Raccolta classificatasi Seconda al “Citiamo gli Alieni! 5 days
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Nick
autore: _madduz_ sul forum, Erisedesire su efp
Titolo:
Non resterò a guardare
Citazione:
18 ‘E chiedo al cielo che tu non ripeta i miei stessi errori. Certo, io non
posso tornare indietro e cambiare la mia vita. Ma... ma ti prometto che io non resterò
a guardare mentre distruggi la tua.’
Personaggi:
Narcissa Malfoy, Bellatrix Black
Pairing:
--
Genere:
Angst, malinconico
Avvertimenti:
Raccolta, Drabble
Non
resterò a guardare
Le tue parole sono pugnali
“Ho scelto
Draco per questo compito.”
Il suo sibilo gelido sferzò l’aria viziata della sala da pranzo
buia e la schiaffeggiò violentemente.
Narcissa trattenne il respiro, gli occhi sbarrati in un
silenzioso e disperato urlo di dolore.
Vide suo figlio vacillare sotto il peso di quelle parole, incurvare
le spalle e incassare il colpo.
La donna fece per ribattere, mosse impercettibilmente una mano
per afferrare le sue mani tremanti.
“Qualcosa non
va, Narcissa?”
I suoi occhi erano buchi neri che, ne era certa, avrebbero
risucchiato lei e la sua famiglia in un solo attimo, se avesse osato
contraddirlo.
“No, mio signore.” Puntò gli occhi a terra, fissando il
pavimento scheggiato.
Sei sola quando piangi
Lo aveva detto a Bella, era
corsa da lei non appena era stata certa che lui
la avesse avvertita. Era crollata a terra, davanti ai suoi piedi. Aveva pianto
le sue lacrime disperate, implorando la sua comprensione.
“Sei una sciocca Cissy. Come
puoi non capire? Devi esserne fiera, è il meglio che ti potesse capitare.”
Bellatrix aveva assistito al suo
sfogo con distacco e disgusto. Aveva riso brutalmente quando lei le aveva
spiegato quanto avesse paura.
“Tuo marito ha fallito
miseramente. È un debole. Forse Draco ripagherà il debito, forse no” le aveva
detto arrotolandosi un riccio color pece intorno all’indice, le labbra
snaturate in un orrendo ghigno.
Una
vita sprecata
Chiuse la porta della sua camera a chiave, poi si gettò sul
letto, i pugni chiusi.
Non pianse.
Rimase immobile per un tempo interminabile, gli occhi aperti e
vacui, come fosse morta.
“Chiedo al
cielo che tu non ripeta i miei stessi errori.”
Le tornò alla mente il giorno maledetto in cui aveva lasciato
entrare l’ombra del Male nella sua vita.
Era consapevole di non potere tornare indietro e cambiare le
cose, ma…
“Ma ti prometto che io non resterò a guardare mentre distruggi
la tua, di vita.”
Draco aveva accettato, non poteva fare altro. Ma no, non sarebbe
morto: avrebbe dato sè stessa, una vita sprecata, per impedirlo.
Severus
Dopo giorni da attesa estenuante
se ne erano andati tutti quanti. Lo spettro della sua bella villa riecheggiava
ancora delle loro risate stridule e crudeli.
“Cissy? Dove vai?”
Si arrestò di colpo, sul punto
di ruotare il pomo della porta d’ingresso.
“Severus” rispose, puntando i
suoi occhi freddi e determinati nel mare di follia della sorella.
“Sei pazza! Lui non sa! Non lo
permetterò!” strillò Bellatrix, furiosa.
“Questa volta no, Bella. Non
puoi fermarmi.”
Qualcosa nel suo tono di voce
stridette mentre pronunciava quelle parole.
Bellatrix scosse il capo,
incuriosita e divertita.
“Vengo con te. Quel sudicio
traditore non accetterà” rise forte la sua risata atroce.
Riusciva
quasi ad essere felice
Aveva accettato.
Sentì la vita riprendere a scorrerle nelle vene, il sangue
tornare caldo.
Mentre i Mangiamorte si riunivano attorno al tavolo, riusciva
quasi ad essere felice; sentiva che, se si fosse sforzata un po’, avrebbe
perfino potuto sorridere ancora.
Lui la guardò dalle fessure pulsanti degli occhi, stringendo le
labbra pallide.
Dovette distogliere lo sguardo, bloccargli l’accesso ai suoi
pensieri, troppo belli per essere condivisi con chi non ha più nulla da
sperare.
Che importanza aveva tutto questo ora che Draco era al sicuro?
Glielo aveva giurato: “Non permetterò che distrugga la sua
vita.”
Non importava da quale parte stare, quale bandiera inseguire. Draco, no. Non lo avrebbe sacrificato.