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Autore: Mary West    01/10/2011    4 recensioni
So che il periodo non è propriamente quello, ma l'atmosfera natalizia m'ispira molto e quindi eccomi con una piccola storia dedicata al compleanno di Christine23.
"Sono contento che tu sia qui."
"Anch'io sono contenta di essere qui."
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Remus Lupin | Coppie: Harry/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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All is you


Il fuoco scoppiettava allegro e brioso nel camino del numero dodici di Grimmauld Place, creando una piacevole atmosfera.

Era l’unica fonte di luce che illuminava la stanza da letto dei defunti coniugi Black, dove ormai viveva un grosso ippogrifo dal manto piumato.
Harry si sedette a terra su una coperta stesa sul pavimento polveroso, e si stese all’indietro, poggiando il capo sul dorso dell’animale.
Fierobecco si acciambellò a sua volta, riscaldando Harry con il suo mantello di penne.
Era bello, stare lì in quella stanza lontano da tutti: non c’era nessuno che lo fissava con espressione disgustata e penosa, come se fosse pazzo e pericoloso.
Non c’era la Umbridge, con il suo sorriso subdolo e le sue punizione sanguinolente.
Non c’era Piton, a rinfacciargli di essere un disastro in Pozioni.
Non c’era Silente, a evitare il suo sguardo come se fosse un malato mentale.
“Harry”
La voce di Hermione arrivò alle sue orecchie come una melodia.
Si voltò bruscamente verso la soglia, e la vide sorridere accanto alla porta, come se stesse aspettando il permesso per entrare.
“Vieni” le disse, sorridendo a sua volta.
Hermione lo raggiunse sulla coperta e si accucciò vicino a Fierobecco, che emise un piccolo verso di gratitudine, come se li ringraziasse di riscaldarlo e non il contrario.
“Non sapevo venissi. Pensavo fossi andata a sciare con i tuoi”
“In realtà, ho scoperto che lo sci non è esattamente il mio sport” disse con gran disinvoltura “ma non dirlo a Sirius e Ron. Gli ho raccontato che sciare è meraviglioso, visto che non la smettevano di ridere”
Harry sorrise maggiormente e annuì “Va bene”
Rimasero per qualche istante a fissare le fiamme che illuminavano fiocamente la stanza buia.
“Sono contento che tu sia qui”
Hermione distolse lo sguardo dal camino e lo fissò su Harry, che, invece, continuava ad osservare imperterrito il fuoco scoppiettante.
In qualche modo, gliene fu grata perché non potè accorgersi del rossore che imporporò le sue guance.
“Anch’io sono contenta di essere qui”
Mentre parlava, aveva estratto un piccolo pacchetto dalla borsa che portava ancora a tracolla. Era una scatolina ricoperta da una carta da regali blu elettrico.
Lo sguardo di Harry cadde inevitabilmente su quel pacchetto e lo fissò stupefatto.
Hermione, cercando di ignorare il fuoco che ardeva sulle sue gote, glielo porse.
“In effetti, è un po’ in anticipo, ma preferirei dartelo in privato e non so quanto potremo star soli con tutta questa gente per casa” disse tutto d’un fiato.
Harry prese il pacchetto dalle sue mani e lo scartò con gran delicatezza.
L’involucro conteneva una sottile catena argentata al limite della quale pendeva una medaglia sempre in argento, con sopra inciso il simbolo dei Grifondoro.
Schiudendola, Harry vide una piccola foto che Hermione aveva infilato aldilà del vetro: era l’unica foto babbana che si fosse mai fatto scattare da quando frequentava Hogwarts, e ritraeva loro due che ridevano guardandosi negli occhi.  Al lato opposto alla foto, con una calligrafia sottile e molto elegante, era stata incisa quattro parole: Tu eres mi todo.
“Significa…”
“So che significa, Hermione” disse lui, ridendo. Le mani, leggermente sudate, tramavano.
Rimase per un lunghissimo istante a guardare quella frase, con gli occhi che brillavano incontrollabili. Poi, alzò lo sguardo e lo fissò sul volto di Hermione.
“Anche tu lo sei. Anzi, sei molto di più” disse con voce soffocata e si sporse per abbracciarla.

Sentì Hermione accoccolarsi contro lui, la mano cercare la sua e le dita intrecciarsi alle proprie. Avvertì le prime avvisaglie di imbarazzo, ma le ignorò con decisione.
Non erano mai entrati così in confidenza.
Nonostante Hermione fosse sempre stata una costante della sua esistenza, nessuno dei due si era mai avvicinato all’altro come in quel momento.
Stretti, avvolti nel caldo manto di Fierobecco, con le mani allacciate e i volti che si sfioravano.
Era una sensazione così bella, così intima.
“Grazie, Hermione”
Sapeva di non doverle spiegare perché: lei era lì, vicino a lui come nessun altro, a difenderlo e a incoraggiarlo ad andare avanti senza avere paura, perché tanto lei non l’avrebbe mai lasciato.
Era il suo tutto.
“Sempre, Potter” gli mormorò divertita.
Rimasero fermi così per tantissimo tempo, a fissare le fiamme che danzavano entusiaste nel camino con Fierobecco alle spalle.
Fu come se si fosse creata, intorno a loro, una magica bolla di sapone che li allontanava dal mondo esterno.
Poi, qualcuno entrò bruscamente nella stanza ed entrambi sobbalzarono per lo spavento. La bolla esplose silenziosa.
“Oh, scusatemi. Non sapevo foste qui”
Remus fece un passo indietro, come se avesse perfettamente inteso cosa avesse interrotto.
“Ma no, Remus!” disse Hermione, con voce insolitamente acuta “Va tutto bene. Io ero solo passata a salutare Harry” aggiunse, cercando di abbassare il tono di voce.
Harry si alzò e la raggiunse vicino alla porta.
“Be’, sarà meglio che vada a disfare i bagagli” continuò Hermione, cercando di non arrossire. Detto questo, uscì frettolosamente dalla porta.
Remus lanciò ad Harry uno sguardo malizioso, sorridendo furbescamente.
Harry fece per parlare, pronto ad inventare una scusa plausibile, ma prima che potesse dire anche solo una parola, Hermione fece dietrofront e gli schioccò un bacio a fior di labbra, prima di correre di nuovo nella sua stanza.
Harry sentì il volto avvampare, e si portò una mano dietro la testa.
Remus, che aveva iniziato a servire Fierobecco, rideva sommessamente.
“Se lo dici a Sirius, ti ammazzo”











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Ed eccoci qui anche per il compleanno di Cristine 23! Ormai, vado avanti a compleanni x)
Stavolta, ho voluto cimentarmi in un'altra cosa che pensavo da un po', e che, come si vede, coinvolge Remus: il suo personaggio è sempre stato uno dei miei preferiti e volevo che ci fosse la sua presenza, pacata e saggia, in una sciocchezzuola con un pizzico di armonia *-*
L'accenno finale e ironico a Sirius non sono riuscita a farlo mancare x)
E poi volevo anche metterci il numero 12 e Fierobecco: il primo, perché rappresenta, in qualche modo, il legame di Harry con Sirius e anche il loro essere simili (si vede da come, entrambi, si rifugino lì quando hanno bisogno di pensare) e il secondo perché rappresenza l'amore e l'unione tra Harry ed Hermione :3
Ah, so che il regalo non è proprio il massimo dell'originalità, ma non mi è venuto in mente altro :(
Il titolo, chiaramente, lo richiama :D
Spero gradiate, in particolar modo la festeggiata *-*
Un bacio e alla prossima! Mary ;)

   
 
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