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Autore: MiaBlack    04/10/2011    2 recensioni
E' l'utimo anno per Rose Weasley, la quale proprio come sua madre vanta una media altissima in tutte le materie, oltre allo studio deve affrontare anche il dispettoso Scorpius il quale si diverte a infastidirla. Cosa avrà fatto questa volta e perchè si diverte tanto a dar noia alla giovane rossa.
Questa storia a partecipato al contest “my strange contest of new generation” Classificandosi al primo posto (per pura fortuna lo dico chiaramente! E non per fare la modesta)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Nda: E' la prima volta che scrivo su Rose e Scorpius, non conoscendo bene i due caratteri e non avendo mai letto niente su di loro o dovuto improvvisare molto, ma spero di non averli resi troppo OOC. ^.^
Questa storia a partecipato al contest “my strange contest of new generation” Classificandosi al primo posto (per pura fortuna lo dico chiaramente! E non per fare la modesta)


Inizio


Hogwarts era una scuola per pochi; era infatti una scuola di Magia e solo coloro dotati di poteri magici vi erano ammessi.

Rose Weasley frequentava l'ultimo anno, e sostenuto l'esame finale avrebbe fatto un internato nell'ufficio di sua madre e proprio come lei sarebbe diventata un avvocato importante nel mondo della magia.

Il settimo anno ad Hogwarts era il migliore secondo voci di corridoio: essendo maggiorenni c'erano molte più libertà per gli studenti ma purtroppo, essendo vicino il M.A.G.O., di tempo libero per fare quello che volevano ne rimaneva ben poco.

- Rose! –

La giovane rossa si voltò e trovò il cugino, Albus Severus Potter, che le correva in contro: gli occhi verdi si intravedevano appena sotto quella massa di capelli neri che non volevano assumere una forma ben definita.

- Al! Che succede? –

Chiese la giovane, fermandosi ad attenderlo.

Tra i due c'era un buon rapporto: essendo coetanei si era creato tra i due un legame speciale.

- Ti cerca il professor Paciock.. –

Le disse lui quando le fu davanti.

- E ora cosa vuole? - esclamò la rossa mentre iniziava a dirigersi verso l'ufficio.

- E' alla serra! –

Le urlò il cugino, per poi vederla alzare gli occhi e le braccia verso il cielo, scocciata.

La serra di erbologia era nella parte est del giardino, proprio accanto al castello.

Quella notte era nevicato e le temperature scese ancora di più.

Rose si strinse nel mantello, cercando di stare al caldo mentre camminava sul sentiero di pietra incantato: la neve su quelle pietre si scioglieva non appena vi si depositava.

Seguì il percorso fino ad arrivare alla porta della serra; entrò senza nemmeno bussare, alla ricerca di un po' di calore. La serra era nel più assoluto silenzio.

Si guardò attorno cercando il professore.

- Professore? Dov’è? –

Chiese, continuando a percorrere in lungo e in largo l'immensa serra.

- Sono qui, signorina Weasley! -
Fece il professore, uscendo da dietro una pianta gigantesca.

- Ti stavo aspettando, sto aspettando anche un'altra persona... -
A quelle parole la porta si aprì e un ragazzo con la divisa da Serpeverde entrò.

- Ecc, anche lei signor Malfoy... venite con me! –

I due si guardarono in cagnesco per alcuni secondi poi, ignorandosi a vicenda, seguirono il professore verso la cattedra situata in un angolo della struttura.

- Ecco i vostri compiti! –

Fece l'uomo, sorridendo e porgendo ad entrambi una pergamena.

Dopo uno sguardo sospettoso i due controllarono i loro compiti sorridendo entrambi, soddisfatti del risultato ottenuto.

- Due ottimi compiti, notevole davvero signori! –

Si complimentò il professore.

Entrambi avevano ottenuto una E.

- Vi ho fatto chiamare visto che l'altro giorno eravate entrambi assenti... Ora potete andare. - i due si guardarono per un secondo e , salutato il professore, andarono ognuno per la propria strada.

 

***********

Alcuni giorni dopo...

 

Anche i santi perdono la pazienza, e quella di Rose Weasley era arrivata al limite.

