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Autore: LuluXI    03/10/2011    4 recensioni
Cedric ancora non lo sa, ma da quel calice uscirà il suo nome.
Sa che è pericoloso, ma spera davvero di venir scelto per rappresentare la sua scuola. Non è tanto la notorietà che desidera, ma l’ebbrezza dell’esperienza in se: sa che non avrà un’altra occasione per partecipare a quel torneo.
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La mia Prima Fic su Harry Potter. I pensieri di Cedric poco prima che il Calice lo scelga per il torneo Tremaghi. (Nella speranza di non finire OOC)
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cedric Diggory | Coppie: Cedric/Cho
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Lui ancora non sa
 





Erano tutti lì gli studenti di Hogwarts, Bauxbatons e Drumstrang, tutti riuniti nella sala comune, in attesa del verdetto.
Molte speranze saranno distrutte, molte nasceranno, di lì a poco: è solo questione di minuti.
Si, ormai manca poco e il calice sceglierà i tre rappresentanti delle tre scuole, che parteciperanno al torneo Tremaghi.
Tutti attendono, con impazienza: ogni scuola ha il suo favorito, ma non si sa ancora chi verrà scelto. Tra la folla vi è silenzio, tutti attendono, anche lui, Cedric Diggory.
 
Cedric ancora non lo sa, ma da quel calice uscirà il suo nome.
Sa che è pericoloso, ma spera davvero di venir scelto per rappresentare la sua scuola. Non è tanto la notorietà che desidera, ma l’ebbrezza dell’esperienza in se: sa che non avrà un’altra occasione per partecipare a quel torneo.
 
Ed ecco Albus Silente che si avvicina al calice: se prima vi era un leggero brusio, ora vi è solo silenzio. Gli occhi di tutti sono puntati sul preside di Hogwarts, che scioglie l’incantesimo di protezione che circonda il calice. Ed ecco che il calice di fuoco muta il colore delle sue fiamme: un primo foglietto esce dal calice; il primo campione è stato scelto.
“Per Bauxbatons: Fleure Delacour”.
Mormorii di approvazione, applausi da parte delle studentesse della scuola francese: una ragazza bionda si alza e si avvia. La tensione è calata, la prima rappresentante è stata scelta.
Cedric la guarda allontanarsi e qualcosa gli dice che, in fondo, era ovvio che venisse scelta lei. Non sa cosa glie lo dice, ma una voce glie lo sussurra, così come gli dice che lei è bella.
Poi però il suo sguardo scorre sulla sala e si ferma su Cho, che gli sorride.
Anche Cho è bella, di una bellezza diversa, di una bellezza tutta sua: Cedric la ama, perché qualcosa di lei gli ha rubato il cuore. Fleure forse è più bella, ma non gli importa: lui ama Cho per quello che è, perché lei non sembra una bambola di porcellana… perché lei è vera nell’aspetto e nel cuore.
 
Cedric ancora non lo sa che quello è l’ultimo anno che passa ad Hogwarts, l’ultimo anno che passa con Cho. Quelli saranno gli ultimi mesi che passerà con lei, gli ultimi mesi d’amore, poi la morte e il dolore, come una scure, caleranno su di loro. La morte recide anche i legami più forti, perché annulla la vita. Questo Cedric lo sa, ma non ci pensa: lui pensa solo a Cho, al calice e al torneo.
 
Nella sala ritorna il silenzio, e tutti fissano nuovamente Albus Silente, che a sua volta osserva ora gli studenti, ora il calice. Cedric distoglie gli occhi da Cho e torna a guardare, in trepidante attesa: vorrebbe guardare l’altro lato della sala, dove c’è lei, ma c’è qualcosa in quel calice che lo attira e non gli permette di distogliere lo sguardo. Direbbe che è magia quello che attira gli sguardi dei presenti sul calice, ma in tutti i presenti scorre la magia, non è quello il termine più adatto. Se è magia è una magia diversa, una magia che è tutta di quell’oggetto: una magia che annulla tutto il resto e pretende attenzione. Di nuovo la fiamma blu diventa rossa e le lingue di fuoco lambiscono l’aria: una nuova pergamena vola tra le mani del preside di Hogwarts
“Per Drumstrang…Viktor Krum!”
Urla di approvazione salgono dagli studenti di Drumstrang, che danno vigorose pacche sulle spalle al loro compagno. Si alza Viktor, forte e sicuro: ha già la fama lui, ora ne avrà ancora di più. Cedric lo segue con lo sguardo, per un istante vorrebbe non aver messo il nome in quel calice, perché sa che Viktor è un avversario potente e se verrà scelto lui, dovrà lottare molto per non soccombere.
 
Cedric ancora non lo sa, ma sarà proprio lui uno degli avversari di Viktor e il suo nome uscirà dal calice. Il giovane Tassorosso ancora non sa che lui supererà lo studente di Drumstrang in più di una prova, dimostrando il suo valore. Inizia a pensare a come ci si deve sentire a fronteggiare un avversario come lui, ma per il momento non se ne preoccupa più di tanto, perché ancora non è stato scelto; non sa che presto dovrà pensare seriamente a come affrontare Viktor.
 
