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Autore: Gwen Kurosawa    03/10/2011    6 recensioni
L'epica mi sta ispirando troppo!
Allora,questa storia è basata sul mito più bello che esista:Amore e Psiche.
Non ho modificato niente,solo i personaggi principali.
I nomi non ve l'ho dico perchè già voi lo immaginate chi siano...sono abbastanza prevedibile!
Comunque,dovevo pubblicarla dopo la mia storia(che verrà fra un pò)a capitoli;ma visto che non sono mai contenta delle mie scelte,ho deciso di pubblicarla prima!XD
"Avvicinò il lume al corpo del marito.
Vide la creatura più bella,più dolce e più mite che esistesse:suo marito non era altri che Kenny,il ragazzo alato che tirava le frecce dell’amore.
Stava dormendo,con stampato in faccia un debole sorriso,debole ma dolce;avvolto nelle lenzuola bianche e le sue ali piegate su se stesse."
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kenny, Lucinda | Coppie: Kenny/Lucinda
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Immortal Love:Kenny and Lucinda.
 
In una nota città giapponese,viveva una famiglia con 3 figlie:
Le prime 2,Vera e Misty,si sposarono con dei principi;mentre la minore non riusciva a trovare marito a causa della sua bellezza.
Costei si chiamava Lucinda e veniva corteggiata da tantissimi uomini.
Era così bella che i pretendenti la associavano ad Afrodite,la bellissima dea dell’amore e della bellezza.
Questa notizia giunse presto nelle orecchie della dea,che,infuriata,mandò suo figlio Kenny.(sarebbe Eros,solo che ci ho messo lui perché,essendo una penguin…questo per le fan di Kenny:ve l’ho immaginate Kenny in versione angelo?*-*)
-Falla innamorare dell’uomo più sfortunato della terra,così sarà disonorata a vita!-ordinò al ragazzo alato,che obbedì,nonostante fosse la punizione più crudele mai sentita.
Appena giunse nell’abitazione dove stava Lucinda,il ragazzo alato fu distratto dalla bellezza della ragazza,e così,la freccia destinata a Lucinda,finì nel piede di Kenny,facendolo innamorare perdutamente della ragazza dai capelli blu.
I genitori della ragazza,nel frattempo,consultarono un oracolo per sapere se la loro adorata figlia avrebbe mai trovato marito.
-Come a nozze di morte vesti la tua fanciulla ed esponila, o re, su un'alta cima brulla. Non aspettarti un genero da umana stirpe nato, ma un feroce, terribile, malvagio drago alato che volando per l'aria ogni cosa funesta e col ferro e col fuoco ogni essere molesta. Giove stesso lo teme, treman gli dei di lui, orrore ne hanno i fiumi d'Averno e i regni bui-predisse l’oracolo(la frase originale)
Nonostante i genitori fossero contrari,portarono Lucinda,vestita da sposa,vicino la cima del Fuji.
Il dio del vento,sotto ordine di Kenny,la portò su un luogo magico.
Naturalmente la ragazza dormiva,e quando si svegliò,vide un bellissimo paesaggio:molti Rapidash galoppavano per quel cortile,tantissime Beautyfly volavano nel cielo.
Lucinda fu ammaliata da tale spettacolo,ma mentre si dirigeva verso uno di quei Rapidash,scorse un magnifico castello.
Decise di raggiungerlo,mossa dalla curiosità.
Entrò nella reggia,e notò che era piena di ricchezze,ma erano tutte abbandonate.
Mentre osservava questi oggetti,venne raggiunta da delle ancelle.
-Qui,tutto quello che vedi è tuo.Noi,ogni cosa ci ordinerai,la faremo.Questi sono gli ordini del padrone!-esclamarono insieme.
-E chi sarebbe tale padrone?-domandò Lucinda,confusa.
-Non ci è permesso dirlo!-risposero le ancelle,che la condussero in una stanza da letto.
-Stia qui,il padrone arriverà verso la notte!-la salutarono,chiudendola nella stanza.
La fanciulla osservò la camera:era la più elegante mai vista in tutta la sua vita.
Si sdraiò nel letto,nella speranza che si addormentasse,ma invano.
Lentamente si fece mezzanotte,e ancora Lucinda non dormiva.
All’improvviso si sentì un battito di ali molto violento.
La blu trasalì.
Che cosa poteva essere mai stato?
Non aveva il coraggio di girarsi:aveva troppa paura.
