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Autore: Kyoto    02/10/2011    6 recensioni
Buona sera gente!;D Mi trovo alle otto di sera a pubblicare questa storia, ma va be'... Vediamo di mettere qualche accenno alla trama!^ᴥ^
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Non avrei mai pensato che Kushina sarebbe riuscita a raggiungere il suo sogno. Vederla sul palco che balla e canta, mi riempie il cuore di felicità. Mi ricordo quando eravamo piccoli che mi cantava sempre le sue canzoni preferite. Era veramente qualcosa di fantastico. Poi, a volte capitava che anche durante le lezioni a scuola, si mettesse a cantarle. Ma la maestra non la sgridava mai. Anzi, la incitava a coltivare la sua passione per il canto. Pure i nostri compagni la incitavano. Ripetevano spesso la frase “Forza pomodoro! Ce la puoi fare!”. Credevano anche loro che lei sarebbe diventata la migliore. Ma ora che la vedo scalare le classifiche, canzone dopo canzone, devo ammettere che ho paura. Potrebbe finire che mi lasci per qualche cantante famoso. Mi fa proprio paura quest'idea.
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Minato/Kushina
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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MinaKushi: love 4ever

 
Non avrei mai pensato che Kushina sarebbe riuscita a raggiungere il suo sogno. Vederla sul palco che balla e canta, mi riempie il cuore di felicità. Mi ricordo quando eravamo piccoli che mi cantava sempre le sue canzoni preferite. Era veramente qualcosa di fantastico. Poi, a volte capitava che anche durante le lezioni a scuola, si mettesse a cantarle. Ma la maestra non la sgridava mai. Anzi, la incitava a coltivare la sua passione per il canto. Pure i nostri compagni la incitavano. Ripetevano spesso la frase “Forza pomodoro! Ce la puoi fare!”. Credevano anche loro che lei sarebbe diventata la migliore. Ma ora che la vedo scalare le classifiche, canzone dopo canzone, devo ammettere che ho paura. Potrebbe finire che mi lasci per qualche cantante famoso. Mi fa proprio paura quest'idea. Ma tanto sono sicuro che non succederà mai: lei aspetta un figlio da me. Però devo dire che quell'idea mi spaventa lo stesso. Ogni concerto ho sempre uno strano presentimento. Io e lei teniamo nascosta questa relazione da qualche anno, ma sono sicuro che prima o poi, i paparazzi verranno a saperlo. E quando succederà io sorridendo farò cenno di sì con la testa e dichiarerò anche che lei sta aspettando un bambino da me. Però... C'è sempre un però. Ogni volta che assisto a un concerto di Kushina, ho sempre l'impressione che ci sia qualcun'altro ad aspettarla. Infatti è raro che usciamo insieme subito dopo un concerto. Anzi, non succede proprio mai. Di solito usciamo solo la mattina di domenica. Quando non c'è nessuno pronto a inseguirla e chiederle l'autografo. Passano le ore, e finalmente il concerto finisce. Non ho più intenzione di tenere nascosta la nostra relazione. Ora vado da lei e glielo dico. Attraverso la folla con gran fatica, ma alla fine arrivo vicino alla limousine che attende Kushina. Con lei c'è un tizio dai lunghi capelli viola e gli occhi azzurri. A giudicare da alcune ragazze che tengono in mano una sua foto autografata, pure lui è un cantante. - Kushina!- urlo attirando l'attenzione di tutti i presenti. - M-Minato... Cosa ci fai qui?!- mi chiede lei con uno sguardo terrorizzato. - Amore, chi è questo individuo?- chiede quello con i capelli viola. - A... More...?- domando rivolto a Kushina. - Minato, non è come credi!- dice lei iniziando a piangere. - Cosa c'è di strano biondino? Io e Kushina siamo fidanzati.- risponde il tizio, mentre abbraccia Kushina e le chiede cosa sta succedendo. - Ku... Shina...- sussurro io, stringendo i pugni. - Minato...- sussurra lei, venendo trascinata dentro alla limousine smaltata di nero. - Ku... Shina...- sussurro ancora io, iniziando a piangere. Poco dopo decido di tornare alla “nostra” casa. E' un piccolo appartamento, giusto per le nostre esigenze. Tanto, con le vendite dei dischi di Kushina, tra un anno ci trasferiremo in una nuova città. Mi tolgo la solita maglietta gialla fosforescente e rimango qualche secondo a petto nudo. Sto sudando in una maniera incredibile. Sarà sicuramente lo stress di quella notizia. - Dannazzione!- urlo sbattendo un pugno contro il frigo. - Come ha potuto non dirmelo?!- mi domando cercando di calmarmi analizzando la situazione. Non ci riesco. Sono troppo agitato. Apro il frigo e prendo una lattina di birra, e mi butto sul divano. - Ma perchè l'ha fatto...?- mi chiese aprendo la lattina e bevendone un sorso. Quel sorso però divennero due sorsi, e quei due sorsi tre sorsi, e così via. In meno di dieci minuti mi ero scolato ben otto lattine. - Buone...- sussurro, prendendone una nona. Poco dopo sento la porta aprirsi. - Minato, perchè la porta è aperta e... Oh mio Dio...