L'Ultimo Sorriso

Ancora una volta...

Ancora una volta il colpo che era diretto a lui fu intercettato dal corpo di lei, e questa volta si trattava di un colpo letale. Già due volte l'amore e il coraggio di Tisifone avevano sottratto Pegasus da sicura morte, mettendola però a sua volta in grave pericolo di vita, ma stavolta la ferita sulla sua schiena era troppo profonda. Non si trattava del cosmo di un Cavaliere D'Oro, né tantomeno della Freccia del Sagittario, ma il colpo era giunto talmente in profondità da non lasciarle scampo. Mentre il sangue sgorgava a fiotti dal suo corpo martoriato, Tisifone si sforzò di sollevare un'ultima volta lo sguardo verso colui che amava e per il quale era felice di offrire la propria vita. Pegasus, l'eroe di Atena; Pegasus, il coraggioso e unico; Pegasus, il bianco fulmine accecante sulle ali del vento... Già dalla prima volta in cui l'affascinante sacerdotessa dell'Ofiuco si era sentita avvolgere dal cosmo del giovane, aveva capito che nessun'altra sensazione era paragonabile a quel dolce calore così intenso. Probabilmente Pegasus non avrebbe mai ricambiato i suoi stessi sentimenti, forse nemmeno poteva, ma non era questo ciò che le importava. Durante quegli ultimi istanti di vita, Tisifone si perse negli occhi spaventati dell'uomo che la teneva stretta; costui le implorava con tutte le forze di non morire, a dimostrazione di quanto la sua vita gli fosse cara, e lei era felice; era felice di occupare comunque un posto importante nel cuore del giovane, ed era ancora più felice di poter trascorrere gli ultimi momenti tra le sue braccia.

- Per l'amor del cielo, Tisifone - esclamò Pegasus sconvolto. - Non permettere che l'oscurità spenga la luce dei tuoi occhi, non cedere alle profondità dove le ali del mio cosmo non possono raggiungerti... Ti supplico, non morire!

Le parole di Pegasus che le risuonavano nelle orecchie erano come una dolce musica per lei, una voce che le infondeva calore, nonostante il gelo che già le irrigidiva le membra nell'abbraccio ormai prossimo della morte. Stava morendo per lui e non aveva alcun rimpianto per questo, anzi lo avrebbe rifatto ancora e ancora, se il suo sacrificio era necessario a proteggere l'uomo che aveva vinto il suo cuore di donna prima ancora di strapparle la maschera dal volto... Tisifone ricordava ancora il ragazzino impudente e sfacciato che si era intrufolato senza permesso nell'area di addestramento femminile tanti anni addietro, lo stesso che si era preoccupato di fasciarle la mano con sincera premura, ed erano i suoi occhi che piangevano per lei adesso. Un amaro sorriso comparve sulle labbra della guerriera, mentre si sforzava di pronunciare le ultime parole affinché costui potesse udirle.

- Pegasus... Ti... Ti am...

Un leggero rivolo di sangue dalla sua bocca e gli occhi della fanciulla si chiusero per sempre.
Tisifone dell'Ofiuco si era spenta serenamente, con un sorriso sul volto e il cuore vicino a quello del suo unico cavaliere. L'urlo di disperazione di Pegasus attraversò i cieli e le stelle, fino ai limiti remoti dell'universo conosciuto e oltre, ma non poté comunque raggiungerla. Il luogo ove la dolce Tisifone si trovava adesso era molto lontano da lì, era un luogo di pace eterna e silenzio, ed era il luogo dove lei lo avrebbe amato e aspettato in eterno.

FINE