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Autore: Viky_Malfoy    03/10/2011    3 recensioni
Una storia che mi è venuta cosi, senza pretese..
Spero solo che vi piaccia..
"-E tutta colpa mia, se non fosse stato per il mio lurido sangue sporco lui non sarebbe sparito, sarebbe ancora qui, e le braccia che ora mi circondando non sarebbero le tue, ma le sue, e le sue labbra mi sfiorerebbero perché lui non era cattivo, aveva solo bisogno di amare e lasciarsi amare.- sussurrai tra le braccia di Harry, Draco sarebbe morto di gelosia a vedermi in questo momento."
Commentate miraccomando..
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ciao a tutti, vorrei solo dire che questa è la mia prima storia su di loro, e che l'ho scritto un pò di tempo fa.. circa due mesi.. Spero che piaccia.. tutto qui.. con questo vi auguro una buona lettura.. A presto!




-E tutta colpa mia, se non fosse stato per il mio lurido sangue sporco lui non sarebbe sparito, sarebbe ancora qui, e le braccia che ora mi circondando non sarebbero le tue, ma le sue, e le sue labbra mi sfiorerebbero perché lui non era cattivo, aveva solo bisogno di amare e lasciarsi amare.- sussurrai tra le braccia di Harry, Draco sarebbe morto di gelosia a vedermi in questo momento.
-Hermione, lui non c’è te ne devi fare una ragione.- sussurrò Harry.
-Invece lui c’è, ed è qui anche adesso..- sussurrai accarezzando l’aria dove solo io vedevo il fantasma di Draco. Ma come provai a toccarlo esso svanì nel nulla, come era apparso se n’era andato. La frase che mi aveva detto lui.

-Draco ti rendi conto del pericolo che stiamo correndo? Rischiamo di morire!- gridai spaventata.
-Se dovessi morire morirei felice, sperando che tu mi tenga tra le tue braccia fino all’ultimo istante. Lo farai Hermione?- mi domandò stretto tra le mie braccia, eravamo seduti in un sotterraneo di Hogwarts, io mi appoggiavo a un muro, le gambe aperte e lui appoggiava la testa nell’incavo della mia spalla. Di solito era lui a sorreggermi, ma oggi Draco ne aveva bisogno più di me.
-Non ti lascerò morire, ne presto ne tardi.- gli baciai i capelli e intrecciai le nostre dita.
-Prima o poi tutti moriamo Granger.- sorrise al mio contatto.
-Preferirei che il tuo fosse un poi.- lo strinsi più forte mentre lui mi baciava una mano.
-Anche io, ma non si può mai sapere nella vita.- sussurrò.
-Non potrei stare senza di te, solo il non vederti per un giorno intero mi fa male.- ribattei io.
-Come sono apparso me ne andrei. E tu continueresti a vivere come hai fatto prima di incontrarmi.- lui sorrise alle sue stesse parole.
-Lo sai che non è cosi.- risposi io.
-Si, ma mi piace crederlo.- rise divertito prima di baciarmi di nuovo una mano.
Draco Lucius Malfoy, non permetterò che tu muoia prima di me.


Ed era quella la promessa che non ero riuscita a mantenere.
-Hermione, è ormai un paio di mesi che è..- fece Harry ma io lo interruppi.
-Un mese e 23 giorni.- lo corressi.
-Si, devi fartene una ragione.- mi strinse più forte.
-Non voglio farmene una ragione.- a quel punto sentii una lacrima corrermi lungo la guancia e subito dopo un rumoroso battere contro la finestra, un ramo.. Per un attimo pensai che fosse lui, come quella volta che esasperato era venuto a cercarmi dopo una litigata.
Quella volta mi disse che erano due ore che non mi vedeva e sembravano due anni, adesso che io non lo vedo da un mese e 23 giorni mi sembrano un anno e 11 mesi.

