Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Ricorda la storia  |      
Autore: Fra_Echelon    05/10/2011    3 recensioni
In questa OS dal decorso travagliato vedremo come andrà a finire l'avventura di una notte.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L'oscurità che avvolge il palco dopo kings&queens mi rende triste.
E' quasi finito il giorno più bello della mia vita.
Il loro concerto, il concerto dei Thirty Seconds to Mars.
Quasi finito perchè i miei genitori, dopo mesi e mesi di suppliche, mi hanno regalato il tanto agognato Golden Ticket. Tra poco li vedrò. Il mio cuore salta dei battiti, sono diventata tachicardica.
Mi dovranno pagare parecchie spese mediche quei tre.

Io e le mie compagne di GT si dirigono verso una porta, dietro la quale ci aspetta Emma, che ci da indicazioni su dove aspettare i ragazzi.
Sono emozionatissima, il mio cuore sta scoppiando di ansia e gioia, paura e felicità.
All'interno della stanza nella quale siamo entrate, c'è un tavolone coperto di cose da mangiare e bere.
Siamo affamate, stanche, con le gole doloranti da tutto il cantare che abbiamo fatto durante il concerto.
Mi prendo un bicchiere d'acqua.

"Potete mangiare, il cibo non vi azzanna!"

La voce calda e sensuale di Jared Leto, il mio idolo, mi fa andare l'acqua di traverso. Vengo colta da un attacco di tosse stratosferico, per un attimo ho paura di morire.
Sento dei piccoli colpi sulla schiena, da mani che non mi hanno mai toccata.
Ancora prima di girarmi a vedere chi fosse, vengo colpita dal profumo di un uomo.

Mi giro, paonazza in volto, gli occhi lucidi dalla tosse, il trucco un poco sciolto dalle lacrime versate durante il concerto.
Shannon è lì che mi fissa.

"Are you ok?"

Imbarazzatissima abbasso lo sguardo.

"Oh..yes..Thank you."

Mi sorride, bellissimo.
Poi fa una cosa inaspettata.
Mi abbraccia.

"Fine that you're good. I don't wanna a dead Echelon. We need you alive!"

Stordita dall'abbraccio gli rispondo con un semplice sorriso mezzo abbozzato.
Mi sorride un'altra volta e poi va a salutare le altre ragazze.
Non appena si sposta, ho un mancamento.

Jared.
I suoi occhi blu mi stanno fissando.
Mi sento vulnerabile, nuda, senza segreti davanti ai suoi occhi.
E' bello come il sole.
Appoggiato con la spalla ad una porta, piedi e braccia incrociate.
La esile canottiera bianca lascia molto poco all'immaginazione.
Oserei dire lo stesso dei pantaloni di pelle che ADORO.

Gli rivolgo un sorriso appena accennato, mi vergogno troppo.
Mi rivolgo invece verso Tomo, che è appena entrato e sorride a tutti.

"Oh ciao! Tu chi sei?"

"Ciao Tomo. Io sono F. Mi fa molto piacere conoscervi."

"Oooh non avevamo dubbi."

Mi lancia un occhiolino, mi fa un buffetto sulla guancia e se ne va dalle altre.

Jared. Sei rimasto solo tu.
Mi faccio coraggio e vado a salutarlo.
E' già impegnato con un'altra Echelon, una gallina che non fa altro che mostrargli le tette e civettare come una zoccola.
Giro le spalle a quello spettacolo osceno e torno sui miei passi.

Mi sento bussare sulle spalle.
Mi giro e voglio morire.
Jared mi sta fissando, DI NUOVO.
Solo che ora è a tre centimetri di distanza da me.
Basta che allunghi le labbra e ci baciamo.
Tolgo alla svelta questo pensiero dalla mia testa e mi costringo a fissare quegli occhi di ghiaccio.

"Chi sei?"

Grazie Jared, la simpatia l'hai lasciata sul palco?

"F. Ciao Jared."

"Mmmh. Tutto bene?"

"Certo. Perchè?"

"Sei gelosa!"

Sembravamo due fidanzati pronti a farsi le scenate di gelosia.

"Jared? Ti rendi conto di quello che stai dicendo? Io gelosa? E' la prima volta che ti vedo da così vicino, stavo per morire appena hai aperto bocca e...COME FAI A DIRE CHE SONO GELOSA?!"

Stavo facendo la figura della scema davanti a tutti.

"Ehi, non scaldarti, era solo una mia domanda innocente, ma se te la prendi così tanto.."

"Jared smettila."

"Ok, ok."

Se ne va.

MA MOLTO BENE!
L'uomo che amo mi ha appena detto che sono gelosa di lui e io l'ho quasi insultato davanti a tutti. Ma che braaaaaava che sono.
Dopo una ventina di minuti che chiacchieriamo, il tempo scade.

"Ragazze, è ora di andare. Il tempo è finito."

