Abbassa la Cresta!

Hayner si ritrovò steso a terra senza nemmeno capire come fosse successo. Seifer abbassò la sua mazza da Struggle e sputò per terra evidentemente disgustato.

- Penoso - esclamò. - Non che la cosa mi sorprenda, intendiamoci, ma speravo di divertirmi un po' di più a suonartele!
- Grrr!

Puntando i gomiti, Hayner riuscì a rimettersi a sedere e gli rivolse un'occhiata a dir poco furiosa. Malgrado non riuscisse a sopportare l'arroganza di quel maledetto, doveva ammettere che era forte: in pochi secondi, da che avevano cominciato lo scontro, Seifer lo aveva praticamente "annientato"; gli erano bastati giusto alcuni colpi secchi e precisi per scaraventarlo in aria e sbatterlo al suolo come un sacco di patate.

- La prossima volta ti ricorderai di abbassare la testa, vero Hayner ? - lo stuzzicò Seifer, premendogli la mazza sul petto per impedirgli di rialzarsi.
- Scordatelo - rispose l'altro, scostandolo con una manata. - Piuttosto mangio il gelato da terra!
- Testardo, eh ?!?

Per tutta risposta Seifer gli premette la mazza sulla guancia, indeciso se dargli un'ulteriore lezione di cosiddette "buone maniere"... In quanto capo del Comitato di Vigilanza di Crepuscopoli, non poteva accettare che qualcuno si rifiutasse di salutarlo con il dovuto rispetto. Tuttavia Hayner non aveva alcuna intenzione di abbassare lo sguardo solo perché quel borioso e i suoi scagnozzi si divertivano a dettar legge con i più deboli. Alla pretesa di Seifer che tutti chinassero la testa al passaggio della sua banda, Hayner aveva risposto con totale indifferenza; una parola tira l'altra e, dal momento che entrambi erano soliti venire alle mani, dalle parole si passa inevitabilmente ai fatti...
Pence e Olette avevano assistito impotenti a tutta la scena, tuttavia fu proprio il paffuto amichetto di Hayner a cercare di risolvere la situazione pacificamente.

- Andiamo, ragazzi - esclamò Pence, facendosi in avanti con mezzo ghiacciolo al sale marino ancora in mano. - Non ha senso azzuffarsi così, perché non cerchiamo invece di... Oooff !!!
- Dammi qua, idiota!

Con un gesto rabbioso, Seifer strappò di mano il gelato di Pence e lo sventolò davanti al volto di Hayner con una smorfia che non prometteva niente di buono.

- Lo vedi questo ? - domandò. - Sono proprio curioso di vedere se sei di parola...

Così dicendo, Seifer lasciò cadere il ghiacciolo a terra e invitò Hayner a "mangiarlo" senza fiatare. Hayner sbarrò gli occhi, subito imitato dagli altri due amici i quali non potevano credere alle proprie orecchie.

- Che aspetti, perdente - esclamò ancora Seifer, buttandosi la mazza dietro le spalle. - Hai detto tu che preferisci mangiare il gelato da terra, invece di mostrare il dovuto rispetto ai più grandi, accomodati allora e vedi di finirlo tutto mi raccomando!

La rabbia negli occhi di Hayner era tale che, se avesse potuto, avrebbe incenerito Seifer solo con lo sguardo. Tuttavia non poteva rimangiarsi quello che aveva detto perciò, sia pure con riluttanza, si costrinse a raccogliere quella poltiglia spiaccicata davanti ai suoi piedi. La sola vista gli faceva venire il voltastomaco ma Seifer e gli altri se la stavano ridendo della grossa, soprattutto il biondo capo dal bianco cappotto lungo fino ai piedi.

- Sto aspettando - lo incalzò Seifer. - O devo intendere che, oltre ad essere un perdente, sei anche uno che parla a vanvera ?
- Ora basta, Seifer!

Tutti gli sguardi si puntarono improvvisamente su Olette che, incurante del fatto che Seifer fosse quasi due volte più grande e grosso di lei, si avvicinò con sguardo severo. Senza perdere tempo, la ragazza afferrò quella sudicia poltiglia dalle mani di Hayner e la scaraventò nel bidone della spazzatura senza battere ciglio. Seifer fu il primo a riprendersi dallo stupore e, accigliandosi vistosamente, sembrò intenzionato a darle una sonora lezione per la sua sfrontatezza.

- Spero tu ti renda conto di quello che hai appena fatto, mocciosa ?
- Cresci, Seifer - ribatté Olette, aggrottando le sopracciglia. - Grande e grosso come sei, dovresti solo vergognarti di te stesso!
- Ngh - fece Seifer stizzito, mostrando i denti all'angolo della bocca. - Bada a te, ragazzina, prova a ripeterlo un'altra volta e io...
- E tu cosa ?!?

Lo sguardo fermo e deciso di Olette, malgrado lei fosse notoriamente la più dolce e riflessiva degli amici di Hayner, fu tale da spiazzare completamente quell'insopportabile gradasso di Seifer. Quest'ultimo cercò di replicare ma, qualunque cosa stesse pensando, tutt'a un tratto gli mancava il fiato per farlo. Alla fine decise che non era il caso di prendersela tanto ( si trattava comunque di una ragazzina! ), per cui fece semplicemente cenno ai suoi di seguirlo e si voltò per andarsene.

- Per oggi ti è andata bene, Hayner - esclamò, rivolgendosi al biondo ancora a terra. - Ma se d'ora in poi non abbassi la cresta, la prossima volta quel gelato te lo faccio "leccare" dall'asfalto!
- Pensa ad abbassarla tu la cresta, sbruffone - replicò Olette, tenendo i pugni lungo i fianchi.
- Olette, sei impazzita ? - sussurrò Pence preoccupato.

Seifer le rivolse un'occhiata di traverso tuttavia non disse neanche una parola. Probabilmente prima o poi avrebbe regolato i conti anche con lei tuttavia, mentre si allontanava insieme alla sua banda, non poté fare a meno di mormorare qualcosa tra sé.

- In fondo non è male - pensò. - Nonostante stia insieme con quel gruppo di perdenti, devo ammettere che ha del carattere!

FINE

NOTA:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

 http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...