-Granger cazzo apri la porta!- gridava mentre batteva un pungo sulla porta di entrata della Sala Comune Grifondoro.
-No! Io non ti voglio vedere!- gridai da dentro.
-Ma io ne ho bisogno!- lui picchiava sempre più forte.
-Cosa stai dicendo? Mi stai per caso considerando una draga?- domandi un po’ stupefatta e un po’ lusingata.
-No, voglio solo stare con te.- picchiava ancora violentemente sulla porta.
-E se io non volessi stare con te?- domandi allora avvicinandomi al quadro e appoggiandomi con la schiena contro il muro.
-Me ne andrei. Ma tu vuoi stare con me.-mi disse lui, nemmeno fosse una mia dichiarazione.
-Come puoi esserne cosi sicuro?- gli chiesi.
-Mi rassicura il tuo cuore che batte forte quando ti bacio, e le tua mani che stringono le mie quando mi allontano.- lo sentii parlare con voce tremante.
-Ora apro.- sussurrai.
Quando aprii la porta lui mi trascinò fuori e mi circondò con le braccia forti. Mentre le sue labbra si appoggiavano delicate contro le mie.
-Sono due ore che non ti vedo e mi sembrano due anni.- mi sussurrò sul collo Draco.


-Harry mi manca cosi tanto!- gridai inferocita alzandomi dal divanetto e prendendo qualcosa per lanciarlo verso il muro e vederlo rompere in mille pezzi.. Anche questo mi ricordò lui, quando si rese conto che io e lui eravamo opposti, diversi, due cose che non si potevano mischiare, quando si rese conto che suo padre ci avrebbe uccisi se ci avesse visto, quando si rese conto che io e lui eravamo dalle parti diverse durante la guerra, io nel bene e lui nel male, e sapeva che non poteva cambiare.. Ma la cosa peggiore che lo fece davvero arrabbiare e quando si rese conto che io sarei dovuta partire per aiutare Harry nella ricerca delle sette anime di Voldemord. Ti rompesti due dita, tutto per me, lo ricordi Draco?

-Quello sfregiato!- lanciò una tazza che aveva preso da colazione contro il muro della sua stanza.
-Draco! Harry è un mio amico! Non ti devi permettere di insultarlo!- gridai alzandomi dal suo letto dove poco prima entrambi eravamo stesi.
-Io non lo posso insultare ma lui può farti uccidere?! No! Non lo permetto!- gridò dando un forte pugno al muro e rompendosi un dito.
-Vaffanculo!- gridò subito dopo tirandone un altro.
-Draco!- gridai correndo verso di lui e prendendogli la mano che si era fratturato. Lui la tolse come se il mio tocco lo scottasse, io la ripresi e ne baciai le nocche.
-Non fare il bimbo Draco.- sussurrai baciandogli le labbra.
-Non partire.- fu la sua risposta.
-Devo.- continuai io prendendo la mia bacchetta e facendogli un incantesimo sulle dita per aggiustargliele, almeno in parte.
-Devi o vuoi?- domanda lui.
-Devo perché voglio. Voglio aiutare Harry.- dissi io allontanandomi per raccogliere la mia gonna che era al suolo.
-Mi lasci qui?- domanda lui.
-Devo andare con Harry.- sussurrai con le lacrime agli occhi.
-Si, ma non ci devi andare adesso.- mi prese la gonna per buttarla al suolo di nuovo e spingermi contro il letto da dove poco prima mi ero alzata.


Harry mi bloccò le mani e io mi sentii morire, ogni volta il tuo tocco caldo, caro il mio Draco, mi bloccava le mani in un atto di protezione, quanto ti ho amato per questo? Quante volte ti sei lasciato picchiare dalla sottoscritta in un momento d’ira o di tristezza? Quante volte le mie labbra hanno morso le tue perché ero troppo arrabbiata con te o con chiunque per concentrarmi su quello che stavo facendo? Quante volte mi hai detto che non faceva niente? Tutte le volte che ti ho rotto un pezzo di cuore tu mi sussurravi queste esatte parole: adesso è tutto apposto, non importa quanto mi hai fatto stare male, l’importante è che adesso che sei qui con me io sto benissimo.
Poi mi sorridevi, uno dei tuoi bei sorrisi e mi baciavi.

