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Autore: drunkunicorn30    03/10/2011    0 recensioni
Ti odio così tanto. Jared.
Genere: Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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He’s eating fuck*ng vegetables.
 


«E’ lui Sofi, fidati!» 

Perché non posso mai andare a mangiare una pizza in pace e tranquillità? Avanti, ditemelo. Siamo sedute da circa 20 minuti ad un tavolo in una pizzeria vicino casa mia, dove oramai entriamo come se fosse casa nostra, tra poco inizieremo a servirci pure da sole.
Stiamo discutendo da oramai 5 minuti sul fatto che, beh, due tavoli più avanti di noi ci starebbe il nostro caro Jared Leto.
Su avanti, ridete! È entrato contemporaneamente a noi, occhiali da soli neri, due anfibi neri ai piedi, una maglietta nera e
bianca ed un paio di jeans chiari.
I capelli sono alti e diritti verso il cielo, tanto per dimostrare il motto Provehito in Altum, almeno così pensiamo tutte e 4.
«Non è lui, e poi anche se fosse che cazzo ci sarebbe venuto a fare in Italia e soprattutto in paesino sperduto che solo Dio sa dov’è?»  La più saggia del gruppo, Agnese aveva parlato.  E in effetti non aveva tutti i torti. «Agnese vorrei precisare una cosa:  lui è Dio!»  Questa invece era Gaia. Una fissata e ossessionata da occhi blu, culo e pettorali del signor Leto.
«Mh io vado un attimo in bagno.» La menefreghista e rockettara del gruppo, Vittoria, in arte Vivi.
«Non ha la collana con la triade al collo, non penso sia lui, poi, anche se fosse.. »
Questa sono io. Non sono una di quelle fissate con Jared Leto qui, Jared Leto là, Jared Leto su e Jared Leto giù.
Io voglio solo mangiare la mia pizza e poi andare nel mio caro  letto caldo e dormire con Jared o senza.
«Ma se io vado la e gli chiedo ‘’sei Jared Leto per caso?’’»  
Gaia e i suoi discorsi intelligenti, la cosa più bella era la sua immenza convinzione.
«Si si vai. Secondo me ti dice pure ‘’vuoi venire a casa mia e scopiamo?’’»       
«Davvero?»
«Certo. Credici. Se ci vado io poi.. mi chiede di sposarlo.»
«Ok. Ragazze io mi butto. Vi ho voluto bene. Qualsiasi cosa faccia non accorrete in mio soccorso, sono pronta a rischiare la vita per lui.»
Vi prego qualcuno la fermi.  Gaia era partita tremolante verso il tavolo numero30, il tavolo dell’uomo, secondo lei Jared Leto.
«Questa ci fa arrestare tutte, io me ne vado.. una notte in galera non ce la passo, poi per quello lì.» 
«Ecco io ti seguo a ruota, corri!»
«No dai ragazze, io voglio vedere come va a finire, Vivi, Agne state buone tirate fuori i cellulari e fate un video.»   
Gaia era sempre più decisa. Arrivo al tavolo. Il suo dito era 2 cm dalla spalla dell’uomo e.. Boom.

Dio mio che sogni strani che faccio, pensai.
Apro gli occhi senza alzarmi dal letto, fisso il soffito nero come la pece che però, allo stesso tempo mi dava un senso di sicurezza.
Allargo le braccia in procinto di abbracciare il cuscino dall’altra parte del letto.
Mh, il mio cuscino non ha i peli.
Salgo più su con la mano.
Il mio cuscino non ha i capezzoli.
Salgo sempre più su.
Il mio cuscino non ha la bocca.
«AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! Chi cazzo sei tu? Che cazzo ci fai nel mio letto?» Urlai e contemporaneamente accesi la luce della camera. Mi si presentò davanti un’uomo dagli occhi blu ghiaccio, un po’ frastornato ma allo stesso tempo aveva un sorrisetto malizioso stampata sul viso. Aveva i capelli in tutte le direzioni, erano castani. No, forse biondo scuro. No, forse marrone chiaro. Fatto sta che non sapevo chi fosse.  Con una mano si grattava la nuca e con l’altra si appoggiava al letto per non perdere equilibrio.
«Allora? Mi rispondi si o no? Come ti chiami?» Cercai di fare la dura.
I polizieschi guardati insieme a mio fratello mi avevano insegnato qualcosa.
«Sai bene chi sono. Almeno la tua vagina lo sa fin troppo bene.»
«Come scusa? Ti sembra questo il modo di parlare ad una donna? E poi, ti ho chiesto come ti chiami?»
«Si si certo. Ieri sera non la pensavi così. Comunque sono Jared. E grazie alle tue urla, da stanotte, lo sa anche il vicinato il mio nome.» Spalancò la bocca e sbadiglio. Non si degnò nemmeno di portarsi una mano davanti alla bocca. Ma dove sarò andata a trovarlo uno così?
«Ah. Bene. Quindi.. cioè.. noi due…»
«Abbiamo scopato, esatto! Ti facevo molto più sveglia mia cara.» Si alzò dal letto completamente nudo come a volere mostrarmi tutta la sua perfezione in una volta sola.
Quanto mi fa schifo.
Sono andata a raccattare uno con gli occhi blu, pieno di sé, vanitoso e con un corpo così perfetto da volerlo odiare. 
  
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