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Autore: DaysyWay    01/10/2011    9 recensioni
MelloxNear
Mello odia Near, ma chissà se sarà veramente odio quello che prova...
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Mello, Near | Coppie: Mello/Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Sai la gente è strana prima si odia poi si ama
 
Mello odia Near.
 
Non lo odia come persona in generale, no, più che altro odia il suo modo di fare, il modo in cui non fa trapelare mai nessuna emozione che prova.
Se le prova emozioni.
Si, ha pensato anche che non sia umano quel ragazzo che si comporta ancora come un bambino e passa la sua giornata a giocare con i suoi puzzle e le sue bamboline. Ecco un’altra cosa che odia di Near, i suoi fottuti giocattoli che non molla mai.
 
Ma soprattutto odia il fatto che sia sempre un passo sopra di lui.
 
Near prende A+, Mello B.
Near arriva primo alla maratona, Mello arriva secondo.
Near il numero 1, Mello il numero 2.
Sempre.
 
Non capisce questa cosa, perché lui si impegna a essere il migliore. Studia 5 o 6 ore al giorno. Si allena per essere il più forte. Allena la sua mente con tutti i test possibili immaginabili. E allora perché quel nanetto, che non sembra fare nulla per eccellere, è sempre migliore di lui?
È l’unico problema a cui non riesce a dare una soluzione. Ed anche per questo che odia Near.
 
 
Era inverno inoltrato alla Wammy’s House. E siccome era inverno quasi tutti gli abitanti di quell’orfanotrofio si rifugiavano al calduccio nelle proprie camere e, se non volevano stare soli, nella sala comune provvista di riscaldamento, coperte e bellissimi e comodissimi divani e poltrone. Peccato che quell’anno l’impianto di riscaldamento era rotto e non si poteva riparare fino all’anno dopo.
 
Mello si trovava come la maggior parte dei ragazzi più grandi nella sala comune. E come la maggior parte dei ragazzi si era imbacuccato per bene per non avere freddo.
Stava parlando con il suo migliore amico Matt quando qualcosa attirò la sua attenzione.
No, non era qualcosa ma qualcuno e non un qualcuno a caso ma il suo peggior nemico, la persona che odiava e con cui si divertiva nei modi peggiori, il suo pupazzetto.
Near era seduto su una poltrona nella sua solita posizione e guardava fuori di finestra. La cosa che lo aveva incuriosito era che non era vestito come sempre, con il suo pigiama extra large bianco, ma sopra indossava un piumino nero che gli andava larghissimo, una sciarpa azzurra che gli copriva buona parte del viso e un cappellino del medesimo colore. Non lo avrebbe mai riconosciuto se non avesse notato i ciuffi di capelli chiarissimi che gli spuntavano da sotto il cappello.
Ma che strano, allora anche lui era umano e provava qualcosa. Sorrise e decise che non avrebbe perso quell’opportunità per prenderlo in giro. Si alzò del divano senza degnare Matt di un’altra occhiata e si diresse verso il suo bersaglio.
- Ma guarda un po’, allora anche tu provi sensazioni qualche volta. Ma non ci credo fino in fondo, secondo me se ti togliessi quei vestiti non avresti freddo comunque. Dico male?-
Near come sempre fece come se non ci fosse e continuò a guardare fuori dalla finestra. Mello l’aveva già detto che odiava il suo modo di fare.
- Hai capito cosa ti ho detto! Guarda che se non mi rispondi lo faccio davvero.-
Mello non sopportava il modo in cui Near si faceva maltrattare senza opporre resistenza o la minima emozione di dolore, rabbia o odio. Strinse i pugni finche non sentì le unghie che penetravano la carne e il dolore che ne provocava. Non doveva perdere la pazienza sennò quel nanetto si sarebbe ritrovato nudo davanti a tutti finche non avrebbe dato segno di provare qualcosa.
- Rispondimi ti ho detto! Perché se perdo la pazienza poi è peggio per te!- gli urlò contro.
Molti ragazzi si girarono a guardarli e si misero più comodi in modo da assistere meglio a quello che sarebbe successo da li a poco. Mello era su tutte le furie e anche se stava cercando di calmarsi facendosi del male da solo non era sicuro che non avrebbe fatto del male anche al nanetto. A quel punto Near si girò verso di lui e piantò i suoi grandi occhi neri come la pece nei suoi cerulei.
Poi parlò e quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.
- Non voglio abbassarmi al tuo livello e quindi non ti risponderò.- Detto questo il suo sguardo tornò alla finestra che sembrava interessargli di più. Mello non poteva sopportare di essere trattato così da il suo peggior nemico.
Si avventò su di lui e in pochi secondi lo aveva buttato giù dalla poltrona e gli era sopra. Near ancora non lo guardava e non opponeva nessuna resistenza.
Mello era furioso come non era mai stato e dopo con un urlo e vari insulti gli strappo il cappello e la sciarpa di dosso, ma Near non sembrava essere molto interessato dato che come sempre era impassibile e non lo guardava neanche.
 
Mello non voleva arrivare a tanto.
 