-Draco ma io me ne sono andata!- gridai.
-Si lo so benissimo, ma ora sei qui no?- mi domandi tu fissandomi con i tuoi occhi grigi come la tempesta che ora c’è fuori dalla mia finestra.
-Si ma me ne sono andata, cosa ti fa credere che non lo rifarei di nuovo?- gridai.
-Il fatto che tu ora sei qui.- ti avvicini e mi baci dolcemente.
-Questa non è una risposta ma solo una scusa.- mi ritrassi dal tuo corpo che schiacciava il mio contro il muro.
-No, non è solo una scusa, ma è una risposta, mi hai chiesto cosa mi fa credere che non lo rifarai, bhè in realtà nulla, ma so che ogni volta ritornerai.- mi baciò ancora schiacciandomi di più contro il muro.
-Ginny tornerà da un momento all’altro, questa notte passo io.- ricambiai il bacio e poi tu ti allontanasti da me sorridendomi. Una volta vicino alla finestra diede il comando alla sua scopa e prima di montarci sopra mi guardò.
-Adesso è tutto apposto, non importa quanto mi hai fatto stare male, l’importante è che adesso che sei qui con me io sto benissimo.- poi salii sulla sua scopa per sparire chi sa dove, sperai in camera sua ad aspettare il mio arrivo.


-Hermione devi calmarti, la tua rabbia non lo farà tornare indietro.- disse Harry mentre io mi allontanavo per non farmi toccare. Lo so quanto lo odiavi sai Draco?
-Nemmeno la tua calma lo farà tornare indietro.- sussurrai appoggiando la fronte contro il muro freddo della stanza.
-Lo so.. E mi dispiace di non poter fare nulla per aiutarti.- disse lui.
-Perché lo hai lasciato morire?- domandai a quel punto io. -Era li, davanti a te, e non ha fatto nulla per aiutarlo.- scivolai lungo il muro e mi fermai quando raggiunsi il pavimento con le ginocchia mentre altre lacrime mi bagnavano il viso.
-Io non ho potuto.- si scusò lui.
-Certo che avresti potuto. Ma un Mangiamorte in meno è un vantaggio. Anche adesso Harry, anche adesso mi chiedo perché al tuo posto non c’ero io, io mi sarei messa in mezzo, impedendo a quel bastardo di ucciderlo, lo avrei fermato, e anche tu avresti dovuto farlo, non perché era il mio ragazzo, il mio compagno, la persona che amavo, no, non per questo, ma solo perché era li, inginocchiato davanti a un suo ex maestro che lo guardava con disgusto, non si era nemmeno provato a difendere, aveva lasciato che lo disarmassero e si era lasciato morire, sapeva che stava sbagliando, eppure tu lo hai guardato morire, ed implorarti con gli occhi di non lasciare che lo uccidessero, ma te ne sei fregato. Per questo Harry, noi non potremmo mai perdonarti.- dissi io chiudendo gli occhi per sputare fuori ogni parola. Proprio come facevi tu quando non riuscivi a dirmi qualcosa.

