Death and rebirth 


 

Non seguirla, non proteggerla, non guardarla.
Non avvicinarti o lei morirà, non toccarla, non amarla…

Convinciti, Angel, che lei non è tua, che non sia nata per completarti, che non sarà lei a spezzare la maledizione, che non sia lei il tuo Parnaso, il tuo breve e immolato attimo di felicità.
Allontanati o brucerai, infiammando anche Buffy che ti starà vicino, perché sai che ci sarà sempre…

Non puoi permetterti che lei soffra, non puoi per coscienza, per quell’anima che tormenta il tuo essere, la tua natura.
Non sei il vampiro che dovresti essere se non bevi, ma non sarai mai l’uomo che un tempo sei stato.

Chi sei?
Ti chiedi senza trovare risposta, in fondo l’unica certezza che hai è che Angelus tornerà e s’insinuerà in quelle membra già morte e, negli ultimi secoli, dilaniate dai sensi di colpa.

E cosa ti rimane?
Più nulla, ma adesso c’è lei, con i sui occhi verdi che ti ricordano il mare nelle sue sfumature e con i capelli che tanto ti rammentano il sole, lei è la vita che tu non possiedi.

T’imponi che quel bacio sia l’ultimo, che quello sguardo sia un addio anelato e tormentato, che quelle parole non si piantino in gola, ancorandosi sulle corde vocali e che il suono non sia atono, o spento, né morto… cerchi di dirle arrivederci, ma nemmeno in questo riesci.

Sei solo un vigliacco che si aggrappa ad un filo spinato per sopravvivere.
Sai che Lui tornerà, perché hai conosciuto la cacciatrice e te ne sei innamorato.

Avverti che il cuore, man mano, si dilata e apparentemente pare riprendere a battere, è solo una sensazione, un’immaginazione, ma è così bella che vuoi credere sia vera, reale nella sua illusione.
Senti nel tuo profondo che un nascente calore ti pervade, quando lei ti accarezza o poggia le sue esili labbra sulle tue, macchiate nel tempo di rosso carminio, insozzate del sangue delle tue vittime e allora lo rivedi.

Rivivi il passato e Angelus che sta per cacciare, con la sua crudeltà, la parte migliore di te.
 



Sai che aspetta... che Io attendo la caduta dell’anima nell’oblio della perdizione.
Aspetto, paziente, il tuo apice felice.
Crollerai, questo lo sai già…la tua morte sarà la mia rinascita.