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Autore: goldsil93    02/10/2011    3 recensioni
un giorno come tanti altri, che cambierà le vite dei giovani malandrini.
Quando si smaterializzarono davanti a casa, James e Sirius erano tornati ad essere la più normale coppia di amici anormali che vivesse nel mondo magico. Entrarono e videro Alice, che non parlò. Sul divano era seduta Lily, una mano in grembo e la faccia pallida come la luna. I suoi occhi rilucevano di una luce strana, impossibile da decifrare, persino per James. Temettero il peggio.
"Lily cosa succede? Stai bene?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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buona notizia cattiva notizia
BUONA NOTIZIA, CATTIVA NOTIZIA

Londra, 29 dicembre 1979
Sirius Black era il primo della sua famiglia a finire a Gryffindor, ed era fiero di questo. Era stato diseredato per la sua condotta, per il suo atteggiamento verso i suoi amici mezzosangue e sanguesporco, ma a lui non interessava, lui non era il primo e non sarebbe stato l'ultimo a essere diseredato dalla sua famiglia. Per lui quella non era la sua famiglia. La sua famiglia frequentava Hogwarts con lui, la sua famiglia era quella dove tornava a casa durante le vacanze gli ultimi anni di scuola. La sua famiglia erano i Malandrini, gli altri ragazzi Gryffindor, e soprattutto la famiglia Potter. Ecco, era James suo fratello, non quell'odioso ragazzino Regulus; era Dorea sua madre, non la perfida Walburga; era Charlus suo padre, non l'arrogante ofri ogni misura Orion.  Se il detto la famiglia non si può scegliere è da considerare veritiero, il caso di Sirius Black era un'eccezione alla regola.
Quel giorno appunto, Sirius era a casa di James, appena sposato con Lily, l'unica persona che, attraverso il suo odio, poteva amarlo più di Sirius stesso. Sì, James e Lily erano una coppia strana, lui adorava farla imbestialire, e lei adorava insultarlo fino a quando non sbolliva la rabbia, ma in fin dei conti Sirius non aveva mai visto due persone amarsi allo stesso modo. Lui una volta solamente aveva provato qualcosa di simile (anche se non paragonabile), ed era finita con la morte della ragazza che gli aveva fatto battere il cuore.
Era arrivato il mattino presto, adorava essere il primo a salutare i suoi amici, per giunta Lily in quel periodo non si sentiva molto bene, doveva aver preso un po' di influenza. Sirius aveva portato la colazione per tutti, caffe e cornetti, come piaceva a loro. Quando Lily aprì la porta di certo non aveva una bella cera; aveva la faccia di una che non aveva dormito molto bene la notte passata.
"James si sta facendo una doccia, accomodati pure in salotto, randagio" scherzò Lily, gli occhi stanchi che brillavano per il divertimento " uuuh, cornetti. Hanno la marmellata?"
"solo quella di albicocche, come piace a sua maestà, e il caffe è decaffeinato madama" scherzò lui di rimando.
"Hey  Padfoot (Felpato) che ci fai qui anche oggi? Ti dovremo adottare come figlio tra poco" James entrò, calmo e rilassato come sempre.
Quando un gufo planò verso la finestra aperta, Lily o prese, pensando fosse la posta mattutina, poi si rivolse a Sirius
"Sirius, questa è per te. Non credevo avessi contatti con la tua famiglia"
"Ma io in questo momento SONO con la mia famiglia" rispose Sirius, fingendo di non capire.
"oh, avanti, non fare il bambino Pad" era il colmo, James Potter, l'infantilità per definizione, lo stesso che ancora riusciva a tenere il broncio per settimane per un nonnulla diceva a Sirius di non fare il bambino. Sirius, già di umore alterato prese la lettera, e cominciò a leggere:
Figlio indegno, (ringhio di Sirius nel leggere le prime parole)
non passa un giorno che non rimpiango la tua nascita come ciò che sei, un fallimento per una madre che non è riuscita a crescere la sua stessa prole nel modo corretto. Se tu valessi anche la metà di tuo fratello, me ne rallegrerei, invece fai amicizia con sanguesporco, e traditori del proprio sangue, viscidi ladri del potere, che insudiceranno il tuo nome, il nome dell'illustra casata Black.
Non ti scriverei se non fosse successa una cosa orribile, che molto probabilmente a te non interesserà, essendo a casa di quel sudicio traditore e sua moglie sanguesporco, che vergogna chiamarli maghi, ancor più conceder loro una bacchetta. Ti scrivo per metterti al corrente che Regulus, il mio figliolo prediletto e amato non vive più, se n'è andato combattendo per una causa più che nobile, quella per cui avresti dovuto dovuto batterti anche tu, il bene superiore. Tuo fratello è sempre stato migliore di te, aveva amicizie migliori, e un cervello sano, come dimostra la sua ammissione alla migliore e più pura casa di Hogwarts, quella del grande Salazar Slytherin. Non mi aspetto che tu capisca la grande perdita subita dalla famiglia Black di cui non ti è mai importato niente. Ti ho scritto semplicemente per rendertelo noto.
Mi sorprenderei che tu sapessi che anche tuo padre, l'amato Orion, non vive più. Si è spento qualche tempo fa. Non t'interessa, disgraziato come sei, ma ho creduto adatto che tu lo sapessi.
Rimango sola, non ti voglio accanto a me, a meno che tu non ti penta delle tue orribili scelte, e già so che, con un cervello e uno spirito marcio come il tuo, questo non lo posso sperare. Mi rimangono almeno le tue cugine, sane e degne del cognome che portano con onore, al fianco dei loro mariti purosangue, che si battono per ciò che è giusto.