-Perchè non ti giri?-domandò l’uomo misterioso,mettendosi accanto a lei.
-Ho paura!-confessò Lucinda,tremante.
-Devi avere paura di tuo marito?-domandò ancora la voce maschile.
La fanciulla si sentì avvolta da delle braccia calde e morbide.
Decise di girarsi,nonostante fosse spaventata.
Quando si girò,vide solamente 2 occhi neri stupendi,che la fissavano amorevolmente.
-Io mi chiamo Lucinda!-si presentò la blu.
-Lo so,ed è un nome azzeccato!-esclamò il ragazzo,avvolto nell’oscurità.
-E tu?-domandò la blu,interrogativa.
-Non dovrai mai vedermi,ne sapere chi sono:se succedesse,ti dovrei abbandonare!-
Dal tono che utilizzò per dirlo,voleva dire che ci teneva a lei.
-Ok…-rispose la fanciulla,abbracciandosi al ragazzo misterioso.
Trascorsero una notte di passione,ma,mentre avveniva l’alba,il ragazzo alato se ne andò.
-Non te ne andare!!-supplicò Lucinda,prendendogli una mano.
-Domani notte ritornerò!-disse solo questo,e poi si sentì un forte battere di ali.
La blu,impaurita,accese un lume.
Non c’era nessuna traccia della notte precedente.
Avrebbe pensato ad un sogno,se non vide una piuma bianca nel letto.
Aspettò per tutta la giornata,finchè non si fece notte.
Come la notte precedente,Lucinda si mise sdraiata nel letto,e aspettò che si fece mezzanotte.
Appena scattò quell’ora,un violento battito d’ali si diffuse per tutta la stanza.
-Sei tornato!-fece la blu,colma di felicità.
-Te l’avevo promesso!-le disse,accarezzandole una guancia.
La baciò delicatamente nelle labbra.
Lucinda incominciò a sentire un formicolio all’altezza dello stomaco.
Che si era innamorata di quell’uomo misterioso?
-Promettimi una cosa,che non rivedrai mai più le tue sorelle!Se dovessi farlo,accadranno cose terribili!-l’avvertì l’uomo.
-Ma perché?Loro sono le mie sorelle!Ho tutto il diritto di vederle!-protestò Lucinda,appena sentì tale raccomandazione.
-Fai come ti pare,ma ti accorgerai di aver fatto male a non ascoltarmi troppo tardi!Adesso dormi!-le disse,abbracciandola teneramente.
Trascorsero la notte insieme,e poi lui se ne andò.
Durante il giorno,la vennero a trovare le sue 2 sorelle.
-Sapevamo che non eri morta!!!-esclamò Vera,abbracciando la sorella.
-Ma che ci fai qui?-domandò Misty,la sorella maggiore.
-Beh,come state?-cercò di deviare la domanda Lucinda.
Come le aveva detto suo marito,non doveva dire niente del loro amore,soprattutto alle sue sorelle.
-Ma dai,Lucinda!!-incominciarono a supplicarla.
-parliamo d’altro!!-cercava di non rispondere,ma la verità venne presto a galla.
La notte successiva,il misterioso marito tornò da lei,e si addormentarono insieme.
O meglio,LUI si addormentò,Lucinda no,aspettò che lui si addormentasse.
Si alzò dal letto,prese un lume acceso e un coltello,nel caso l’attaccasse.
Infatti le sorelle le avevano messo in testa idee strane,come quella che forse suo marito era un mostro tremendo e che l’avrebbe divorata nel sonno.
Avvicinò il lume al corpo del marito.
Vide la creatura più bella,più dolce e più mite che esistesse:suo marito non era altri che Kenny,il ragazzo alato che tirava le frecce dell’amore.
Stava dormendo,con stampato in faccia un debole sorriso,debole ma dolce;avvolto nelle lenzuola bianche e le sue ali piegate su se stesse.
Le venne voglia di baciarlo,ma purtroppo una goccia di cera bollente cadde nella spalla del dio,ustionandola.
Quando si svegliò,e vide Lucinda che lo osservava,fece per andarsene,ma lei si aggrappò alle sue gambe.
-Non te ne andare!!Ti prego,rimani qui con me!!Non voglio che tu vada via!!!-cercò di trattenerlo,ma invano.
Kenny le si avvicinò,le diede un ultimo bacio,e volò via.
