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Autore: ellephedre    02/10/2011    15 recensioni
Mamoru le prime volte che vide Usagi, durante tutto l'arco della prima serie.
Non fu amore a prima vista.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima serie
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Le prime volte che ti vidi 2

2 - Qualunque

 

La seconda volta che ti vidi,

eri una ragazzina qualunque.

   

Un buon medico. Quando un dottore poteva definirsi bravo?

Mamoru rimuginava sul concetto da un paio di giorni.

Quella mattina, in aula, il professore aveva sgridato un suo compagno di corso che sbadigliava a lezione.

«Lei, là in fondo ! Faccia attenzione! Per esser un buon medico Istologia è indispensabile!»

In quanto all'apprendimento di nozioni, Mamoru non aveva dubbi: fosse dipeso unicamente dall'impegno, lui sarebbe stato un ottimo medico, tra i migliori. Ma la sera prima - dopo quattro ore di studio - aveva visto una scena interessante alla tv. In un telefilm un dottore aveva comunicato una diagnosi fatale a un paziente. Il dottore era stato preciso, non si era lasciato travolgere da pericolosi sentimentalismi. Se fosse crollato, d'altronde, che ne sarebbe stato del malato? Il medico si era preso persino delle responsabilità per non aver individuato prima il tumore diagnosticato. Al paziente non era importato: aveva accusato il dottore di essere privo di cuore e spietato.

«Me lo dice con quella faccia?"»

Mamoru ricordava con esattezza le parole.

Il telefilm non gli aveva permesso di capire chi tra i due avesse ragione. La domanda sottointesa era stata lasciata aperta di proposito, per permettere a chi guardava di farsi un'idea propria sulla faccenda.

Lui non se l'era fatta, continuava a porsi la stessa domanda: come si comportava un bravo dottore? Era necessario essere compassionevoli a tutti i costi? Empatici?

A lui il cuore non mancava. Aveva qualche difficoltà a mostrare che ne aveva uno, ma voleva diventare medico perché gli piaceva l'idea di essere d'aiuto nei momenti più disperati. Un essere umano non poteva essere più generoso di un medico.

Chi altri prestava la propria vita ad anni di studio, con totale abnegazione, per imparare i più intricati dettagli di un corpo umano? Tutto per riuscire ad operare bene o per aiutare un paziente sofferente con la diagnosi esatta.

Il corpo umano a volte non sosteneva la vita, la tradiva senza pietà. Tumori, immunodeficienze, problemi mentali...

La sua perdita di memoria non era stata considerata una vera e propria malattia, ma per lui lo era. Voleva una soluzione a quel mistero.

Nel frattempo avrebbe ridato speranza ad altri, guadagnandosi la loro salute. Non gli interessava la gratitudine, gli sarebbe bastato sapere che aveva fatto qualcosa per migliorare delle vite.

... questo, supponeva, faceva di lui una persona che poteva diventare un bravo medico.

Portò la tazza alla bocca e terminò di bere il caffé. Pausa finita, era ora di tornare a casa e rimettersi sui libri. 

Alle quattro del pomeriggio la sala del Crown era gremita: gli studenti delle superiori facevano la coda per sedersi davanti ai videogiochi.

Cercò Motoki tra la gente e non lo trovò.

Qualcuno aveva rovesciato un milkshake su una console. Motoki doveva essere andato nel retro del negozio a prendere un panno per pulire.

«Ecco, così, bravo!»

Si voltò. Da dietro un cabinato spuntavano due piccoli ammassi di capelli biondi.

No, due odango biondi.

«Bravissimo, ora tira un megacalcio!»

Testolina a Odango. Lo scopo della vita di lei era chiaro: incitare il prossimo a vincere ai videogiochi. Molto utile.

«Noo! Ti ha ucciso! A me è successo ieri, sai?»

Mamoru sospirò.

Perché era sarcastico nei confronti di quella ragazzina? Lei era solo una tredicenne - quattrodicenne? - come tante altre. Non le piaceva lo studio, si divertiva a passare il pomeriggio sui videogiochi... Probabilmente trascorreva ore davanti allo specchio, a elaborare pettinature insensate.

Eppure, un giorno lei poteva diventare una persona di valore. A suo modo era compassionevole: sorrideva al ragazzino che aveva perso, incoraggiandolo.

Forse da adulta Testolina a Odango avrebbe potuto fare la maestra d'asilo. Nah, anche per un lavoro simile ci volevano competenze che andassero oltre un 30 su 100 all'esame di inglese delle medie.

Si alzò dal tavolo e si diresse all'uscita.

Bah. Impegnati con lo studio, ragazzina.

Suppongo che non ci vedremo mai più.

 

 

2 - Qualunque - FINE

 


NdA: secondo episodio. Aanche questa volta mi sono tenuta breve perché siamo ancora ai primissimi pensieri di Mamoru su Usagi. Questo sarebbe un momento inventato da me, ambientato tra il primo e il secondo episodio di Sailor Moon.

Se avete l'impressione di un Mamoru leggermente snob o antipatico... è una cosa voluta :) La sto estrapolando dal contesto dell'anime, che sto provando a rendere più corposo e realistico in questa rappresentazione di Mamoru. Cioè, se lui vuole capire come si comporta un bravo medico, io cercherò di capire perché un ragazzo come lui poi passi il suo tempo a prendere in giro una ragazzina come Usagi. Secondo me le ragioni cambiano col passare degli episodi.

Anche in questo caso, sarò felice di sapere cosa ne pensate :)

 

ellephedre

   
 
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