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Autore: Violet Tyrell    01/10/2011    6 recensioni
Fallito.
Finito.
Fregato.
Le tre F che accumunavano gli ospiti di Azkaban erano una di quelle cose che non avrebbe mai dimenticato. Se qualcuno, giorni prima, gli avesse pronosticato un tale tragico sviluppo delle cose, probabilmente la sua nobile mano avrebbe condannato l'incauto colpevole all'oblio eterno; fino a quel momento Azkaban era stato solamente il luogo destinato a chi non era abbastanza furbo da trovare una via di fuga ai propri guai, l'ultimo luogo in cui immaginarsi quindi.

Piccola One Shot sui pensieri di Lucius ad Azkaban.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'Noblesse Oblige - l'onore dei Malfoy'
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Le tre F


Disclaimer: Lucius Malfoy è di proprietà di J.K.Rowling, così come gli altri personaggi e luoghi dell'opera a cui accenno nella storia



Fallito.
Finito.
Fregato.

Le tre F che accumunavano gli ospiti di Azkaban erano una di quelle cose che non avrebbe mai dimenticato. Se qualcuno, giorni prima, gli avesse pronosticato un tale tragico sviluppo delle cose, probabilmente la sua nobile mano avrebbe condannato l'incauto colpevole all'oblio eterno; fino a quel momento Azkaban era stato solamente il luogo destinato a chi non era abbastanza furbo da trovare una via di fuga ai propri guai, l'ultimo luogo in cui immaginarsi quindi.
E come sarebbe stato possibile diversamente? Come pensare che proprio lui, Lucius Malfoy, potesse essere costretto a patire tanto dolore? Chi avrebbe osato profetizzare il suo arrivo nella prigione più temuta di tutto il mondo magico, di cui spesso aveva riso pensando a quanti dei suoi ex-compagni passati fossero stati costretti a subire la devastante potenza dei famigerati Dissennatori?
Oh in realtà non gli mancavano i nemici ma fino a quel momento nessuno era rimasto insensibile al puro nome della sua famiglia e al tintinnante suono delle monete che faceva scivolare nelle tasche dei potenti con l'intento di far girare le leggi nella direzione che gli conveniva; non si trattava che di simpatizzanti Babbanofili in fondo, gente senza un briciolo di potere e che aveva sempre spietatamente piegato sotto il suo volere senza la minima difficoltà? E là dove la persuasione verbale non proliferava, era la sua bacchetta a vincere le menti riottose. Non era forse la stessa cosa, la stessa storia che si ripeteva con lui questa volta nelle vesti di protagonista?
" E sta zitto, vecchio! " Una voce astiosa interruppe i rantoli dell'ex glorioso Mangiamorte ormai caduto in disgrazia: alzò lo sguardo dal pavimento, per portarlo nella direzione da dove era giunta la parola ingiuriosa. Vecchio. Incredibile, qualche prigioniero ormai diventato certamente folle osava appellare lui a quel modo. Era così che ora si presentava agli occhi occhi del mondo, come un comune e banale uomo in età avanzata e indegno di rispetto?
Dopotutto aveva solo quarantacinque anni, non era affatto senile.
E lui non si era comportato allo stesso modo, forse, quando anni prima altri erano caduti sotto i colpi dei nemici? Non era il medesimo pregiudizio che aveva spinto le sue azioni, rendendolo felice e avido di ottenere gloria agli occhi dell'Oscuro Signoe? Si mise a sedere sulla branda con un brivido che non poteva venire in alcun modo lenito: la vicinanza costante con i Dissennattori era tremenda, il gelo che costantemente avvolgeva le celle era quanto di più irreale e triste potesse esistere.
In un moto ribelle ricordò due anni prima, quando la scuola di Hogwarts era circondata da quelle creature alla ricerca di Black. Sirius Black, morto quasi sotto ai suoi occhi. Sbuffò irritato; quando gli Auror l'avevano arrestato per un momento aveva desiderato essere lui cadavere, al posto del trattamento umiliante che gli avevano destinato. Forse sarebbe stato meglio, qualunque cosa preferibile alla condizione che ora viveva; osservando il movimento dei Dissennatori nuovi pensieri si erano formati nella sua mente. Draco non si era mai lamentato di loro ma avrebbe saputo difendersi, se uno di questi l'avesse aggredito?
Non era mai stato sfiorato da quella domanda, convinto che se quel dannato di Potter ne era capace, di certo il suo bambino non poteva essere da meno. E che forma aveva il suo Patronus? Curioso non averci mai davvero pensato prima, era servita quella detenzione per cominciare a preoccuparsi dei pericoli che correva.
Il processo ancora non era iniziato ma non c'erano dubbi sul suo esito visto che la veste grigia che l'avevano costretto ad indossare portava le maniche corte, così che il Marchio fosse ben in vista e tutti si rendessero conto della ragione per cui era stato imprigionato. Non dovevano esserci dubbi.
Le tre F gli erano sembrate ridicole quando un compagno di prigione - di certo uno non molto centrato con la mente, così aveva pensato - glie le aveva illustrate quasi con amorevole passione; di sicuro la permanenza in quella prigione aveva reso folle l'uomo da cui aveva recepito solo una punta di dolorosa umiliazione, probabilmente annullata di fronte al continuo sconforto che era costretto a subire. Ora, dopo solo pochi giorni, non dubitava più di quella teoria.