Nella Sala Grande torna di nuovo il silenzio e la tensione è palpabile: manca solo un rappresentante, quello di Hogwarts. Tutti attendono e i muscoli di Cedric si irrigidiscono, mentre lui si piega impercettibilmente in avanti, verso quel calice che presto sputerà la sua sentenza. E’ teso, nervoso, perché sa che ormai il momento è arrivato: ha una possibilità su mille di venir scelto, eppure ci crede davvero che sarà lui. Cho non gli stacca gli occhi di dosso, ma lui non se ne accorge: c’è quel calice di fuoco che lo chiama inesorabilmente verso di se. Tutto intorno a Cedric perde consistenza, c’è solo quel contenitore, che lo chiama, sembra dirgli che presto sentirà il suo nome; e lui attende il verdetto, attende quelle poche parole che porranno fine a quell’attesa.
E la fiamma danza di nuovo, infuocata, ed un’altra pergamena si libra nell’aria: Cedric la segue, con sguardo febbrile, fino a quando Albus Silente non la prende in mano.
“Per Hogwarts: Cedric Diggory!”
Cedric si riscuote da quello stato di torpore suscitato dalla vista del calice e della sua strana magia grazie alle pacche dei compagni che si complimentano con lui. Sorride a tutti, libero finalmente dalla tensione suscitata dall’attesa: si avvia così verso la sala destinata ai campioni delle scuole, mentre lancia un’occhiata a Cho che lo guarda con ammirazione, felice per lui.
 
Cedric ora non sente più l’influenza del calice e delle sue fiamme: ora è stato scelto, ed avanza sicuro, senza esitazioni verso la sua meta. Quell’oggetto ha scelto lui ed ora ha la possibilità di vivere quell’avventura, concessa a soli pochi eletti. Sa che la vera battaglia inizia da quel momento, sa che sarà dura, ma non vuole arrendersi, lui vuole lottare. Sa che lo attendono prove dure, ed è solo a quella pergamena col suo nome che riesce a pensare: la sua mente è concentrata sulla voce di Silente che dice il suo nome e tutto gli rimbomba nella testa. Non sente la pacca sulla spalla del suo preside, così come non sente le grida di stupore provenienti dalla sala, mentre scende le scale. Cedric ancora non lo sa, ma per lui ci sarà un altro avversario oltre a Fleure e Viktor; lui non sa nulla, perché la sua mente è annebbiata dalla consapevolezza delle responsabilità che ha. Sa che se vincerà ci sarà prestigio per lui, ma anche per la scuola. Non sa che qualcun altro però gareggerà per Hogwarts: non lo sa, ma lo scoprirà presto.
 
Arrivato nella sala riservata ai campioni del torneo, concede un veloce sguardo a Viktor e Fleure: vi è silenzio lì, ed ognuno di loro è immerso nei suoi pensieri. Cedric si ferma davanti al camino, e guarda danzare quelle fiamme, così simili a quelle del calice, eppur così diverse. E’ segnato da un vincolo magico ora, un vincolo che è stato suggellato dalle fiamme danzanti. Eppure lui non riesce a pensare a quel vincolo: pensa solo alla fortuna che ha avuto ad essere scelto, pensa solo a quanto questo renderà orgoglioso suo padre; e poi pensa a Cho, e a quel suo sorriso.
Ma non è il tempo per pensare a tutto ciò, perché la porta si è aperta di nuovo ed è entrato un nuovo campione, seguito dagli insegnanti: il Calice ha stabilito un quarto vincolo magico, ci saranno due campioni per Hogwarts.
Vani i tentativi di esonerare quel ragazzo, troppo giovane, dalla prova: è Harry Potter il ragazzo che Cedric si ritrova a guardare, senza sapere cosa pensare. Viene additato e accusato, ma Cedric tace. Tace e pensa.
Harry non gli sembra contento, gli sembra sconvolto: spaventato in parte, ma soprattutto stupito. Non sa come mai quel ragazzo sarà suo avversario, ma qualcosa gli dice che lui non voleva essere lì: qualcosa gli dice che Harry Potter non è lì di sua volontà.
 
E Cedric ora sa, che i campioni del torneo Tremaghi sono quattro: Fleure Delacour, Viktor Krum, Harry Potter e lui, Cedric Diggory. Ora il giovane Tassorosso sa chi saranno i suoi avversari, sa chi dovrà battere. Non sa come mai Potter è lì, ma qualcosa gli dice che potrà contare su di lui.
Cedric non sa ancora che Harry lo aiuterà, non può sapere che il ragazzo che è sopravvissuto collaborerà con lui, però lo intuisce. Non sa che Harry Potter si innamorerà della sua ragazza, non lo può sapere.
Cedric Diggory, campione del torneo Tremaghi per la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts sa solo che le prove saranno dure e che lui lotterà fino alla fine.
Non sa ancora che quel ragazzo del quarto anno gli offrirà di vincere insieme la coppa Tremaghi, quando arriverà il momento di prenderla tra le mani, così come non sa che proprio quella coppa lo porterà verso la morte; non può sapere che un gesto altruista, che lui apprezzerà, firmerà la sua condanna a morte, come non può sapere che quel ragazzo riporterà il suo corpo a suo padre.
Cedric Diggory non sa nulla di tutto questo: e forse per lui, ora, è meglio che sia così.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ANGOLINO AUTRICE:
Ok… la mia prima Fic su Cedric ma, più in generale, la prima su Harry Potter. Volevo dare un po’ di spazio a Cedric, che compare poco e muore presto: ho provato a pensare come si poteva esser sentito mentre veniva scelto ed è nata questa Fic: spero vi piaccia e spero che qualcuno recensisca, non per forza con bandierine verdi, ma anche con bandierine bianche o rosse.
Perché le critiche costruttive, aiutano sempre a migliorare.
Grazie a tutti coloro che leggono.

   
 
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