Camminava con passo marziale per il corridoio muffoso e per nulla areato che l'avrebbe portata fuori dai sotterranei; in sette anni che frequentava quella scuola nessuno l'aveva mai vista tanto arrabbiata; i professori che conoscevano la madre dicevano che oltre all'intelligenza aveva preso da lei anche la calma e la pazienza, e proprio come la madre anche Rose se fatta arrabbiare era tremenda.

I cugini e il fratello si tenevano a debita distanza quando era in quello stato, c'era il rischio di ricevere una fattura che solo lei o la madre Hermione avrebbero potuto sciogliere.

Quel giorno però, la rabbia della giovane non era astratta e riversabile su chiunque avesse la sfortuna di imbattersi in lei.

A scatenare Rose era stato un piccolo pezzo di carta che, in quel momento, era stretto in una morsa d'acciaio della sua mano.

Il pezzo di carta recitava solo poche parole ed era firmato da tre lettere inconfondibili: SHM.
 

Albus Potter seguiva la cugina, cercando di calmarla

- Rosie calmati! –

Fece il moro, seguendola per il corridoio.

Il rapporto che c'era tra i due gli permetteva di seguirla e parlarle senza rischiare la vita; non aveva ben chiaro cosa fosse successo: l'aveva incontrata mentre brontolava per la sua insolita distrazione, e così aveva deciso di accompagnarla.

L'aveva vista entrare in aula di pozioni cercare qualcosa sotto il banco, afferrare un pezzetto di pergamena, leggerla, e finire in quello stato, e tutto in meno di dieci secondi.
- No! Mi sono stancata del suo comportamento infantile!-

Rispose furiosa la giovane: quel dannato, sempre a romperle le scatole, si credeva il padrone della scuola solo perché mezza popolazione femminile cadeva ai suoi piedi.

Che fosse sexy non poteva negarlo: aveva ereditato le caratteristiche del padre, biondo, occhi grigi e il fascino di sua madre, che era di una bellezza mozzafiato.

Anche sua cugina Lily era vittima di tale bellezza, nonostante l'odio che la loro famiglia aveva nei confronti di quella di lui; l'aveva sentita più volte mentre parlava con le sue compagne, dire che il biondo non le dispiaceva affatto nonostante avesse un così pessimo carattere.
- Rosie si può sapere cosa è successo? –

Chiese ancora il ragazzo, ma fu completamente ignorato.

 

Arrivarono nel grande parco, che era interamente ricoperto di neve.

La rossa si fermò a guardarsi attorno: era sicura che fosse li, ogni fibra del suo corpo le diceva che il verme era fuori dal castello, sicuramente in compagnia di qualche povera ragazza sprovveduta che era finita tra le sue grinfie.

Le ci vollero pochi minuti perché lo individuasse.

I capelli biondi spiccavano sulla divisa nera; il giovane era rivolto verso la parete del castello, e come previsto si stava intrattenendo con una ragazza.

Rose gli arrivò alle spalle senza che lui se ne accorgesse.

- Malfoy! –

Sibilò lei arrabbiata.

Scorpius Hyperion Malfoy, ecco chi aveva fatto arrabbiare in quel modo la giovane Weasley: i suoi occhi azzurri scintillavano come zaffiri, la rabbia li aveva resi ancora più luminosi.

Il biondo sobbalzò: non si aspettava un’interruzione, ma quando si voltò sorrideva in modo provocatorio.

Proprio come il padre ai suo tempi, provava un piacere perverso nell'infastidire i Weasley e i Potter.

- Weasley e Potter! Qual buon vento vi porta da me? –

Chiese strafottente mentre si passava una mano tra i capelli, scompigliandoli più di quanto già non fossero.

- Sai esattamente perché sono qui! Non fare l'idiota! – r

Rispose rabbiosa Rose; nel frattempo aveva sfilato la bacchetta dalla tasca del mantello e la teneva stretta, tanto stretta da rischiare di spezzarla a metà.

- Davvero? Non mi risulta? –

Fece, fingendo di pensarci.

I suoi occhi grigi fissarono in quelli zaffiro di lei; quel grigio ricordava il colore del cielo in tempesta, e i suoi occhi erano così profondi che ci si poteva perdere dentro.