Fallito

La prima delle tre F, la condanna peggiore sopratutto per lui che si era sempre mostrato orgoglioso del proprio operato da Mangiamorte, e che non aveva mai esitato a deridere chi aveva fallito. Adesso era il suo turno, ed era terribile pensare di avere fallito per colpa di un paio di ragazzini. La missione all'Ufficio Misteri era parsa persino ridicola quando era stata progettata, sopratutto sapendo di essere lui a comandare un vero esercito, forse il migliore che l'Oscuro Signore avrebbe potuto mettergli a disposizione: con una donna come Bellatrix che chance avrebbero potuto avere Potter e i suoi stupidi accoliti? Un gruppetto di ragazzini che, almeno stando alle parole di Severus, non avrebbero potuto fare del male neppure ad una mosca.
Loro e qualche altro membro dell'Ordine erano bastati per far finire lui ed altri ad Azkaban, e a rivelare al mondo la conferma della rinascinta dell'Oscuro Signore. Ed essendo lui a guidare la spedizione, era naturale pensare che l'ira del suo capo si sarebbe scagliata solo ed esclusivamente sulla sua persona.
Un brivido più prolungato lo scosse ed una lacrima scese. Non piangeva da anni, se mai era accaduto, ma non riusciva a contenere tutto il dolore al pensiero dell'umiliazione subita. Farsi sconfiggere da quei bambocci.. ma come era potuto accadere? Erano pur sempre giovani adolescenti, dell'età di suo figlio.. però no, Draco non era così bamboccio. Aveva sottovalutato i rischi, non poteva negarlo a sè stesso. Ansimava per il gelo che l'avvolgeva.

Finito

La seconda delle tre F, non migliore della prima e ugualmente catastrofica. Tutto era finito nel momento in cui era stato portato via dal Ministero, trattato alla stregua di un pezzente da gente che combatteva da quello che per loro era il lato buono della vita; non ci sarebbe stata più occasione per dimostrare la forza del nome dei Malfoy, con il suo fallimento aveva infangato per sempre il nome dell'antica casata Purosangue di cui era sempre stato fiero. E se lo sdegno poteva essere un fardello da sopportare ad Azkaban, non era altrettanto certo che Draco meritasse quella sorte.
Eppure era sembrato tutto facile, così semplice! Un altro successo messo a segno dal grande Lucius malfoy.. il dubbio non aveva sfiorato neppure la sua amata Narcissa, sempre al suo fianco in ogni momento e che ora era più lontana che mai. Ora era il suo amato erede a dover sopportare probabilmente la gogna, a vergognarsi di avere un padre tanto altezzoso quanto sciocco da trascinare nel fango il buon nome della famiglia e anche degli altri Mangiamorte catturati con lui. Scaricò la sua ira sul muro. Sentiva la mancanza della bacchetta, il desiderio di infliggere a qualcuno una Cruciatus era sempre più tentatore; portò la mano al petto percependo il pozzo gelido che ormai stava diventando il suo corpo. I Dissennatori dovevano essersi avvicinati alla cella.. maledette bestie.


