La canzone "Close to the flame" appartiene agli HIM (His Infernal Majesty), gruppo che adoro da sempre.
I personaggi sono maggiorenni ed appartengono a Tite Kubo.
Ringrazio tutti coloro che leggeranno e recensiranno!!
Close to the flame
Non dorme, Ulquiorra Schiffer.
Guarda un paesaggio vuoto come il suo sterno, insensato come la sua vita.
I suoi occhi, come freddi dardi di smeraldo, si posano sui fianchi morbidi di quella femmina che ha strappato al suo mondo, a tutto ciò che aveva di più caro.
Eppure quel suo sguardo fiducioso non l'ha mai abbandonata, neppure mentre dorme, l'espressione è tesa, ma nei suoi lineamenti è accucciata sempre la speranza.
Sembrano dolci colline, quei fianchi coperti appena dal lenzuolo candido, colline che molti vorrebbero sormontare.
Il Cuarto Espada è curioso.
Vorrebbe saggiare la consistenza di quei lombi, la morbidezza di quella pelle.
Vorrebbe anche costringersi all'indifferenza, ma non ci riesce.
Per colpa di quella femmina, sta cominciando ad interessarsi agli umani.
Allunga distrattamente una mano sottille, curata, bianca come la sua malinconia.
Fa per poggiarla sul corpo di lei, ma a un centimetro dal lenzuolo si blocca.
Pensieroso la lascia vagare per qualche istante, senza sfiorare la stoffa leggera, seguendo l'aggraziata linea del profilo del suo corpo.
Orihime non si sveglia, gli ultimi avvenimenti l'hanno sfinita a tal punto da farla cadere in un sonno profondo, ma tormentato.
Ulquiorra si decide, sospira impercettibilmente.
Sposta la mano fino a farla arrivare su quel fianco che tanto l'attira e la poggia leggermente.
Sente il suo calore attraverso il lenzuolo.
Appena sente la pelle di lei così calda, il Cuarto Espada s'accorge di quanto sia fredda la sua mano.
Stringe le dita, che si arrendono alla dolce cedevolezza della carne di Orihime.
I suoi occhi smeraldini si chiudono, è così bella la sensazione che sta provando.
Come se la sua mano fosse immersa in una fiamma gentile, che non lo strazia, ma lo accarezza.
Un tremito convulso, e gli occhi di lei si spalancano all'improvviso.
Volta la testa di scatto, quasi spaventata.
Lo vede, vede la sua mano che non si scosta dal fianco.
Nei suoi occhi paura e curiosità si mescolano.
Vuole sapere.
Cosa stai facendo?
Ulquiorra si sente a disagio, il suo sguardo si sposta continuamente dalla sua mano agli occhi di lei.
Cerca di trovare una giustificazione plausibile, senza successo.
Gli umani trovano scuse continuamente.
Ma lui non è umano, e decide di dire le cose come stanno, anche perché in questo momento non sa fare altrimenti.
"Ero curioso".
La sua voce rimane impassibile, fredda come un pugnale di ghiaccio.
Orihime inizialmente non capisce.
Con ferma gentilezza prende la mano di lui, e la scosta dolcemente.
Anche le sue mani sono calde, caldissime, e il Cuarto Espada sente sempre più freddo ogni secondo di più.
La femmina si rizza completamente a sedere sul letto, lo guarda fisso.
Si avvicina lentamente ad Ulquiorra.
"Anche io sono curiosa" mormora, continuando ad avanzare.
Il Cuarto Espada non sa se ritirarsi o rimanere fermo.
Le calde dita di Orihime sfiorano il suo buco da Hollow, tremano appena.
Il loro calore fanno tremare anche lui.
"Sei freddo" sussurra.
Ulquiorra non riesce rispondere, si limita a scostare la sua mano con lentezza.
Si alza dal letto, lasciandosi alle spalle lei e la sua confusione.
Sente il tonfo del suo corpo sul materasso, il fruscio delle lenzuola con cui lei si ricopre.
Non dorme, Ulquiorra Schiffer.
Guarda un paesaggio vuoto come il suo sterno, insensato come la sua vita.
E, per la prima volta in vita sua, sente freddo.