- Restituiscimi il libro! -

- Non so di quale libro tu stia parlando... –

Preso dalla discussione e dal piacere che gli provocava infastidire la giovane, il biondo non si accorse di aver scoperto la sua compagna, che fino a quel momento era stato ben attento a nascondere dalla vista dei due.

- LILY! -
Urlò Albus, furioso nello scoprire la sorella in atteggiamenti intimi con il loro nemico.

- Albus... Rose! –

Li salutò lei, lanciando un'occhiataccia al biondo che l'aveva fatta scoprire; quello in tutta risposta alzò le spalle, indifferente ai casini che aveva procurato alla piccola di casa Potter.

- Adesso vieni con me! Subito! –

Albus afferrò la sorella e la trascinò via, lasciando Rose e Scorpius soli a risolvere i propri problemi.

- Aspetta che la mamma e papà lo sappiano... –

Iniziò il fratello mentre si allontanava.

 

- Mi fai schifo Malfoy! Sei un essere immondo! Ti sei approfittato di Lily! –

La rabbia era arrivata a livelli mai visti: l'avrebbe potuto uccidere anche solo con uno sguardo tanto era furiosa.

- Approfittato? Io non direi proprio così... non che la piccola Potter si stesse ribellando, da come si strusciava direi che le piaceva particolarmente! –

Rise perfido nel vedere il viso di Rose assumere un'altra tonalità di rosso.

- Ma non eri qui per difendere l'onore di tua cugina... quindi che diavolo vuoi? –

Chiese spazientito, riportando l'attenzione sull'argomento principale.

- Rendimi il mio libro di Pozioni! -

- Oh oh! Qualcuno ha perso il libro, come farai ora a studiare per il compito di domani?

Povero paparino, gli si spezzerà il cuore quando vedrà una bella T sul compito della sua piccolina! - Rise ancora: quel ragazzo era davvero un bastardo, degno erede della stirpe dei Malfoy.

- Stupeficium! –

L'incantesimo partì dalla bacchetta di Rose, passò vicino al viso del ragazzo per poi andare ad infrangersi contro il muro alle sue spalle. Gli occhi grigi erano spalancanti per la sorpresa.

- Il - mio – libro - Malfoy! - disse lei, scandendo ogni singola parola, cercando così di recuperare la calma.

- Expelliarmus! –

La rossa si trovò disarmata senza nemmeno rendersene conto; un secondo dopo la mano di Scorpius le afferrò il braccio, e con un unico rapido movimento la spinse contro il muro schiacciandola contro di esso con il suo solido corpo.

- Sei in trappola... - le sibilò all'orecchio, prima di iniziare a lasciarle una scia di baci lungo il collo, risalendo sulla guancia fino ad arrivare alle labbra.

- Staccati... –

Gli fece lei, approfittando di un attimo in cui lui si era allontanato.

- Non ne vedo il motivo. - rispose lui, tornando a baciarla.

Con una spinta decisa, Rose se lo tolse definitivamente di dosso.

- Sei infantile! Chi accidenti ti credi di essere? Fino a dieci minuti fa ti stavi baciando con mia cugina. Cosa ti fa credere che io rimanga qui a farmi usare da un verme schifoso come te! -

- Lo so che sei pazza di me, Rosie! - rispose sogghignando.

Aveva usato il vezzeggiativo con cui erano soliti chiamarla i suoi parenti e amici più intimi, così che lei si rilassasse tra le sue braccia, ma il trucco non ebbe l'effetto sperato.

- Sei un idiota! – spazientita, Rose si allontanò da lui, riprendendo la strada per il castello.

- Ti stai dimenticando di qualcosa, piccola! –

Dal nulla davanti al viso della giovane comparve il libro di pozioni.

Rose gli lanciò un ultimo sguardo omicida prima di rientrare.

- Ci vediamo in classe! E che vinca il migliore! –

Lei lo liquidò con un gesto della mano.

Scorpius aspettò di vederla scomparire, poi se ne andò, lasciando quel posto a nascondere il loro segreto.

A terra, la pergamena che fino a poco prima era stretta nella mano di Rose:

 

Ho qualcosa che ti appartiene. Se lo rivuoi vieni al nostro posto.

SHM

 

Rose camminava, stringendo tra la braccia il suo libro: Scorpius era davvero un idiota quando ci si metteva, anzi era un idiota e basta.