Fregato

E di questa F, la terza ed ultima, non aveva alcun dubbio.
Fregato per essersi fatto imprigionare all'Ufficio Misteri, sancendo così la propria condanna e dando un calcio a quella libertà di cui era stato tanto fiero. Trovarsi per la prima volta ad Azkaban gli aveva curiosamente fatto venire in mente Bella, che con il marito aveva trascorso ben quattordici anni in quelle mura, assieme anche ad altri; non ne avevano mai parlato ma sapeva che la folle parente considerava un onore quella detenzione. Normale dato che ci era finita nel tentativo di innalzare nuovamente al potere il loro Signore: la stessa cosa non valeva perciò per lui, a cui aveva arrecato disonore su tutta la linea.
Fregato perchè quello era un processo farlocco, aveva la certezza che la sentenza fosse già stata emessa. Il Ministero però desiderava probabilmente giocare con lui, trattarlo come un pagliaccio pubblicamente; non si aspettava nulla di meno, era la prassi e in passato lui stesso si era reso complice del trattamento denigratorio ad altri.
Fregato per avere taciuto all'Oscuro Signore la distruzione del diario, consegnatogli tanti anni prima e che era servito solo a provocare un pò di spavento a Hogwarts; ancora non capiva l'ira che aveva dominato l'animo del suo superiore, non sapeva in fondo di aver inconsapevolmente fatto a pezzi un cimelio estremamente importante. La sua pelle portava ancora i segni della tortura, tagli un pò ovunque oltre alla temibilissima Cruciatus che l'aveva fatto desistere dal chiedere che cosa fosse realmente l'oggetto.

Non c'era quindi nulla che potesse recargli conforto, in quella prigione cupa in cui il dolore era la caratteristica predominante in ognuno dei suoi prigionieri; erano solo pochi giorni ma gli sembrava di non avere mai conosciuto altra vita all'infuori di questa colma di disperazione. Non aveva neppure più la forza di urlare contro i Dissennatori che si avvicinavano di nuovo, percepiva la loro fame.. li avrebbe lasciati fare.. che altro gli restava?
" Fermi voi! " La voce femminile giunse ovattata alle sue orecchie e non si era reso conto di avere perso parzialmente conoscenza; riaprì gli occhi percependo vicino a sè la presenza di qualcuno e rimase sconvolto nello scorgere una macchia argentea a forma di grande cane che teneva lontano quelle creature disgustose. Un improvviso e insperato calore lo rinfrancava e respirò in modo più regolare. Solo osservando meglio si rese conto che c'erano due persone vicino a lui e che una di queste aveva una mano gentile che gli sorreggeva la testa.
Come ci era finito sdraiato sulla brandina? Si, era seduto ma.. e poi capì, arrossendo dalla vergogna. Svenire ed essere aiutato da un Auror era la peggiore delle umiliazioni, sopratutto perchè in caso contrario lui avrebbe forse infierito. " Ok è tornato in forze, possiamo andare. "
La conosceva quella voce, profonda e rassicurante, e non si sorprese nel riconoscere Kingsley che si era rimesso in piedi: persino vedere la pelle scura non l'aveva aiutato a capire del tutto l'identità dell'uomo, era servita la voce. Si sentiva tutto dolorante, come se l'avessero picchiato e non risucì a dire nulla se non ad emettere un gemito.
" Tua moglie mi ha chiesto di darti questo. "
Anche se aveva già percepito due presenze era sorpreso nel sentire una voce femminile, e ancor di più nel riconoscere la singolare figura di Nymphadora Tonks, l'auror. Una delle più giovani in effetti, anche se a lui non era mai interessato molto essendo lei parzialmente di sangue sporco. Aveva una veste da strega tipica degli Auror del Ministero ma a colpirlo furono i lunghi capelli argentei: li ricordava viola. Prese il piccolo foglietto che la strega gli allungava, badando sempre a non toccare anche per caso la pelle: i pregiudizi erano duri a morire, eppure era curioso ricordarsi che quella ragazza era anche sua nipote.
Aveva fatto di tutto per rinnegarlo ma ora con quella chioma.. sembrava quasi simile a lui. Portò lo sguardo sulla minuscola pergamena che aprì; era sicuro che si trattasse di un avviso ministeriale ma rimase sorpreso nel riconoscere una calligrafia familiare.

