?

Glielo aveva giurato: “Non permetterò che distrugga la sua vita.”

Non importava da quale parte stare, quale bandiera inseguire. Draco, no. Non lo avrebbe sacrificato.

   
 
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