Ancora
una volta per Dada88, perché in questo film c’è sangue, c’è violenza, e anche
una buona dose di muscoli maschili in bella mostra ^^ (Anche se niente e
nessuno potrà mai eguagliare Jean-Claude – o ‘Rocknrolla’ XD).
E
ancora una volta per Feel Good Inc: mi hai servito su un piatto d’argento 101
occasioni per creare storie meravigliose, e io le sto per lo più perdendo o
sprecando in modo stupido. Ma tu sei comunque con me (‘until
the very end’, ovviamente).
Non come te.
#024. Daybreak
Cerca di non pensare a quanto
gli facciano male i polsi, stretti in quei maledetti nodi.
Altro che selvaggi, sono più
bravi dei marinai in queste cose.
Si pente di aver pensato, anche
solo per un istante – e in effetti, una vita fa –, che questi popoli
fossero buoni soltanto come sudditi – schiavi.
[Tu
come credi che sarà il Nuovo Mondo?]
Ah, Thomas,
mio caro ragazzo, vieni qui e fammi questa domanda adesso.
Il
Nuovo Mondo… il Nuovo Mondo è nuovo, per l’appunto: pieno di sorprese, pieno di
cose mai viste, pieno di novità nascoste dietro ogni arbusto…
[Come
tutti gli altri, immagino. Ho visto migliaia di mondi nuovi, Thomas. In che
cosa potrebbe essere diverso questo?]
Questo
Nuovo Mondo è tutto diverso, adesso che ci pensa. Oh, sì, anche negli altri
Nuovi Mondi che ha visitato c’erano nuovi villaggi, nuovi popoli, nuove ragazze
carine… ma niente – nessuno – potrà mai eguagliare lei.
[“Selvaggio”
è solo una parola. Un termine che indica… la gente… non civilizzata.]
Accidenti
a te e a quella tua linguaccia, capitano.
Ripensa
a quel giorno, a quando l’ha inseguita attraverso la foresta, continuando ad
insultarla ad ogni passo.
[Beh,
quando dico “non civilizzata”, quello che intendo dire è…]
[Non
come te.]
Adesso,
chiuso in quel tepee, al buio, al freddo, con le mani innaturalmente contorte
dietro la schiena, John Smith ringrazia il cielo che il mondo non sia pieno di
persone come lui, di persone come Ratcliffe. Il problema è che non ci sono
abbastanza persone come Pocahontas.
Sospira,
chiude gli occhi per un istante, e pensa al modo in cui si muove, al modo in
cui lo guarda. Riporta alla mente ogni tratto del suo viso, invidia il modo in
cui sa tutto della natura che la circonda.
Idiota,
idiota che non sei stato altro. Sarebbe potuto andare tutto diversamente, se
solo avessi avuto il coraggio di vivere come lei.
Pensa a
Thomas, fuggito nel folto della foresta prima dell’arrivo degli indiani. Non
osa nemmeno immaginare che cosa stia succedendo al campo.
Ad un
tratto, due figure si avvicinano al tepee. Il fuoco acceso lì vicino proietta
le loro ombre chiaramente sulla stoffa.
“La
principessa Pocahontas desidera vedere il prigioniero.” È Nakoma, l’amica di
Pocahontas.
Risponde
la voce profonda della guardia: “Va bene. Fa’ presto.”
La
stoffa si scosta, rivelando la figura perfetta della principessa indiana.
Non
posso guardarti, pensa il capitano. Non posso guardarti,
dopo quello che ho fatto. Ti ho costretta a tradire il tuo popolo, ti ho
costretta a scegliere. Non posso guardarti senza sentir male al cuore.
Una
mano si posa lenta sul suo viso, costringendolo ad alzare lo sguardo. Lei è lì,
bella e determinata, come in ogni giorno della sua vita. Non ricorda un giorno
in cui non sia stata così. Persino prima, nella foresta, durante quel bacio, ha
sentito che la sua indole non era cambiata: sempre lei, sempre Pocahontas,
sempre la stessa forte giovane donna.
La
guarda negli occhi, si specchia nei suoi grandi occhi neri, e sente che l’alba
potrebbe arrivare subito, adesso, e con essa la morte, e per una volta,
una sola volta nella sua vita, potrebbe andarle incontro lasciandosi dietro
un amore.
[528
parole.]
Note
dell’Autrice
Non
poteva mancare “Pocahontas”, in questa speciale compilation di 101 storie ^^
Ovviamente,
con il pairing per eccellenza, ovvero Pocahontas/John Smith.
Ho
pensato che il prompt ‘daybreak’, ovvero ‘alba’, fosse in qualche modo perfetto
per questa coppia e per la storia
–
in fondo, teoricamente, il bel capitano dovrebbe essere giustiziato all’alba.
A
destra, tra parentesi, ci sono alcuni richiami ad alcune battute del film.
Ok,
mi eclisso.