Se ci ripensava non riusciva a capire come fosse finita in quella situazione.

Lei lo aveva detestato dal primo momento che l'aveva visto, suo padre l'aveva messa in guardia il primo giorno al treno e ogni anno le ripeteva sempre la stessa cosa “Sii superiore a Malfoy in ogni cosa!”.

Le loro famiglie si odiavano da sempre e invece lei fraternizzava con il nemico.

Era successo così, un giorno, per caso.

Dopo la restituzione di un test lei aveva preso un voto orribile, e non capiva come fosse potuto succedere.

Lei e Scorpius erano i primi della classe, e si battevano ad armi pari: erano sempre uno il primo e l'altro il secondo della classe, ma non quella volta.

Rose aveva preso la sua prima A, e questo le aveva fatto cadere il mondo addosso.

Non si era nemmeno accorta che i compagni se ne fossero andatati, era rimasta seduta come imbambolata a fissare quel voto assurdo.

Improvvisamente, il foglio le fu tolto di mano.

Sentì una breve risata e alzò il viso: Scorpius Malfoy era davanti a lei, guardava il suo compito e stava ridendo di lei!

- Weasley mi deludi! Era così divertente competere con te, ma se ora passi agli standard di tuo padre sarà una passeggiata essere il primo della classe! - le rese il compito e uscì ridacchiando.

- Malfoy! Non azzardarti a dirmi di nuovo una cosa del genere! TU sarai sempre secondo a me! Hai capito? - gli urlò dietro, ,ma lo vide girarsi e sorriderle.

Non era il solito sorriso altezzoso e provocatorio: era un sorriso sì divertito, ma divertito in modo positivo e non malefico.

Da quel giorno qualcosa nella loro competizione cambiò: non era più fondata sull'odio e la voglia di schiacciare l'altro, ma divenne qualcosa che poteva assomigliare a una competizione amichevole.

Rose aveva trovato in Scorpius una mente sveglia e brillante che l'affascinava e la spronava a migliorarsi.

Inutile negarlo, si era innamorata di Malfoy per l'intelligenza e poi per il fisico.

 

Aprì il libro e una scritta brillava sulla prima pagina all'interno:

Trovare nuovi modi per incontrarti sta diventando davvero difficile, ma ogni volta ne vale la pena!

Buono studio, mia piccola Rosie, e che domani vinca il migliore! (Cioè io!)

 

Sorrise, e dopo aver reso invisibile l'ennesimo messaggio, iniziò a studiare: le avrebbe fatto vedere lei chi era il migliore.

 

Fine

 

 

vi pubblico anche il suo verdetto.

 

grammatica e lessico:8 ½ /10
la parte grammaticale è andata abbastanza bene solo che hai avuto qualche problema coi i verbi per esempio nella frase -Quella notte era nevicato e le temperature scese ancora di più.- dovevi scrivere erano scese. Poi nell’ ultima frase hai fatto un minuscolo errore dovevi scrivere la migliore non il migliore Ma niente di grave
stile e forma:8 ½ /10
Il tuo stile si legge velocemente, ma il testo è pieno di ripetizioni e così alcune frasi diventano poco scorrevoli . Ti meritavo 7 e mezzo, ma ti do’ 8 e mezzo perché il tuo stile mi piace molto

caratterizzazione personaggi 8/10
I personaggi della nuova generazione non hanno una vera e propria caratterizzazione, ma i tuoi gli ho trovati un po’ troppo stereotipati.
originalità:7 ½ /10
non posso darti di più perché ho letto un infinità di rose / scorpius in cui lei è una secchiona ed e in continua competizione con scorpius, un classico malfoy che ama collezionare donne.
uso pacchetto:10/10
non ho niente in particolare da dire, hai capito a fondo la richiesta che ho fatto.
giudizio personale:9/10
La tua storia mi è piaciuta molto nonostante non fosse niente molto originale. Ti meriti un bel nove

totale:51 ½ /60
mi piace molto devo dirtelo nonostante sia la tua prima rose / scorpius non è male ed è scritta molto bene. Spero di non essere stata troppo dura con te , in fondo sei stata brava

 

Spero in tante recensioni!

E vi aspetto a un anno da ricordare che venerdì pubblico un nuovo capitolo!

Baci

 

MiaBlack

   
 
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