-Lo so che è difficile per te, ma devi parlarne con qualcuno Draco.- gli sussurro in un orecchio.
-Non è cosi facile Granger.- mi fissa con quegli splendidi occhi grigi e mi bacia.
-Raccontami della tua vita Draco.- gli sussurro io tra le labbra.
-Cosa vuoi sapere?- so che mi avresti risposto a tutto.
-La tua famiglia.- dissi io. A tutto mi avresti risposto, ma non ha questo.
-Non c’è niente che devi o che io voglio che tu sappia, della mia famiglia.- mi sussurri appena, chiudendo gli occhi.
-Perché? Credi forse che ti giudicherei per quello che sono i tuoi geni?- domandai allora io prendendoti il viso tra le mani.
-Si, e non credo che tu lo farai, perchè ne sono certo.- gli occhi ancora chiusi evitavano di guardarmi.
-Non lo farò.- ti sussurro io fissandoti il volto, è teso in una smorfia di disgusto.
-Mio, mio padre è un Mangiamorte, fedele servo di Tu-Sai-Chi. Mia madre è una stronza menefreghista, ogni scelta fatta da mio padre andava bene, anche ora, se mio padre decidesse di marchiarmi a lei andrebbe bene.- gli occhi ancora chiusi mi fecero capire quanto male ti faceva parlarne, non tanto di tuo padre, ma più di tua madre, che non aveva mai fatto nulla per proteggerti o difenderti, ma ti aveva abbandonato nelle mani di un padre che non voleva altro che avere l’onore di servire il Signore Oscuro. E quindi tu sapevi, che se anche ti fossi ribellato non ci sarebbe stato nessuno a difenderti, nessuno se non una lurida Mezzosangue.
-So come ti puoi sentire, anzi a dire la verità non lo so, ma voglio sapere come ti senti, in ogni istante della tua vita, io voglio sapere tutto di te.- ti baciai con delicatezza e tu ricambiasti il bacio accarezzandomi la schiena.


-Hermione io non ho potuto mettermi contro il bene per salvarlo.- mi disse Harry mentre io fissavo il vuoto davanti a me, o meglio, fissavo Draco davanti a me, seduto composto su una poltroncina di pelle nera.
-Non hai voluto, era un mangiamorte.. Che disonore sarebbe stato salvare un Mangiamorte? Anche se pentito ma obbligato?- domandai stanca e stufa.
-Non capisci, ora sei accecata dalla rabbia, ma quando ti passerà, quando davvero riuscirai a capire quello che è successo, mi perdonerai per quello che ho dovuto fare. Si hai ragione, lui era un Mangiamorte, ma io non ho ucciso nessuno.- disse allontanandosi e dirigendosi verso la porta.
-Ma non lo hai nemmeno salvato.- una calda lacrima mi scivolò sulla guancia mentre Harry se ne andava e tu mi guardavi con la tristezza dipinta sul volto.
Un mormorio sulle tue labbra mi supplicarono di non piangere, lo facevi spesso, mi asciugai una lacrima e ti sorrisi vedendoti avvicinare a me, nessuno ti vedeva, nessuno ci vedeva assieme, e questo era triste, entrambi lo sapevamo.

-Vuoi continuare a nascondermi ancora per molto?- mi sussurri a un orecchio mentre io mi concentro su un libro che sto tenendo in grembo, siamo entrambi sdraiati sul letto, ma io devo studiare per un esame, e tu mi hai voluta comunque vicina.
-Malfoy, ti ho detto che devo studiare, non disturbarmi.- ti ordinai fredda, e non era nemmeno del tutto vero. Certo dovevo studiare, o meglio rileggere, ma non era per quello che ti impedivo di parlare, no, era per l’argomento che stavi tirando fuori.
Mi strappa il libro di mano e lo rimpicciolisce infilandoselo in tasca.
-Ora ascoltami, questione di pochi minuti.- si tira seduto e mi trascini su.
-Ti ascolto.- rispondo esterrefatta dalla serietà che esprimono i tuoi occhi grigi.
-Perché mi tieni nascosto? Perché tieni nascosta la nostra relazione?- mi domanda.
-Draco, è solo un mese che ci frequentiamo, non vorrei illudermi che durerà.- ti sorrido.
-Si che durerà.- mi baci la fronte e mi stringi al petto.
-Mi spiace che non possiamo farci vedere assieme.- ti sussurro tra una coccola e l’altra.
-Nessuno mi vede, nessuno ci vede, e questo è triste, e lo sappiamo entrambi.- mi baci la testa e mi culli ancora.
-è cosi che voglio che sia.- dico io seria.
-Se è cosi che vuoi che sia la nostra relazione allora per me va bene.- mi stringi ancora e mi baci sulla bocca, dolcemente.


