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Autore: Aggrodolce    30/09/2011    2 recensioni
«Accidenti! Accidenti a te e a quella maledetta trave!»
Imprecò Leonard, tenendosi la borsa del ghiaccio sulla fronte.
«Perché? Sapevi benissimo che era rotta ed in bilico, ergo avresti dovuto stare più attento. »
Gli rispose Sheldon, tranquillo e calmo come al solito, sicurissimo di avere ragione.
«Già, peccato che mi sia caduta in testa perché tu non smettevi di aprirla e chiuderla centinaia di volte per quella tua stramaledetta fissazione!»
[Piccola fiction sulla vita quotidiana di Leonard e Sheldon. ][One Shot][Verde]
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Leonard, ventisei anni, fisico. Ora chiuso in casa, con del ghiaccio sulla fronte, sfregiata da un grosso e pulsante bernoccolo. Il coinquilino, Sheldon, ventisei anni, fisico teorico, lo fissava con disappunto.
Come suo solito.
«Accidenti! Accidenti a te e a quella maledetta trave!»Imprecò Leonard, tenendosi la borsa del ghiaccio sulla fronte.«Perché? Sapevi benissimo che era rotta ed in bilico, ergo avresti dovuto stare più attento. »
Gli rispose Sheldon, tranquillo e calmo come al solito, sicurissimo di avere ragione.
«Già, peccato che mi sia caduta in testa perché tu non smettevi di aprirla e chiuderla centinaia di volte per quella tua stramaledetta fissazione!»
Ribatté Leonard. Quella volta voleva avere ragione. Doveva. Perché la aveva pienamente, era solo l’innocente vittima della pazzia del coinquilino! Come sempre! Ma tanto, sapeva che ribattere con Sheldon era totalmente inutile.
«Non è una fissazione, è scientificamente provato che aprire e chiudere la porta più volte, secondo il numero che più ti aggrada, porti fortuna, benessere e ti faccia stare meglio. Con il tuo quoziente intellettivo avresti dovuto saperlo. »
Gli rispose Sheldon, come volevasi dimostrare.  
Leonard, a quell’ulteriore risposta, guardò il coinquilino, fissandolo molto, molto male.
«Che strano, a me non sembra proprio. »
Gli rispose, ovviamente solo per non rimanere in silenzio di fronte a tutta quella stupida ed inutile ostinazione da parte del compagno.  
«Forse perché ti è caduta in testa, provocandoti una fastidiosa eruzione cutanea altrimenti chiamata ‘bernoccolo’ e una forte emicrania?»
Ribatté l’altro, guardandolo, come se la sua osservazione fosse una cosa assolutamente ignota e che fosse d’obbligo evidenziare.
Un lungo silenzio invase la stanza, poi la voce di Leonard lo ruppe, mentre con un falso, falsissimo sorriso, fissava il coinquilino.
« Già! Forse! »
«Però a me ha fatto bene. »
Gli rispose immediato Sheldon.
«E’ stata una magnifica giornata oggi, e .. »
«Sei sicuro di voler continuare?»
Lo interruppe Leonard, fulminandolo con lo sguardo.
«Mh. Forse no. »
Rispose il più alto, con un’alzata di spalle, disinteressato.
«Però, teoricamente ti ha fatto bene e ti ha portato fortuna. »
Aggiunse poi, d’improvviso, scatenando in Leonard una curiosità immensa, che dimostrava con uno sguardo sconcertato, quasi. Si chiedeva infatti come il coinquilino potesse avere certe uscite se lui era bloccato su una poltrona, con una borsa del ghiaccio in fronte, quasi privo di forze e cosciente per miracolo.  
« Ti spiego. »
Disse poi l’altro, enfatizzando con le mani e con la voce il concetto che voleva spiegare, come suo solito.   
«Non sei morto sul colpo, e sei più rilassato perché il medico ti ha detto di stare a riposo. Dunque la mia teoria ha funzionato.»
Qualche altro secondo di pausa, come poco prima, in cui i due si fissarono senza sapere cosa dire. Poi Leonard decise di agire.
«D’accordo. Te la sei cercata. »
Ignorando le parole che il medico gli aveva detto poco tempo prima, si alzò dalla propria poltrona, prese il pezzo di trave caduto dalla porta e rincorse il coinquilino, per tutta casa, fino a crollare sul pavimento a causa di uno svenimento, e passare così il Week-end chiuso in camera in completo riposo, mentre Sheldon, contento che la propria teoria secondo la sua personale opinione avesse funzionato, date le condizioni del coinquilino, trafficava tranquillamente al computer, non preoccupandosi minimamente per il compagno nell’altra stanza.
Come al solito, aveva avuto ragione lui.



Prima fan fiction che scrivo su un telefilm, yay!
Non so come sia venuta, spero di non aver rovinato i miei personaggi preferiti. XD
Se vi è piaciuta fatemelo sapere con un commento!
E sì, come al solito prendo spunto da ciò che mi succede durante la giornata per scrivere.
.... Sì, mi è caduta la trave della porta in testa.
Per fortuna però mi ha solo lisciata, e sto bene, sono viva.
Per vostra sfortuna, perché quando voglio, scrivo. :’D
Ok, bye bi! Alla prossima! <3
Saga <3
  
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