Forza
Fiducia
Fortuna

Tre parole e, curiosamente, tutte con la F iniziale, come quelle di Azkaban. " Ci vediamo al processo, Malfoy. " Era di nuovo Kingsley a parlare e lui lo guardò solo distrattamente; non riusciva a credere che sua moglie avesse spontaneamente cercato la nipote rinnegata per consegnarle quel piccolo tesoro.
La sua Cissy non l'aveva dimenticato, non lo rinnegava al contrario del mondo; forse neppure suo figlio. " Grazie. " Ma era rivolto a tutti e due e a nessuno allo stesso tempo, il tono arrogante nuovamente al proprio posto. Era già tanto che lui dimostrasse un minimo di educazione e percepì una leggera sorpresa nelle due persone che se ne stavano andando. Lucius non disse nient'altro, imprimendo l'immagine degli occhi della ragazza come se potessero essere uno squarcio sul mondo che non ricordava più.
Forza.. quella gli poteva servire per non soccombere.. la fiducia, pure quella anche se era forse la cosa più difficile da avere dopo quanto accaduto.
E la fortuna? Che cosa poteva esserci di così fortunato nel trovarsi relegato ad Azkaban, con una sentenza di morte già scritta e che pendeva sulla sua testa? Nessuna.. però.. Sorrise, ricordando un momento di tanti anni prima in cui si era sentito estremamente a terra: la fortuna di non essere soli, ecco come lo doveva interpretare. L'ennesima dimostrazione d'amore che la sua amata gli faceva avere, pure in un luogo dove le tre F erano la legge.
D'altronde, non erano le sole parole a cominciare con quella lettera.





Nota autrice: Orsù buongiorno a tutti! stavo rileggendo qualcosa su Azkaban.. e paff, mi sono immaginata Lucius in prigione dopo il fiasco del Ministero. Amo questo pg, ritengo che subisca una maturazione(almeno parziale)degna di nota.. la sola cosa che non ricordo è se i Dissennatori hanno già lasciato Azkaban quando viene rinchiuso ma mi sembra di no, ad ogni modo siam proprio nei primissimi giorni!
Questa è una OS come avete visto eppure chissà perchè mi intrigherebbe l'idea di un sequel, o anche di un prequel, sul buon Serpino.. Non uso Tonks a caso alla fine; ho immaginato un possibile scenario di Narcissa che in preda alla disperazione si rivolga proprio alla nipote che detesta(essendo figlia della sorella Andromeda) per far avere un piccolo sostegno al suo maritino u.u quanto al patronus è quello di Tonks, ho immaginato che lei e Kinglesy comunque non permetterebbero che i Dissennatori riducano in fin di vita anche un criminale come lui. Spero che vi sia piaciuto, mi sono sentita molto nel ruolo o.o attendo i vostri commenti(se ne avete XDDD). magari fatemi sapere se vi potrebbe interessare un eventuale excursus ancora nella mente del nostro mangiamorte u.u non so se farlo, devo pensarci^^ ciau!
e un saluto come al solito alla cara Blankette_Girl, che mi sopporta sempre XDDDD
   
 
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