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Autore: Dharma    30/09/2011    5 recensioni
" Portò una mano alla spaziosa tasca della felpa, estraendone una foto contornata da una semplice cornice. La posò sulla tomba e, per un lasso di tempo che parve un'eternità, rimase a fissare i volti sorridenti che vi erano rappresentati, immortalati in un momento di spensieratezza[...] - Ciao, Jimmy.-"
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Synyster Gates, Zacky Vengeance
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Che dire, è la prima fanfiction sugli A7X che scrivo, anzi la prima che vede finalmente la luce su questo sito. Niente pretese, è corta ed è uno sfogo personale, ma spero comunque che sia riuscita abbastanza decentemente ^^ Buona lettura!
Gli A7X non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro ( maddai!)

For The Rev, we miss you...



After The Rain, After The Nightmare



" ... Time still turns the pages of the book its burned

Place and time always on my maind..." 


Cadeva una pioggia fine e gelida sulle tombe del cimitero di Huntington Beach.
Ormai erano strascorsi esattamente due mesi, ma per Brian il loro " Nightmare after Christmas" sembrava lontano solo pochi giorni. Perché si trovasse davanti a quella lapide, tremante e completamente fradicio, non lo sapeva neppure lui. Un attimo prima era chiuso nello studio di registrazione con i compagni, intento a suonare la propria amata chitarra, ed un minuto dopo stava correndo sotto la pioggia dimentico di tutto e vestito solo con una felpa troppo leggera e l'inseparabile cappello. Aveva corso fino a quella tomba, senza sapere quanto tempo ci avesse impiegato, e ormai da minuti interminabili continuava a tenere lo sguardo fisso su quella breve incisione, la mente lontana.

James Owen Sullivan
9 febbraio 1981 - 28 dicembre 2009

Portò una mano alla spaziosa tasca della felpa, estraendone una foto contornata da una semplice cornice. La posò sulla tomba e, per un lasso di tempo che parve un'eternità, rimase a fissare i volti sorridenti che vi erano rappresentati, immortalati in un momento di spensieratezza.
Ad un tratto, due braccia robuste gli strinsero la vita da dietro ed un viso affondò nella sua schiena, all'altezza della spalle. Non gli servì voltarsi o parlare per capire di chi si trattasse, rimase semplicemente in quella posizione, godendo di quel contatto rassicurante.
Dopo alcuni minuti udì quella voce dal timbro basso che conosceva bene, ovattata dal contatto con la sua felpa - Possibile che tu debba sempre fare stronzate senza pensare?-
Percepì la stretta alla sua vita venir meno e la figura di Zacky gli si parò davanti, coprendo la visuale della tomba. Era più fradicio di Brian ed aveva il viso arrossato dallo sforzo e il fiato corto per la corsa. Sulla schiena portava la custodia della propria chitarra e quella che Syn riconobbe come la propria, contenente lo strumento che aveva dimenticato allo studio di registrazione.
A quella visione gli sfuggì un sorriso - Da te non accetto prediche, sei più fradicio di me.-
Dicendo questo si sfilò il cappello per posarlo sui capelli ormai irrimediabilmente zuppi del compagno.
- Dal momento che sei il buffone del gruppo qualcuno dovrà pur starti dietro- osservò Zacky. Sollevò poi gli occhi al cielo, da cui aveva cessato di cadere la pioggia Con una smorfia contrariata borbottò - Muoviamoci, tra poco uscirà il sole.-
Brian rise per quella frase apparentemente priva di senso e, nel tentativo di infastidire maggiormente l'amico, domandò - Se io sono il buffone, tu chi saresti? Quello simpatico?-
- La tua badante.- rispose con un ghigno Zacky, posando con poca grazia la chitarra del compagno nelle sue mani e spingendolo via.
Prima di incamminarsi anche lui, si voltò verso la tomba, sorridendo amichevolmente - Ciao, Jimmy.-
In quel momento, alcuni raggi emersero tra le nuvole, illuminando la targa con l'incisione. Il riverbero della luce colpì gli occhi chiari del chitarrista, che ringhiò infastidito - Fottuto sole!-
Si avvicinò a Brian, che sorrideva con un'espressione combattuta tra tristezza e affezione, e insieme si incamminarono fianco a fianco, entrambi fradici e con la chitarra in spalla, litigandosi scherzosamente il cappello del primo chitarrista.
Alcune gocce si rincorrevano sulla superfice in vetro che ricopriva la foto poggiata accando alla tomba. Da questa, The Rev, abbracciato a Syn, vegliava con un sorriso sui propri compagni.

" ... I have so much so say
but you're so far away..."

  
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