Lucinda,esasperata,si buttò nel suo letto,e pianse per tutta la notte.
-Perché!!Perchè le mie sorelle mi hanno fatto tale inganno??-diceva sempre.
Pianse fino all’alba.
Quando fu mattina inoltrata,decise di andare nel fiume dove si era trovata 4 giorni prima:si voleva suicidare.
Mentre si stava buttando nel fiume,un Rapidash la afferrò dalla veste.
-Lasciami stare,stupido Rapidash!-disse,con le lacrime agli occhi.
Ma il Pokemon cavallo non la ascoltò,continuò a tenerla dalla veste.
-Lasciami stare!!!-urlò la blu,in preda alla disperazione.
-Se ti vedesse Kenny…-sussurrò quel Pokemon.
Lucinda rimase a bocca aperta:un Rapidash le stava parlando?
-Tu…tu sai parlare?-domandò la blu,incredula.
-Sono Pan,il dio dei boschi.Non devi sacrificarti per un tuo errore!Presto le cose si aggiusteranno!Gli dei ti aiuteranno!-esclamò il Pokemon cavallo,sparendo nel nulla.
Lucinda decise,così,di abbandonare il castello di Kenny e cercarlo.
Prima,però,si volle vendicare delle sorelle,che l’avevano fatta separare dal ragazzo alato.
Dopo fatto questo(non lo posso descrivere,perché non so che vendetta ha fatto Psiche),incominciò a girovagare per il mondo.
Decise anche che ogni tempio che vedeva,avrebbe onorato con tutta se stessa.
Dopo 1 mese di vagabondaggio,Lucinda giunse al tempio dedicato a Venere.
La blu,dapprima,era spaventata:cosa avrebbe potuto fare,alla madre di Kenny?
Decise di sacrificare lei stessa,pur di placarne l’ira.
Afrodite,appena vide che si stava sacrificando a lei,decise di farle fare 4 prove.
La prima consisteva nel suddividere un mucchio di granaglie con diverse dimensioni in tanti mucchietti uguali.
La povera ragazza,appena sentì questa prova,non tentò nemmeno di superarla:avrebbe fallito miseramente.
Ma qualcosa di inaspettato accadde a Lucinda:un gruppo di formiche iniziarono a raccogliere queste granaglie e,verso sera,formarono i mucchietti ordinati da Venere.
Quando la ragazza portò tali mucchietti alla dea,rimase sbalordita.
-Ti ha aiutato quel vile di mio figlio,non è vero?-disse,accecata dalla rabbia.
-Bene,domani ti aspetterà una prova molto più difficile di questa!-concluse la dea,aridata.
Il giorno dopo,Afrodite ordinò a Lucinda di portarle la lana d’oro dei Mareep.
La ragazza,dapprima,si avvicinò ai Pokemon pecora,ma una canna magica l’avvertì del pericolo.
-Lucinda,non prendere adesso la lana:i mareep sono molto aggressivi di giorno!Aspetta la sera,e raccogli la lana rimasta tra i cespugli!-le consigliò la canna.
Lucinda accolse suddetto consiglio:aspettò la sera,e raccolse la lana d’oro,e la portò ad Afrodite.
La dea,molto più aridata di prima,le ordinò una 3 prova:doveva andare al fiume Stige e raccoglierne un po’ di acqua.
Per Lucinda,la prova sembrava facile,ma appena arrivò,si rese conto che doveva scalare una montagna dalla superficie liscia e piena di strapiombi.
La blu,non sapendo come superare la prova,si arrende subito,ma gli dei vogliono ancora aiutarla.
Qui,in suo soccorso,arriva addirittura il Pokemon di Zeus,Wooguru.
Il Pokemon aquila  raccolse per lei l’acqua dallo Stige,perché sia i mortali che gli dei non potevano toccare l’acqua di tale fiume.
Quando la ragazza portò l’acqua a Venere,lei impazzì dalla rabbia.
-Tu,maledetta strega,sei riuscita a superare queste prove con una facilità tale da farmi escogitare uno davvero impossibile!-ringhiò la dea.
-Dovrai andare all’oltretomba e chiedere alla dea Persefone(Proserpina) un po’ della sua bellezza!-concluse la bellissima dea.
Lucinda cadde nella più profonda depressione:come poteva raggiungere l’aldilà?
La prima idea che le venne in mente fu il suicidio da una torre,ma questa si animò e le disse come superare tale prova.
