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Autore: Fidia2    01/10/2011    2 recensioni
Jared non risponde ai messaggi di Shan, che dorma ancora è strano, che non risponda al fratello è ancora più strano, lo fa anche ad occhi chiusi e da addormentato!
Nel giro di 15 minuti Shannon gli invia altri due messaggi e alla fine lo chiama, il cellulare è spento!
Qualcosa non va, non è da Jared un comportamento simile.
Genere: Angst, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dichiarazione:
questa storia è frutto della mia fantasia, non vuole offendere nessuno e i personaggi non mi appartengono.

Note:
il titolo non vi inganni, non è una storia d’amore fra Colin e Jared.
Le parole scritte dentro le parentesi quadre sono pensieri.
 
 
 

A photograph of you and I

 
Capitolo 1


Londra
Concerto dei 30 seconds to Mars

Appena terminato il concerto tutta la band si dirige in camerino, c’è chi va in bagno, chi si sdraia su un divanetto con la birra in mano, chi si accende una sigaretta, tutti si rilassano, ridono e scherzano fra di loro, tutti tranne Jared, lui rimane isolato. Sono giorni che è di pessimo umore e nessuno gli si avvicina, lo conoscono bene, sanno che quando è in quello stato ha bisogno di essere lasciato da solo.

Shannon lo osserva da lontano, pensieroso, conosce il motivo di quell’umore, il fratello gliene ha parlato, ma anche se non lo avesse fatto lo avrebbe capito da solo, il motivo è sempre lo stesso: Colin Farrell.  

Dopo essersi asciugato e frettolosamente cambiato, Jared saluta tutti con un freddo gesto della mano e si avvia in hotel senza aspettarli, nessuno lo trattiene. Fuori ad attenderlo c’è un’auto dell’albergo che lo aspetta.

Qualche minuto dopo anche gli altri componenti del gruppo lasciano il camerino e salgono su un’altra auto di servizio diretti in un ristorante.

Arrivati Shannon manda un sms al fratello:
Non ci pensare!

Jared non risponde al messaggio. Starà già dormendo, pensa Shannon, è un buon segno che abbia preso subito sonno.

Quando Shan, Tomo e Tim raggiungono l’hotel è ormai tardi e ognuno si ritira nella sua camera.

La mattina seguente Tomo e Shannon si ritrovano casualmente a far colazione insieme, poco dopo sono raggiunti da Tim, di Jared nessuna traccia, forse dorme ancora o forse ha già fatto colazione ed è fuori.

Poi i tre prendono strade diverse, Shannon decide di tornare in camera e mentre sale manda un sms al fratello.

Passano pochi minuti, Jared non risponde, che dorma ancora è strano, che non risponda al fratello è ancora più strano, lo fa anche ad occhi chiusi e da addormentato. Nel giro di 15 minuti Shannon gli invia altri due messaggi e alla fine lo chiama, il cellulare è spento! Shannon sente che qualcosa non va, non è un comportamento da Jared.

Decide così di andare a bussare alla sua camera, lo fa insistentemente, chiamandolo, nulla.

Preoccupato scende nella hall e lo fa chiamare da lì, nessuna risposta.

Chiede al personale quando lo abbiano visto uscire e la risposta lo lascia di sasso.

-        Ieri nel primo pomeriggio, insieme con lei signor Leto, non andavate al concerto?

-        COME IERI POMERIGGIO?!

Quasi urla Shannon e domanda allarmato:
-        Ma ieri sera lo avete visto rientrare?

-        Abbiamo visto rientrare lei e gli altri membri della band, sa io vi conosco bene e sono un vostro fan, peccato esser stato di turno ieri e non esser potuto…

- Sì, sì.
Lo interrompe Shannon spazientito e preoccupato.

-        Quindi nessuno l’ha visto ieri sera rientrare? o stamattina?

Quelli della reception si guardano fra di loro e tutti rispondono di no.

[Ma dove c**** è finito!] pensa Shannon.

Shan chiede di entrare nella camera del fratello. Un impiegato dell’hotel lo accompagna e lo fa entrare. Il letto è intatto, non sembra che manchi qualcosa, non c’è nulla di strano se non la sua assenza.

