In un mondo in cui gli uomini hanno imparato a vivere con i demoni…una ragazza, splendida diciassettenne, stesa sul suo letto, volta su un fianco, scrutava fuori dalla sua finestra…lasciata aperta!

Lei adora il vento, la pioggia e la neve…sentire l’uno fra i capelli, le altre fredde e calde sulle mani…per lei sono sensazioni uniche…ma quel pomeriggio era terribilmente brutto per una come lei…era agosto, il sole picchiava sui tetti, ormai roventi, non soffiava un alito di vento, e non c’era neanche l’ombra di una nuvola in cielo…le sue amiche, che pensano sia un po’ matta, le chiedono sempre se odia il sole…e lei, in tutta risposta, dice sempre:

" certo che no…perché dopo un bell’acquazzone, la cosa migliore è l’arrivo del sole…per avere uno splendido arcobaleno…".

Questa di cui sto parlando è una ragazza strana…lei ama i colori…specialmente quelli dell’autunno…è solare e sembra che nulla la possa abbattere…ma quel giorno…quel giorno sembrava che tutto fosse nero…aveva fatto uno strano incontro in mattinata, mentre ancora pioveva, che l’aveva turbata, scioccata, indignata…ma allora perché sentiva battere il cuore più velocemente e più lentamente allo stesso tempo?! Solo ripensando viso di quel ragazzo così enigmatico…ma poi c’era Hojo, il suo ragazzo…quel giorno le aveva dato buca…per la prima volta in 8 anni, forse la loro storia era arrivata al capolinea…ma lei aveva paura di restare sola…era angosciata dal fatto che Hojo potesse lasciarla…chi altri l’avrebbe voluta, con quel carattere così singolare?! E poi, non eccelleva in niente…chi l’avrebbe trovata interessante, speciale…come Hojo in quegli ultimi anni?! Sì…aveva paura…in un istante apparve una nuvola grigia nel cielo, e la ragazza, ripensando a quella mattina, sorridendo alla nuvola, si addormentò!

Nel medesimo istante, un ragazzo scrutava il lago, lo sguardo truce, scuro, furente…lui odiava i giorni di sole…in più quel giorno aveva dovuto lasciare la sua amatissima moto dal meccanico, perché un imbecille gli era andato addosso, correndo per andare ad un appuntamento…da una donna! Ah, lui odia le femmine…per lui sono solo capaci di urlare, spettegolare e scialacquare soldi…son solo buone per spassarsela a letto…come la sua ex, Kikyo, la donna che aveva mollato la sera precedente…tuttavia quella mattina aveva incontrato una ragazza strana, diversa…avrebbe voluto essere meno stizzoso con lei…ma non gli era riuscito, si era mostrato ancora una volta burbero e chiuso in sé stesso…dopotutto si comporta così da vent’anni…si esclude perché imbarazzato dalla sua mezza natura…

Rifletteva intensamente sull’accaduto…e i ricordi riaffioravano nella sua mente come fiori di pesco, leggiadri e piacevoli…

********************************Flashback*******************************

Dopo aver depositato, a malincuore la sua Ducati nera e rossa fiammeggiante, mentre quello che gli era venuto addosso contestava il prezzo offerto dal meccanico, chiamando poi un carro attrezzi, aveva preso l’ultimo taxi che c’era in circolazione…erano in una strada secondaria, che portava ad un paesino sperduto, dove l’uomo e Kikyo abitano…di lì non passano autobus e i taxi sono davvero una cosa rara…

Giunto in città, si era recato al solito posto…ai margini del lago, per stare sul suo albero preferito, un albero secolare, chiamato Goshinboku…ma era rimasto sorpreso dalla presenza di una ragazza, seduta ai piedi dell’arbusto, leggendo libri…le pagine si bagnavano leggermente ma a lei non importava…

I: - ragazzina, spostati!-

Kagome si era girata e aveva risposto con uno splendido sorriso…che aveva fatto raggelare l’impetuoso animo del mezzodemone.

I, sempre con voce riottosa: - questo è il mio posto!-

K, sempre tranquilla: - come ti chiami?-

I: - PERCHÉ?-

K: - io non ho visto targhette con posti riservati…ma se mi dici il tuo nome, magari ricontrollo…-

I: - senti ragazzina…-

K: - Kagome!-

I: - sì…allora…questo è il mio albero! Io mi siedo qui tutti i giorni quando piove, da quando…- la sua espressione si era fatta più cupa

K: - sì?-

I: - niente…COMUNQUE IL POSTO È MIO!-

K: - io sto aspettando il mio ragazzo…se vuoi ti faccio un po’ di posto…-

I: - io ci rinuncio- e dicendo così saltò sul ramo più alto dell’albero…che strana ragazza! Era la prima persona che non aveva dato retta ad Inuyasha…(- che bel viso, che dolce profumo, unico…e poi sembra così…tenera…il suo sorriso ha qualcosa di magico! Assomiglia a Kikyo…ma la sua anima…-)

K, all’improvviso: - non mi hai detto come ti chiami!-

I, ancora una volta diffidente: - non sono tenuto a dirtelo-

K: - va bene…perché ti piace venire qui?-

I: - oh, insomma! Non avevi dei libri da leggere?!??-

K: - scusa…è che sono nervosa ed ho bisogno di parlare…anche se c’è la pioggia, che tanto amo, benché dovrei essere felice…e danzare sotto la pioggia…insomma, è che il mio ragazzo è in ritardo…- la sua voce si era fatta più flebile…per quanto non fosse particolarmente interessato, però, il mezzodemone la stava ad ascoltare, senza commentare sarcasticamente…

Lei proseguì: - ho solo paura di restare sola…ho paura che nessun altro mi accetti!- aveva colto nel segno…lui si sentiva esattamente così…da quando sua madre era morta…sentiva di non appartenere né al genere umano né a quello demoniaco…ed era certo che mai avrebbe conosciuto l’amore…

K: - ma perché vengo a raccontare tutto ad uno sconosciuto?! Va bhè…e tu?! Dimmi qualche tuo segreto…perché i tuoi desideri li possono conoscere tutti…ma nessuno sa quello cos’hai nel cuore…-

I: - non sono affari tuoi! E ora vattene…hai già parlato abbastanza…-

K: - già…- chinando la testa demoralizzata – ho aspettato abbastanza…- si alzò, corse via, con in mano i libri…senza un solo ombrello…subito lui era saltato giù gridando:

- Inuyasha!!!- e poi rimase lì…a fiutare nell’aria l’odore di lei …che non si disperdeva neanche nella pioggia…poi vide che le era caduto un quadernino, una specie di diario…lo prese in mano, aprì l’ultima pagina…e subito gli ricadde, perché aveva visto in quella pagina un disegno molto dettagliato che ritraeva lui, insieme alla ragazza, che danzavano sotto la pioggia…e sotto c’era scritto "da oggi sarà questo il mio sogno segreto"…

*********************************Fine Flashback***************************

Ed ora lui era lì…con quel diario in mano…con i raggi del sole che gli irradiavano il viso corrugato…ma dentro sentiva qualcosa…sentiva nascere un desiderio…