Quando raggiunse Persefone,la dea fu sorpresa nel vedere una mortale lì.
-Come mai ti trovi qui,fanciulla?-le chiese molto gentilmente Proserpina,avvicinandosi a lei.
-Io mi chiamo Lucinda,e Afrodite mi ha mandato qui affinché le dai un po’ della tua bellezza!-spiegò Lucinda,in preda dalla paura.
-Oh,certamente!-le disse,e prendendo l’ampolla che la blu portava con sé,le mise qualcosa.
-Vuoi…vuoi mangiare qualcosa?-domandò,balbettando,la dea.
La ragazza rifiutò immediatamente,seguendo il consiglio della torre:se avrebbe accettato del cibo da Ade o Persefone,sarebbe dovuta rimanere lì per sempre.
In fondo,non era colpa della dea:queste erano le regole.
Quando uscì dall’oltretomba,Lucinda,mossa dalla curiosità,aprì l’ampolla,che altro non conteneva che il sonno più profondo.
Fu salvata da Kenny stesso che,guarito dalla piaga provocata dalla cera caduta dal lume che la sua amata aveva usato per scoprirlo,rimosse la nube soporifera.
-Sei troppo curiosa!Se non sarei venuto,a quest’ora saresti morta!Accidenti alla tua curiosità!-la rimproverò gentilmente Kenny,stringendo la ragazza a sé.
-Kenny!!Sei guarito!-esclamò Lucinda,felice nel rivederlo.
-Già…adesso vai a completare la prova;io vado da Zeus!-la incitò il castano,cominciando a volare.
-Aspetta…-cercò di fermarlo la blu,ma non vi riuscì.
Come disse l’amato,andò da Venere.
-Eccoti la tua ampolla!-le disse,porgendole l’ampolla.
Afrodite stava per dire qualcosa,quando Ermes arrivò.
-Zeus convoca tutti gli dei!Chi non viene pagherà una multa salatissima!-fece il messaggero degli dei,e poi,rivolgendosi a Lucinda.
-Si parlerà di te!Devi venire anche tu!-
-Cosa c’entra lei?-domandò la dea,infuriata,ma non ottenne risposta,che il ragazzo dai piedi alati volò via.
Non c’era altro da fare:la dea,insieme alla blu,chiamò Bora,e le portò al congresso.
Quando arrivarono,Kenny chiamò Lucinda,e la portò al cospetto di Zeus.
-E’ lei!-disse il castano,stringendola a sé.
-Bene,ho notato come queste 2 persone si amano,e ho notato quante fatiche abbia fatto Lucinda pur di rivedere Kenny.
E poi anche,Kenny l’ha fatta sua,le ha tolto la verginità.E ho deciso di permettere il loro matrimonio,e non esigo proteste!-fece Zeus,rivolgendosi alla figlia:Afrodite.
-Figlia mia,so che non permetteresti mai un matrimonio tra un dio e una mortale,e perciò…ho deciso anche che Lucinda diventi una di noi!-concluse il padre degli dei.
Infatti,venne portata dallo stesso Kenny,una coppa,contenente un’ambrosia.
-Ma che…che hai combinato?-domandò furente Lucinda all’amato,che sembrava piuttosto felice dall’accaduto.
-Vedi cosa sono capace di fare?Io e Zeus abbiamo fatto un patto:io ti sposavo,e in cambio facevo il mio solito lavoro con le belle donne mortali:le porto qui e Zeus…-disse il castano,ridendo insieme alla blu.
-Adesso bevi!E potremo amarci per l’eternità!-esclamò dopo,porgendole la coppa.
-E così Kenny non potrà togliersi dal vincolo matrimoniale,e non credo che lo voglia!-scherzò Zeus,notando con quale amore Kenny guardava Lucinda.
Dopo questo annuncio,ci fu un grande banchetto per celebrare le nozze.
Più avanti,Lucinda mise alla luce una figlia,che lei e Kenny la chiamarono Voluttà(E’ il nome originale,dovevo solamente cambiare i protagonisti!XD)

 
 
 
 
Wow!
Il mito di Amore e Psiche è il mio preferito!!
Non sapete che felicità provo sempre quando leggo il pezzo che anche Cupido,l’unico dio greco che odio da morire,si è innamorato e ha sofferto per amore!!!!
Comunque,mi sa che l’epica mi fa strani effetti!XD

   
 
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