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Autore: Castiel Who    03/10/2011    3 recensioni
Brevissima storia senza un senso preciso se non il fluff.
[Frodo/Sam]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frodo, Sam
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Hobbit's Love'
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Titolo: Di fragole, panna e imbarazzanti confessioni
Autore: Castiel Who
Genere: Romantico, slice of life, fluff (tanto fluff)
Personaggi: Frodo Baggins, Samwise Gamgee
Pairing: Frodo/Sam
Rating: PG13
Avvertimenti: Slash, one shot
Note: E’ senza capo né coda, ma ho tirato a sorte su una delle parole della Big Damn Table e mi è venuto “cibo”. Chiedo venia per quel che ne è uscito fuori.

 

"Lei é decisamente troppo magro, signor Frodo". Annunciò di punto in bianco Sam accarezzando con una mano gli scuri riccioli del padrone.

Sdraiato sull'erba fresca, la testa appoggiata dolcemente sulle cosce del giardiniere a mo’ di cuscino, l'interpellato aprì gli occhi con sorpresa. "E questo cosa significa?" domandò con un pizzico di indignazione nella voce.

"Significa", iniziò Samwise accingendosi a tirar fuori dal proprio zaino un contenitore anonimo e un barattolo colmo di panna, "che non é bene per uno Hobbit. Non é salutare".

Ora Frodo lo stava guardando incuriosito, le ciglia leggermente aggrottate nell'attesa di ulteriori chiarimenti.

"Inoltre non mi dispiacerebbe con qualche taglia in più, se capisce cosa intendo". Aggiunse con un sorriso. Dal contenitore, Sam tirò fuori una grossa fragola matura e, dopo averla immersa nella panna facendola diventare bianca come una nuvola, la porse all'amante affiancandola alla sua bocca che la accolse calorosamente.

"Non del tutto, no", rispose mentre masticava il succoso frutto, "non mi sembra che ti fossi mai lamentato".

"Lamentarmi? Oh no! Non lo farei mai!" esclamò leggermente allarmato. Non riusciva a sopportare l'idea di essere stato frainteso. Cercò di rimediare, "É solo che..."

Non riuscì a continuare, le parole gli risuonavano nella testa senza voler uscire.

"Solo cosa?" lo incitò lo Hobbit più vecchio alzando una mano ad accarezzargli una guancia, "Ti prego, dimmi cosa ti turba, mio caro."

"Sa, lei é... perfetto. Non sto scherzando, spesso mi ricorda l'immagine di un elfo. Sono sicuro che ci sia qualcosa di elfico in lei, che lo distingue da qualsiasi altro e io spesso, ecco..." le guancie gli arrossirono violentemente come se si fosse accesa una vampa. Non disse altro che potesse aiutare il sempre più sorpreso Frodo a capire.

Improvvisamente non seppe più come rispondere a simili parole inaspettate, ma che allo stesso tempo gli davano una certa gioia e la consapevolezza di piacere sotto ogni punto di vista. Davvero lo trovava bello quanto un elfo?

Passarono lunghi minuti in un silenzio pieno di imbarazzo e dubbi, prima che Samwise riscoprisse l'uso della parola. "Mi sento sbagliato. Troppo Hobbit per lei, e..."

"Oh no, Sam! Non provare mai più a dire una cosa simile!" sbottò improvvisamente e freddamente Frodo prima di riacquistare il suo tono più dolce. Avvolse un braccio intorno ai fianchi del biondo. "Tu sei perfetto, per me. Non pensarla diversamente perché non é così: sei l'immagine perfetta di uno Hobbit, ed é così che ti voglio."

Le ultime parole arrivarono alle orecchie di Sam ovattate, Frodo aveva affondato la faccia nel suo ventre con un sorriso. Era ormai diventata un'abitudine del giovane Baggins, quella di cercare il massimo contatto possibile al suo corpo, un gesto che aveva sempre fatto inclinare piacevolmente gli angoli della bocca del giovane giardiniere, sempre contento di accogliere l'amato fra le proprie braccia.

Arrossì al contatto delle dita di Frodo sul suo inguine, sebbene fossero poggiate senza nessun languore. Contro tutta la volontà che poteva radunare - e ne aveva molta, dalle guance, l'afflusso di sangue si spostò in ben altre parti più in basso.

Cercò di ritrarsi prima che il fatto risultasse sin troppo evidente, ma il braccio dell'altro mezzuomo lo trattenne saldamente. Frodo si scostò un poco per guardarlo negli occhi.

"Non devi preoccuparti di nascondermelo, Sam. Anche io ti desidero". La mano si insinuò facendosi strada fra le sue cosce, ogni forma di innocenza svanita. "più di quanto immagini."

L'unica risposta che ricevette fu un'altra fragola color neve.

"Sam!" rise a bocca piena e togliendo la mano da dove si trovava per poter afferrargli una spalla e tirarsi su abbastanza da poterlo baciare. "non puoi startene zitto proprio ora!"

"Mi perdoni, non so proprio come risponderle. Immagino che tutto quello che vorrebbe sia dimostrarmi il suo desiderio, ne sono convinto. Ma non so cosa possa accadere, mi segue?"

"No, é la seconda volta che mi prendi in fallo, oggi". Ammise impaziente di ricevere una spiegazione migliore.

Questa volta insieme alle guancie presero fuoco anche le orecchie. "E un problema di... anatomia, ecco. Non che abbia mai visto una donna come madre natura l'ha fatta, intendiamoci."

"Stasera mi vedrai così come sono nato e non ci sarà niente che ti debba preoccupare, prometto che non vi sarà alcun problema". Con questa promessa interruppe il procedere della conversazione occupando a pieno le loro bocche.

 

Fine

   
 
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