- disse lei mettendosi le mani sulla bocca. - Cosa?- domando tenendo la lattina in mano. - S-Sei ubriaco...- sussurra lei terrorizzata. - Ubriaco fradicio!- aggiunsi io, puntandole l'indice con la stessa mano in cui tenevo la lattina. Kushina non mi risponde. Semplicemente si gira e fa per uscire dalla porta. - Ehi, aspetta!- urlo io alzandomi placcidamente dal divano ed afferrandole il polso. - Mollami Minato!- urla lei piangendo. - Stupida voce...- sussurrai. - Cosa?- chiese lei, non avendo sentito quello che ho detto. - STUPIDE CORDE VOCALI!- urlo afferrando la gola di Kushina. - M-Mina... To...- disse Kushina. - Queste sono le ultime parole che dirai!- dissi facendo forza sul collo della mia ragazza. Pochi minuti dopo mollo Kushina. Lei cade a terra, tossendo sangue. Io, invece risi. Finalmente nessuno mi avrebbe più infastidito per la popolarità della ragazza. Kushina era a terra e sta continuando a tossire. - Mi... Nato...- riesce a sussurrare, per poi svenire. Continuo a ridere. A ridere follemente.
E' mattina. Lo percepisco dai raggi di sole che filtrano dalla finestra. Schiudo gli occhi e vedo Kushina sul pavimento, con del sangue sparso sul tappeto. - Kushina!- urlo, ma senza risultati. Kushina è stesa a terra immobile. Veloce le prendo il polso per sentire il battito cardiaco. Sì. Grazie al cielo, il cuore batte ancora. - Kushina, aspetta ancora un attimo e ti porto in ospedale!- urlo infilandomi i pantaloni e prendendo le chiavi della macchina. In meno di dieci minuti siamo arrivati. Apro di colpo la porta del pronto soccorso e vengo immediatamente accorso da alcuni infermieri. - Che cos'è successo?!- mi chiede uno. - Glielo spiego dopo, ora sbrigatevi!- urlo speranzoso. Guardo gli infermieri trasportare Kushina nella prima sala libera. Io intanto tiro un sospiro di sollievo. Non mi ricordo che era successo ieri sera... Chissà perchè. Poche ore dopo, un infermiere partircolarmente giovane, mi invita ad entrare nella sala. Kushina è distesa su un letto ancora svenuta. - Kushina...- sussurro appena arrivo vicino al suo orecchio. Improvvisamente Kushina riapre gli occhi. Apre la bocca e prova a urlare. Ma non si sente niente. Kushina se ne accorge subito e prova a parlare, ma niente. Le parole non le escono dalla bocca. Improvvisamente mi ricordo cosa è successo ieri sera: io ho strangolato Kushina. Io ero ubriaco e... Mi metto a piangere. Kushina mi guarda e capisce cosa sta succedendo. Sorrise, ma il suo sorriso è bloccato da un'entrata in scena non prevista. E' il tipo con i capelli viola di ieri. - Kushina! Amore mio!- urla correndo ad abbracciarla. Kushina non dice nulla. - Kushina? Mi pare che tu sappia parlare. Non mi saluti?- chiede lui leggermente seccato. - E' muta.- dissi. - Cosa?- mi domanda il ragazzo. - Hai sentito bene. Kushina è muta. Non può più parlare...- dico lasciandomi scappare una specie di singhiozzo nell'ultima frase. - COSA LE E' SUCCESSO?!- urla irato. - Non sono affari tuoi.- dico sospirando. - Tsk... Ora Kushina non mi può più essere utile...- sbuffa uscendo dalla porta. - Che cosa?!- domando alzandomi dalla sedia dove mi sono seduto. - Non posso più sfruttarla.- risponde come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Kushina allarga gli occhi, e si mette a piangere in silenzio. - Stronzo!- urlo tirnadogli un pugno in faccia. Star o non star che sia. - Come osi?!- domanda lui, massaggiandosi la guancia. - Oso eccome! Kushina è l'unica donna che ho amato in tutta la mia vita, e anche se lei non mi ama, non le permetto di essere buttata via come si fa con un foglio di carta!- urlo senza fare nemmeno una pausa. - Si, si...- dice con disinteresse il tizio. Senza pensarci gli tiro un altro pugno, questa volta quello con i capelli viola cade su un mobiletto, facendo cadere tutti i medicinali che ci sono sopra. - Ehi! Tu non sai chi sono io!- urla cercando di alzarsi. - Hai ragione. Non lo so e non mi interessa nemmeno!- urlo io. Mi giro verso Kushina e la vedo sorpresa. Lei arrossisce improvvisamente e mi fa cenno di raggiungerla. Senza capire un accidenti di quello che sta succedendo, lei mi prese per il colletto della maglietta e mi bacia. - Ti amo Kushi.- dico sorridendo. Lei ricambia unendo gli indici e i pollici fino a formare un cuore.



ANGOLO AUTRICE
Yay!^O^ Finalmente pubblicata! Non sapete quanto ci tengo a questa fic!=)  Ci ho messo due ore e mezza e scriverla *applausi indifferenti*... E insomma!^^ Spero che la recensiate!;D Mi farebbe proprio sapere cosa ne pensiate!^^ Ah sì... Voglio scrivere anche la canzone che mi ha ispirato!xD (poi anche il disegno mi ha ispirato, ma dettagli...u.u)
http://www.youtube.com/watch?v=sFoHfpp3vR4&NR=1
Alla prossima ficcy!=3
   
 
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