Shannon impallidisce,  si sente mancare e si deve sedere, si rende conto che deve essere successo qualcosa di grave al fratello e la paura gli fa mancare le forze e gli annebbia la mente.

Alla fine si fa forza, chiama Tomo e gli spiega l’accaduto. Poco dopo viene raggiunto da Tim e Tomo, il quale, con la sua calma, riesce in parte a tranquillizzare Shan. Insieme decidono di denunciarne alla polizia la scomparsa e allo stesso tempo di cominciare a cercare di ricostruire loro stessi cosa possa essergli successo.

Con quale auto era andato via? Chi era l’autista? Jared dove avrà chiesto di essere portato?
 
Passano un paio di giorni e né la band né la polizia ha saputo dare risposte a quelle domande. Sicuramente è andato via con l’auto di servizio dell’hotel, che ora è parcheggiata all’interno del garage. La scientifica ha provato che Jared vi sia salito, ma non è in grado di dire dove e quando vi sia sceso. Inoltre nessuno sa dire chi fosse l’autista. Jared è sparito nel nulla.

La polizia non trova altre tracce e formula diverse ipotesi.

Si è ubriacato o drogato o entrambe le cose ed ora si trova in qualche scadente motel in stato di semi-coscienza a farsi passare i postumi. Per quanto Shannon cerchi di spiegare alla polizia che il fratello non faccia uso di droga e non beva gli ispettori lo ignorano, per loro non è possibile che una persona dello spettacolo, un cantante rock per giunta, non faccia uso di certe sostanze.

Si è allontanato volontariamente perché ha litigato con qualcuno. Anche qui Shan spiega che non ha litigato con nessuno, non era dell’umore giusto per ridere e scherzare ma non avevano litigato.

L’ultima ipotesi è la più drammatica: il suicidio. Anche questa subito scartata da Shan, per quanto il fratello stesse male e fosse giù di morale non si sarebbe mai arreso, quando si abbatte riesce sempre a ritirarsi su.

C’è una considerazione che Shannon tiene dentro di sé, preferisce non riverarla alla polizia: sa che Jared non lo abbandonerebbe mai, non lo lascerebbe mai da solo dopo che loro stessi avevano subito e sofferto per una cosa simile da piccoli.

Shannon è convinto che qualcuno lo trattenga, spera solo che non gli abbiano fatto del male o peggio, trema al solo pensiero. Ormai non mangia e non dorme quasi più, è ridotto uno straccio.

 

 *****
 

Shannon è da diversi minuti con il cellulare in mano, lo guarda indeciso se chiamare o meno, alla fine compone il numero. Una voce calda con un forte accento irlandese gli risponde.

-        Shannon? Ciao!
 
-        Hey Col.
La voce di Shannon suona ansiosa e stanca allo stesso tempo.
 
-        Come mai questa chiamata? Non che non mi faccia piacere.
 
-        Volevo sapere se Jared è lì da te.
 
-        Jared? No.
 
-        Guarda che me lo puoi dire.
 
-        Non è qui, veramente.
Risponde perplesso Colin.
 
-        Lo hai sentito? Ti ha chiamato? Ti ha inviato un sms?
 
-        Ma no, nulla di tutto questo, saranno dieci giorni che non ci sentiamo. Ma perché queste domande?
 
-        Col…
 
-        …

-        Non so dove sia.
 
-        Cosa significa: non so dove sia?!
 
-        Non lo troviamo più, è scomparso.
 
-        Scomparso? No aspetta, come scomparso?
 
-        Nessuno lo ha più visto da due giorni, da dopo il concerto, sparito nel nulla. Anche la polizia lo sta cercando ma quegli sbirri stanno indagando su ipotesi fasulle e non mi ascoltano. Col, sono disperato.
 
Colin ha il sangue gelato ma riesce a mantenere il controllo.
-        Non ti preoccupare Shannon, lo ritroviamo presto. Lascia perdere la polizia, cercherò il miglior investigatore privato e lo assolderò.
 
Shannon sospira, ora sa che può contare anche sull’aiuto di Colin.
Ora anche un altro uomo è in ansia per Jared.
 

*****
 

A tre giorni dalla scomparsa Shannon riceve una lettera anonima, gli viene chiesto un ingente riscatto se vorrà rivedere suo fratello vivo.

Jared è stato rapito!

  
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