Walburga Black  
#12 Grimmauld Place, Londra

P.S. : sono venuta a sapere della morte di quella sgualdrina di Mary McDonald, la sanguesporco che tu chiamavi amore. Mi rincresce e mi delude che tu, ancora una volta, ti sia legato a qualcuno di indegno. La sua morte doveva accadere, per il bene del mondo magico, usurpato da quelli come lei. Mi rallegra la notizia che finalmente le cose comincino ad andare per il verso giusto.


Sirius, visibilmente alterato, strappò la lettera e la disperse, poi prese la via dell'uscita, aveva bisogno di respirare. E soprattutto non voleva mostrare la parte più debole del suo essere, lui, il Sirius Black spavaldo che tutti conoscevano e sul cui carattere forte tutti facevano affidamento non poteva mostrare lacrime che scendevano sul suo viso.
Lily e James, fino a quel momento muti a esaminare i cambiamenti sul viso dell'amico e fratello, presero a rimettere insieme la lettera, e quando finirono di leggerla, James era già sulle tracce dell'amico. Non poteva lasciarlo da solo in un momento simile; Lily invece era ferma bloccata da un sentimento di pena mista a compassione per il povero Sirius, ma allo stesso tempo molta rabbia, verso i pregiudizi per lei, suo marito e la sua amica, morta per salvare tutti loro. Con tutta la forza che aveva in corpo lanciò la lettera nel camino, per non avere traccia di quell'abominio in casa sua.
Lily  decise che aveva bisogno di un bel bagno caldo, per rilassare i muscoli. Quando finì sentì uno schiocco, qualuno si era materializzato davanti a casa sua. "James, Sirius" subitò ensò e si precipitò ad aprire la porta. Non erano loro, ma Alice Longbottom, la sua migliore amica che da poco aveva scoperto di essere in dolce attesa.  Lily la accolse con un sorriso, erano rimaste in contatto via gufo, ma era da molto tempo che non si vedevano, forse da quello sventurato giorno a Diagon Alley. Nessuna delle due voleva ricordare. E non l'avrebbero fatto.
"Alice! Come sta la mia mammina preferita? Tutto bene? Come sta Frank?"
Alice cominciò, con la sua voce acuta
"Lilyyyyyyyyyyy! Sei un incanto! Ti vedo così bene! io tutto bene, anche se questa nausea mi sta uccidendo! Frank al solito, lavora come un pazzo e non mi lascia lavorare nemmeno un secondo, aiutato da Augusta che non mi lascia nemmeno alzare la bacchetta. Questo pargolo, femmina o maschio che sia, dovrà soffrire durante le visite di sua nonna. Temete la famigerata Augusta Longbottom! ahah" e scoppiarono a ridere, come fossero di nuovo a Hogwarts, senza pensieri. Con Alice era così, era semplice abbandonare per qun po' ciò che oscurava la vita, era come un getto di luce nel buio denso in cui era sprofondata la vita da quando la guerra magica era cominciata anche per loro.
"Ma dimmi un po' -continuò Alice quando si furono riprese- a quando il primo piccolo Potter? Lo sai che i nostri figli dovranno essere compagni di stanza vero? dovete darvi una mossa"
"Ma come? non me ne basta uno di piccolo Potter per casa? perchè dovrei volerne un altro?" Rispose Lily in tono scherzoso.
Al che Alice si fece maliziosa "non mi dire che da quando vi siete sposati lui ha dormito nella camera degli ospiti"
Lily si fece rossa in viso e colpì scherzosamente l'amica "ma certo che no, sono io a dormire lì. Scherzo scema! - disse Lily alla faccia sbigottita dell'amica. Fu il turno di Alice di colpire la quasi sorella- comunque, se devo essere sincera, ho notato un certo ritardo. Okay, ora non ti agitare troppo, potrebbe essere causato dallo stress di questi ultimi tempi"
"ma che dici Lily? Tu sei sempre stata puntuale come il pendolo a casa di Augusta! qui bisogna fare un test" detto questo, Alice tirò fuori la bacchetta e portò, o meglio trascinò, l'amica su per le scale.

