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Autore: My Pride    03/10/2011    4 recensioni
Aveva sempre avuto difficoltà nell'esternare i propri sentimenti a causa del duro passato che era stata costretta ad affrontare sin dalla tenera età, però aveva la sensazione che, in compagnia di quello scalmanato gruppo di pirati, avrebbe potuto in qualche modo colmare il vuoto che la solitudine aveva scavato nel suo animo fino a quel momento.
Ed era quasi del tutto certa che l'allegria della navigatrice avrebbe avuto il suo ruolo in tutto ciò.
[ Accenni Robin/Nami con riferimenti velati Zoro/Sanji ]
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nami, Nico Robin, Roronoa Zoro, Sanji
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Pirates «Crack!» Game'
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Imparare dall'infrangersi delle onde Titolo: Imparare dall'infrangersi delle onde
Autore: My Pride
Fandom: One Piece
Tipologia: Flash Fiction
[ 752 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Nico Robin, Nami [ RoNami ] Accenni velatissimi ZoSan ad interpretazione personale
Genere: Generale, Commedia, Vagamente Sentimentale
Rating: Verde / Giallo
Avvertimenti: Shounen Ai ad interpretazione, Slice of Life, Femslash [Shoujo ai ], What if?

Vitii et Virtutis: Avarizia Solitudine
Binks Challenge: 19° Oceano/Mare › 43° Attrazione
Prompt: 5° Argomento: Colori CaldiArancione


ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.


    Robin alzò lo sguardo dal libro che aveva cominciato qualche ora addietro, richiamata dal fracasso che, a quanto sembrava, proveniva esattamente dalle cucine. La voce altisonante del cuoco si fece udire qualche attimo dopo, e Robin ridacchiò nel vedere il loro strambo Capitano fiondarsi fuori dopo aver spalancato la porta, con un cosciotto di carne ben stretto fra le fauci; al suo seguito, con un vassoio ben sorretto con una mano, c'era Sanji, che sbraitava contro di lui mentre tentava al tempo stesso di rincorrerlo senza far cadere i bicchieri. Era una scena che si ripeteva praticamente sette giorni su sette, ciò era indiscutibilmente vero, ma Robin la trovava estremamente divertente. Se fosse per il modo di fare di Rufy, o semplicemente per come il cuoco gli correva dietro urlandogli di piantarla con i suoi furti, non sapeva davvero dirlo.
    Fu proprio in quel mentre che Sanji intercettò la sua figura, dando sfogo al suo solito comportamento bizzarro. 
«Robin-chwan ~♥!» esclamò civettuolo, lasciando praticamente perdere il Capitano - che nel frattempo era stato riacciuffato e si era beccato un calcio ben assestato in testa, dunque era momentaneamente fuori combattimento - per correre svelto da lei. Arrivò fin sopra al castello di prua, piroettando, fermandosi esattamente a pochi centimetri con un inchino. «Ecco a te, mademoiselle». Con il suo solito fare galante, Sanji poggiò il bicchiere sul tavolino che la bella archeologa aveva davanti, sorridendo al suo indirizzo nel più affabile dei modi. «Un drink paradisiaco per elogiare la tua infinita bellezza».
    Nico Robin abbandonò il libro sulle cosce, rispondendo al sorriso con un cenno del capo.
«Ti ringrazio, signor cuoco».
    Sanji sembrò letteralmente sciogliersi, a quel modo di fare, ma fu purtroppo richiamato alla realtà da una voce rozza che conosceva fin troppo bene. Si voltò verso il ponte con uno sbuffo, la fronte aggrottata e una mano in tasca.
«E adesso che diavolo vuole, quello stupido marimo?» bofonchiò, arraffando il pacchetto di sigarette da cui non si separava mai per sfilarne una e portarsela alle labbra, sentendo una lieve risata provenire da Robin. Accigliato, riportò la propria attenzione su di lei, vedendola con il bicchiere in mano.
    «Sembra che il signor spadaccino abbia fretta di vederti», dichiarò con semplicità - e anche con un tono piuttosto divertito, doveva ammetterlo -, bevendo un lungo sorso della propria bevanda. Era fresca e squisita, l'ideale per quella giornata afosa. Adocchiò poi l'espressione stralunata del cuoco, sorridendo maggiormente nel rendersi conto che quelle poche parole sembravano averlo spiazzato.
    Lo vide arrossire e borbottare qualcosa fra sé e sé, accendendo la sigaretta.
«Che aspetti pure, quell'idiota», borbottò, ma si apprestò comunque a fare qualche passo indietro come se fosse pronto a raggiungerlo. «Non esitare a chiamarmi se vuoi qualcos'altro, Robin-chwan ~♥», ci tenne ad aggiungere come se si sentisse in dovere di farlo, guardandola con fare semplicemente adorante prima di scendere dal castello di prua.
    Dall'alto, Robin lo osservò mentre si dirigeva verso lo spadaccino, vedendoli parlottare con una bizzarra aria complice prima di cominciare a battibeccare come al solito per chissà quale motivo; ridacchiando, distolse lo sguardo nel momento esatto in cui si sentì chiamare, vedendo la navigatrice, i cui capelli bagnati brillavano alla luce del tramonto, agitare un braccio per richiamarla.
«Robin!»
    «Arrivo!» Con un sorriso, l'archeologa si ritrovò a voltarsi un'ultima volta per fissare il mare, osservandone la meravigliosa superficie che, al caldo colore arancione del sole, appariva come una vasta distesa di luccicanti diamanti. In un certo modo, beh, le ricordava il colore dei capelli di Nami. A quei pensieri scosse di poco il capo, afferrando il proprio libro prima di alzarsi in piedi. Aveva sempre avuto difficoltà nell'esternare i propri sentimenti a causa del duro passato che era stata costretta ad affrontare sin dalla tenera età, però aveva la sensazione che, in compagnia di quello scalmanato gruppo di pirati, avrebbe potuto in qualche modo colmare il vuoto che la solitudine aveva scavato nel suo animo fino a quel momento. Ed era quasi del tutto certa che l'allegria della navigatrice avrebbe avuto il suo ruolo in tutto ciò.
    Attrazione, amore, interesse, amicizia... in qualunque modo volesse chiamare quel bizzarro rapporto che da un po' di tempo la legava a Nami, quella era comunque una cosa alquanto bizzarra persino per lei. Era l'unico argomento a cui non sarebbe mai riuscita a dare una vera e propria spiegazione, e forse, in fondo in fondo, a lei stava bene anche così. Sarebbe stato il suono delle onde, con il tempo, a darle una vera risposta e ad insegnarle ciò che adesso, semplicemente, ignorava.






_Note inconcludenti dell'autrice
Dopo tutte quelle flash ZoSan e vari altri pairing shounen ai, non ho potuto fare a meno di rispondere al richiamo di questa coppia. Ho voluto provare a scrivere una flash su di loro, postando questo piccolo esperimento. In verità non è nemmeno molto esplicita perché volevo lasciarla dolce e ad interpretazione personale, poiché il rapporto tra due persone si può basare anche su semplici gesti che non fanno cadere tutto nel banale
Anche se può non interessare a nessuno, poi, il drink che porta Sanji si chiama Paradise - da qui l'aggettivo usato da cook-san - ed è preparato con gin, brandy e succo d'arancia. E, nay, non è un caso se ho scelto proprio questo... non sarà succo di mandarino, ma i riferimenti sono quelli che sono x)
Come sempre, commenti e critiche sono ben accetti :3
Alla prossima. ♥


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