Emma ci distoglie dal nostro sogno.
Cominciano a salutarci, io sono l'ultima della fila.
Le lacrime cominciano a salirmi non appena Shannon comincia a salutare la prima ragazza.
Quando arrivano da me, non sono più capace di trattenere le mie emozioni.
Calde lacrime scivolano lungo le guance, lasciando solchi bollenti.
Shannon da tenerone quale è, le raccoglie con le dita e le asciuga tra le sue mani.

"Non piangere. One day maybe we'll meet again."

Mi stampa un bacio in fronte e va da Emma.
Tomo uguale.
Arriva il turno di Jared.
Non ci siamo quasi mai calcolati durante questi venti minuti e la cosa mi dispiace.
Stranamente, mi abbraccia.

"Later, we'll meet again." Mi canticchia, sussurrandomi all'orecchio.

I miei occhi involontariamente si sbarrano, in un'espressione di incredulità.
Mi schiocca un bacio sulla guancia e se ne vanno, salutandoci con la manina.

Ancora non capisco. Non capisco e non capirò mai Jared.
Saluto le altre ragazze del GT. Alcune piangono, altre hanno un sorriso che è più grande della faccia, altre sono incredule e imbarazzate.
Eh già, i Mars fanno questo effetto.

Prendo il mio zainetto e mi incammino verso la stanza dell'albergo che ho prenotato per quella notte.
Mi infilo le cuffie nelle orecchie e faccio partire "Closer to the Edge".

Arrivo in albergo sana e salva, nonostante per tutto il tragitto abbia avuto la sensazione di essere seguita.
Appoggio lo zaino vicino al letto, mi spoglio e mi faccio una doccia velocissima.
Ancora con i capelli bagnati, mi infilo la mia vestaglia di seta preferita.
Mi infilo sotto le coperte, gelandomi.
Non faccio neanche in tempo a scaldare le lenzuola che suona il telefono dell'albergo.

"Signorina, mi dispiace disturbarla, il signor..Gerry la vorrebbe vedere. Si scusa per l'ora inoltrata. Cosa gli dico?"

Ma che cavolo..? Chi è Gerry? Sono le undici passate!

"Va bene, cinque minuti e arrivo."

"Grazie signorina. La aspetta nella hall.

In fretta, mi infilo le scarpe e raccolgo i capelli in una lunga treccia sul lato.
Tengo la vestaglia.

Prendo di corsa l'ascensore e scendo nella hall deserta.
Mi blocco. Ho un impulso irrefrenabile di scappare, tornare in camera e barricarmici dentro.

Jared...è Lì! Mi sta aspettando, appoggiato al bancone della reception.
Probabilmente sente i miei passi, perchè si gira non appena io sto cercando di andarmene.

"Ehi, ehi, ehi. Ferma qui."

"Cazzo." Penso tra me e me. "Ehi..ciaaaao Jared. Come mai qui a quest'ora?"

Si guarda in giro.

"Che domande. Non ti avevo mica detto "Later we'll meet again" prima?"

Arrossisco al ricordo della sua voce così sexy e sensuale che mi accarezza i timpani.

"Oh beh sì ma non pensavo così presto.."

"Guarda che se non vuoi me ne posso anche andare."

"No no beh..insomma..sei qui..è tardi..non voglio farti andare via.."

Mi sorride.

Muoio. Muoio, e muoio ancora.

"Scusami, sono un pò stanco. Non è che posso approfittare per qualche minuto della tua stanza? Sempre che non ti dispiaccia."

"Oh beh no, ecco..no. Vieni. Ascensore o scale?"

Gli propongo le scale perchè ho una fottutissima paura di stare in ascensore con lui, soli.

"Ascensore."

Deciso, non ammette repliche.

"Oookkey Jay."

Entriamo. Dannati ascensori stretti di merda.
Le mani di Jared mi sfiorano la treccia.

"Che bella che è.."

"Ehm..grazie."

"Nulla."

*Dlin!*

Fortunatamente il suono dell'ascensore mi salva da quella conversazione.

"Ecco, è questa. Vieni pure."

Appena entrato, si toglie le scarpe e si butta bellobello sul letto.

"Oh ma è comodissimo questo letto. Si potrebbero fare grandi cose su questo materasso.."

"Jared non fare lo scemo."

Mi appoggio, dandogli le spalle, alla porta per togliermi le scarpe.

"Jared ma.."

Non finisco la frase perchè le sue mani sono su di me.
Il suo profumo mi avvolge e io non capisco più niente.
Mi sembra di essere entrata in una bolla, che avvolge solo me e rallenta i miei riflessi.
Sento il respiro sul suo collo, le sue labbra che mi sfiorano, facendomi venire la pelle d'oca.

"Jared ma cosa..."

"Shh.."

Le sue mani mi accarezzano e mi fanno girare verso di lui.
Mi ritrovo a fissare quegli occhi di ghiaccio per la terza volta, stasera.

"Jared.."