James sapeva dove avrebbe trovato l'amico, lui lo sapeva sempre, era come cercare parte di sè stesso, fin troppo semplice. Sirus sarebbe stato in quel parco giochi remoto, in cui soleva andare con Mary gli ultimi giorni della sua vita, e James sapeva anche il punto esatto dove guardare, le altalene. Sirius e Mary amavano giocare sulle altalene, perchè in fondo in fondo, entrambi erano ancora bambini, catapultati in un mondo dove avevano dovuto crescere troppo in fretta. Con dispiacere James dovette riconoscere che quello era un aspetto delle vite di tutti i suoi coetanei. Ma Mary, quella ragazza aveva negli occhi l'aria di una bambina che voleva rimanerlo per sempre "e sempre lo sarai, Mary" pensò James.
Come aveva previsto Sirius era lì, le lacrime che striavano il suo viso di adolescente cresciuto, gli occhi grigi arrossati dal pianto. James non aveva mai visto suo fratello in quello stato, se non forse quella sera in cui si era presentato a casa sua, dicendo che era scappato di casa.
"Sono morti James, sono andati. E io non c'ero. Non c'ero a cercare di cambiare l'opinione di Reg, non c'ero sul letto di mio padre, del mio stesso padre, e non ho fatto niente per salvare Mary. Non sono degno di vivere"
"Sirius, sei un idiota" questo fu il primo pensiero di James, i cui occhi si erano fatti lucidi " sei un imbecille se credi che avresti potuto cambiare le idee nella mente di tuo fratello, ha fatto le sue scelte, per quanto sbagliate potessero essere, sapeva ciò a cui andava incontro; tuo padre ti considerava alla pari di un elfo domestico se non meno, non avresti potuto cambiare ciò che è successo. E per quanto riguarda Mary, tutti ci sentiamo colpevoli, ma l'unico colpevole qui è quel mangiamorte che l'ha uccisa, il proprietario della bacchetta da cui è uscito il lampo verde. Lei si è sacrificata per salvare tutti noi, perchè riteneva che le nostre vite fossero importanti. E tu ora mi vieni a dire di non essere degno di vivere? Dov'è il tuo spirito Black? mostra al mondo di essere un Gryffindor, ci vuole coraggio per sopravvivere alle morti delle persone più care, e ancor più coraggio ci vuole ad andare avanti, vivere come i nostri cari vorrebbero che noi facessimo. Pensi forse che a Mary piacerebbe vederti così? pensi che le piacerebbe vederti mentre ti uccidi a forza di ricordare e colpevolizzarti? no Sirius, Mary, tuo padre, e perfino Regulus ti vorrebbero a combattere per la causa in cui credi, vorrebbero che tu non molli mai, nemmeno di fronte al peggior nemico, vorrebbero vederti sorridere perfino di fronte alla morte, vorrebbero, come vogliamo tutti noi, vedere quegli occhi grigi tornare a brillare di spavalderia. Come quando eravamo a Hogwarts Sirius, come quando eravamo i Malandrini e nessuno poteva fermarci. Perchè nessuno potrà mai portarci via gli uni dagli altri"
Sirius non sapeva più cosa rispondere, aveva voglia di tirargli un pugno in faccia, James non ne sapeva niente di cosa volesse Mary, perchè lei non era più qui, James non sapeva come ci si sentisse a perdere la persona che si ha amato, d'altronde Lily era ancora lì, ad aspettarlo a casa. James non sapeva cosa volesse dire essere odiati dai propri parenti, era sempre stato adorato in casa. D'altro canto James aveva ragione, un viscido Slytherin avrebbe scelto la codarda via della morte, ci sarebbe voluto un vero Gryffindor per dimostrare di poteer andare avanti. Non dimenticare, quello sarebbe stato improponibile, ma andare avanti, fare tesoro del tempo trascorso e del sacrificio compiuto, non lasciare che fosse inutile.
"Sei uscito in vestaglia, Prongs (Ramoso) che sfigato"
"Oh ecco il mio cagnaccio randagio, sei tornato finalmente"
"Grazie Jamie"
"E di che Siri?"
"Siamo arrivati ai nomignoli vezzeggiativi Prongs? bisognerà avvertire Lily, la vecchia fiamma si sta riaccendendo"
"ma se sei tu che hai cominciato Pad! lo so che hai sempre avuto un debole per me"
In quel momento Sirius seppe che finchè erano insieme, avrebbero potuto affrontare chiunque e qualunque cosa.