 Nessuno sapeva che fine aveva fatto quel Draco Malfoy che avevamo conosciuto negli anni ad Hogwarts, quando finalmente, dopo tre mesi nascosti, decisi che era ora di mostrarsi in pubblico, molta gente mi disse che ti avevo cambiato, che non andavi più a rompere ai più piccoli, che non arrivavi più un ritardo ad ogni appuntamento o lezione che c’era. Ma non successe solo quello, mi dissero che ero una lurida Sanguesporco, che rivolevano il vecchio Draco, che era colpa mia se ora eri cambiato.. E mi dissero che anche io ero cambiata, che tu mi avevi cambiato, che non ero più la sciocca so-tutto-io che si aggirava per i corridoi della scuola. Non ero più la migliore amica-super-intelligente-e-risolvi-guai di Potter, ora ero la bellissima ragazza di Draco. Mi hai cambiata in meglio e lo so, ci siamo completati, in tutti i sensi, sei stato il primo per me, il primo ragazzo che io abbia seriamente amato, il primo ragazzo che io ho guardato con occhi diversi, il primo ragazzo con cui sono stata, sei il primo e l’ultimo che io ho amato cosi intensamente.

-Sei sicura che lo vuoi Granger?- mi domandi mentre mi togli la camicia. Tu lo vuoi, lo sento dal tuo respiro corto e dalle tue mani ardenti sulla mia pelle.
-Si.- ti sussurro mentre inizio a spogliarti.
Lentamente ci troviamo mezzi nudi sul tuo letto ricoperto da seta verde, sento la stoffa liscia e costosa che si strofina lungo la mia schiena nuda, le tue mani che percorrono dolcemente ogni parte del mio corpo, ti sento vivo sopra di me.
-Ti amo Draco.- ti sussurro. Tu non ti fermi, mi baci mi mordicchi la pelle, ti ho appena detto di amarti, ma non mi stupisco che tu non mi risponda. Sento un suono sordo, è la mia gonna che ha raggiunto la mia camicetta al suolo, seguita dalle calze e dai tuoi pantaloni, siamo in intimo e mentre tu mi sfili dolcemente il reggiseno io ti bacio il petto amorevolmente. Anche le nostre mutande, le mie di pizzo bianche e i tuoi boxer neri, ora sono al suolo. Ti sento muoverti sopra di me, e poi farmi tua.
Quando poi esausto, dopo che siamo arrivati entrambi all’apice del piacere, ti sposti al mio fianco mi stringi a te, avvicini le tue labbra al mio orecchio e mi sussurri tre parole che mi fanno andare il cuore a mille.
-Ti amo Hermione.- mi baci delicatamente e poi ci addormentiamo.


In due mesi dopo la prima volta che me lo hai detto, mi hai detto poche volte che mi amavi, dicevi che era una parola sacra, una parola pesante da usare cosi, e io ero d’accordo con te. Spesso me lo dimostravi, nei baci, nelle carezze, nel tuo modo protettivo di difendermi.
Ma l’ultima volta che mi sussurrasti in lontananza che mi amavi era poco prima che ti uccidessero. Ricordo quel momento come fosse appena successo, i tuoi occhi tristi, le tue labbra rotte e gocciolanti di sangue, i tuoi capelli biondi e sempre perfetti ora pieni di polvere e terra, sembravano un groviglio peggio dei miei, le tue mani tremanti e le tue ginocchia piegate, il viso alto di chi è nato per essere orgoglioso. Per chi sa cosa sia l’amore ma non lo hai mai provato per tempo indeterminato, per chi sa cosa è il suo destino..  Ti amo Draco. Ti ho amato, ti amo e ti amerò sempre. Il tuo ricordo si fa strada in me fino a riempirmi la testa.