Sarebbe bastato che Near reagisse un minimo perché il più grande lo lasciasse stare, invece quest’ultimo non voleva dargliela vinta perché era più intelligente di lui. Non che non provasse niente, perché, intendiamoci, anche Near era umano e in quel preciso momento aveva una fottuta paura di quello che poteva fargli Mello ma non doveva farlo notare perché si sarebbe abbassato al suo livello e non sarebbe mai successo neanche se ci doveva rimettere l’orgoglio e la dignità.
Il ragazzo più grande non ammetteva quell’atteggiamento nei suoi confronti e doveva vincere.
Su chinò su di lui e gli slacciò il cappotto che dopo pochi secondi si ritrovò abbandonato in un angolo. Near adesso era come al suo solito con il pigiama bianco e non sembrava fargli tanta differenza. Mello sarebbe stato appagato se il nanetto si fosse ribellato o gli avesse detto qualcosa, invece si comportava come se fosse inanimato.
- Non hai freddo nanetto? Non vorresti riavere i tuoi vestiti?- lo provocò il più grande, ma non produsse nessuna reazione in Near.
Allora Mello perse completamente controllo di se stesso.
Con un colpo unico strappo di dosso la maglia del pigiama del più piccolo e non contento gli sfilò anche i pantaloni facendolo rimanere letteralmente in mutande.
Molti dei compagni nel frattempo se n’erano andati e erano rimasti in pochi gli spettatori che in quel momento incitavano Mello a finire in bellezza quello che aveva iniziato.
 
- Devo continuare nanetto?- gli sibilò vicino all’orecchio. Sarebbe bastato un flebile “no” dal ragazzo che si trovava sul pavimento immobile con lo sguardo fisso per farlo smettere ma Near non si mosse e non disse nulla.
Non aveva scelta.
Si chinò sul corpo bianchissimo del ragazzo e fece per denudarlo quando un piccolo particolare attirò la sua attenzione. Near stava tremando. Non si muoveva, non parlava, non si opponeva ma il suo corpo lo stava tradendo. Aveva la pelle d’oca e stava tremando sempre di più. Se avesse aperto la bocca avrebbe cominciato anche a battere i denti.
La mente di Mello si riattivò in un istante. Come poteva aver fatto una cosa così stronza e meschina? Odiava a tal punto Near per farlo soffrire così tanto? É possibile che non gli importasse così tanto di una persona?
- NO!- urlò.
Tutti si ammutolirono e qualcuno se ne andò.
Mello non poteva sopportare di vedere il corpo di Near in quelle condizione, neanche se era il suo peggior nemico, neanche se lo stesso Near se ne fregava. Prese una coperta di lana da uno dei divani e lo avvolse per non farlo morire di freddo sul serio. Poi fece una cosa che non aveva mai fatto e non avrebbe mai pensato di fare neanche per il suo migliore amico, lo raccolse di terra e lo prese in braccio. Non pensava che quel ragazzo che credeva un alieno fosse in un qualche modo anche lui caldo e che tremasse tanto.
Che stronzo che era stato. Un conto era prenderlo in giro e offenderlo e un conto è fargli male fisicamente. Non era mai stata una persona malvagia e non voleva esserlo.
Non si curò di tutti i sussurri che i pochi rimasti stavano facendo su lui e con abbarbicato contro di lui il tremante Near uscii dalla sala. Si diresse ai piani superiori dove erano collocati i dormitori e quando arrivò alla stanza del più piccolo si fermò ed entrò. Adagiò Near nel suo letto e gli diede la sua felpa per indossarla e lo coprì con tutte le coperte che riuscì a trovare.
Near era veramente stupito del comportamento del più grande e lasciò che facesse tutto per lui. In fondo era colpa di Mello se adesso tremava e batteva i denti.
Mello si mise a sedere sulla poltrona accanto al letto e si morse il labbro inferiore.
Era veramente distrutto.
- Scusami. Non volevo arrivare a tanto. Mi dispiace così tanto.- Near era sempre più sorpreso dal più grande e decise che forse sarebbe stato giusto farlo contento per una volta.   
- Non è solo colpa tua. Se io non mi fossi comportato in quel modo non ti avrei indotto a tutto questo.- sul volto di Mello si dipinse un’espressione di stupore, adesso che lo trattava con gentilezza, il carattere di Near era cambiato.
Notò però anche che stava tremando ancora.
E quindi spinto dal rimorso fece una cosa di cui si sorprese da solo.
Scostò le coperte dal letto del più piccolo e ci si infilò dentro. Near si irrigidì quando Mello mise le mani intorno alla sua vita e lo strinse a se. Però dopo pochi minuti si era rilassato e strinto ancora di più al corpo dell’altro passando le braccia attorno al suo collo. Mello adesso poteva sentire il calore del ragazzino e il respiro che tornava regolare dopo aver smesso di tremare.
 
Si ritrovò a pensare che gli piaceva.
 
Gli piaceva quel contatto e gli piaceva l’odore delicato di Near. Non credeva di poter pensare certe cose ma quando se ne rese conto stava già facendo il passo successivo. Prese il mento del ragazzino e lo sollevò poi appoggiò con delicatezza le sue labbra alle altre in un bacio veloce ma dolce e perfetto. Subito un insolito calore si diffuse nei due corpi che si scoprirono accaldati ma non si divisero.
- Sai nanetto forse l’odio in fondo non è altro che amore.-
Near sorrise per la prima volta da quando era lì e Mello vide il paradiso. Lo baciò con tutto l’amore che aveva appena scoperto di avere e si disse che in fondo quella giornata si era conclusa nel migliore dei modi.
 
Si era conclusa come volevano che si concludessero tutte quelle che sarebbero venute.
 
Fine.
 


Ciaoo... ^^
é la mia prima One-Shot e nn so come sarà venuta. Cmq sarei molto contenta se lasciaste una recensione anche per darmi una mano se nn scrivo bene o anche per dirmi vi ha fatto cacare!! baci Daysy
  
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