Home
~ where two paths
collide
There’s a yellow brick road that we follow
{back} home.
«
Sapete, Altezza » confidò l’Uomo Peloso, passandosi le dita
nella lunga barba, così che sembrasse ancor più arruffata.
« A ben pensarci, non sono del tutto d’accordo con la decisione
della buona Ozma. »
Il Boscaiolo di Latta scese dalla scala
procuratagli dal Soldato dai Baffi Verdi e recuperò l’ascia che
l’altro gli teneva. « A cosa ti riferisci, amico mio? »
L’Uomo Peloso sorrise.
Guardarono entrambi il Magnete, scintillante
nella luce del sole, sopra l’alto cancello della Città.
« Non dovrebbe trovarsi lassù. Se
ho imparato qualcosa, nel lungo viaggio che mi ha condotto fin qui, è
che l’amore non va ottenuto, ma
guadagnato. »
Il Boscaiolo di Latta gli strinse
affettuosamente una spalla.
« Le tue parole rallegrano il mio cuore...
Sono felice che tu sia rimasto. »
Sembrava che volesse dire molte altre cose, ma
l’Uomo Peloso capì lo stesso.
Si rincamminarono insieme verso il palazzo,
pronti agli ultimi preparativi per il compleanno della Principessa. Dopotutto, a ben pensarci, il Paese di Oz non aveva bisogno di nessun Magnete dell’Amore.
L’Uomo Peloso si sentiva a casa.
[ 170 parole ]
Spazio dell’autrice
In The road of Oz l’Uomo Peloso possiede il Magnete
dell’Amore, una calamita incantata che lo rende amato e benvoluto da
tutti quelli che lo incontrano. Verso la fine del libro – dopo essersi
immerso nella Fonte della Verità – l’Uomo Peloso ammette che
il Magnete non gli è stato regalato, come ha detto inizialmente a
Dorothy, ma lo ha rubato a una donna troppo corteggiata perché nessuno
si curava mai di lui. Ozma decreta allora che il
Magnete sia appeso sul cancello della Città di Smeraldo, perché
chiunque vi entri risenta dei suoi benefici influssi.
L’Uomo
Peloso mi piace moltissimo; è buono e dolce come il Boscaiolo di Latta,
ma più insicuro – e mi è venuto spontaneo accostare questi
due personaggi per rappresentare il momento in cui il Magnete viene collocato
nella sua nuova sistemazione (e mi rendo conto che è un po’ strano
che il Boscaiolo – da figura importante di Oz
quale è – se ne occupi in prima persona, ma ho immaginato che si
offrisse volontario proprio perché la cosa gli sta a cuore).
Questo
ipotetico missing moment non vuole assolutamente classificarsi come un pre-slash.
È una pura e semplice riflessione su come due uomini molto simili
possano giungere, per differenti percorsi, alle stesse conclusioni.
Perché non servono né magneti magici né cuori posticci per
essere amati, né per trovare il proprio posto.
La lyric è tratta da Home, Breaking Benjamin, che vi consiglio
di ascoltare perché rende Il Mago
di Oz una cosa superfiQa. ♥
Aya ~