Quando si smaterializzarono davanti a casa, James e Sirius erano tornati ad essere la più normale coppia di amici anormali che vivesse nel mondo magico. Entrarono e videro Alice, che non parlò. Sul divano era seduta Lily, una mano in grembo e la faccia pallida come la luna. I suoi occhi rilucevano di una luce strana, impossibile da decifrare, persino per James. Temettero il peggio.
"Lily cosa succede? Stai bene? Siete state attaccate? - poi James si rivolse a Alice- dov'è Frank? è stato attaccato lui? cos asta succedendo? che qualcuno me lo dica per la miseria!"
Le due amiche continuarono a fissarli senza parlare. Alice poi si voltò e sparì oltre l'uscio di casa, per smaterializzarsi.
"Lily è tutto okay?-riprese Sirius- guarda che se è per la lettera va tutto bene, io sono a posto. Non serve che ti preoccupi più! è per la lettera?"
Lily rispose con un impercettibile movimento di testa, non era per la lettera. Continuò a guardare James, che si stava preoccupando ancora di più.
"Per Godric, Lily parla! dimmi qualcosa amore! cos'è successo? ci sono state altre morti? qualcuno che conosciamo?"
Lily di nuovo mosse la testa. Non era morto nessuno, che lei sapesse.
"Io.... beh io.... sono..." provò a dire Lily, ma le parole non le uscivano dalla bocca.
"Sei cosa Lily? stai facendo uscire di testa James! e non è che io stia molto meglio! Avanti miss perfezione, a te non mancano mai le parole!"
"ehm.. cioè.. non.. io... sono.. sono..."
"Avanti Lils, amore, non puoi torturarmi così!" sbraitò James.
Lily respirò a fondo.
"sono incinta James, aspetto un bambino, o una bamb.." Lily non riuscì a finire la frase che James la baciò con trasporto.
Sirius era rimasto scioccato, proprio come Lily "voi, cioè tu... cosa? ripeti? devo aver capito male.."
James si staccò dalla bocca di Lily dopo un momento che a Sirius parve durare un'eternità
"diventerò padre Pad, sarò PADRE! sarà una bambina, e sarà l'identica fotocopia della donna più bella del mondo!"
"io, beh, non so se sarà un bambina -provò a dire Lily- mi piacerebbe un maschietto come primogenito"
"come primogenito? -esclamò Sirius- ma quanti figli credete di sfornare voi d.." ma anche lui non potè finire la fras, colto da un abbraccio da orso di James.
"tu sarai il padrino Siri, e sarà la bambina più adorabile e viziata di tutto l'universo!"
"chi? io? il padrino? ma non sarà pericoloso? cioè, volevo dire, non dovrebbe essere Alice la madrina?" Rispose Sirius, ancora incapace di formulare frasi complesse.
"allora facciamo così -si riscosse Lily- se è una bambina sarà Alice, se è un maschietto sarà Sirius"
"che splendida idea! -convenne James- e in entrambi i casi sarà un grande giocatore o giocatrice di quidditch, come il suo papà, e avrà una mente eccezionale, come la sua mamma. Sarà la miglior strega o il miglior mago della scuola, Hogwarts ovviamente. E poi formerà i nuovi Malandrini e farà impazzire gli insegnanti. Già mi immagino la scena, e le strillettere che arrivano da Hogwarts ripetendoci che nostro figlio o nostra figlia è uno o una scalmanata. E noi che scoppieremo a ridere, con Sirius qui, come sempre"
"James, tu corri sempre troppo" disse Lily con tono pacato, ma l'emozione si poteva leggere chiara nei suoi occhi smeraldini.



Writer corner: beh, spero vi sia piaciuta. In ogni caso, vi ringrazio per averla letta ed essere arrivati fino alla fine. le recensioni e i commenti sono più che graditi. Grazie ancora!
  
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