Buonasera (o buongiorno, chissà quando la leggerete!?) a tutti!
Qui è Kika che vi parla.
Questa è la prima storia che pubblico e quindi...in bocca al lupo a me stessa! Ahahahahah

Ero seduta su quel divano rovinato dal tempo, davanti a quel pc che a confronto con tutto il resto era fuori posto, fuori epoca.
Ero in quella camera vecchio stile che tu amavi e piangevo. Ti pensavo chiuso in quella stanza bianca che puzzava di disinfettante, con tutti quei tubi attaccati dappertutto e quel fastidioso rumore. “Tiii tiii”, si sentiva soltanto quel suono, in continuazione, era insopportabile ma rappresentava il tuo cuore e finché si sarebbe sentito la fiammella della speranza sarebbe rimasta accesa.
“Bastaaaaa!” urlai e mi tappai le orecchie. Le lacrime sgorgavano ancora di più dai miei occhi verdi, non avrei mai voluto sentire quel rumore, avrei voluto sentire ancora il tuo calore e il tuo respiro sulla mia pelle nuda. Le tue morbide e profumate labbra sfiorare le mie, le tue possenti mani accarezzarmi delicatamente.
Chiusi il pc, senza spegnerlo, con una forza tale che per poco non si ruppe, mi alzai e mi fermai a centro di stanza, il silenzio sembrava divorarmi.
Ad un tratto sentì nuovamente quel rumore e fu come se ti vidi: tu sdraiato con gli occhi chiusi su quel letto. Chiusi gli occhi anch’io e mi strinsi forte la testa. Urlai, urlai non so per quanto tempo, non so quanto forte. Poi mi alzai, cercai lo stereo e misi il cd che tu odiavi, alzai il volume al massimo, troppo silenzio in quella stanza dove prima si sentivano in continuazione le nostre risate. Avrei voluto sentire la tua voce, tu lì, ad urlarmi contro, a odiarmi perché avevo messo quel cd ma al tempo stesso ad amarmi per la mia testardaggine, per il mio carattere e per i miei stupidi dispetti. 

Per voi che siete arrivati fin qui, che avete letto, grazie mille!
Un commentino non dispiacerebbe.

Un bacio, la vostra Kika.