Stavolta non riesco a finire la frase perchè le sue labbra si sono serrate sulle mie, in un bacio da cui è impossibile scappare.
Per un attimo rimango stordita da quel suo gesto, ma rispondo al suo bacio.
Le sue mani mi sfiorano, mi accarezzano, mi circondano, mi riempiono, mi vogliono.
Ci stacchiamo dalla parete, per far sì che Jared mi butti sul letto, togliendosi la maglietta.
In meno di due secondi è di nuovo su di me.
Mi morde, mi lecca, mi tocca.
I suoi muscoli scorrono potenti e pulsanti sotto le mie dita, che percorrono il suo torace come estranee.
I baci si fanno roventi, il desiderio, la passione e la voglia aumentano di secondo in secondo.

Jared, mentre mi rapisce il pensiero con un bacio appassionato, mi abbassa la vestaglia.

"Jared, Jared fermo fermo!"

Subito si ferma, lo sguardo spaventato.

"Che c'è? Sei.."

"No Jared, non sono vergine. Il discorso è un altro."

"Dimmi."

Abbasso lo sguardo, prendo coraggio e mi faccio forza.

"Jared. Io sono un'Echelon. Da molti, moltissimi anni. Vedi, tu sei l'uomo che io ho sempre amato ma che non ho mai potuto avere. Anni fa mi chiedevo cosa avrei fatto se avessi avuto la possibilità di fare ciò che stavamo facendo fino a poco fa. La mia risposta è stata sempre uguale, ed è la stessa ancora adesso.- respiro profondamente -Jared io non posso fare sesso con te. Non posso e non voglio."

Il suo sguardo è allibito.

"Jared io non sono una qualunque, insomma..Per me tu sei sempre stato l'angelo irraggiungibile, il più bello di tutti, l'uomo che io..che io..- sentivo le lacrime salire, ma non volevo piangere - Jared cazzo io ti amo. Ti ho amato per un sacco di anni e ti amo ancora adesso! Io non me la sento proprio di farlo con te. Tu sei il mio amore irraggiungibile e così deve essere. Ora, come sempre. Perchè io farei l'amore con te, vero amore. Ma da parte tua? Sarei solo la donna del giorno X dell'ora X, ma poi? Niente. Non ti rimarrebbe niente. A me rimarrebbero dei solchi nel cuore, neanche cicatrici. Perchè? Perchè te ne porteresti via un pezzo enorme, molto più grande di tutti i piccoli pezzettini che ti porti via giorno per giorno. Io vorrei comunque che tu stessi qui con me, stanotte. Stammi vicino Jared, dammi questa possibilità. Poi domani riprendiamo le nostre vite di sempre, come non fosse successo nulla.."

Due sole lacrime, amare e salate, mi sono scese a tradimento.

Jared ancora non ha detto una parola.

"Resterò con te questa notte, se è questo che vuoi. Ti starò accanto e domani sarà tutto come prima."

Mi riavvicino a lui, gli appoggio un leggero bacio sulle labbra e lo abbraccio forte.

"Ora mettiamoci a letto, che è tardi e tu sei morto."

"Come vuoi.."

Jared mi sembra un pò dispiaciuto, non capisco se è più perchè non ha ottenuto quello che voleva oppure perchè le mie parole lo hanno stupito.

Ci infiliamo entrambi sotto le coperte e Jared si stringe a me.

"Sei una bella ragazza, e intelligiente. Troverai qualcuno che ti ama per come sei."

E' un flebile sussurro, e tale lo è il mio "Io amo solo te, Jay."

Poi, il buio.













Gli uccellini che cinguettano fuori dalla finestra mi svegliano.
Uno strano senso di solitudine mi attanaglia lo stomaco.
Mi giro, e Jared non c'è più.
Scoppio in un pianto liberatorio.
Qualche minuto dopo, decido di alzarmi e vestirmi, la vita va avanti lo stesso.

Sul lavandino del bagno trovo un biglietto.

"Sei così carina quando dormi, non volevo svegliarti.
Grazie per stanotte, mi hai fatto capire tante cose.
Sei una ragazza speciale.
Ti abbraccio forte.


Jared."

Altre lacrime lasciano bolle d'acqua sul foglietto, che tento di asciugare più velocemente possibile.
Faccio una doccia per lavare via tutti i pensieri che mi stanno affollando la testa.
Quando esco, sul tavolo della camera da letto trovo una busta.
La apro e un Golden Ticket fa capolino.

Lo guardo.

Nella busta c'è un altro biglietto.

"Tienilo, mi piacerebbe vederti un'altra volta."

Più in basso, il suo numero di telefono.


No Jared, mi dispiace.

Ogni volta che la carta si strappa, mi sembra che il mio animo si alleggerisca.

Ma il Golden Ticket non può andare sprecato.
Ho un'idea. Prendo il telefono.


"Ciao Giul. Hai presente i 30 Seconds to Mars? Esatto, quelli. Voglio farti un regalo..."
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: Fra_Echelon