Mentre combattevo contro uno dei mangiamorte mi girai per vedere dove eri finito, mi avevi promesso che se fossi stata in pericolo tu mi avresti protetta, anche contro il Signore Oscuro in persona, anche a costo di perdere la vita.
Ti vedo però in difficoltà. Tu Draco, sei in difficoltà. Schianto il Mangiamorte e cerco di avvicinarmi a te.  Un incantesimo troppo potente fa volare lontano la tua bacchetta e te, il tuo avversario si avvicina. Vedo la tua espressione mutare, le ginocchia non ti sorreggono più, sei in ginocchio sul suolo pieno di sangue di innocenti.
Troppi Mangiamorte si mettono sulla mia strada, uno ad uno li uccido o li schianto tutti, ma sei troppo lontano da me. Vedo i tuoi occhi fissarmi per qualche secondo. Il tuo avversario ti parla. Il tuo labbiale dice un: mi dispiace.
Cerchi con lo sguardo qualcuno dei tuoi che possa aiutarti ma nessuno lo fa, e poi lo vedi, il salvatore del mondo, a pochi metri da te, le braccia lungo i fianchi, non prova nemmeno a salvarti. Ti vedo chiedergli aiuto con lo sguardo, troppo orgoglioso per chiederlo ad alta voce, poi ti arrendi alla sua indifferenza, ti volti verso di me che ancora corro per raggiungerti e mi sorridi. Le tue labbra si muovono lente: Ti amo.
Solo le tue ultime parole. Un raggio di luce ti colpisce in pieno petto e tu cadi al suolo. Gli occhi chiusi e un sorriso dipinto sulle labbra rosse dal sangue. Dopo minuti che mi sembrano infiniti ti raggiungo, mi accascio al suolo e ti bacio le labbra già fredde.
-Draco..- sussurro nel tuo orecchio.
-Svegliati.- ti bacio ancora e intreccio le nostre dita, stringo la tua mano gelida ma la stretta non vieni ricambiata.
-Non puoi lasciarmi.. Mi hai promesso..- ti bacio ancore le labbra e sento il tuo sangue sulla lingua.
-Draco..- mi sdraio vicino a te e mi stringo al tuo petto gelido.
-Ti amo tanto Draco. Ti amo.- ti sussurro mentre le mie calde lacrime ti bagnano il petto fermo.
Una delle tue mani è appoggiata al petto, la prendo e mi circondo la vita. Poi sento il tuo anello di famiglia cadere, ci tenevi tanto. Mi volto e lo prendo, me lo infilo al dito e mi nomino Hermione Jean Granger Malfoy. Non importa se non è ufficiale, da adesso ogni volta che mi chiedono il mio nome io risponderò cosi. Ti stringo e rimango affiancata a te fino alla fine della guerra, nessuno si è accorto che io sono ancora viva.
Tua mamma arriva correndo verso il tuo corpo, ma quando fa per accarezzarti io la schianto e con lei tuo padre che le era dietro.
-Ti amo Draco.- ti sussurro ancora e ti bacio una guancia.
Rimango stesa con te troppo tempo, e anche la guerra finisce.


-Signorina, ora può accomodarsi.- mi dice una ragazzina sui quindici anni, molto probabilmente faceva la segretaria.
-Grazie.- entro in un ufficio tutto bianco e mi siedo dietro la cattedra.
-Buongionro.- mi dice una donna sulla cinquantina.
-Buongiorno.- sorrido.
-E ora per lei di tornare alla sua vita.- mi dice la signora.
-si.-sorriso emozionata.
-Mi può dire il suo nome?- mi domanda poi.
-Hermione Jean Granger Malfoy.- le sorrido e mi alzo per firmare i moduli che mi sta dando. Poi glielo do e me ne vado per la mia strada.
Salgo in macchina e tiro giù il copri sole. Dentro c’è la nostra foto. L’unica che mi hai mai concesso di fare, siamo li abbracciati e poi tu mi baci e mi stringi a te.
-Ti amo Draco.- ti sorrido, sei seduto vicino a me, ti accarezzo ma la mano ti attraversa.
-Anche io ti amo Hermione.- mi mandi un bacio e poi io parto. Direzione? Malfoy Manor, la mia nuova casa.






Viky_Malfoy
  
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